La
Cima di Plose (2504m), o Monte Telegrafo, è la montagna
che sovrasta Bressanone e risulta molto ben visibile dalla valle
dell'Isarco; il rifugio Plose del C.A.I. (2446m), situato poco
sotto la vetta, risulta accessibile mediante una lunga strada,
che risulta non asfaltata nell'ultimo durissimo tratto dopo
Valcroce, dove arriva la cabinovia, ed è posto al centro
di un importante comprensorio sciistico; dal rifugio una
carreggiabile sempre ciclabile continua fino alla vetta. Il
percorso risulta estremamente impegnativo per il forte dislivello
superato in 26,6 Km di salita ripida e continua ma anche il
tratto sterrato è sempre ciclabile; chi non volesse
affrontare l'intero percorso può utilizzare la cabinovia
da Sant'Andrea in Monte a Valcroce.
Ad una rotonda ben
segnalata per Plose, Sant'Andrea ed Eores nel centro di
Bressanone/Brixen (559m) si imbocca il Viale Mozart, si
oltrepassa un semaforo e seguendo un tratto di pista ciclabile si
percorre il ponte sull'Isarco, fiume lungo il quale si snoda la
pista ciclabile che collega Bolzano al Brennero. Dopo il ponte
la pista ciclabile termina e si segue la strada che piega a
destra continuando senza difficoltà tra le case della
frazione Millan/Milland (569m); un chilometro dopo la rotonda si
comincia a salire moderatamente incontrando a sinistra una
fontana prima di una strettoia. Al termine del centro abitato
la salita diventa molto impegnativa ed il tracciato entra nel
bosco affrontando il 1° tornante (673m); dopo il 2°
tornante (718m) si attraversa una zona di praterie e dopo il 3°
tornante (806m) si gode un ampio panorama sulla conca di
Bressanone e le montagne circostanti; a nord svetta il Gran
Pilastro (3510m) con i suoi ghiacciai. Si supera il bivio
(823m) per Cleran/Kleran e dopo il bivio (874m) per
Meluno/Mellaun si incontra un breve tratto facile fino al fondo
di una valletta (896m) dove la salita riprende molto impegnativa
per arrivare dopo il 4° tornante a Sant'Andrea in
Monte/St.Andra (958m), in soleggiata ed amena posizione
panoramica; lungo la stradina laterale a sinistra tra le case
appena prima della chiesa si trova una bella fontana; si continua
in dura ascesa e dopo aver lasciato a sinistra ad un incrocio
(1025m) la diramazione per la stazione della cabinovia per Plose
si entra in uno splendido bosco nel quale si procede per alcuni
chilometri. Ad una curva (1260m) si esce dal bosco puntando ad
est nella Valle di Eores ed appare il grandioso spettacolo dei
denti aguzzi delle Odle; si continua faticosamente tra i prati
raggiungendo le poche case sparse di San Giacomo di
Eores/St.Jacob in Afers (1300m alla fermata dell'autobus) e
transitando sotto la chiesa di San Giacomo/St.Jacob (1343m). Tra
prati e boschi si raggiunge Eores/Afers; in corrispondenza del 5°
tornante (1480m) si lascia a destra la strada per la parte bassa
e principale della frazione mentre dopo il 6° tornante
(1505m) si transita nella parte alta del paese; si affronta un
lungo tratto in costa leggermente meno impegnativo che conduce in
località Plancios (1693m), dove sorgono alcuni alberghi e
si incontra un incrocio. Si lascia a destra la strada
asfaltata che continua per il Passo di Eores (1863m) ed il Passo
delle Erbe (2004m) e discende in Val Badia e si svolta a
sinistra; dopo 100 metri si tiene ancora a sinistra lasciando a
destra la strada asfaltata che conduce in 3 chilometri agli
alberghi di Plancios/Palmschoss (1895m) ed agli impianti di
risalita di questo settore; a questo incrocio si trova l'unico
cartello con la scritta Valcroce. Il percorso continua con
pendenza moderatamente impegnativa nel bosco affrontando il 7°
tornante (1789m); dopo un albergo in bella posizione panoramica
