L'alpeggio
si trova sulle montagne del versante meridionale dell'Ossola alle
pendici del Monte Massone (2161m); la salita è molto dura
e soprattutto in due tratti presenta pendenze micidiali che
raggiungono il 30% ! E' consigliato l'utilizzo della
mountain-bike perché il tracciato risulta quasi
interamente asfaltato, tranne alcune centinaia di metri dopo
Schirombei, ma lo stato dell'asfalto dopo Bedomye è
pietoso con pietre sporgenti, buche, ghiaia, terra e rametti
sulla sede stradale. In discesa occorre la massima prudenza
perché la sede stradale è molto stretta ed in certi
punti risulta difficile anche l'incrocio tra un auto ed una
bicicletta; fortunatamente il traffico è molto scarso
tranne che neigiorni festivi; ci sono 42 tornanti non sempre
facili da individuare in anticipo.
Dal centro di Ornavasso
(215m) presso un ponticello si imbocca la strada asfaltata
seguendo i cartelli per il Santuario del Boden; si sale con
pendenza moderata costeggiando il torrente per alcune centinaia
di metri, poi si piega a destra con un curvone e si affronta il
primo tornante nei pressi della chiesa parrocchiale. La salita
diventa dura e, dopo il successivo tornante, si raggiunge il
barocco Santuario della Beata Vergine della Guardia presso un
torrione; si entra nel bosco con strada ben asfaltata ed agevole
nonostante la dura pendenza e, dopo il 5° tornante, si
raggiunge un bivio. Proseguendo diritti lungo la strada
principale in 300 metri si raggiunge il suggestivo Santuario
della Beata Vergine del Boden (475m), edificato nel 1530, che
merita sicuramente una visita. Se invece al bivio si svolta a
destra seguendo i cartelli per Cortevecchio si imbocca la stretta
e ripida stradina che sale immersa nel bosco di castagni
consentendo al ciclista un'ottima ombreggiatura. Si superano
diverse baite ben curate mentre la stradina si inerpica con
numerosi tornanti e pendenze sempre dure ed in alcune rampe
durissime. Si supera Bedomye (880m) e dopo il 19° tornante
il fondo stradale, fin qui discreto, peggiora notevolmente mentre
ci si avvicina al tratto più critico della salita. In
località Frasmatta la strada si impenna con pendenze
costantemente terribili ed affronta il 25° tornante, seguito
da altri stretti e ripidissimi tornantini; dopo il 30°
tornante la pendenza raggiunge il massimo (circa 30%) per poi
diminuire. Due stretti, ripidi e ravvicinati tornanti
conducono a Schirombei (1249m), dove si esce brevemente dal bosco
con panorama grandioso sui laghi di Mergozzo, Maggiore ed, in
lontananza, Varese. Si affronta un tratto quasi pianeggiante
nel fitto bosco e fondo naturale molto umido, poi si ritrova
l'asfalto e si sale con rampe alternate a tratti più
facili alla cappella di Pogalti (1284m) ed all'alpeggio di Corte
Mezzo (1337m), dove si trova una bella fontana. La salita
diventa sempre più dura e si affronta un altro tratto di
salita micidiale (pendenze massime vicine al 30%) che conduce al
33° tornante, dove si trova una specie di arco che annuncia
l'Alpe Cortevecchio. Dove un breve intervallo che consente di
rifiatare si sale ripidamente fino al bivio (1492m), dove si
lascia diritta la diramazione che in 400 metri raggiunge l'Alpe
Cortevecchio (1515m) dove sorge il rifugio Gravellona Toce. Si
svolta a destra e si inizia il tratto conclusivo con asfalto
migliore rispetto ai pezzi precedenti e pendenza dura ma
regolare; ci sono però tre guadi di ruscelletti da
effettuare; con ampi tornanti si passa ai piedi della baita
solitaria di Rossombolmo, si superano il penultimo tornante con
il cartello e l'ultimo tornante: l'asfalto termina
improvvisamente in posizione solitaria e poco panoramica; con
pochi metri a piedi si può però raggiungere un
crinale da cui si gode un'ampia vista.
(Itinerario
percorso il 08/07/2006)
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