Il
valico collega due settori della valle dell'Arno, l'ansa di
Pontassieve e l'alto Casentino; infatti il più importante
e famoso fiume della Toscana discende dal Monte Falterona in
direzione sud attraverso il Casentino verso Arezzo, per poi
piegare girando intorno al Pratomagno e tornare verso nord a
Pontassieve, dove la Valdarno volge ad ovest verso Firenze ed il
Mare Tirreno. La strada che percorre il passo è una
buona arteria asfaltata che presenta pendenze molto impegnative
ma anche tratti in falsopiano ed in contropendenza.
Sul
versante occidentale si parte da Pontassieve (91m alla stazione
ferroviaria), grosso paese posto alla confluenza nell'Arno del
fiume Sieve, che percorre il Mugello; in bicicletta occorre
attraversare il centro mentre in automobile si può
aggirare l'abitato mediante la moderna circonvallazione. Si
esce dal centro di Pontassieve in direzione d'Arezzo imboccando
la strada che supera con un moderno e largo viadotto il Sieve
proprio nel punto della confluenza nell'Arno; dopo aver lasciato
a sinistra ad una rotonda (94m) il percorso che conduce a Forlì
attraverso il Passo del Muraglione (907m) e dopo l'incrocio con
la circonvallazione si affronta una ripida e breve rampa e si
raggiunge l'incrocio (127m) dove occorre svoltare a sinistra per
imboccare la strada della Consuma abbandonando la strada per
Arezzo. Si imbocca la strada regionale 70 subito in forte
salita con un tratto in costa che conduce alla frazione di Palaie
(191m), frazione di Pelago sparsa lungo il crinale della valle
dell'Arno; dopo un breve pezzo facile si continua con ripide
pendenze aggirando un crinale (231m); dopo l'incrocio (283m) con
la strada per il capoluogo Pelago e Vallombrosa si procede lungo
i crinali dei verdi colli coperti da viti ed ulivi alternando
lunghi tratti dalla dura pendenza a brevi tratti di moderata
difficoltà ed ignorando le numerose diramazioni. Si
attraversa il piccolo abitato di Diacceto (483m) e si percorre in
moderata ascesa un lungo rettilineo al cui termine la strada si
impenna per salire ripida ed entrare nel bosco con due ampi
curvoni; si continua con dure pendenze fino al pianoro di alcune
centinaia di metri che conduce a Borselli (739m); si esce dal
paese con una ripida rampa nel bosco, seguita da un tratto di
falsopiano e da un'altra rampa; dopo un successivo falsopiano si
affronta un lungo tratto di ripida salita. Con un tratto quasi
pianeggiante di circa 1 chilometro si arriva al paese di Consuma
(1025m), nella cui piazza si trova una fontana; con una ripida
rampa si raggiunge il passo, dove sorge un bar, costeggiando
un'area attrezzata per soste turistiche e pic-nic. Si gode un
ampio panorama sui verdi colli del Casentino.
Sul versante
orientale si parte da Ponte a Poppi (338m al ponte sull'Arno), la
parte moderna sita nel fondovalle sotto il colle dove sorge il
borgo medievale di Poppi (437m); si transita davanti alla
stazione ferroviaria (341m) e si segue in falsopiano verso nord
la strada regionale 70. Il tracciato percorre il Piano di
Campaldino, dove nel 1289 il giovane Dante combatté nella
battaglia vinta dai guelfi fiorentini sui ghibellini aretini,
arrivando alla grande rotonda (355m) presso la Colonna di Dante
dove si lascia a destra il percorso per Stia e Forlì. Si
attraversa il fiume Arno al Ponte Foderno (357m) e si sale
moderatamente a Borgo alla Collina (429m) che si attraversa con
alcune strettoie; ad un incrocio al termine del paese di lascia a
sinistra la strada per Montemignaio. La salita comincia ora e
si snoda con pendenze impegnative in ambiente molto verdeggiante
superando case sparse; in corrispondenza del 1° tornante
(629m) si ignora a sinistra la diramazione per Tartiglia, poi si
affrontano i ravvicinati 2° tornante (650m) e 3° tornante
(683m). Dopo il bivio (698m) per Stia e la frazione di
Scarpaccia (704m) la salita si snoda dura nel bosco fino ad un
crinale (938m) nella località che porta l'allegro nome di
Omomorto dove si trova l'incrocio con una diramazione a sinistra
ed una a destra, poi si procede in falsopiano e si continua
alternando tratti di salita, discesa e falsopiano. Con una
ripida discesa di 500 metri si raggiunge la frazione di
Ponticelli (953m), che si lascia sulla destra, e si riprende a
salire incontrando l'incrocio per Gualdo a destra su un valico
innominato e poco dopo l'incrocio per Montemignaio a sinistra; si
affronta un tratto di forte salita tra i prati, poi si procede
nel bosco aggirando un costone e dopo aver superato un
albergo-ristorante si arriva al valico.
(Itinerario
percorso il 18/08/1996 salendo dal versante occidentale e
scendendo dal versante orientale)
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