PASSO DEL FAIALLO, 1061m (Genova-Savona)



Accesso da Genova-Voltri 22,5 Km

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Voltri(12)-Mele(126) 
3,9

114

2,92

Mele(126)-Fado Superiore(338)

4,0

212

5,30

Fado Superiore(338)-incrocio Turchino(520)

3,8

182

4,79

incrocio Turchino(520)-Giovo di Masone(674)

2,5

154

6,16

Giovo di Masone(674)-Sella del Barnè(892)

4,0

218

5,45

Sella del Barnè(892)-inizio discesa(984)

1,3

92

7,08

inizio discesa(984)-Passo della Cerusa(931)

1,1

-53

-4,82

Passo della Cerusa(931)-Passo del Faiallo(1061)

1,9

130

6,84





Accesso da Ovada 36,4 Km

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Ovada(186)-Rossiglione(297) 

11,4

111

0,97

Rossiglione(297)-Campo Ligure(342) 

5,4

45

0,83

Campo Ligure(342)-Masone(403)

5,0

61

1,22

Masone(403)-incrocio Turchino(520)     

3,8

117

3,08

incrocio Turchino(520)-Giovo di Masone(674)

2,5

154

6,16

Giovo di Masone(674)-Sella del Barnè(892)

4,0

218

5,45

Sella del Barnè(892)-inizio discesa(984)

1,3

92

7,08

inizio discesa(984)-Passo della Cerusa(931)

1,1

-53

-4,82

Passo della Cerusa(931)-Passo del Faiallo(1061)

1,9

130

6,84





Accesso da San Pietro d'Olba 12 Km

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

San Pietro d'Olba(526)-Vara Inferiore(672) 

4,0

146

3,65

Vara Inferiore(672)-Vara Superiore(782)      

2,3

110

4,78

Vara Superiore(782)-incrocio Acquabianca(826)

1,0

44

4,40

incrocio Acquabianca(826)-Casa Zanotta(1016)

3,8

190

5,00

Casa Zanotta(1016)-Passo del Faiallo(1061)

1,2

45

3,75





Accesso da Tiglieto 16,7 Km

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Tiglieto(500)-Acquabianca(644) 

6,5

144

2,22

Acquabianca(644)-Colla Vassuria(896)

4,1

252

6,15

Colla Vassuria(896)-incrocio Vara(826)

1,1

-70

-6,36

incrocio Vara(826)-Casa Zanotta(1016)

3,8

190

5,00

Casa Zanotta(1016)-Passo del Faiallo(1061)

1,2

45

3,75




Il valico è situato sullo spartiacque tra la valle della Gava, laterale della val Cerusa, alle spalle di Voltri, ad est e la valle dell'Orba ad ovest e risulta accessibile ad oriente dal Passo del Turchino (532m), valico posizionato sullo spartiacque tra le valli di Voltri e la valle Stura.
La strada asfaltata è molto panoramica ed attraversa una zona appartenente al "Parco naturale regionale del Monte Beigua"; il tracciato è più largo e meglio tenuto sul versante orientale genovese, più stretto e con asfalto malridotto su quello occidentale savonese.

Il percorso del versante meridionale del Passo del Turchino inizia a Voltri, all'estremità occidentale della configurazione urbana genovese; ad un incrocio ben segnalato (12m) si abbandona la strada statale N.1, Aurelia, che si snoda lungo tutta la riviera ligure, per imboccare la SP456 seguendo le indicazioni per Ovada ed il Passo del Turchino.
Dopo un facile tratto fra le case il tracciato imbocca la valle del torrente Leira costeggiando il torrente in falsopiano e transitando sotto i viadotti dell'autostrada; ad un incrocio (37m) si lascia a destra la strada per il Santuario di Nostra Signora dell'Acquasanta e subito dopo si attraversa il ponte sul torrente Acquasanta.
Si affrontano i ravvicinati 1° tornante (42m) e 2° tornante e si transita sul versante orientale del dosso su cui sorge il centro abitato di Mele al quale accedono due diramazioni a sinistra; dopo il 3° tornante si arriva ad un incrocio (126m) dove si lascia a sinistra un'altra strada di accesso al centro del paese.
Il tracciato prosegue con pendenze moderate nel bosco oltrepassando case sparse e dopo il ponte della ferrovia attraversa la galleria Fado, lunga 100 metri ed illuminata (267m).
Si superano le poche case della frazione Fado Inferiore (310m al ponte su un torrente laterale dominato dal viadotto dell'autostrada) e si raggiunge Fado Superiore (338m alla chiesetta).
Proseguendo nel bosco si affronta lo stretto 4° tornante (419m), dove si ignora la diramazione a sinistra, e con un tortuoso traversone si raggiunge il 5° tornante (489m).
Poco dopo ad un incrocio (520m) si abbandona la strada provinciale 456 per Masone ed Ovada, che attraversa il nuovo traforo del Passo del Turchino, e si tiene a destra seguendo le indicazioni per Urbe ed il Passo del Faiallo.