si affronta l'ottavo tornante (1854m), seguito da una ripida ma
breve rampa; si procede con pendenza regolare e si affrontano il
9° tornante (1884m) ed il 10° tornante (1940m) sul lato
meridionale della montagna. Si aggira la montagna con pendenza
moderata riportandosi sul versante sopra Bressanone e si arriva
all'undicesimo ed ultimo tornante in vista della stazione di
arrivo della cabinovia; si ignora la diramazione a sinistra solo
inizialmente asfaltata e si continua con l'ultima rampa che
raggiunge un albergo-ristorante appena prima del termine
dell'asfalto in splendida posizione panoramica. La strada
sterrata per Plose continua diritta ignorando i sentieri a destra
e sinistra e poco dopo si esce dalla zona boscosa per rimanere
sempre esposti al sole; il tracciato si snoda tra i pascoli
ripido e tortuoso con ottimo fondo naturale, anche se bisogna
sempre prestare molta attenzione alle canaline di scolo
trasversali, e splendido panorama sulle Odle e raggiunge il 12°
tornante (2160m) sinistrorso, in corrispondenza del quale si
ignora la diramazione a destra per la Rossalm (2200m), molto
frequentata da pedoni e ciclisti che raggiungono il rifugio che
vi sorge. Si continua con dure pendenze e fondo leggermente
meno bello e si affronta l'ampio 13° tornante tra i prati;
poco dopo si aggira il crinale che scende da un dosso sul quale
si trova la stazione di arrivo di una seggiovia ed appaiono il
rifugio Plose in alto e la Forcella Luson di fronte. In forte
salita si arriva al 14° tornante ai piedi della Forcella
Luson/Lusner Scharte (2371m), valico fra la Cima di Plose ad
ovest ed il Monte Fana Grande (2545m), presso il quale arriva una
seggiovia alla cui stazione di arrivo sale la carreggiabile che
si lascia a destra; per raggiungere l'esatta sommità del
valico occorre svoltare a destra e percorrere per 100 metri
pianeggianti la carreggiabile per poi spingere la bicicletta per
20 metri su una parete erbosa fino alla staccionata in legno che
protegge verso il ripido versante che precipita in Val Luson. Dal
tornante si prosegue in ripida ascesa fino a portarsi sotto al
rifugio dove si affronta il 15° tornante; subito dopo si
supera il 16° ed ultimo tornante e si passa tra la stazione
di arrivo di una seggiovia a sinistra ed un gruppo di antenne a
destra; con 60 metri di discesa si arriva al rifugio Plose
(2446m) dal quale si gode un ottimo panorama verso le
Dolomiti. Sulla destra si trova una lunga staccionata con un
varco presso le antenne dal quale si imbocca la carreggiabile ben
ciclabile che si snoda lungo il crinale superando un 'altra
antenna; presso gli edifici della vecchia base radar in disuso
(2486m) si affronta l'ultima breve rampa che consente di accedere
all'ampio pianoro sommitale erboso della Cima di Plose o Monte
Telegrafo (2504m) che si estende per 200 metri fino all'estremità
settentrionale dove si trova una tavola di orientamento. Il
panorama è straordinario e spazia a 360°, disturbato
solo dalle antenne, estendendosi dalla Presanella all'Ortles,
alle Alpi Passirie, alle montagne sul confine con l'Austria con
il Gran Pilastro a nord e fino al Grossglockner in territorio
austriaco; si osserva il solco della Val Pusteria con il
massiccio del Plan de Corones; separate dal solco della Val Luson
si trovano vicine le altre maggiori vette del massiccio di Plose,
il Monte Gabler (2576m), il Monte Forca Grande (2561m) ed il
Monte Fana (2545m); verso sud si ammirano le Dolomiti con il
Monte Pelmo in distanza, le Odle, il Sassolungo, lo Sciliar e
tante altre cime; 2000 metri più in basso si vede la valle
dell'Isarco.
(Itinerario percorso il 30 agosto 2017)
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