PLAN DE CORONES, 2273m (Bolzano)



Accesso da San Vigilio di Marebbe 13,1 Km

Stato

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

San Vigilio(1184)-Corte(1284)
A
2,5

100

4,00

Corte(1284)-1° tornante(1401)
A

1,7

117

6,88

1° tornante(1401)-Costamesana(1508) 
A

1,1

107

9,73

Costamesana(1508)-cappella Furcia(1739)
A

2,5

231

9,24

cappella Furcia(1739)-1° tornante(1841)
N A

0,8

102

12,75

1° tornante(1841)-incrocio(2006)
N A

1,5

165

11,00

incrocio(2006)-ultimo tornante(2114)
N A

1,8

108

6,00

ultimo tornante(2114)-Plan de Corones(2273)
N A

1,2

159

13,25




Il Plan de Corones (in tedesco Kronplatz) è una possente e tondeggiante montagna che domina la media Val Pusteria a nord, la bassa Val Badia ad ovest, la Val di Marebbe a sud e la conca di Valdaora ad est e rappresenta un'importante stazione turistica per la pratica degli sport invernali in inverno e per le escursioni estive a piedi ed in mountain-bike.
La cima risulta accessibile mediante cabinovie da Riscone, frazione di Brunico, da Casola, frazione di Valdaora e dalla zona del Passo Furcia; dalla conca che precede il Passo Furcia (1759m) parte anche la ripida stradina di servizio degli impianti, chiusa al traffico motorizzato non autorizzato, che raggiunge la sommità del monte.
Nel 2006 il Giro d'Italia aveva previsto l'arrivo al Plan de Corones ed il fondo era stato sistemato per consentire il passaggio con le biciclette da corsa, ma il cattivo tempo ha costretto gli organizzatori a far terminare la tappa al Passo Furcia; nel 2008 e nel 2010 invece la località è stata punto di arrivo di due tappe a cronometro del Giro d'Italia con le vittorie rispettivamente di Franco Pelizzotti e Stefano Garzelli.
Attualmente (2023) il rivestimento realizzato per il Giro d'Italia è completamente scomparso ed il fondo è sempre un buon sterrato.
Il Passo Furcia (1759m) collega la Val di Marebbe, laterale della Val Badia, con la conca di Valdaora e la Val Pusteria mediante una strada interamente asfaltata, stretta nel settore più elevato, che presenta pendenze durissime su entrambi i versanti anche se non manca qualche tratto che consente di rifiatare.

Il percorso inizia ad un incrocio (1184m) ben segnalato nel centro di San Vigilio di Marebbe/St.Vigil im Emmeberg dove si imbocca la strada per il Passo Furcia; si sale con forte pendenza su strada ampia e panoramica attraverso le numerose case dell'esteso centro turistico; dopo circa un chilometro di salita, alla fine dell'abitato, la salita si trasforma in un lungo falsopiano, poi la strada entra tortuosa nel bosco.
Dopo la diversione in una valletta ed il passaggio sul ponte (1243m) si riprende a salire e si arriva con una ripida rampa a Corte/Curt (1284m); dopo 200 metri pianeggianti ad un incrocio (1280m) si lascia a sinistra la strada con diritto di precedenza per Pieve di Marebbe svoltando a destra ed affrontando una stretta e ripida salita nel bosco.
Ad un incrocio (1356m) si lascia a destra la stretta strada per Rara e Misci; in questo punto si incontra un falsopiano seguito da un ripidissimo rettilineo fino al ponte (1401m) in corrispondenza del primo dei 4 durissimi tornanti che conducono tra i prati a Costamesana: si affrontano il 2° tornante (1444m) presso un gruppo di case, il 3° tornante (1475m) panoramico tra i prati ed il 4° tornante (1508m) dove si lascia a sinistra la stradina di accesso alle sovrastanti case di Costamesana.
Si continua in costa con pendenza costantemente dura e con qualche rampa veramente ripida superando l'incrocio (1548m) dove si lascia a destra la stradina strettissima per le sottostanti baite di Les Ciases ed il bivio (1592m) con una ripida sterrata a sinistra.
Dopo la stazione di partenza della cabinovia per il Plan de Corones la strada diventa quasi piana, sottopassa con una breve galleria artificiale una pista da sci e raggiunge un pianoro con un albergo, un bar-ristorante e la cappella dell'Ave Maria (1739m) prima dell'ultima dura rampa che in 300 metri conduce al cartello che indica la sommità del Passo Furcia (1759m), stretta sella ammantata di pinete aperta tra il Plan de Corones (2273m) ed il Pizzo delle Pietre (2507m).

