La
località si trova alla testata del Vallon d'Urtier,
laterale orientale della Valle di Cogne, ai piedi della Finestra
di Champorcher (2826m), e risulta accessibile mediante una strada
asfaltata fino alla frazione Lillaz di Cogne, da dove una lunga
strada che alterna tratti asfaltati ripidi e tratti a fondo
naturale dalla pendenza moderata raggiunge l'alpe in uno stupendo
scenario dominato dai ghiacciai del Gran Paradiso.
Da
Aosta (583m) si segue la trafficata strada di fondovalle verso
l'alta valle in moderata ascesa; dopo Sarre (639m) si svolta ad
un incrocio semaforizzato (619m), si imbocca la strada regionale
47 e si scende brevemente e si supera il casello dell'autostrada
presso il ponte vecchio (611m) prima di attraversare la Dora
Baltea sul ponte nuovo (616m) per raggiungere in moderata salita
il centro di Aymavilles (640m). In alternativa si può
attraversare la Dora a Ponte Suaz (565m), alla periferia
meridionale di Aosta, e seguire la strada che con alcuni
saliscendi attraversa Gressan (626m) e Jovençan e
raggiunge la rotonda in centro ad Aymavilles.
Dalla
rotonda (640m) presso il parcheggio ed il municipio di Aymavilles
si sale con un ampio tornante (652m) ai piedi di una bella chiesa
con la facciata affrescata e si attraversa la parte alta
dell'abitato con una serpentina; ai piedi dell'elegante castello
di Aymavilles (730m) si affronta il 2° tornante (716m), poi
si procede in costa su strada ampia e panoramica e con pendenze
molto impegnative uscendo dalla zona abitata. Dopo Poyaz (812m
al bivio con la stradina che entra fra le case a valle del
tracciato, 841m allo spiazzo sulla strada provinciale dove si
trova la fermata dell'autobus), ultima frazione sul fianco della
valle della Dora si entra nella Valle di Cogne a grande altezza
sul torrente che scorre in una profonda gola; la salita risulta
molto dura con pendenze segnalate fino al 10%; ad un incrocio
(913m) una deviazione consente di scendere al bimillenario ponte
dell'acquedotto romano sul torrente Grand'Eyvia (880m). Si
oltrepassa l'incrocio (959m) con la strada a sinistra per Ozein e
si continua con salita irregolare che presenta strappi duri e
tratti moderati fino al punto (1001m) in cui ai piedi di un
poderoso muro di contenimento si affronta una moderata discesa di
1,1 Km che conduce alle poche case rurali di Chevril (968m) e al
ponte sul torrente (961m). La valle risulta in questo punto
molto stretta con pareti rocciose, altissime e ripide; in inverno
questo tratto è soggetto a forte rischio di valanghe ed in
estate risulta sempre piuttosto fresco ed ombreggiato. Dopo il
ponte si sale ripidamente percorrendo la semigalleria
paravalanghe Grand Bois (quota 1041m, lunga 87m non illuminata),
la semigalleria Cretazerva (lunga 95m non illuminata) e subito
dopo la semigalleria Bligny (lunga 198m ed illuminata); si
precede meno duramente ed ad un incrocio (1140m) si lascia a
sinistra la breve diramazione che raggiunge il centro della
frazione Vieyes (1152m) che la strada regionale sfiora
soltanto. Dopo un tratto di facile ascesa si effettua una
breve diversione in una valletta laterale per attraversare il
ponte (1167m) sul torrente Grand Nomenon che scende con una bella
cascata; si percorre la galleria Ronc (lunga 202m, non illuminata
ma con aperture sul lato valle) e subito dopo ad un incrocio
(1228m) si lascia a destra la strada per Sylvenoire (1315m). Si
passa presso una cascata e si riprende a salire duramente, poi si
alternano strappi duri e tratti pedalabili; si incontrano la
