Il
valico collega la Val Rezzo e la Val Cavargna con una strada
asfaltata, stretta, ripida e tortuosa; entrambe le valli si
affacciano sulla piana di Porlezza e fanno idrograficamente parte
del bacino del Ceresio; è pertanto facilmente realizzabile
l'itinerario circolare. In fase di discesa è necessaria
la massima prudenza per la ripidità e la ristrettezza del
percorso, che addirittura crea problemi di incrocio con eventuali
rare automobili nel tratto più elevato.
Sul
versante della Val Rezzo dal lungolago di Porlezza (272m) si
procede brevemente verso Menaggio ed il Lago di Como e dopo il
ponte (282m) sul torrente Rezzo ad un incrocio (280m)
semaforizzato ben segnalato si svolta a sinistra seguendo le
indicazioni per Corrido e Val Rezzo. Si imbocca la strada
provinciale 11 e si sale decisamente tra case sparse affrontando
il 1° tornante (364m), il 2° tornante (386m), dove si
ignora a sinistra una diramazione asfaltata per le case
circostanti, il 3° tornante nel bosco ed il vicino 4°
tornante (433m) in località Pragno del comune di
Corrido. Si arriva a Vesetto, capoluogo del comune di Corrido,
dove si lascia a destra ad un incrocio (466m) la strada per
Carlazzo; si procede ripidamente incontrando il panoramico 5°
tornante (508m) e si raggiunge Molzano dove si effettua il 6°
tornante (563m) subito dopo la chiesa. La sede stradale
diventa più stretta e si percorre un solitario tratto in
costa godendo di splendida vista sul Lago di Lugano ed i monti
della Val d'Intelvi; dopo una cappellina sulla sinistra e
l'incrocio (709m) con una strada privata sbarrata a destra il
tracciato volge verso nord penetrando nella rocciosa Val
Rezzo. Ad un incrocio (771m) si lascia a destra la ripida
rampa per le baite sovrastanti di Gnino (796m) e dopo i
ravvicinati 7° tornante (825m) ed ottavo tornante (841m) la
strada prosegue stretta e ripida; dopo l'ultimo spettacolare
punto panoramico a picco su Porlezza la vista si chiude. Presso
la Cappella Via Forca (885m) si lascia a sinistra una
carreggiabile, poi si effettua una diversione nella laterale Val
Faello passando sul ponticello (937m) e si procede fra rocce
aspre e bella vegetazione fino a Buggiolo, capoluogo del comune
di Val Rezzo; all'ingresso del paese (1034m) si lascia a sinistra
la strada per Seghebbia (1110m). Nel paese si affrontano i
ripidi e ravvicinati 9° tornante, 10° tornante (1069m),
11° tornante (1078m) e 12° tornante (1094m). Dopo una
dura rampa in località Dasio (1116m) si lascia a sinistra
il percorso a fondo naturale per il Passo di San Lucio (1542m) e
si continua faticosamente con pendenze ripidissime e sede
stradale molto stretta e dall'asfalto alquanto dissestato fino al
solitario valico, lunga e chiusa sella boscosa dall'andamento
tortuoso.
Sul versante della Val Cavargna il percorso
inizia dal Piano di Porlezza nel comune di Carlazzo ad una
rotonda (323m) dove si abbandona la strada che congiunge Menaggio
(201m), sulla sponda occidentale del lago di Como, a Porlezza;
dalla rotonda a Menaggio ci sono 7 chilometri mentre dalla
rotonda a Porlezza lungolago ci sono 5,1 chilometri; tra Menaggio
e Porlezza ci sono tratti discontinui di pista ciclabile. Si
imbocca la strada provinciale 10 che sale a Carlazzo con un lungo
e panoramico traversone dalla pendenza moderata nel primo
chilometro ed in seguito molto impegnativa; all'incrocio (478m)
presso il municipio si lascia a sinistra la strada per Corrido e
Porlezza, che si ricollega a Vesetto all'itinerario di accesso al
passo dalla Val Rezzo, e si tiene a destra seguendo le
indicazioni per la Val Cavargna. Si sale con impegnative
pendenze nella stretta gola rocciosa con cui la Val Cavargna
sbuca nella piana di Porlezza; dopo il 1° tornante (584m), il
2° tornante (594m), il 3° tornante (616m) ed il 4°
tornante (624m) si attraversa il Ponte di Sant'Ambrogio (648m),
confine tra i territori comunali di Carlazzo e Cusino, e dopo una
ripida rampa si passa ai piedi (661m) della chiesa di
Sant'Ambrogio (674m), edificata nel 1100, poi dopo un breve
tratto facile si affronta un duro tratto in costa lungo una
ripida parete rocciosa superando una cappella (677m) ed un ponte
(704m) sul torrente che percorre la laterale Valle Pioda. La
valle si apre poi nell'ampia alta Val Cavargna, ricca di pascoli
e boschi, circondata da montagne di quota superiore ai 2000 metri
e costellata di lindi paesi con le loro case bianche. Dopo il
5° tornante (733m) ed il 6° tornante (754m) si raggiunge
in forte salita Cusino (798m) e dopo il paese si scende
brevemente nel bosco in ambiente fresco ed ombreggiato per
attraversare il Ponte Rosso (742m) sul torrente Cuccio di San
Bartolomeo, che rappresenta il confine tra i territori comunali
di Cusino e San Bartolomeo; dopo una moderata ascesa si percorre
il ponte (756m) sul torrente che percorre la Valle dei Molini e
subito dopo si affronta il 7° tornante sinistrorso (760m); si
sale sensibilmente con l'ottavo tornante (797m) ed il 9°
tornante (826m) per raggiungere ed attraversare in falsopiano San
Bartolomeo Val Cavargna. Dopo l'incrocio davanti alla farmacia
(852m) si riprende a salire, si transita di fronte al municipio e
si esce dal centro abitato con i ravvicinati 10° tornante
(880m) ed undicesimo tornante (886m); si sale moderatamente al
Ponte di Lana (912m), che rappresenta il confine tra i territori
comunali di San Bartolomeo e San Nazzaro, e si transita ai piedi
della frazione San Giovanni (925m) per raggiungere in forte
salita San Nazzaro Val Cavargna. Dall'incrocio (974m) presso
l'edificio del municipio e delle scuole si inizia a scendere
dapprima attraversando il paese e poi nel bosco con qualche
tratto in forte pendenza fino al ponte (852m) sul torrente Cuccio
di Cavargna, che rappresenta il confine tra i territori comunali
di San Nazzaro e Cavargna e discende dalla Valle Piazza. Dopo
il ponte si riprende a salire ed in ripida ascesa si supera la
località Segale e si raggiunge l'incrocio (987m) in
corrispondenza di un tornante dove si svolta a sinistra lasciando
a destra la strada principale che conduce al capoluogo del comune
di Cavargna (1067m) e continua fino alla località Finsuè
della frazione Vegna
(1196m). Dopo 150 metri in falsopiano e leggera discesa si
supera un ponte (980m) sul torrente della Valle Molini e si
percorre nel bosco una stradina molto stretta ma sempre
asfaltata, anche se l'asfalto è molto rovinato, che sale
con pendenze ripidissime che arrivano a sfiorare il 20% ed
affronta il 12° tornante (1046m) ed il 13° tornante
(1067m); il tracciato piega poi a destra nel bosco, entra nella
sella di valico ed arriva al passo.
(Itinerario percorso
il 27/08/1983)
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