La
montagna è la punta più settentrionale del gruppo
che separa la Valganna ad ovest e la Val Ceresio ad est e si
spinge come un promontorio verso il Lago di Lugano e le Alpi;
essa risulta raggiungibile da entrambi i versanti mediante due
ripide strade non asfaltate. La montagna era stata fortificata
nel corso della prima guerra mondiale nell'ambito della
costruzione della Linea Cadorna, che aveva lo scopo di difendere
l'Italia da un attacco da nord in violazione della neutralità
svizzera; la costruzione della strada faceva parte dei lavori;
lungo il percorso ed in cima si incontrano resti di
fortificazioni; una buona rete di sentieri ben segnalati percorre
le pendici del monte.
Sul versante occidentale a Ganna
(460m) si lascia la frequentata strada che collega Varese e Ponte
Tresa, per imboccare una stretta strada asfaltata che sale
moderatamente nel bosco; dopo un chilometro, in corrispondenza
del 2° tornante, si lascia a destra la strada asfaltata che
valica il Passo dell'Alpe Tedesco (785m), percorso parallelo al
nostro tracciato. Si tiene a sinistra seguendo le indicazioni
per Boarezzo e si sale con impegnative pendenze e numerosi
tornanti nel fitto bosco; si godono sprazzi panoramici sul lago
di Ghirla nel fondovalle; dopo il 7° tornante si incontrano
le prime case di Boarezzo e la pendenza diventa decisamente
ripida. Superato l'ottavo tornante si lascia sulla sinistra il
nucleo centrale di Boarezzo (736m) e si procede su strada più
stretta fino ad un nuovo incrocio, in corrispondenza del 9°
tornante, dove si lascia a sinistra la strada per Marzio e si
tiene a destra seguendo le indicazioni per il Villaggio Alpino
del T.C.I.; la strada risulta ancora asfaltata ma il fondo
risulta molto rovinato mentre la pendenza è sempre
severa. Al 10° tornante si ignora a destra una diramazione
per la pista di fondo del Monte Piambello ed in breve si
raggiunge l'11° tornante dove si lascia a sinistra la breve
diramazione per il Villaggio Alpino del T.C.I. (930m) e dove
termina il tratto asfaltato. Si continua su strada a fondo
naturale abbastanza sassoso ma sempre ciclabile in sicurezza e
con pendenza impegnativa e si affrontano altri tornanti nel bosco
ignorando i numerosi sentieri che conducono alle varie
fortificazioni della zona. Dopo il 17° tornante si
raggiunge il crinale e subito dopo si incontra la strada
proveniente dalla Val Ceresio; si svolta a sinistra imboccando
l'ultimo tratto di 340 metri che punta decisamente verso nord;
dopo aver superato i resti di una caserma la pendenza aumenta e
nel fitto bosco si raggiunge l'ampia spianata sommitale dove
sorgono fortificazioni ed antenne; il fitto bosco circostante
restringe il panorama, che si gode soprattutto verso ovest, sul
Lago Maggiore e, nelle giornate limpide, verso il Monte
Rosa.
Sul versante della Val Ceresio si parte da Cuasso al
Piano (326m), raggiungibile mediante una breve diramazione dalla
strada che congiunge Varese e Porto Ceresio. La strada sale
inizialmente moderata fino ad un bivio; le indicazioni mandano a
destra per Cuasso al Monte (530m) ma chi vuole un percorso più
tranquillo può svoltare a sinistra e raggiungere
direttamente Cavagnano (570m) mediante una stradina asfaltata
molto ripida che si snoda nel bosco; a Cavagnano si sbuca sulla
strada principale. Si affrontano due tornanti parzialmente in
pavè e si sale sensibilmente fino al bivio dove si lascia
a sinistra la strada asfaltata per Ganna attraverso il Passo
dell'Alpe Tedesco e si tiene a destra seguendo le indicazioni per
l'ospedale; dopo due tornanti si raggiunge l'ingresso del
complesso dell'ex-sanatorio ora divenuto ospedale; si entra nella
zona ospedaliera superando la sbarra di accesso e si sale fino al
parcheggio nella parte alta dell'insediamento. Si imbocca una
stradina non asfaltata, vietata al traffico motorizzato, che sale
rettilinea nel bosco prima di piegare a sinistra ed attraversare
un ponticello; si sale su fondo in parte inerbato e si affrontano
i primi degli 8 tornanti di questo versante. In corrispondenza
del 5° tornante, presso la Bocchetta di Stivione (865m), si
tralasciano due diramazioni a destra, che scendono con difficoltà
verso la Val Ceresio, si continua a salire superando la
difficilmente individuabile Bocchetta dei Frati (948m). Si
affronta l'ultimo ripido tratto, caratterizzato da fondo sassoso
particolarmente in corrispondenza dei tornanti e si raggiunge
l'incrocio di crinale dove si tiene a destra per la sommità
della montagna. Risulta facile compiere un intero itinerario
circolare percorrendo entrambi i versanti effettuando
l'aggiramento sia da sud che da nord; infatti tra Ganna e Cuasso
al Piano ci sono 22 Km di distanza sia passando da Varese sia
transitando da Ponte Tresa e Porto Ceresio lungo le sponde
meridionali del Lago di Lugano; per le caratteristiche del fondo
stradale e la facilità di orientamento è
consigliabile salire dalla Valganna e scendere dalla Val
Ceresio.
(Itinerario percorso il giorno 11/09/2004)
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