Il valico,
situato sullo spartiacque principale tra la costa ligure ed il
bacino padano nelle montagne dell'Appennino genovese, consente il
collegamento tra la Valle Fontanabuona, nell'entroterra di
Chiavari, e l'alta valle del fiume Trebbia, affluente del Po,
dalla quale si passa senza difficoltà nell'alta valle
dello Scrivia seguendo la strada che collega Genova e
Piacenza. La strada è stretta e presenta un fondo
stradale sempre asfaltato ma piuttosto rovinato, che richiede la
massima attenzione e prudenza soprattutto in fase di discesa. Il
versante meridionale risulta molto lungo ed impegnativo ed il
tratto conclusivo è decisamente molto duro; il versante
settentrionale è molto breve ma ripido nei 2,7 Km fra
l'incrocio sulla strada Genova-Piacenza ed il valico.
Da
Chiavari si risale senza difficoltà lungo la strada di
fondovalle che risale la popolata valle Fontanabuona, percorsa
dal torrente Lavagna, sino a Gattorna (158m), nodo stradale alla
confluenza della strada che collega la Fontanabuona con Recco
attraverso il Colle Caprile (470m). A Gattorna si lascia la
strada di fondovalle per imboccare la strada provinciale per
Neirone; in 500 metri si sale alla chiesa
parrocchiale di San Giacomo Apostolo-Santuario Nostra Signora
della Guardia, caratterizzata da una grandiosa cupola, in
posizione dominante sopra il paese; di fronte alla chiesa si
svolta a sinistra e si costeggia il cimitero. Si procede con
impegnativa salita su strada stretta e tortuosa che si snoda sul
versante orientale della verde e tranquilla Val Neirone; un
tratto di leggera salita conduce in vista delle case di Neirone
(342m), che si raggiunge in decisa ascesa. Dopo il cimitero e
la chiesa si affrontano due impegnativi tornanti in mezzo alle
case sparse dell'abitato; dopo essere usciti dal paese si
incontrano altri 4 duri tornanti nel bosco; il primo di questi in
particolare presenta una conformazione molto ripida e
difficoltosa. Dopo l'ultimo tornante si affronta una ripida
rampa nel bosco, poi la strada presenta un tratto irregolare che
alterna dure rampe a momenti di moderata difficoltà; la
salita diventa poi costantemente impegnativa fino a giungere in
vista delle case di Corsiglia. Si aggira uno sperone in
falsopiano e senza difficoltà si raggiunge la frazione di
Corsiglia (551m); si continua in moderata ascesa, poi si effettua
una lunga diversione quasi pianeggiante in una valletta laterale;
dopo il ponte si affronta una rampa impegnativa, ma subito la
strada ritorna facile e si raggiunge l'ampia frazione di
Roccatagliata (605m), allungata ai piedi della rupe dove sorgeva
il castello dei Fieschi. Una curva in ripida ascesa aggira il
crinale, poi con strada pedalabile si raggiungono le ultime case
di Roccatagliata. Si riprende a salire e la pendenza diventa
sempre più dura e la strada stretta e solitaria; dopo due
ripidi tornanti si continua in costa aggirando i crinali che
discendono dal Monte Caucaso (1245m) ed incontrando alcune case
rurali isolate. La salita continua ripida e il panorama
diventa sempre più ampio; alle poche case di Sella
Giassina (928m) si raggiunge per un attimo lo spartiacque con una
valletta laterale della valle del Trebbia; una ripida rampa ed un
tornante innalzano ad aggirare in costa uno sperone boscoso; ad
una curva appare il passo; percorrendo con salita sempre molto
dura la conca terminale della valle si raggiunge il valico, dove
sorge una costruzione in rovina ben visibile da lontano. Il
passo è poco più basso delle montagne circostanti e
regala la sensazione di essere molto in alto e di non avere vette
che lo dominano.
Sul versante settentrionale si parte o da
Torriglia o da Montebruno. Da Torriglia (769m), ampio abitato
ben disposto in una bella conca in alta valle Scrivia, si sale
sensibilmente per raggiungere la galleria di Buffalora (848m) che
consente di entrare in Val Trebbia; si scende dolcemente per 1,5
Km fino al bivio presso il Ponte Scabbie. Da Montebruno (655m)
si risale con moderate pendenze la Val Trebbia percorrendo la
tortuosa strada che collega Genova e Piacenza fino al bivio
presso il Ponte Scabbie (826m). Dal bivio citato si imbocca la
stradina stretta, ripida e tortuosa che in 2,7 Km si inerpica al
valico: dopo alcuni tornanti ed un tratto in costa si affrontano
gli ultimi due stretti e ripidi tornanti che conducono al passo;
occorre ricordare che per la sua esposizione a nord questo
versante è molto più freddo del versante
meridionale.
(Itinerario percorso il 03/11/1996)
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