Sul versante settentrionale del Turchino si procede senza reali difficoltà da Ovada (186m) a Rossiglione (297m) e Campo Ligure (342m): qualche breve rampetta è seguita da falsopiani o discesine.
Dopo Masone (403m) si entra in un'ampia conca e con pendenza più sensibile si sale all'imbocco del nuovo traforo del Passo del Turchino (lungo 283 metri, rettilineo e dotato di impianto di illuminazione), che ha sostituito nel 2013 la vecchia e stretta galleria del 1872 regolata a senso unico alternato da un semaforo, e si lascia a sinistra il tracciato che conduce in 150 metri all'imbocco della vecchia galleria attualmente chiusa al traffico.
Appena prima di questa a destra si distacca la stretta strada asfaltata che sale al Passo del Turchino geografico (589m) dalla cui sommità non è possibile scendere sul versante sud del valico mentre risulta possibile percorrere la strada delle Giutte che conduce dopo 10,5 al Santuario di Nostra Signora dell'Acquasanta.
Al termine della galleria si procede in dolce discesa per 100 metri fino all'incrocio (520m) dove si incontra la strada che proviene da Voltri e si svolta a sinistra seguendo le indicazioni per Urbe ed il Passo del Faiallo.

Dopo l'incrocio si sale brevemente all'imbocco meridionale del vecchio traforo del Turchino (532m) dove inizia la strada provinciale 73 che si snoda verso ovest in costa con impegnativa pendenza in mezzo al bosco.
Al Giovo di Massina (620m) si lascia a destra la diramazione che supera il crinale e raggiunge la Cappelletta di Masone (610m), poi si transita presso il Sacrario dei Martiri del Turchino e si raggiunge nuovamente lo spartiacque al Giovo di Masone (674m).
Subito dopo ad un incrocio (676m) si ignora una stretta diramazione asfaltata che scende a sinistra, valica la Colla Ribattaiola (557m) e scende a Voltri percorrendo la Via Superiore dei Giovi.
Il tracciato si innalza mentre si comincia a vedere dall'alto Genova con le sue strutture portuali.
Presso alcune case rurali termina la zona boscosa e si supera la dorsale che immette nella selvaggia valle della Gava, caratterizzata da rocce imponenti e caratteristiche fra le quali trova faticosamente spazio una vegetazione molto scarsa di aridi prati e bassi cespugli; il tracciato risulta sempre esposto al sole.
Dopo un breve falsopiano si raggiunge la Sella del Barnè (894m) sul crinale con la valle Stura, poi si riprende a salire con dura pendenza lungo la strada tagliata nelle rocce del caratteristico Bric del Dente (1107m); il panorama su Genova ed il mare, vicinissimo in linea d'aria, diventa sempre più grandioso mentre la dorsale dove si apre il passo chiude la valle ad occidente.
Si raggiunge il punto panoramico (984m) dove inizia una discesa sensibile fino ad un tornante (958m) e poi moderata fino al Passo della Cerusa (931m), valico situato sul crinale tra la valle della Gava a sud e la valle della Stura a nord, dove si riprende a salire duramente con due ampi tornanti (968m e 1016m) tra i boschi per arrivare al punto culminante da dove si scende dolcemente per 200 metri fino al passo, ampia e verde sella.