All'incrocio (1739m) subito dopo la cappella si abbandona la strada provinciale svoltando a sinistra e si imbocca la stradina chiusa al traffico motorizzato non autorizzato che sale con una ripida rampa ancora asfaltata per 50 metri e poi continua con buon fondo naturale nel bosco.
Dopo una curva a destra si procede molto ripidamente sempre esposti al sole lungo il tracciato di una seggiovia e sul bordo di una pista di sci.
Si affrontano ravvicinati sul lato meridionale del Plan de Corones il 1° tornante (1841m) presso un rifugio, il 2° tornante ed il 3° tornante nel bosco; dopo aver costeggiato ancora la pista di sci allo scoperto si incontra il 4° tornante, dove si rientra nel bosco.
Il tracciato continua ben ombreggiato con pendenza molto impegnativa ma anche con qualche breve tratto più facile ed affronta il 5° tornante, il 6° tornante, il 7° tornante (1935m), l'ottavo tornante ed il 9° tornante.
Si arriva ad un incrocio (2006m) dove occorre scegliere il percorso da imboccare per il tratto finale perché si può arrivare in cima prendendo sia a destra che a sinistra.
Il tracciato di sinistra è la storica strada di servizio degli impianti con pendenze meno accentuate mentre il tracciato di destra è quello sistemato ed utilizzato per il Giro d'Italia con un finale micidiale ed in genere viene prescelto dai ciclisti.

A) Se all'incrocio si prosegue diritti ignorando il tracciato con i segnali per il Rifugio Graziani, che effettua il tornante a sinistra, si incontrano subito altri due tornanti ravvicinati, si esce dal bosco (2053m) per continuare tra ampie praterie sul versante orientale del monte, che in inverno diventano piste di sci, e si tiene a sinistra ad un incrocio (2086m) con una carreggiabile in un tratto dove si alternano strappi duri e pezzi dalla pendenza moderata e dove è bene rifiatare in attesa del tremendo finale.
Si supera un cancelletto e si percorre una breve ma sensibile contropendenza; si transita presso la Geiselsbergerhutte (2099m) e si affronta l'ultimo tornante (2114m) dove il tracciato si impenna ed inizia il durissimo tratto finale che presenta pendenze sempre molto ripide ed addirittura due terribili muri con pendenza massima al 24%.
Subito dopo il tornante si incontrano 150 metri ripidissimi dove è difficile rimanere in sella seguiti da 100 metri dalla pendenza moderata presso la stazione di arrivo (2153m) di un impianto di risalita.
A questo punto inizia il muro impressionante di circa 200 metri con pendenze fino al 24% che costeggia la staccionata in legno di protezione della pista di sci; al suo termine si rifiata per un centinaio di metri prima di riprendere a salire molto ripidamente sotto il tracciato della cabinovia che sale dal versante est di Valdaora.
La salita continua molto dura fino alla stazione di arrivo della cabinovia dove si tiene a sinistra e con pendenza moderata si arriva nell'area sommitale raggiungendo la fine del tracciato davanti al tempietto di Concordia 2000 con la sua grande campana edificato proprio sulla vetta del monte; all'interno si trova un'ampia tavola di orientamento.
Il panorama è vasto ed entusiasmante in tutte le direzioni però la presenza di numerose stazioni di arrivo di impianti di risalita, del grande edificio del ristorante e di altre costruzioni impedisce di godere di un panorama circolare ma costringe a spostarsi nei punti panoramici sui vari lati.

B) Se all'incrocio (2006m) si tiene a sinistra effettuando il 10° tornante si comincia ad aggirare in costa la montagna con un normale fondo sterrato.
Dopo aver lasciato a destra la breve diramazione di accesso al Rifugio Panorama/Panoramahutte ed il successivo incrocio (2093m) per il Rifugio Graziani (2098m) si procede in piano fino alla curva (2105m) che immette sul versante occidentale ed in leggera discesa fino ad un ponticello (2073m).
Si riprende a salire e si aggira un costone presso un incrocio (2090m) dove si lascia a sinistra una carreggiabile e ci si porta sul versante settentrionale; dopo aver sottopassato (2110m) i cavi della funivia e della telecabina che raggiungono da Riscone il Plan de Corones si affronta l'undicesimo tornante (2172m); ormai alla base della cima si incontrano il 12° tornante presso un rifugio ed il 13° tornante (2236m) ed aggirando le stazioni di arrivo degli impianti di risalita si raggiunge la tondeggiante sommità.

(Itinerario percorso il 14 luglio 2023).



Vista verso la cima nel tratto più duro

Il tempietto di Concordia 2000 sulla vetta

Panorama verso sud sulle Dolomiti

Panorama verso nord su Brunico, la Valle Aurina e le Alpi di confine

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