L'Alpe
Peradza, dove sorge il Rifugio Sogno di Berdzé, si trova
alla testata del Vallon d'Urtier, laterale orientale della Valle
di Cogne, ai piedi della Finestra di Champorcher (2826m), e
risulta accessibile mediante una strada asfaltata fino alla
frazione Lillaz di Cogne, da dove una lunga strada che alterna
tratti asfaltati ripidi e tratti a fondo naturale dalla pendenza
moderata raggiunge l'alpe in uno stupendo scenario dominato in
alcuni punti dai ghiacciai del Gran Paradiso.
Da
Aymavilles (640m) si segue si segue in gran parte il percorso
descritto nel paragrafo dedicato all'Alpe
Ponton (2651m). Dalla rotonda (640m) presso il parcheggio
ed il municipio di Aymavilles si sale con un ampio tornante
(652m) ai piedi di una bella chiesa con la facciata affrescata e
si attraversa la parte alta dell'abitato con una serpentina; ai
piedi dell'elegante castello di Aymavilles (730m) si affronta il
2° tornante (716m), poi si procede in costa su strada ampia e
panoramica e con pendenze molto impegnative uscendo dalla zona
abitata. Dopo Poyaz (812m al bivio con la stradina che entra
fra le case a valle del tracciato, 841m allo spiazzo sulla strada
provinciale dove si trova la fermata dell'autobus), ultima
frazione sul fianco della valle della Dora si entra nella Valle
di Cogne a grande altezza sul torrente che scorre in una profonda
gola; la salita risulta molto dura con pendenze segnalate fino al
10%; ad un incrocio (913m) una deviazione consente di scendere al
bimillenario ponte dell'acquedotto romano sul torrente
Grand'Eyvia (880m). Si oltrepassa l'incrocio (959m) con la
strada a sinistra per Ozein e si continua con salita irregolare
che presenta strappi duri e tratti moderati fino al punto (1001m)
in cui ai piedi di un poderoso muro di contenimento si affronta
una moderata discesa di 1,1 Km che conduce alle poche case rurali
di Chevril (968m) e al ponte sul torrente (961m). La valle
risulta in questo punto molto stretta con pareti rocciose,
altissime e ripide; in inverno questo tratto è soggetto a
forte rischio di valanghe ed in estate risulta sempre piuttosto
fresco ed ombreggiato. Dopo il ponte si sale ripidamente
percorrendo la semigalleria paravalanghe Grand Bois (quota 1041m,
lunga 87m non illuminata), la semigalleria Cretazerva (lunga 95m
non illuminata) e subito dopo la semigalleria Bligny (lunga 198m
ed illuminata); si precede meno duramente ed ad un incrocio
(1140m) si lascia a sinistra la breve diramazione che raggiunge
il centro della frazione Vieyes (1152m) che la strada regionale
sfiora soltanto. Dopo un tratto di facile ascesa si effettua
una breve diversione in una valletta laterale per attraversare il
ponte (1167m) sul torrente Grand Nomenon che scende con una bella
cascata; si percorre la galleria Ronc (lunga 202m, non illuminata
ma con aperture sul lato valle) e subito dopo ad un incrocio
(1228m) si lascia a destra la strada per Sylvenoire (1315m). Si
passa presso una cascata e si riprende a salire duramente, poi si
alternano strappi duri e tratti pedalabili; si incontrano la
semigalleria La Pesse (lunga 90m non illuminata), la semigalleria
Lays (lunga 68m illuminata), la galleria L'Oursa (lunga 340m
illuminata) e la galleria Sisoret (lunga 350m illuminata). Dopo
aver riattraversato il torrente al Pont de Laval (1363m) si
procede in falsopiano costeggiando il torrente e si percorre la
semigalleria Lexert (lunga 178m e non illuminata). La valle
diventa progressivamente più larga e si attraversa la
parte bassa (1433m) dell'abitato di Epinel (1452m); si sale
sensibilmente per un tratto, poi si prosegue senza difficoltà
fino alla frazione Cretaz (1497m) presso la quale confluiscono il
Torrent d'Urtier da est ed il Torrent de Valnontey da sud; si
scende ad attraversare il torrente su un ponte (1493m) e con un
lungo rettilineo in moderata ascesa tra i prati si arriva
all'importante località turistica ed un tempo mineraria di
Cogne (1534m). All'ingresso dell'abitato si svolta a sinistra
seguendo le indicazioni stradali per Lillaz oppure si procede
lungo il rettilineo per attraversare il centro di Cogne sul pavè;
i due tracciati si riuniscono ad una rotonda presso la chiesetta
di Sant'Antonio (1540m) dove si attraversa il Torrent d'Urtier
prima della frazione Molina (1576m) ad est del capoluogo. Il
tracciato passa ai piedi delle case di Molina ed in sensibile
salita attraversa una gola su comoda ed ampia strada asfaltata,
poi in falsopiano si oltrepassa il borgo di Champlong (1595m) e
si raggiunge Lillaz (1617m); nel paese si trovano due
fontane. Prima di entrare nell'abitato ad un incrocio (1606m)
si svolta a sinistra imboccando una stradina asfaltata indicata
dal cartello giallo per la Finestra di Champorcher, segnale che
risulta utile anche nel seguito. Dopo il 1° tornante
(1640m) si incontra il cartello di divieto di transito per i
veicoli a motore non autorizzati; si continua su strada molto
ripida e stretta, ma ancora asfaltata che si inerpica affrontando
nel fitto bosco in rapida successione il 2° tornante (1654m),
il 3° tornante (1695m), il ravvicinato 4° tornante
(1700m), il 5° tornante (1711m), il 6° tornante (1716m),
