Il collega
le valli dei fiumi Vara a sud e Taro a nord mediante
un'importante strada interamente asfaltata che presenta pendenze
contenute e si snoda in un ambiente molto verde e tranquillo. Il
passo era confine un tempo tra la Repubblica di Genova ed il
Ducato di Parma; il suo nome deriva dalle numerose croci erette
in memoria dei viandanti uccisi dai briganti che rendevano
pericoloso il passaggio.
Sul versante ligure l'itinerario
inizia ad un incrocio ben segnalato appena a valle del centro
storico di Varese Ligure (353m), primo comune d'Europa ad avere
ottenuto la certificazione di qualità ambientale, dove si
seguono le indicazioni per Parma e si imbocca una strada che
procede in leggera salita per 450 metri fino al municipio, poi
supera una ripida rampa di 100 metri e procede ancora con
pendenza moderata uscendo dal paese ed entrando nel bosco dove si
affronta il primo tornante (430m) in corrispondenza del quale si
ignora la diramazione per Taglieto. La pendenza diventa più
impegnativa e si procede in ambiente solitario in mezzo ai boschi
superando gli ampi 2° tornante (464m), 3° tornante e 4°
tornante (483m) presso una grande casa; dopo un tratto più
facile la pendenza ridiventa impegnativa, si affronta il 5°
tornante (589m) e si procede a lungo senza punti di riferimento
precisi; in generale questo tratto del percorso risulta
abbastanza ombreggiato. Subito dopo le Case Schiappacasse si
raggiunge l'incrocio (732m) dove si lascia a destra la
diramazione asfaltata che raggiunge Caranza (652m) e continua
biforcandosi in due tracciati, uno asfaltato ed uno a fondo
naturale, che consentono entrambi di raggiungere il parallelo
Passo della Cappelletta (1085m) dove sono stati installati gli
imponenti generatori eolici. Subito dopo l'incrocio si
affronta il 6° tornante (736m) e poco dopo gli impegnativi 7°
tornante (775m) ed ottavo tornante (791m); si percorrono dei
rettilinei assolati con bel panorama verso oriente sull'imponente
e boscoso Monte Gottero (1640m) poi si superano ravvicinati il 9°
tornante (840m) ed il 10° tornante (852m). Dopo l'Albergo
Alpino (880m) si esce dal bosco per pedalare tra ampi pascoli con
ampia vista sull'alta Val di Vara individuando nitidamente di
fronte il Passo di Cento Croci; ad un incrocio (918m) si lascia a
sinistra una stradina asfaltata che scende alle Case Faventoli;
poco dopo si supera la Fontana della Forca appena prima
dell'incrocio (952m) per le Case Sabadda; si alternano tratti
pedalabili a rampe impegnative rimanendo sempre esposti al sole;
si oltrepassa la Fontana Bianca (990m). Quando mancano 400
metri al Passo di Cento Croci (1055m) si incontra sulla sinistra
il bar-ristorante “Ranch Camillo” (1038m) di fronte
al quale si distacca a destra la strada asfaltata di 4,5 Km che
si snoda in costa fino al Passo della Cappelletta; con l'ultimo
tortuoso tratto nel bosco si arriva al solitario valico.
Sul
versante emiliano si parte da Borgo Val di Taro: dalla rotonda
(399m) ad est del ponte sul fiume Taro si segue senza difficoltà
il fondovalle del Taro superando Ponte Scodellino (418m) e la
parte bassa di Gotra (438m all'incrocio per la parte centrale)
dove il tracciato piega verso ovest procedendo senza difficoltà
fino all'incrocio (435m) che si trova subito a sud del ponte di
Bertorella con il quale la strada per Bedonia e Chiavari
riattraversa il Taro. Si svolta a sinistra seguendo le
indicazioni per Tarsogno e Varese Ligure e si comincia a salire
con pendenza impegnativa affrontando il 1° tornante (457m)
presso alcune case, il 2° tornante, il 3° tornante (500m)
ed il 4° tornante, dove si lascia a destra la strada che
entra nella frazione Campi; si superano le Case del Duca (527m) e
l'incrocio (539m) dove si lascia a destra la diramazione a fondo
chiuso per Costa di Campi. Si supera la Cà Gallina
(552m) in corrispondenza di un curvone a destra e subito dopo ad
un incrocio (560m) si lascia a sinistra la stradina per
Tallarolo; dopo un tratto solitario nel bosco si superano
Spallavera (610m) e l'incrocio (622m) per Bettarini e San Quirico
e si continua oltrepassando alcune case isolate. Dopo la
località I Cacchioli Vecchi (697m) alle pendici del Monte
Alto (746m) si scende leggermente fino ad una sella innominata ed
inquotata dove si riprende a salire passando per la località
I Buricchi (710m); si lascia a sinistra la strada provinciale per
Codogno e si procede senza difficoltà superando le case di
Prato Grande (730m) e continuando nel bosco alle pendici del
Monte Traforo (803m). Con un tratto più impegnativo si
raggiunge un incrocio (848m) davanti ad un albergo all'estremità
orientale della frazione Tarsogno dove si lascia a destra la
strada provinciale 24 per il centro di Tarsogno (784m), il
Santuario della Madonna del Carmelo (794m), il capoluogo comunale
Tornolo e Bedonia nel fondovalle del Taro. Si continua con
impegnativa pendenza dapprima nel bosco e poi tra i prati si
affrontano ravvicinati il 5° tornante (973m) ed il 6°
tornante (987m); con un tratto in costa si rientra nel bosco e
dopo l'abbandonato albergo Centocroci (1030m) si arriva al
passo.
(Itinerario percorso il 7 maggio 2011 sul
versante ligure)
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