Il
rifugio si trova alle pendici occidentali del Monte Boletto
(1236m) e risulta raggiungibile mediante la ripida strada che
sale asfaltata da Como a Brunate ed al Piazzale del CAO e che
continua a fondo naturale con alcune rampe micidiali ma ciclabili
e collega le numerose baite che sorgono lungo il crinale tra il
Lago di Como e la Brianza.
Nella zona orientale di Como ad
un semaforo sulla statale Briantea per Erba e Lecco si imbocca la
strada rettilinea che passando tra gli edifici cittadini e
davanti al Santuario del Sacro Cuore comincia a salire con
pendenza che si impenna diventando subito molto ripida. Si
procede in costa con bella vista su Como e dura pendenza; dopo un
tornante si raggiunge il moderno Sacrario degli sport nautici di
Garzola; con altri due tornanti si perviene con salita meno
difficile a Garzola Superiore. La strada si impenna ed
affronta con pendenza molto ripida 5 tornanti; in corrispondenza
dell'ultimo c'è il primo bivio per Civiglio; con pendenza
sempre dura ma più pedalabile si raggiunge il cartello
stradale indicante l'inizio del comune di Brunate; si affrontano
nel fitto bosco due impegnativi tornanti e con forte pendenza si
raggiungono le prime case di Brunate; dopo il secondo bivio per
Civiglio si procede nel paese in falsopiano, poi si affronta una
ripida rampa e si percorre un tratto di leggera discesa ed un
breve pianoro incrociando il percorso della funicolare
Como-Brunate. Si riprende a salire duramente affrontando un
tornante e si raggiunge la chiesa di Brunate (727m); si continua
in forte salita e si superano due stretti tornanti; dopo un
tratto in costa con squarci panoramici su Como si affronta un
tornante e si aggira il costone su cui sorge il Faro Voltiano;
con due tornanti si raggiunge la frazione di San Maurizio (906m):
vi si trova una simpatica fontanella; sulla sinistra in salita si
apre un ampio parco e sulla cima della montagna sorge il celebre
Faro Voltiano; vi sorgono bar e ristoranti. Si continua nel
bosco con salita irregolare: ripidi strappi sono intervallati da
brevi falsopiani; il tracciato si affaccia verso la Brianza e la
Pianura Padana con splendida vista e presenta un tratto in pavè
che diventa quasi pianeggiante; in leggera e breve discesa si
raggiunge il Piazzale del CAO (980m) , dove sorge il Santuario di
Santa Rita al CAO in bella posizione panoramica sul Lago di Como;
il piazzale funge da parcheggio e rappresenta il termine della
strada asfaltata con circolazione libera dei mezzi a motore. Si
procede quasi in piano con buon fondo naturale in un bellissimo
bosco rimanendo sul versante del Lago di Como; con pendenza
leggermente più accentuata si raggiunge la Baita Carla
(997m). La stradina si impenna e sale ripida con un fondo
dissestato che presenta molti sassi; in alcuni punti la sede
stradale è stata cementata, ma il fondo in cemento
presenta molte ampie buche; comunque il percorso risulta sempre
ciclabile sia pure con fatica ed attenzione. Il tracciato si
riporta sul versante brianzolo e con tratti di falsopiano e
salita moderata si raggiunge la Baita Bondella (1075m), con ampia
terrazza panoramica rivolta a sud. Si affronta un tratto molto
difficile con rampe durissime e fondo mediocre che risultano
sempre ciclabili per atleti ben allenati e dotati di rapporti
adeguati; fortunatamente si incontra anche qualche tratto che
consente di respirare come anche l'ultimo che conduce alla Baita
Boletto (1180m), rivolta verso sud; nelle giornate limpide si
gode un panorama molto ampio sulla Brianza, la pianura padana ed
in lontananza perfino sugli Appennini. Dopo la baita una
ripidissima rampa in cemento raggiunge un'insellatura da cui
parte il sentiero solo pedonale che in breve raggiunge la vicina
vetta del Monte Boletto (1236m); continuando sul versante lariano
in discesa con molta attenzione e prudenza per il brutto fondo si
raggiunge la Capanna San Pietro (1116m) nei pressi della
Bocchetta di Molina (1128m), aperta tra il Monte Boletto ad ovest
ed il Monte Bolettone (1317m) ad est. Un sentiero stretto e
generalmente ciclabile aggira a nord il Monte Bolettone; in
alcuni punti risulta però necessario scendere dalla
bicicletta e procedere a piedi per la presenza di sassi; occorre
la massima prudenza perché in alcuni punti il sentiero
risulta esposto ed inoltre è sempre impossibile senza
fermarsi l'incrocio con altri ciclisti o pedoni. Il sentiero
raggiunge la Bocchetta
di Lemna (1167m), da dove si può scendere all'Alpe del
Viceré ed ad Albavilla presso Erba.
(Itinerario
percorso il giorno 28/06/1998)
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