Sul versante occidentale ci sono due tracciati alternativi nella parte bassa che si riuniscono all'uscita di Vara Superiore.
Il primo itinerario inizia a San Pietro d'Olba (526m) e segue l'alta valle dell'Orba superando Vara Inferiore ed arrivando a Vara Superiore: dal centro di San Pietro d'Olba si segue per 500 metri la strada per Tiglieto ed Ovada fino al ponte sull'Orba (540m); subito dopo il ponte si svolta a destra e si inizia a salire moderatamente passando alti sopra la piccola Diga di Antenna ed il relativo laghetto artificiale; si percorre in impegnativa salita una gola spopolata al cui termine la valle si apre nell'ampia conca di Vara; si attraversa Vara Inferiore (672m) con un breve falsopiano, poi si guadagna quota con 4 impegnativi tornanti alle spalle del paese godendo una bella vista sul Monte Beigua, ben riconoscibile dal gran numero di antenne che sorgono sulla spianata sommitale; sempre in decisa salita si raggiunge Vara Superiore (782m); la strada si restringe e con due ripidi tornanti (804m e 817m) sale impegnativa all'incrocio (826m) con l'itinerario proveniente da Tiglieto.
Il secondo itinerario inizia a Tiglieto (500m): presso l'ufficio postale si lascia la strada provinciale 1 per imboccare la strada provinciale 64 seguendo le indicazioni per Acquabianca e si segue il tracciato che si snoda alternando tratti di salita, anche ripida, a falsopiani e brevi contropendenze e valica la Colla Minetti (547m).
Davanti alla chiesa di Acquabianca (644m) si lascia a destra il tracciato che valica il Passo di Pian Malone (634m) e raggiunge Martina d'Olba (484m), si tiene a sinistra passando tra le case del piccolo centro abitato, e dopo un'area attrezzata si sale ripidamente nel bosco su strada stretta e poco frequentata ma molto dissestata.
Con pendenza impegnativa, ma meno dura rispetto al tratto precedente, si esce dal bosco e si percorre un lungo traversone esposto al sole arrivando ad un valico innominato (873m) presso la Cappella dei Roncazzi; si continua nel bosco fino a superare il crinale a Colla Vassuria (896m), dove si lascia a sinistra la breve diramazione a fondo chiuso per Colla Cianetti (929m); dopo un tratto di falsopiano si scende poi su strada ripida alla zona orientale di Vara Superiore; dopo due stretti tornanti (847m e 828m) si sbuca ad un incrocio (826m) sulla strada proveniente da San Pietro d'Olba.
A tracciato unificato si affronta un tratto di salita decisamente dura sopra il paese; si percorre un lungo rettilineo con bella vista sui piccoli paesi della valle, caratterizzati dalle loro linde casette bianche col tetto rosso; dopo aver superato un costone si entra nella conca terminale, si lascia a sinistra una diramazione per Manfrei, si ignora ad un incrocio (998m) una diramazione a destra per alcune case rurali, si supera la Casa Zanotta (1019m) e si imbocca un lungo altopiano di prati e boschetti che si percorre in moderata ascesa fino al valico preceduto da un'area attrezzata.

Da San Pietro d'Olba (526m) si possono raggiungere Palo di Sassello (656m), Sassello (385m) ed, attraverso il Colle del Giovo (516m), Albisola Marina; con i 26 Km di strada costiera fino a Voltri risulta possibile compiere l'itinerario circolare dalla parte del Mar Ligure.
Da Tiglieto (500m) si può salire al Valico della Crocetta (626m) e scendere dolcemente su strada panoramica e con bella vegetazione sino a Rossiglione (297m), sul versante settentrionale del Turchino; in questo modo risulta possibile completare con un chilometraggio contenuto l'escursione circolare sui versanti settentrionali; un itinerario circolare più impegnativo con partenza da Ovada può consistere nel raggiungere Molare, Cassinelle, Pian Castagna, il Passo Bric Berton (773m), Palo di Sassello e San Pietro d'Olba, da dove si sale al Passo del Faiallo.

(Itinerario percorso il 20/04/1985, il 14/04/2009 ed il 07/07/2017)



Il passo visto salendo dal versante occidentale

Il tratto conclusivo della salita sul versante orientale

La selvaggia valle della Gava ed in lontananza il porto di Genova

Il porto di Genova

La strada che sale dal Turchino snodandosi in costa



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