La
bella strada asfaltata risale la valle di Hérémence
fino alla diga della Grande Dixence raggiungendo la località
di Le Chargeur (2140m) alla base della diga stessa.
Dal
centro di Sion (508m) si seguono le indicazioni stradali per la
valle di Hérens; si superano ferrovia, autostrada e Rodano
e si scende brevemente, poi si attraversa in piano la valle fino
alla rotonda (499m) presso l'inizio della dura salita che si
snoda con lunghi rettilinei ed alcuni tornanti sul lato
meridionale della valle del Rodano; la strada risulta ampia e
bella, ma piuttosto trafficata, e presenta un bellissimo panorama
sulla conca di Sion e sulle montagne settentrionali del
Vallese. Si raggiunge il 1° tornante (577m) presso la
località La Crettax, poi si affrontano il 2° tornante,
il 3° tornante (762m) ed il 4° tornante (816m); si entra
nella valle e si raggiunge con salita meno impegnativa la
località turistica di Vex (939m); nel centro del paese si
lascia la strada per la valle di Hérens ed Arolla
(2006m) ed occorre seguire i cartelli per Hérémence;
si affrontano subito due ripidi e stretti tornanti, poi si supera
l'incrocio (998m) dove si lascia a destra la strada per Les
Prasses; dopo un tratto in costa si affrontano il 7° tornante
(1080m) in località Les Bioleys ed il ravvicinato ottavo
tornante. Subito dopo il tornante si trova l'incrocio (1117m)
dove si lascia a destra la strada asfaltata per Thyon
(2095m), poi si continua in forte salita fino ad Hérémence
(1230); si procede in leggera ascesa fino a Prolin (1279m) ed a
Mache (1310m), dove si incontra una fontana; dopo il paese la
salita riprende con pendenze severe. Dopo Praperrot (1540m) si
procede senza difficoltà per un chilometro attraversando
il torrente su un ponte (1558m) e si arriva in località
Leteygeon (1567m) dove si dirama a sinistra la stradina asfaltata
che conduce all'alpeggio di Mandelon
(2066m). Si raggiunge Pralong (1609m), ultima piccola località
della valle dove si incontrano alcune fontane; la strada si
restringe e sale ripida nel bosco attraversando il fiume su un
ponte (1782m); dopo la stazione di partenza della funivia di
servizio della diga si affronta il tratto finale, molto duro e
spettacolare, in vista della diga e degli edifici di le
Chargeur. Si sale sul lato orientale della valle con stretti e
continui ripidi tornanti tra i prati e poi nel bosco; dopo un
tratto roccioso si attraversa una breve galleria non illuminata e
si sbuca nel parcheggio ricavato ai piedi della diga che sbarra
la gola; due ripidi tornanti conducono al piazzale di Le Chargeur
(2140m), di fronte all'albergo-ristorante, al centro informazioni
ed alla base della funivia che consente di accedere alla diga
(2365m) in un bellissimo ambiente di alta montagna. La
stradina non asfaltata che conduce alla diga è vietata al
pubblico per la sua pericolosità e non può essere
percorsa neppure a piedi o in mountain-bike.
(Itinerario
percorso il 01/08/1995)
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