Il
passo collega due vallette laterali della valle dell'Hinterrhein
mediante una strada molto ripida e molto stretta con il tratto
superiore non asfaltato; fra Sufers ed Andeer ci sono solo una
decina di chilometri di fondovalle per cui l'itinerario circolare
risulta facilmente realizzabile; sembra che storicamente il
valico sia senza un nome e che il toponimo Vizanpass sia stato
inventato dall'estensore della relativa scheda sul sito
www.salite.ch prendendo
spunto dal Piz Vizan (2471m), che risulta la vetta più
elevata nelle vicinanze, ma visto che per i ciclisti ormai vale
questo riferimento utilizziamo tale toponimo anche in questa
sede; sul versante meridionale il percorso asfaltato è
schedato come Lai
da Vons (2030m); poiché nessun cartello riporta il
toponimo Vizanpass occorre sempre seguire le indicazioni per il
Lai da Vons; il traffico è scarsissimo ma bisogna prestare
attenzione all'incrocio con i trattori perché la sede
stradale è strettissima.
Sul versante meridionale
presso lo svincolo dell'autostrada di Sufers sulla sponda
settentrionale dell'omonimo lago artificiale si lascia la strada
cantonale e si imbocca la strada ben segnalata che in 200 metri
conduce al centro di Sufers, paese che si trova in posizione
leggermente elevata rispetto al lago ed alle due arterie che lo
costeggiano. Dopo aver superato la posta ed il municipio si
supera un primo quadrivio presso una fontana e si svolta a destra
all'incrocio subito successivo; presso un'altra fontana dopo
pochi metri si piega leggermente a sinistra e si comincia a
salire passando presso una stalla; si raggiunge rapidamente il
primo tornante dove si ignora la diramazione a destra e si
continua in forte ascesa tra i prati affrontando il secondo
tornante dopo il quale si gode un ampio panorama sul lago e la
valle prima di entrare nel bosco con pendenza che diventa ancora
più dura. Si incontrano diversi punti in cui sul lato
valle l'asfalto è sparito ed è stato sostituito da
terra e sassolini, comunque risulta sempre possibile pedalare
restando verso monte sull'asfalto data la scarsissima quantità
di traffico sul percorso; si continua in ripida ascesa superando
altri due tornanti; dopo il 4° tornante si incontrano una
galleria di 80 metri scavata nella roccia con il fondo bagnato
per le infiltrazioni di acqua ed un tratto di circa 200 metri in
cui l'asfalto è quasi scomparso a causa di una frana ma
comunque si riesce a stare in sella anche con una bicicletta da
corsa. Si ritrova un buon asfalto, si percorre un ponticello
sul torrente emissario del lago che scende formando diverse
cascatelle, si affronta il 5° tornante e si percorre un
tratto alto sulla profonda gola dove scorre il torrente, che si
riattraversa appena prima di uscire dal bosco in ampie ma ripide
praterie; si raggiungono le baite di Foppa (1870m) presso il 6°
tornante, poi si affrontano gli ultimi due durissimi tornanti tra
i prati e si raggiunge una palina segnaletica (1970m) con la
scritta Lai da Vons e le indicazioni per raggiungere il lago in
pochi minuti a piedi lungo un sentierino non ciclabile neanche in
mountain-bike. Si continua a salire raggiungendo una casa
(1991m), dove si dirama una sterrata a destra, e con pendenza
solo leggermente meno dura si effettua un ampio curvone a destra
tra i prati; si incontrano 140 metri pianeggianti di ottimo
sterrato tranquillamente ciclabile con qualsiasi bicicletta prima
dell'ultima ripida rampa di 150 metri che conduce al termine
della strada asfaltata (2030m) presso una costruzione rurale in
legno. Il lago non è visibile perché nascosto da
un dosso erboso; per poterlo vedere bisogna continuare lungo la
sterrata in falsopiano per circa 200 metri finché lo
specchio lacustre appare sulla destra in un grandioso scenario
montano dove spiccano verso sud il Suretta (3027m) ad est ed il
Pizzo Tambò (3275m) ad ovest; la strada sterrata presenta
un incrocio : a sinistra si dirige verso la Cufercalhutte (2385m)
mentre proseguendo diritti una ripida breve rampa conduce al
vicino Vizanpass(2075m).
Sul versante settentrionale si
parte da Andeer (981m): si lascia la strada cantonale e si entra
nel paese percorrendo per 380 metri le strade interne in pavè
fino ad un incrocio presso una fontana dove si trovano numerosi
cartelli indicatori; si seguono le indicazioni per Lai da Vons e
Pastgaglias e si imbocca la prima strada dopo la fontana che
procede in diagonale per raggiungere un pittoresco ponte in legno
che si attraversa per arrivare in località Mulegn (978m);
se si vuole procedere su asfalto si segue la strada a sinistra
che costeggia il fiume e tiene a destra ad un incrocio per poi
salire con forti pendenze nel bosco; in alternativa si ignora la
strada a sinistra e si piega a sinistra poco più avanti
seguendo i cartelli indicatori per imboccare una ripida stradina
con buon fondo naturale che si inerpica nel bosco, dopo la prima
rampa piega a destra presso una costruzione in legno, supera un
tornante e sbuca sulla strada asfaltata dopo 400 metri. Si
segue in forte salita la strada asfaltata; dopo una bella fontana
presso una piccola area di sosta si affronta un tornante in
corrispondenza del quale si lascia a destra una diramazione a
fondo naturale per Cagliatscha; si continua con un lungo tratto
in costa dapprima nel bosco e poi in una zona rocciosa dove il
tracciato è arditamente ricavato su pareti strapiombanti
con bel panorama sulla sottostante Andeer ed i monti della
vallata. Dopo il successivo tornante si continua in ripida
ascesa nel bosco, si attraversano alcuni punti rocciosi sfiorando
gli strapiombi e si arriva al 4° tornante (1640m), dove
occorre scegliere tra la salita diretta a sinistra oppure il
tracciato più lungo a destra che passa per Promischur e si
ricollega nel finale; prendendo a sinistra si procede ancora per
un tratto nel bosco, poi si costeggiano ampi prati dove sorgono
due costruzioni e si affronta il 5° tornante presso le baite
di Cazun; subito dopo si tiene a destra ad un incrocio, si esce
dal bosco e si raggiunge ancora su strada asfaltata in ripida
ascesa Pastgaglias (1844m); si ignora una stradina asfaltata che
scende a destra e si raggiunge l'incrocio (1963m) dove termina il
tratto asfaltato ed a destra confluisce il tracciato a fondo
naturale proveniente da Promischur. Si continua a sinistra con
dura pendenza su buon fondo naturale che in alcuni punti presenta
addirittura tracce di vecchio asfalto; il tracciato si snoda
esposto al sole tra i prati ai piedi del Piz Vizan (2471m) con
ampio panorama sui monti della vallata; dopo aver superato un
costone appare l'antenna che si erge presso il valico; si
affrontano due rampe molto ripide seguite da tratti facili che
consentono di rifiatare; quando mancano solo 330 metri al passo
si lascia a sinistra una carreggiabile che alternando tratti
facili e strappi ripidi raggiunge in 430 metri la costruzione ai
piedi dell'antenna; con l'ultima dura rampa si raggiunge il
valico dove non sorge nulla, neanche un cartello
indicatore.
(Itinerario percorso il 10/09/2011 salendo da
Andeer e scendendo a Sufers).
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