Il valico è
situato sullo spartiacque tra la valle della Gava, laterale della
val Cerusa, alle spalle di Voltri, ad est e la valle dell'Orba ad
ovest e risulta accessibile ad oriente dal Passo del Turchino
(532m), valico posizionato sullo spartiacque tra le valli di
Voltri e la valle Stura. La strada asfaltata è molto
panoramica ed attraversa una zona appartenente al "Parco
naturale regionale del Monte Beigua"; il tracciato è
più largo e meglio tenuto sul versante orientale genovese,
più stretto e con asfalto malridotto su quello occidentale
savonese.
Il percorso del versante meridionale del Passo
del Turchino inizia a Voltri, all'estremità occidentale
della configurazione urbana genovese; ad un incrocio ben
segnalato (12m) si abbandona la strada statale N.1, Aurelia, che
si snoda lungo tutta la riviera ligure, per imboccare la SP456
seguendo le indicazioni per Ovada ed il Passo del Turchino. Dopo
un facile tratto fra le case il tracciato imbocca la valle del
torrente Leira costeggiando il torrente in falsopiano e
transitando sotto i viadotti dell'autostrada; ad un incrocio
(37m) si lascia a destra la strada per il Santuario di Nostra
Signora dell'Acquasanta e subito dopo si attraversa il ponte sul
torrente Acquasanta. Si affrontano i ravvicinati 1°
tornante (42m) e 2° tornante e si transita sul versante
orientale del dosso su cui sorge il centro abitato di Mele al
quale accedono due diramazioni a sinistra; dopo il 3°
tornante si arriva ad un incrocio (126m) dove si lascia a
sinistra un'altra strada di accesso al centro del paese. Il
tracciato prosegue con pendenze moderate nel bosco oltrepassando
case sparse e dopo il ponte della ferrovia attraversa la galleria
Fado, lunga 100 metri ed illuminata (267m). Si superano le
poche case della frazione Fado Inferiore (310m al ponte su un
torrente laterale dominato dal viadotto dell'autostrada) e si
raggiunge Fado Superiore (338m alla chiesetta). Proseguendo
nel bosco si affronta lo stretto 4° tornante (419m), dove si
ignora la diramazione a sinistra, e con un tortuoso traversone si
raggiunge il 5° tornante (489m). Poco dopo ad un incrocio
(520m) si abbandona la strada provinciale 456 per Masone ed
Ovada, che attraversa il nuovo traforo del Passo del Turchino, e
si tiene a destra seguendo le indicazioni per Urbe ed il Passo
del Faiallo.
Sul versante settentrionale del Turchino si
procede senza reali difficoltà da Ovada (186m) a
Rossiglione (297m) e Campo Ligure (342m): qualche breve rampetta
è seguita da falsopiani o discesine. Dopo Masone (403m)
si entra in un'ampia conca e con pendenza più sensibile si
sale all'imbocco del nuovo traforo del Passo del Turchino (lungo
283 metri, rettilineo e dotato di impianto di illuminazione), che
ha sostituito nel 2013 la vecchia e stretta galleria del 1872
regolata a senso unico alternato da un semaforo, e si lascia a
sinistra il tracciato che conduce in 150 metri all'imbocco della
vecchia galleria attualmente chiusa al traffico. Appena prima
di questa a destra si distacca la stretta strada asfaltata che
sale al Passo del Turchino geografico (589m) dalla cui sommità
non è possibile scendere sul versante sud del valico
mentre risulta possibile percorrere la strada delle Giutte che
conduce dopo 10,5 al Santuario di Nostra Signora
dell'Acquasanta. Al termine della galleria si procede in dolce
discesa per 100 metri fino all'incrocio (520m) dove si incontra
la strada che proviene da Voltri e si svolta a sinistra seguendo
le indicazioni per Urbe ed il Passo del Faiallo.
Dopo
l'incrocio si sale brevemente all'imbocco meridionale del vecchio
traforo del Turchino (532m) dove inizia la strada provinciale 73
che si snoda verso ovest in costa con impegnativa pendenza in
mezzo al bosco. Al Giovo di Massina (620m) si lascia a destra
la diramazione che supera il crinale e raggiunge la Cappelletta
di Masone (610m), poi si transita presso il Sacrario dei Martiri
del Turchino e si raggiunge nuovamente lo spartiacque al Giovo di
Masone (674m). Subito dopo ad un incrocio (676m) si ignora una
stretta diramazione asfaltata che scende a sinistra, valica la
Colla Ribattaiola (557m) e scende a Voltri percorrendo la Via
Superiore dei Giovi. Il tracciato si innalza mentre si
comincia a vedere dall'alto Genova con le sue strutture
portuali. Presso alcune case rurali termina la zona boscosa e
si supera la dorsale che immette nella selvaggia valle della
Gava, caratterizzata da rocce imponenti e caratteristiche fra le
quali trova faticosamente spazio una vegetazione molto scarsa di
aridi prati e bassi cespugli; il tracciato risulta sempre esposto
al sole. Dopo un breve falsopiano si raggiunge la Sella del
Barnè (894m) sul crinale con la valle Stura, poi si
riprende a salire con dura pendenza lungo la strada tagliata
nelle rocce del caratteristico Bric del Dente (1107m); il
panorama su Genova ed il mare, vicinissimo in linea d'aria,
diventa sempre più grandioso mentre la dorsale dove si
apre il passo chiude la valle ad occidente. Si raggiunge il
punto panoramico (984m) dove inizia una discesa sensibile fino ad
un tornante (958m) e poi moderata fino al Passo della Cerusa
(931m), valico situato sul crinale tra la valle della Gava a sud
e la valle della Stura a nord, dove si riprende a salire
duramente con due ampi tornanti (968m e 1016m) tra i boschi per
arrivare al punto culminante da dove si scende dolcemente per 200
metri fino al passo, ampia e verde sella.
