Il
valico, denominato Valico di Monte Pelizzone sulla carta tecnica
regionale, Passo del Pelizzone sull'atlante stradale del TCI e
Passo Pelizzone sul cartello al valico, è situato sullo
spartiacque tra le valli dei torrenti Ceno, affluente del Taro,
ed Arda, affluente del Po, ed è percorso da una strada
asfaltata dalle pendenze moderate. In questa sede sono
presentati gli itinerari principali di accesso dai due versanti
però sono possibili numerosi varianti sfruttando le
numerose stradine asfaltate della zona. I percorsi di accesso
sono lunghi ma risultano impegnativi sono in alcuni tratti
limitati; il traffico motorizzato in genere è molto
scarso.
Sul versante meridionale in provincia di Parma si
parte da Fornovo di Taro (146m) percorrendo il ponte che supera
il Taro ed il Ceno nel punto in cui il Ceno si getta nel Taro e,
dopo il casello, il ponte sull'autostrada; alla rotonda di
Ramiola (150m) si tiene a sinistra e si imbocca la strada
provinciale 28 che risale in leggera ascesa la valle del torrente
Ceno superando Viazzano (174m) e Varano de' Melegari (193m). Si
percorre il Ponte Dordia (206m) su un torrente laterale, si
oltrepassa Serravalle (249m) e si procede senza difficoltà
lasciando a destra ad un incrocio (251m) la diramazione per
Vianino (318m); dopo un incrocio si attraversa il torrente Ceno
sul ponte Vetrioni (259m) e si sale con decisione affrontando un
tornante (265m) in corrispondenza del quale si ignora la
diramazione a sinistra per Pessola e Contile; si superano 2 ampi
tornanti e si procede in ambiente molto aperto fino a Varsi
(422m). Si discende moderatamente fino al ponte Lamberti
(341m) presso l'area attrezzata del torrente Ceno e si riprende a
salire moderatamente superando Molino Castelletto (369m), Corti
di Sotto (449m) e Saliceto (505m) ed arrivando a Bardi (604m)
principale centro della vallata e nodo stradale dove confluiscono
diversi percorsi provenienti dalle valli circostanti. Da Bardi
si procede dirigendosi verso nord lungo la strada provinciale
359R (ex strada statale 359); dopo le Case Diamanti ad un
incrocio (647m) si ignora sulla destra la strada comunale
Lubbia-Corti ed ad un successivo incrocio (680m) si ignora la
strada asfaltata a sinistra che può fungere da variante
oltrepassano i piccoli borghi di Ponticello (757m), Casoana
(771m), Piana di Gazzo (802m) e Gazzo (804m). Si procede senza
difficoltà superando Virginia (691m) e Lome (683m) sino ad
un ponte (677m) appena prima di un incrocio (681m) in località
Berlini, dove si tiene a sinistra ignorando la diramazione a
destra; si sale decisamente con 5 tornanti (il primo a 708m, il
secondo a 715m, il quinto a 796m) e presso il 6° tornante
(842m) si incontra a sinistra lo sbocco della variante di Casoana
e Gazzo. Si lascia a sinistra (885m) la diramazione sterrata
per Cogno di Gazzo ed in salita moderata si supera Case Guselli
(965m); con il penultimo tornante (1009m) ed il ravvicinato
ultimo tornante si arriva al passo dove sorge un monumento in
memoria delle vittime dello scoppio del Pelizzone nel 1944.