semigalleria La Pesse (lunga 90m non illuminata), la semigalleria
Lays (lunga 68m illuminata), la galleria L'Oursa (lunga 340m
illuminata) e la galleria Sisoret (lunga 350m illuminata). Dopo
aver riattraversato il torrente al Pont de Laval (1363m) si
procede in falsopiano costeggiando il torrente e si percorre la
semigalleria Lexert (lunga 178m e non illuminata). La valle
diventa progressivamente più larga e si attraversa la
parte bassa (1433m) dell'abitato di Epinel (1452m); si sale
sensibilmente per un tratto, poi si prosegue senza difficoltà
fino alla frazione Cretaz (1497m) presso la quale confluiscono il
Torrent d'Urtier da est ed il Torrent de Valnontey da sud; si
scende ad attraversare il torrente su un ponte (1493m) e con un
lungo rettilineo in moderata ascesa tra i prati si arriva
all'importante località turistica ed un tempo mineraria di
Cogne (1534m). All'ingresso dell'abitato si svolta a sinistra
seguendo le indicazioni stradali per Lillaz oppure si procede
lungo il rettilineo per attraversare il centro di Cogne sul pavè;
i due tracciati si riuniscono ad una rotonda presso la chiesetta
di Sant'Antonio (1540m) dove si attraversa il Torrent d'Urtier
prima della frazione Molina (1576m) ad est del capoluogo. Il
tracciato passa ai piedi delle case di Molina ed in sensibile
salita attraversa una gola su comoda ed ampia strada asfaltata,
poi in falsopiano si oltrepassa il borgo di Champlong (1595m) e
si raggiunge Lillaz (1617m); nel paese si trovano due
fontane. Prima di entrare nell'abitato ad un incrocio (1606m)
si svolta a sinistra imboccando una stradina asfaltata indicata
dal cartello giallo per la Finestra di Champorcher, segnale che
risulta utile anche nel seguito. Dopo il 1° tornante
(1640m) si incontra il cartello di divieto di transito per i
veicoli a motore non autorizzati; si continua su strada molto
ripida e stretta, ma ancora asfaltata che si inerpica affrontando
nel fitto bosco in rapida successione il 2° tornante (1654m),
il 3° tornante (1695m), il ravvicinato 4° tornante
(1700m), il 5° tornante (1711m), il 6° tornante (1716m),
il 7° tornante, l'ottavo tornante (1733m), il 9° tornante
(1741m) ed il 10° tornante (1751m) ai piedi di una parete
rocciosa utilizzata come palestra di roccia. Si gode una bella
vista sul vallone di Valeille coronato da ripide vette ed alcuni
ghiacciai; dopo un breve traversone si affronta una nuova serie
di tornanti ravvicinati: l'undicesimo tornante (1780m), il 12°
tornante (1786m), il 13° tornante, il 14° tornante
(1800m), il 15° tornante (1811m) ed il 16° tornante
(1821m). Dopo un breve tratto molto ripido si affrontano il
17° tornante (1853m) ed il 18° tornante (1858m), poi si
incontra un breve tratto a fondo naturale dove inizia una ripida
discesa di 400 metri asfaltati da quota 1868m a quota 1839m. Si
riprende a salire tra i prati su strada asfaltata per raggiungere
le baite di Gollie distese sul pendio presso le quali si
affrontano in rapida sequenza altri duri tornanti asfaltati, il
19° tornante (1852m), il 20° tornante (1858m), dal quale
si accede alle baite, il 21° tornante (1878m) ed il 22°
tornante (1889m); ad un incrocio (1893m) si ignora la diramazione
asfaltata a sinistra e si procede su fondo sterrato. Con buon
fondo naturale e moderata pendenza si percorre alti in costa il
Vallone di Urtier ignorando ad un incrocio (1905m) una
diramazione asfaltata a destra che scende al torrente, lo
attraversa (1851m) e termina all'alpeggio Bouc (1856m). Dopo