Sul versante
occidentale ci sono due tracciati alternativi nella parte bassa
che si riuniscono all'uscita di Vara Superiore. Il primo
itinerario inizia a San Pietro d'Olba (526m) e segue l'alta valle
dell'Orba superando Vara Inferiore ed arrivando a Vara Superiore:
dal centro di San Pietro d'Olba si segue per 500 metri la strada
per Tiglieto ed Ovada fino al ponte sull'Orba (540m); subito dopo
il ponte si svolta a destra e si inizia a salire moderatamente
passando alti sopra la piccola Diga di Antenna ed il relativo
laghetto artificiale; si percorre in impegnativa salita una gola
spopolata al cui termine la valle si apre nell'ampia conca di
Vara; si attraversa Vara Inferiore (672m) con un breve
falsopiano, poi si guadagna quota con 4 impegnativi tornanti alle
spalle del paese godendo una bella vista sul Monte Beigua, ben
riconoscibile dal gran numero di antenne che sorgono sulla
spianata sommitale; sempre in decisa salita si raggiunge Vara
Superiore (782m); la strada si restringe e con due ripidi
tornanti (804m e 817m) sale impegnativa all'incrocio (826m) con
l'itinerario proveniente da Tiglieto. Il secondo itinerario
inizia a Tiglieto (500m): presso l'ufficio postale si lascia la
strada provinciale 1 per imboccare la strada provinciale 64
seguendo le indicazioni per Acquabianca e si segue il tracciato
che si snoda alternando tratti di salita, anche ripida, a
falsopiani e brevi contropendenze e valica la Colla Minetti
(547m). Davanti alla chiesa di Acquabianca (644m) si lascia a
destra il tracciato che valica il Passo di Pian Malone (634m) e
raggiunge Martina d'Olba (484m), si tiene a sinistra passando tra
le case del piccolo centro abitato, e dopo un'area attrezzata si
sale ripidamente nel bosco su strada stretta e poco frequentata
ma molto dissestata. Con pendenza impegnativa, ma meno dura
rispetto al tratto precedente, si esce dal bosco e si percorre un
lungo traversone esposto al sole arrivando ad un valico
innominato (873m) presso la Cappella dei Roncazzi; si continua
nel bosco fino a superare il crinale a Colla Vassuria (896m),
dove si lascia a sinistra la breve diramazione a fondo chiuso per
Colla Cianetti (929m); dopo un tratto di falsopiano si scende poi
su strada ripida alla zona orientale di Vara Superiore; dopo due
stretti tornanti (847m e 828m) si sbuca ad un incrocio (826m)
sulla strada proveniente da San Pietro d'Olba. A tracciato
unificato si affronta un tratto di salita decisamente dura sopra
il paese; si percorre un lungo rettilineo con bella vista sui
piccoli paesi della valle, caratterizzati dalle loro linde
casette bianche col tetto rosso; dopo aver superato un costone si
entra nella conca terminale, si lascia a sinistra una diramazione
per Manfrei, si ignora ad un incrocio (998m) una diramazione a
destra per alcune case rurali, si supera la Casa Zanotta (1019m)
e si imbocca un lungo altopiano di prati e boschetti che si
percorre in moderata ascesa fino al valico preceduto da un'area
attrezzata.
Da San Pietro d'Olba (526m) si possono
raggiungere Palo di Sassello (656m), Sassello (385m) ed,
attraverso il Colle del Giovo (516m), Albisola Marina; con i 26
Km di strada costiera fino a Voltri risulta possibile compiere
l'itinerario circolare dalla parte del Mar Ligure. Da Tiglieto
(500m) si può salire al Valico della Crocetta (626m) e
scendere dolcemente su strada panoramica e con bella vegetazione
sino a Rossiglione (297m), sul versante settentrionale del
Turchino; in questo modo risulta possibile completare con un
chilometraggio contenuto l'escursione circolare sui versanti
settentrionali; un itinerario circolare più impegnativo
con partenza da Ovada può consistere nel raggiungere
Molare, Cassinelle, Pian Castagna, il Passo Bric Berton (773m),
Palo di Sassello e San Pietro d'Olba, da dove si sale al Passo
del Faiallo.
(Itinerario percorso il 20/04/1985, il
14/04/2009 ed il 07/07/2017)
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