Sul
versante settentrionale si parte da Lugagnano Val d'Arda (227m):
dalla piazza principale, dove si trova una fontanella, si scende
brevemente con un rettilineo fino al ponte (216m) che attraversa
il torrente Arda e sovrappassa la strada provinciale 21; subito
dopo si svolta a sinistra seguendo le indicazioni per Vernasca
lungo la strada provinciale 4. Si affronta un'impegnativa
salita con numerosi tornanti ravvicinati: si inizia con pendenza
modesta ma dopo il 1° tornante (235m) l'ascesa diventa
impegnativa e dopo il 2° tornante (251m) tra i prati si entra
nel bosco presso il 3° tornante (271m), poi si affrontano il
4° tornante (282m) ed in rapida successione il 5°
tornante (307m), il 6° tornante ed il 7° tornante (320m)
presso una casa rurale. Dopo l'ottavo tornante (343m) si
aggira un crinale erboso (361m) e si lasciano sulla sinistra le
case “gli Alberti”; si percorre un tratto con bella
vista sul centro storico di Vernasca arroccato su un poggio tra
la valle del torrente Arda ad ovest e la valle del torrente
Ongina ad est. Si raggiunge un valico innominato passando
dalla valle dell'Arda a quella dell'Ongina e subito dopo si
incontra l'incrocio (396m) con la strada per Fidenza; si procede
in dura ascesa entrando nel centro abitato di Vernasca e dopo il
9° tornante tra le case si transita davanti alla chiesa
parrocchiale dedicata a San Colombano, di fronte alla quale si
trova una bella fontanella; subito dopo si tiene a sinistra nella
piazza principale (437m). Dopo il paese si scende leggermente
poi si riprende a salire moderatamente mantenendosi lungo il
crinale tra le valli dell'Arda ad ovest e dell'Ongina ad est;
dopo le case sparse di Croce ed il bivio (460m) per Fanna e
Gallosi si sale con pendenza molto impegnativa e si affrontano il
10° tornante (482m), l'undicesimo tornante, il 12°
tornante, ed il 13° tornante (498m), si supera la frazione
Ranca (510m) e subito dopo, in corrispondenza del 14°
tornante davanti ad una cappellina (519m), si lascia a sinistra
la strada provinciale 56 per Borla e Salsomaggiore Terme. Dopo
un tratto nel bosco si procede senza difficoltà sul
versante dell'Arda tra case sparse superando una cappella (560m)
e si effettua una curva a sinistra presso le poche case di
Dignini (563m); dopo un tratto di falsopiano nel quale si lascia
a destra la diramazione per Vitalta si raggiunge un valico dove
si percorre il Ponte Lanzone (595m) e si passa sul versante
dell'Ongina; la salita riprende impegnativa per 1,2 Km in
ambiente solitario e boscoso. In falsopiano si raggiunge
nuovamente il crinale tra le due valli presso una locanda e
subito dopo si costeggia un'area attrezzata con fontana prima
della cappella della Madonna di Pione; si affrontano il 15°
tornante e l'ampio 16° tornante (687m); dopo un tratto di
salita impegnativa nel bosco si affrontano ravvicinati il 17°
ed il 18° tornante (741m) e senza difficoltà si arriva
all'incrocio (753m) dove si incontra l'itinerario alternativo che
sale dal Lago di Mignano in Val d'Arda. Si continua dopo
l'incrocio in moderata salita per aggirare il Monte Canzolino
(884m) e si arriva a Case Luneto (837m) dove si passa dalla valle
dell'Arda ad ovest alla valle del torrente Cenedola, affluente
del Ceno, ad est, si lascia a sinistra una strada asfaltata per
Pellegrino Parmense e si entra in provincia di Parma; si sale
ancora moderatamente per 1 Km e poi si inizia un tratto di 2 Km
di discesa. In leggera discesa si raggiunge Bore (835m), amena
località di villeggiatura in posizione panoramica, ed in
decisa discesa si esce dal paese superando una fontanella; la
discesa termina presso l'incrocio (798m) dove si lascia a
sinistra la strada provinciale 69 per Fornovo di Taro. In
leggera ascesa si raggiunge la Bocchetta di Sette Sorelle (817m)
dove si ignora la strada a destra che scende alle frazioni di
Dadomo (639m) e di Sette Sorelle (610m) e si rientra in provincia
di Piacenza; si procede in salita con impegnative pendenze per 1
Km, poi si continua senza difficoltà fino a Pianazzo
(905m), dove si lascia a destra la diramazione per Casali; dopo
un bar si individua nettamente verso sud il valico; si lascia
sulla destra la località il Poggio (911m) e si arriva al
Bivio Bisselle (928m) dove si lascia a destra la strada
provinciale 15 per Morfasso. Si procede con salita moderata
nel bosco con un fondo stradale molto dissestato che richiede la
massima attenzione soprattutto in fase di discesa; dopo le poche
case di località Pelizzone si raggiunge la sommità
del valico.
(Itinerario percorso sul versante nord il 21
aprile 2018).
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