una cascata (1929m) la salita diventa progressivamente più
dura e si procede in costa prima di affrontare il 23°
tornante (1951m) ed il 24° tornante (1957m); si ritrova
l'asfalto per ascendere ripidamente con il 25° tornante
(1988m), il 26° tornante (1998m) ed il 27° tornante
presso una vecchia baita alla bella Cappella degli Alpini in
località Cret (2020m), che fu il primo villaggio della
zona ad essere abitato stabilmente; si gode un bel panorama sul
vallone appena percorso in salita; appena prima della cappella
termina il tratto asfaltato presso una fontana. Si procede su
fondo naturale e dopo il 28° tornante (2065m) ed il 29°
tornante (2089m) in un breve tratto asfaltato si percorre in
moderata ascesa un tratto esposto con uno scosceso burrone verso
la valle, poi la salita ridiventa dura e si snoda nel bosco
oltrepassando una prima cascatella (2125m) ed arrivando al
ponticello (2155m) sul Torrent d'Urtier alla base di una
grandiosa cascata. Si sale con tornanti molto ripidi e stretti
ma asfaltati sul lato della cascata: il 30° tornante (2165m),
il 31° tornante (2180m), il 32° tornante (2189m), il 33°
tornante, il 34° tornante (2205m), il 35° tornante ed il
36° tornante (2221m); sul lato opposto si vedono i resti del
vecchio tracciato travolto da una frana. Alla sommità
dei tornanti si procede su sterrato in moderata ascesa fino a
riattraversare il torrente (2231m); con fondo asfaltato si
affronta il 37° tornante subito dopo il quale l'asfalto
termina definitivamente e si incontra un bivio (2258m); si tiene
a destra lasciando a sinistra la carreggiabile per l'Alpe Guelaz
(2336m) e l'Alpe Suche e si continua in forte salita per
attraversare nuovamente il torrente (2283m) e raggiungere l'Alpe
Tsavanis (2294m) presso la quale si effettua il 38°
tornante. Dopo il 39° tornante (2330m) ed il 40°
tornante (2351m) si ignora ad un incrocio (2365m) una diramazione
a destra e si scende dolcemente fino ad un incrocio presso un
ponticello (2360m) nel pianoro dell'Alpe Pianas; si lascia a
destra il tracciato per l'Alpe de la Mandaz (2373m) e l'Alpe
Peradza (2530m) e si percorre il ponticello. Dopo una
curva a sinistra (2370m) si sale duramente sulla parete
settentrionale della valle con fondo stradale peggiore che in
precedenza, ma comunque ben ciclabile e transitabile anche con
autovetture normali; dopo i ripidi 41° tornante (2424m), 42°
tornante (2461m) e 43° tornante (2471m) si lascia a sinistra
ad un incrocio (2507m) una carreggiabile per l'Alpe des Hévergnes
(2518m). Dopo un tratto meno duro si affrontano gli ultimi
ripidi tornanti per superare un costone che impedisce la visuale
verso est, il 44° tornante (2544m), il 45° tornante, il
46° tornante (2580m) ed il 47° tornante (2599m);
finalmente con moderata ascesa si raggiunge la baita dell'Alpe
Ponton (2651m); la strada scende leggermente superando la stalla
(2632m) dell'alpeggio e termina (2624m) dopo poche centinaia di
metri nell'ampia conca di pascoli parzialmente occupata
dell'ameno Lago Ponton (2600m). Un sentiero raggiunge la
Finestra di Champorcher (2826m), stretto passaggio che collega la
Valle di Cogne con la Valle di Champorcher e che nei secoli
passati rappresentava la principale via di accesso per
raggiungere Cogne e la sua vallata. Il panorama è
strepitoso: a sud si ammira tutto il gruppo del Gran Paradiso con
la vetta principale (4061m) ed i numerosi scintillanti ghiacciai;
a nord svetta vicina la Punta Tersiva (3512m).
(Itinerario
percorso il 20/09/1997)
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