Il
più celebre dei passi dolomitici, salita tra le più
classiche del Giro d'Italia, collega la Val di Fassa ad ovest con
la valle del Cordevole ad est unendo quindi i bacini idrografici
dell'Adige e del Piave. Il valico è percorso dalla
Grande Strada delle Dolomiti, che congiunge Bolzano a Cortina
d'Ampezzo attraversando anche il Passo
di Costalunga (1751m) ed il Passo
di Falzarego (2105m) e risulta una delle arterie turistiche
più belle e spettacolari non solo d'Italia ma del
mondo. La strada asfaltata, buona e sufficientemente ampia,
risulta molto impegnativa e presenta 28 tornanti sul versante
trentino e 33 su quello bellunese; purtroppo è percorsa da
un intenso traffico turistico; lungo tutto il tracciato si godono
panorami eccezionali sulle più famose vette dolomitiche e
sulle verdissime valli di accesso.
Sul versante
occidentale trentino l'itinerario inizia a Canazei (1465m),
importante centro turistico dell'alta Val di Fassa, ad una
rotonda (1449m) nella parte bassa del paese dove si lascia a
destra il percorso per il Passo
di Fedaia (2057m) e si sale moderatamente al 1° tornante
(1465m), dove si lascia a sinistra la diramazione per il centro
del paese. Si esce dal centro abitato con un traversone che
offre un bel panorama sulla Marmolada e si affronta il 2°
tornante (1494m), dove il cartello indica 1° tornante perché
in passato il tracciato attraversava il centro di Canazei e non
esisteva il 1° tornante, creato dalla costruzione della
moderna variante al centro che sale dalla rotonda; di conseguenza
a tutti i cartelli che si trovano in corrispondenza dei tornanti
va sommato 1. Si incontrano altri 6 duri e ravvicinati
tornanti nella boscosa valletta di Antermont; dopo il ponte su un
torrente (1619m) si incontra un breve falsopiano prima di
riprendere la ripida ascesa di fronte al maestoso Gruppo di
Sella; si affrontano a breve distanza il 9° tornante (1675m)
ed il 10° tornante. Si trova la possibilità per
rifiatare ancora per l'ultima volta in un pianoro presso un
laghetto ed un albergo al Pian de Frataces (1726m), poi si
continua con severa pendenza affrontando i ravvicinati 11°
tornante, 12 ° tornante, 13° tornante (1750m) e 14°
tornante. In corrispondenza del 15° tornante (1807m) si
lascia a sinistra il percorso che conduce in Val Gardena
attraverso il Passo
di Sella (2244m); il tracciato si snoda in costa con vista
sempre più ampia fino a Pecol (1928m), villaggio ridente
ove sorge la stazione intermedia della funivia che collega
Canazei al Belvedere del Col dei Rossi (2338m) e si incontra il
16° tornante. Sempre in ripida ascesa si prosegue nel
bosco più rado fino al 17° tornante (2024m), alle
pendici del Sass Pordoi; si continua con bella vista sulla Val di
Fassa, il Catinaccio, il Sassolungo, il Gran Vernel e, a tratti,
la Marmolada con il suo inconfondibile ghiacciaio. Dopo il 18°
ed il 19° tornante si affronta il 20° tornante (2111m)
presso due alberghi e si procede con una serie di 8 ripidi e
ravvicinati tornanti tra i prati fino al valico, sella aperta tra
il Sass Pordoi (2950m) a nord ed il sasso Beccè (2538m) a
sud. Vi sorgono alberghi, case ed impianti di risalita; una
moderna ed ardita funivia conduce sulla vetta del Sass Pordoi, da
dove si gode un vastissimo ed eccezionale panorama; al valico
sorge un obelisco in ricordo dei costruttori della strada
(1900-1909); una stradina asfaltata raggiunge in direzione
nord-est un spiazzo (2196m) dal quale si raggiunge a piedi
l'Ossario del Pordoi (2229m): nel 1915-1918 infatti il passo fu
al centro di numerosi eventi bellici.
Sul versante
orientale veneto il percorso inizia ad Alleghe (979m), sulle rive
dell'omonimo laghetto, dominato dalla possente mole del Monte
Civetta (3220m); si procede senza difficoltà lungo la
strada di fondovalle, Agordina, fino a Caprile (1014m), dove si
presenta la scelta tra i due percorsi che risalgono i due diversi
versanti della valle. Il primo richiede di svoltare a sinistra
seguendo per due Km la strada del Passo di Fedaia (2057m); dopo
Saviner di Laste (1017m) si svolta a destra e si sale
sensibilmente sul lato occidentale della valle incontrando alcune
gallerie; con alcuni ripidi tornanti si raggiunge la Grande
Strada delle Dolomiti, tra Andraz e Pieve di Livinallongo. Il
secondo richiede di seguire la strada in direzione di Cortina
d'Ampezzo; la strada sale con ripidi tornanti fino a Rucavà
(1311m); subito dopo si distacca a destra la strada per Colle
Santa Lucia (1443m) e Selva di Cadore; si continua a salire sul
lato orientale della valle in uno splendido scenario dolomitico
superando Collaz (1366m); presso Cernadoi (1495m) si sbuca sulla
Grande Strada delle Dolomiti e si svolta a sinistra lasciando a
destra la salita del Passo di Falzarego (2105m); si scende
leggermente ad Andraz (1414m) e si risale all'incrocio con il
primo percorso. Dall'incrocio si sale a Pieve di Livinallongo
(1470m); si continua in moderata ascesa nella valle popolata di
case sparse alle pendici del Col di Lana (2462m) fino ad
Arabba. Alla rotonda (1602m) nel centro del paese si lascia a
destra il percorso che conduce in Val Badia ed a Brunico
attraverso il Passo
di Campolongo (1875m) e si procede diritti transitando di
fronte alla chiesa parrocchiale (1605m). Si affrontano subito
gli ampi e ravvicinati 1° tornante, 2° tornante (1620m),
3° e 4° tornante; dopo altri 4 duri e ravvicinati
tornanti nella zona di moderni insediamenti turistici di Gliera
il tracciato procede verso ovest meno tortuoso. Si superano
ancora molto ravvicinati il 9°, 10°, 11° e 12°
tornante (1757m) e dopo alcuni caratteristici fienili in legno ed
il 13° ed il 14° tornante si attraversa con un ponte il
torrente Cordevole presso la stazione di arrivo di una
seggiovia. Si affrontano in rapida sequenza il 15°
tornante sotto il ponte di una pista da sci, il 16° tornante,
il 17° tornante, il 18° tornante, il 19° tornante
(1884m), dove si ignora una stradina chiusa al traffico, il 20°
tornante, il 21° tornante, il 22° tornante ed il 23°
tornante (1952m). Dopo l'incrocio (1976m) con una stradina a
sinistra di fronte ad uno spiazzo per il parcheggio si incontrano
il 24° tornante (1993m), il 25° tornante (2014m), il 26°
tornante (2040m), dove si ignora a destra una carreggiabile, i
vicinissimi 27° e 28° tornante ed il 29° tornante
(2067m). Sempre con dura pendenza esposti al sole tra gli ampi
pascoli della vallata si affrontano il 30° tornante (2106m),
il 31° tornante (2127m), il 32° tornante (2143m) presso
un albergo-ristorante ed il 33° tornante (2160m); si
percorrono due sottopassi sotto i tracciati delle piste da sci e
finalmente si arriva al famoso valico.
(Itinerario
percorso il 02/08/1985)
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