La
cima domina la conca di Bormio ed è raggiunta dalla
funivia più elevata del comprensorio sciistico bormiese e
da una strada non asfaltata di servizio degli impianti che
risulta in gran parte ciclabile con fondo generalmente buono ma
presenta alcuni strappi dove bisogna scendere di sella e spingere
la bicicletta per le pendenze micidiali ed il fondo in qualche
punto difficoltoso. Dalla vetta partono alcuni tracciati di
downhill e sono numerosi i ciclisti che salgono con la funivia
per effettuare la discesa lungo le apposite piste; sono molto più
rari invece i ciclisti che affrontano la lunghissima e durissima
ascesa.
A Bormio si lascia la strada statale N.38 del
Passo dello
Stelvio e si imbocca per 300 metri in leggera discesa la
strada per la Valfurva ed il Passo
di Gavia (2621m); quando questa piega a sinistra lungo il
torrente Frodolfo si procede diritti per attraversare il torrente
su un ponte (1203m) che rappresenta l'inizio della salita che
ancora per 800 metri risulta molto facile. Alla prima rotonda
si imbocca la terza strada in uscita quasi parallela a quella con
cui si è entrati nella rotonda, si procede tra le case, si
svolta a destra ed alla successiva rotonda si tiene a sinistra;
si svolta a destra a due incroci ben segnalati e si raggiunge una
galleria di 140 metri sotto le piste di sci. In galleria si
comincia a salire fortemente e con un'impennata al 10% si esce
dal territorio del comune di Bormio e si raggiunge Eira, piccola
frazione del comune di Valdisotto, dove si affronta il primo
tornante a sinistra in corrispondenza del quale si distacca a
destra la strada per l'estesa frazione di Piatta. Si sale fra
i prati con ampia vista sulla conca di Bormio e si affronta il 2°
tornante; in corrispondenza del 3° tornante si lasciano sulla
destra le case di un nucleo alto della frazione Piatta
(1356m). Si entra nel bosco sempre in forte salita e si
affrontano il 4° ed il 5° tornante; in corrispondenza del
6° tornante si lascia a sinistra la strada agro-pastorale a
fondo naturale San Pietro-Foce; poco dopo si raggiunge San Pietro
e si attraversa la parte più moderna dove si incontra una
bella fontana (1511m) mentre il nucleo più vecchio e la
chiesa (1492m) restano a quota inferiore sulla destra. La
pendenza è molto dura, intorno al 10/12%, e si mantiene
tale mentre si continua con un lungo tratto abbastanza rettilineo
nel bosco dove si lascia a sinistra (1582m) la diramazione per
Ciuk (1638m); dopo il 7° tornante (1622m) la pendenza
diminuisce leggermente pur restando sempre impegnativa; si
superano l'ottavo tornante, il 9° tornante (1736m), dove si
trova uno spiazzo per il parcheggio, ed il 10° tornante
(1781m), dopo il quale si incontrano un agriturismo a destra e la
baita Remondaccia a sinistra. Si affronta l'undicesimo
tornante (1834m) e con gli ultimi due tornanti in continua ascesa
si imbocca il rettilineo finale con strada molto ampia per
consentire il parcheggio sui due lati; si arriva alla piccola
aiuola spartitraffico con il cartello “Bormio 2000” e
con una brevissima ripida rampa si termina la salita presso la
stazione di arrivo della cabinovia proveniente da Bormio sulla
sinistra e la stazione di partenza della funivia per Bormio 3000
sulla destra. Si svolta a destra seguendo le indicazioni per
“Chalet dei Rododendri” appena prima della stazione
della funivia effettuando il 14° tornante; di fronte alla
cappella termina il tratto asfaltato e si imbocca una pista dal
buon fondo naturale che dopo 100 metri facili fra i prati entra
nel bosco in forte salita. La pendenza diminuisce leggermente
e si ignora una diramazione a destra; in ripida ascesa si
affrontano tre tornanti, poi si effettua un lungo traversone che
incrocia la funivia ed attraversa le piste da sci di Pian dei
Larici. Con un ripido strappo ma ancora con piena ciclabilità
si arriva al 18° tornante davanti allo Chalet dei Rododendri
in località La Rocca (2165m) e si effettua un lungo
traversone tra le piste da sci incrociando la funivia; dopo un
tratto di salita moderata cominciano i problemi di ciclabilità
con la rampa dove si ignora la diramazione a destra per le Baite
Vallecetta (2234m). Ai limiti della ciclabilità si
arriva al 19° tornante e senza problemi si supera il 20°
tornante ma prima e dopo il 21° tornante bisogna scendere e
spingere la bicicletta; si torna in sella per affrontare il 22°
ed il 23° tornante, passare presso un pilone della funivia ed
attraversare nuovamente le piste da sci. Si incrocia la pista
di downhill ed a piedi si raggiunge il 24° tornante destrorso
dove si ritorna in sella per raggiungere senza difficoltà
la località Valbella (2527m) dove arriva una seggiovia da
Bormio 2000 e parte un'altra seggiovia per Bormio 3000-Cima
Bianca; la strada si mantiene sempre vicino al tracciato di
questa seggiovia e leggermente ad est di questo nell'ultimo
tratto. Si tiene a sinistra e dopo un tratto pedalabile si
effettua a piedi una ripida e sconnessa rampa che conduce al
panoramico 25° tornante (2606m) ancora destrorso dove si
torna in sella per raggiungere senza difficoltà il Cimino
presso la stazione di arrivo di una seggiovia (2636m); si tiene a
sinistra e si procede a piedi per un centinaio di metri lungo una
ripidissima pista da sci. Si continua cercando di rimanere in
sella lungo l'ampia pista costeggiata dal tracciato di downhill;
la larghezza consente di salire zigzagando nei punti più
duri. Si alternano tratti ciclabili ed altri impossibili; dopo
un pilone della seggiovia si scende per pochi metri prima di una
rampa durissima; si entra in una conca che si risale con pendenze
dure ma tracciato ciclabile fino all'inizio della ripidissima ed
un po' sconnessa rampa finale dove bisogna procedere a piedi per
poi ritornare in sella e sbucare sulla spianata sommitale che si
percorre fino ad arrivare sulla terrazza in legno dietro la
stazione della funivia a quota 3012m. Presso la stazione della
funivia ma leggermente più in basso si trova anche la
stazione di arrivo della seggiovia sulla quale è scritta
la quota 3011m. Il panorama è eccezionale anche se
purtroppo la stazione della funivia rovina un angolo di visuale;
da nord verso est si ammirano la Cresta di Reit (3075m) ed il
Monte Cristallo (3434m), l'Ortles (3905m), il Gran Zebrù
(3851m), il Monte Confinale (3370m) in primo piano, il Monte
Cevedale (3757m), il Monte Vioz (3645m) e la Punta San Matteo
(3678m) che dominano la sottostante Valfurva; a sud est svetta il
Monte Sobretta (3296m) separato da Cima Bianca dalla Valle di
Sobretta con i suoi laghetti; vicinissimo a sud-ovest si trova il
Monte Vallecetta (3156m). Posizionandosi tra la stazione della
seggiovia e quella della funivia si riescono a vedere il gruppo
del Bernina (4049m) ad ovest, la Cima de' Piazzi (3439m)
sull'opposto versante della conca di Bormio, le montagne di
Livigno ed intorno al Lago di Cancano ed un ampio cerchio di
montagne; la conca di Bormio è ben visibile 1800 metri più
in basso.
(Itinerario percorso il 03/08/2015)
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