Il
valico si trova sullo spartiacque tra la valle della Bevera,
affluente del fiume Roia, ad est e la valle della Vésubie,
affluente del Var, ad ovest ma non risulta raggiungibile da
nessuna delle due valli; infatti le due strade asfaltate
d'accesso salgono entrambe dalla valle del Paillon a sud
superando altri passi; dal valico un bellissimo tracciato sale in
costa a Peira-Cava ed al Col
de Turini (1607m) ; il valico risulta segnalato sull'atlante
stradale del TCI ma senza denominazione e quota mentre è
segnato e quotato sulla carta Michelin con denominazione “la
Cabanette”.
Entrambi i percorsi hanno in comune il
tratto da l'Escarène a Lucéram: il percorso inizia
a l'Escarène (357m), nodo di comunicazioni nella valle del
Paillon, dove transita la strada nazionale che congiunge Nizza
alla valle del Roia attraverso il Col
de Braus (1002m); il paese è raggiungibile da Nizza
affrontando il Col de Nice (412m) che presenta sul versante nord
una salita impegnativa, ma lunga solamente un chilometro, e sul
versante sud dei lunghi tratti di falsopiano e leggera ascesa
seguiti da un finale molto impegnativo. Dal centro di
l'Escarène si attraversa il fiume, sotto il viadotto della
ferrovia si lascia a destra ad un incrocio (362m) la strada per
il Col de Braus, si percorre una breve galleria e si sale
duramente fino alla stazione ferroviaria, poi si procede in
falsopiano per 500 metri costeggiando i binari fino a quando
questi entrano in galleria; con una rampetta si raggiunge una
rotonda (397m), poi si entra in una stretta valle dapprima in
falsopiano e poi in sensibile ascesa incontrando numerose
abitazioni sparse. Dopo aver attraversato il torrente al Pont
du Vergié (554m) si sale duramente per arrivare a Lucéram
(644m), villaggio medievale il cui centro storico è
abbarbicato su un roccione; si attraversa il paese incontrando
una fontana e si raggiunge l'incrocio dove occorre scegliere il
versante.
Svoltando a sinistra si sale con forte pendenza
e molti tornanti in una zona un tempo ricoperta da bellissimi
boschi, purtroppo spaventosamente devastati dagli incendi. Dopo
un tratto in costa lungo la parete che sovrasta Lucéram da
ovest si effettuano il 1° tornante e, dopo un tratto molto
panoramico sul centro medievale, il 2° tornante; si percorre
con pendenza moderata una valletta e si
raggiunge il valico denominato La
Colla del Anchière (754m) dove si trova sulla sinistra il
segnale per la cappella di Notre-Dame de Bon Coeur; subito dopo
si affrontano altri
tre tornanti ravvicinati in una zona di case sparse. Si
percorre un tratto in costa aggirando il crinale ed entrando
nell'alta valle del Ruisseau de la Pinéa, affluente del
Paillon; ad un incrocio (823m) si lascia a sinistra una
carreggiabile. Si prosegue con ampio panorama ed in località
Garibert si effettua il 6° tornante subito seguito dal 7°
tornante; poco più avanti si affrontano l'ottavo tornante
ed il 9° tornante (907m), in corrispondenza del quale si
distacca a destra una stradina chiusa da un cancello che conduce
in località la Blanchièra. Si superano in rapida
sequenza 4 tornanti e si arriva alla base del Col Saint-Roch dove
si affronta il 14° tornante presso un serbatoio d'acqua; con
l'ultima rampa si raggiunge il Col Saint-Roch (990m), valico
situato sullo spartiacque tra la valle del Paillon de Contes a
nord-ovest e la valle del Ruisseau de la Pinéa, affluente
del Paillon, a sud-est. Il Col St.Roch è un nodo
stradale; vi giungono, tutte asfaltate: 1) la strada, appena
descritta, che da l'Escarène risale l'alta valle del
Ruisseau de la Pinéa, affluente del Paillon. 2) la
strada che scende dal Col
de la Porte (1057m), valico di collegamento con la valle
della Vèsubie ben visibile a nord. 3) la strada che
conduce alla Baisse de la Cabanette, a Peira-Cava ed al Col de
Turini, 4) la strada che da Coaraze risale l'alta valle del
Paillon de Contes e supera il Col de Savel (972m). Svoltando a
destra si sale in costa raggiungendo dopo le poche case in
località le Tournet il 15° tornante ed aggirando ad
ovest la Cime du Tournet (1171m) con ripide pendenze segnalate al
15% ed ardito tracciato che offre una spettacolare vista sul
sottostante Col St.Roch; ad un incrocio (1132m) si lascia a
destra una carreggiabile sbarrata, la Piste du Tournet. Si
passa per breve tratto sul versante del Paillon e si gode una
bella vista sui tornanti che conducono da Lucéram al Pas
de l'Escous; si ripassa sul versante del Paillon de Contes e si
guadagna quota con 4 durissimi tornanti ravvicinati che offrono
una vista a picco sul Col Saint-Roch ed il Col de la Porte; si
supera l'ultimo tornante presso le antenne della Cime de
Rocaillon, che domina ad est il Col de la Porte, e si entra nella
valle della Vésubie a grande Vésubie a grande
altezza alla Baissa de Mandaour (1330m). La pendenza diventa
progressivamente più facile ed in falsopiano con alcuni
bellissimi squarci panoramici sulle vette più alte delle
Alpi Marittime si procede nel bosco fino al passo.
Se
invece a Lucéram si tiene a destra si sale duramente nel
fondo di una stretta valletta prima di attraversare il torrente
su un ponte (662m) e di affrontare il primo tornante e, dopo un
tratto facile, il 2° tornante in corrispondenza di una
diramazione a fondo chiuso a destra. Dopo un tratto in costa
ed un altro ponte (715m) si guadagna quota con altri 8 tornanti e
bella vista retrospettiva su Lucéram; la pendenza è
molto impegnativa ma regolare; dopo l'ottavo tornante (805m), il
9° tornante (865m) ed il 10° tornante si prosegue con un
lungo tratto in costa abbastanza ombreggiato e bella vista sugli
arditi tornanti che dal Pas de l'Escous conducono alla Baisse de
la Cabanette. Il tracciato transita ai piedi del Col de l'Orme
(1000m) e con l'undicesimo ed ultimo tornante raggiunge lo
spartiacque tra la valle del Paillon e quella della Bevera al
solitario Pas de l'Escous (1008m); si lascia a destra il percorso
per il Col de l'Orme, il Col
de l'Ablé ed il Col de Braus e si affrontano i 15
spettacolari tornanti che si inerpicano sulla parete sovrastante
con pendenza segnalata intorno al 7% dai cartelli per ciclisti
che accompagnano il tracciato del Col de Turini. Si guadagna
quota con vista prevalentemente verso sud che diventa sempre più
ampia e permette di scorgere il Mare Mediterraneo e con tempo
limpido i promontori dell'Esterel; nel tratto tra l'11° ed il
12° tornante (1281m) il tracciato volge verso nord con vista
sulle Alpi ma poi si ritorna a guardare verso il mare fino al 15°
tornante; si aggira poi un costone portandosi definitivamente sul
versante della valle della Bevera e con l'ultimo strappo si
arriva al passo. Il valico è un solitario incrocio di
strade immerso in una bella foresta con panorama molto limitato
dagli alberi; vi sorge un cartello in legno con il toponimo e la
quota.
(Itinerario percorso il 09/08/2011 ed il 04/09/2018
salendo dal Pas de l'Escous)
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