il 7° tornante, l'ottavo tornante (1733m), il 9° tornante
(1741m) ed il 10° tornante (1751m) ai piedi di una parete
rocciosa utilizzata come palestra di roccia. Si gode una bella
vista sul vallone di Valeille coronato da ripide vette ed alcuni
ghiacciai; dopo un breve traversone si affronta una nuova serie
di tornanti ravvicinati: l'undicesimo tornante (1780m), il 12°
tornante (1786m), il 13° tornante, il 14° tornante
(1800m), il 15° tornante (1811m) ed il 16° tornante
(1821m). Dopo un breve tratto molto ripido si affrontano il
17° tornante (1853m) ed il 18° tornante (1858m), poi si
incontra un breve tratto a fondo naturale dove inizia una ripida
discesa di 400 metri asfaltati da quota 1868m a quota 1839m. Si
riprende a salire tra i prati su strada asfaltata per raggiungere
le baite di Gollie distese sul pendio presso le quali si
affrontano in rapida sequenza altri duri tornanti asfaltati, il
19° tornante (1852m), il 20° tornante (1858m), dal quale
si accede alle baite, il 21° tornante (1878m) ed il 22°
tornante (1889m); ad un incrocio (1893m) si ignora la diramazione
asfaltata a sinistra e si procede su fondo sterrato. Con buon
fondo naturale e moderata pendenza si percorre alti in costa il
Vallone di Urtier ignorando ad un incrocio (1905m) una
diramazione asfaltata a destra che scende al torrente, lo
attraversa (1851m) e termina all'alpeggio Bouc (1856m). Dopo
una cascata (1929m) la salita diventa progressivamente più
dura e si procede in costa prima di affrontare il 23°
tornante (1951m) ed il 24° tornante (1957m); si ritrova
l'asfalto per ascendere ripidamente con il 25° tornante
(1988m), il 26° tornante (1998m) ed il 27° tornante
presso una vecchia baita alla bella Cappella degli Alpini in
località Cret (2020m), che fu il primo villaggio della
zona ad essere abitato stabilmente; si gode un bel panorama sul
vallone appena percorso in salita; appena prima della cappella
termina il tratto asfaltato presso una fontana. Si procede su
fondo naturale e dopo il 28° tornante (2065m) ed il 29°
tornante (2089m) in un breve tratto asfaltato si percorre in
moderata ascesa un tratto esposto con uno scosceso burrone verso
la valle, poi la salita ridiventa dura e si snoda nel bosco
oltrepassando una prima cascatella (2125m) ed arrivando al
ponticello (2155m) sul Torrent d'Urtier alla base di una
grandiosa cascata. Si sale con tornanti molto ripidi e stretti
ma asfaltati sul lato della cascata: il 30° tornante (2165m),
il 31° tornante (2180m), il 32° tornante (2189m), il 33°
tornante, il 34° tornante (2205m), il 35° tornante ed il
36° tornante (2221m); sul lato opposto si vedono i resti del
vecchio tracciato travolto da una frana. Alla sommità
dei tornanti si procede su sterrato in moderata ascesa fino a
riattraversare il torrente (2231m); con fondo asfaltato si
affronta il 37° tornante subito dopo il quale l'asfalto
termina definitivamente e si incontra un bivio (2258m); si tiene
a destra lasciando a sinistra la carreggiabile per l'Alpe Guelaz
(2336m) e l'Alpe Suche e si continua in forte salita per
attraversare nuovamente il torrente (2283m) e raggiungere l'Alpe
Tsavanis (2294m) presso la quale si effettua il 38°
tornante. Dopo il 39° tornante (2330m) ed il 40°
tornante (2351m) si ignora ad un incrocio (2365m) una diramazione
a destra e si scende dolcemente fino ad un incrocio presso un
ponticello (2360m) nel pianoro dell'Alpe Pianas; si lascia a
sinistra la carreggiabile per l'Alpe Ponton, che attraversa il
ponticello, e si continua diritti seguendo il fondovalle in
falsopiano. Ad un incrocio (2365m) si lascia a destra una
breve diramazione per una baita sovrastante (2374m) e si sale
decisamente con fondo più difficoltoso ma sempre ciclabile
passando alti sopra i ruderi dell'Alpe de la Mandaz (2373m) alla
quale scende una breve carreggiabile che si distacca a sinistra
poco più avanti al successivo incrocio (2386m). Si
affrontano l'ampio 41° tornante destrorso e lo stretto 42°
tornante (2402m) sinistrorso; con vista sul rifugio e sulla conca
terminale del vallone si costeggia il torrente Peradza superando
un incrocio (2443m) dove si ignora la diramazione a destra ed
oltrepassando dei ruderi; si attraversa (2468m) un torrente
laterale e si lascia a sinistra (2476m) una carreggiabile per un
vicino traliccio dell'elettrodotto. Si attraversa il torrente
(2479m) per affrontare il 43° tornante (2489m) ed il 44°
tornante (2493m) che immette nello strappo rettilineo che conduce
all'Alpe Peradza (2530m) da dove parte un sentiero pedonale per
la Finestra di Champorcher (2826m), ben individuabile anche
perché vi transita l'elettrodotto, stretto passaggio che
collega la Valle di Cogne con la Valle di Champorcher e che nei
secoli passati rappresentava la principale via di accesso per
raggiungere Cogne e la sua vallata. Presso un traliccio
dell'elettrodotto vi sorge il Rifugio Sogno di Berdzé,
aperto da giugno a settembre con gestori accoglienti e buona
cucina; si gode un bel panorama sulle montagne che circondano la
testata del vallone.
(Itinerario percorso il 13 settembre
2019).
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