Il
Monte Faudo si erge tra la Valle Argentina ad ovest, la valle del
Prino ad est e la valle del San Lorenzo a sud e risulta molto ben
individuabile dalla costa ligure per la sua posizione esposta e
per le numerose antenne che vi sorgono. La montagna è
caratterizzata da ripidi pendii sul versante ovest che precipita
nella Valle Argentina, mentre i versanti orientale e meridionale
salgono con dolcezza dal fondovalle e dalla costa ligure. La
cima risulta raggiungibile mediante una ripida strada non
asfaltata; nel tratto superiore dal Passo di Santa Brigida al
monte vi è un solo percorso a fondo naturale, mentre nella
parte bassa esistono tre alternative principali, tutte asfaltate,
le cui località di partenza distano pochi chilometri tra
loro.
Il primo itinerario inizia a San Lorenzo al Mare,
paese a 4 Km da Imperia; dalla vecchia stazione ferroviaria si
segue per poche centinaia di metri la strada statale N.1,
"Aurelia", in direzione di Imperia fino ad un incrocio
dove si svolta seguendo le indicazioni per Civezza. Si sale
con pendenza impegnativa affrontando subito un tornante (25m),
poi si imbocca una valletta laterale; al termine del centro
abitato si sottopassa l'autostrada e si procede in costa con
moderata pendenza tra gli ulivi. Dopo un tratto sul crinale
tra la valle del San Lorenzo ad ovest e la valletta di Ponticelli
ad est si sale con un tornante (191m) a Civezza (225m), antico
borgo la cui chiesa di San Marco, posta in posizione dominante,
rappresenta un importante punto di riferimento per i
naviganti. All'ingresso del paese si svolta a destra lungo una
stradina stretta che si snoda tra le case e, dopo una curva
insidiosa (239m), sale in costa tra gli ulivi fino al Santuario
di Nostra Signora delle Grazie (266m), posto in splendida
posizione panoramica su una sella tra la valletta di Ponticelli
ad ovest e la valle del Prino ad est; vi si incontra la strada
proveniente da Imperia e Poggi.
Il secondo itinerario
inizia ad Imperia, nel quartiere occidentale di Borgo Prino,
affacciato sul mare; si segue per poche centinaia di metri la
strada statale N.1, "Aurelia", in direzione di Sanremo
fino al ponte sul torrente Prino; subito dopo il ponte ad un
incrocio (7m) si svolta a destra seguendo le indicazioni per
Poggi e si imbocca una strada stretta e tortuosa che sale tra le
ville con molte curve ed impegnativa pendenza. Dopo il 1°
stretto tornante (43m) si affronta il 2° ravvicinato tornante
e si passa sotto il viadotto autostradale; si affronta il 3°
tornante (75m) e dopo il 4° tornante in sensibile ascesa si
raggiunge il crinale dove sorge l'abitato di Poggi (149m), posto
in bella posizione e ben esposto al sole; dopo aver percorso la
strettoia presso la chiesa si piega a destra seguendo le
indicazioni per Civezza e Dolcedo e si procede quasi in piano sul
versante orientale del crinale per breve tratto. Si riprende a
salire ripidamente affrontando il 5° tornante ed il 6°
tornante (166m) ed un tratto di forte ascesa; dopo un breve
falsopiano si arriva sul crinale e si entra nella valle di
Civezza affrontando una ripida rampa. Si ritorna sul crinale e
si procede con un falsopiano ed una breve discesa, poi si supera
una ripida rampa seguita da un breve attimo di respiro e
dall'impegnativo tratto conclusivo che conduce al Santuario di
Nostra Signora delle Grazie (266m) presso l'incrocio per Civezza;
vi si incontra il primo itinerario da San Lorenzo al
Mare. Dall'incrocio si imbocca la strada che sale a monte del
Santuario e procede ancora asfaltata e molto dura per alcune
centinaia di metri; in seguito si procede in salita moderata per
breve tratto e si raggiunge il Colle di Civezza (341m), valico
tra la valle di San Lorenzo ad ovest e la valle del Prino ad est
ai piedi del sovrastante Monte Cinque Burche (378m); il tracciato
è ampio e panoramico e si snoda lungo il crinale in mezzo
alla vegetazione mediterranea. Con qualche strappo ripido ed
un tratto quasi pianeggiante si raggiunge il Passo di Santa
Brigida (456m), sul crinale tra le valli del Prino ad est e del
San Lorenzo ad ovest, dove sorge l'antica chiesa di Santa Brigida
(458m); vi si incontra il terzo itinerario che sale da
Dolcedo.
Il terzo itinerario inizia a Dolcedo (77m al
ponte sul torrente Prino, 84m nella piazza principale), il
principale centro della valle del Prino, a 7 Km da Imperia,
raggiungibile dalla costa senza difficoltà; nella parte
meridionale del paese ad un incrocio (85m) si imbocca una strada
asfaltata che sale moderatamente con un paio di tornanti nei
pressi di un giardino pubblico. In sensibile salita si
oltrepassa l'oratorio di San Carlo e si punta verso sud; dopo un
tornante tra gli ulivi (161m) si aggira il compatto nucleo
storico di Costa Carnara e poco dopo si supera il borgo di
Castellazzo (207m). Si continua in salita tra gli ulivi
lasciando a destra la borgata Ramelli fino alla frazione di
Bellissimi (263m), dominata dalla chiesa di Maria Madre della
Misericordia (270m); all'inizio dell'abitato ad un incrocio
(259m) si svolta a sinistra effettuando il 4° tornante e si
sale ripidamente ancora tra le coltivazioni. Si affrontano in
rapida sequenza il 5° tornante (291m), il 6° tornante
(307m) ed il 7° tornante (314m) presso la frazione Trincheri
e si entra nel bosco; dopo l'ottavo tornante (371m) si continua
in forte salita fino al Passo di Santa Brigida.
Al Passo
di Santa Brigida inizia il tratto superiore con pendenze molto
dure su fondo naturale in qualche punto sconnesso transitando
presso la chiesa di Santa Brigida; dapprima si alternano strappi
ripidi a tratti pedalabili nel bosco, poi si incontra un tratto
molto ripido provvidenzialmente asfaltato; si supera il Passo
Bastia (767m). Si procede nuovamente su fondo naturale e con
due duri tornanti ed un tratto in costa si raggiunge il Passo di
Vena (968m), situato a nord del monte, dove per un attimo la
vista si apre verso la Valle Argentina, ma il tracciato resta sul
versante del Prino e continua ripido in costa aggirando tutto il
lato orientale del monte fino a portarsi tra gli ampi pascoli che
si estendono a sud della cima. Si affrontano tra i prati rampe
ripidissime che sono state asfaltate; con un ultimo breve tratto
a fondo naturale si raggiunge la spianata erbosa sommitale dove
sorge una cappella circondata da numerose antenne; nei giorni
limpidi il panorama è molto vasto e spazia sul Mar Ligure,
sulla costa e sulle alte vette delle Alpi Marittime.
(Itinerario
percorso il 27/04/1990)
|