Il
valico collega Cortina e l'Ampezzano con Selva di Cadore e la
valle del Cordevole mediante una strada asfaltata e ripida su
entrambi i versanti, piuttosto stretta sul versante di Selva di
Cadore; si tratta di una della salite dolomitiche più
impegnative per il ciclista ed ha il pregio di essere anche una
delle più tranquille, ad eccezione del percorso da Cortina
a Pecol sul tratto in comune con il Passo
di Falzarego (2105m), che risulta molto trafficato. Sul
versante orientale esiste un unico tracciato mentre sul versante
occidentale nel tratto iniziale oltre al percorso più
diretto esiste la panoramica variante che transita da Colle Santa
Lucia.
Sul versante orientale il percorso inizia a Cortina
d'Ampezzo (1210m), la perla delle Dolomiti, ad una ben segnalata
rotonda vicino al Santuario della Madonna della Difesa dove si
imbocca la strada che scende moderatamente transitando di fronte
al cimitero e poi risale leggermente fino al ponte (1200m) sul
torrente Boite. Si sale tra i prati in mezzo alle ville con
bella vista sulla famosa conca e sulle montagne circostanti; si
affronta il 1° tornante (1237m) in località Ronco e si
supera in località Gilardon l'incrocio (1309m) con la
strada per Col Drusciè; dopo Lacedel (1325m) la salita
diventa più sensibile e si snoda per breve tratto lungo
una parete rocciosa attraversando anche una cortissima galleria
(20 metri). Si entra nel bosco e si affrontano il 2°
tornante (1454), il 3° tornante (1477m) ed il 4°
tornante; si esce dal bosco in mezzo ai prati con il 5°
tornante (1519m) ed il 6° tornante (1522m) ravvicinati e si
perviene agli alberghi di Pocol (1527m); subito dopo ad un
incrocio (1530m) si abbandona la strada del Passo
di Falzarego (2105m) svoltando a sinistra. Si imbocca la
strada provinciale 638 e dopo una breve discesa si percorre un
falsopiano per imboccare la valle del Rio Costeana; dopo il ponte
sul Rio Falzarego (1546m) la pendenza diventa molto severa e si
affrontano nel bosco il 7° tornante (1560m), l'ottavo
tornante (1579m), al cui interno si trova un piccolo spiazzo, il
9° tornante (1602m), dove si lascia a sinistra una
carreggiabile sbarrata, il vicinissimo 10° tornante (1607m)
ed i ravvicinati 11° tornante (1634m) e 12° tornante
(1640m). Dopo il ponte di Rocurto (1708m) ed un breve
falsopiano si ignora una pista a fondo naturale sulla sinistra e
si affrontano 6 tornanti ravvicinati con pendenza segnalata al
valore 11%; dopo gli ultimi due della serie di 6, il 17°
tornante (1765m) e il 18° tornante (1783m) la strada continua
costantemente dura. Dopo altri 4 tornanti molto ripidi si
passa dal territorio del comune di Cortina d'Ampezzo a quello di
San Vito di Cadore poco prima di affrontare altri 4 tornanti
ravvicinati; dopo il 27° tornante (1963m) si lascia a destra
la diramazione a fondo naturale per il Rifugio Malga Giau (2012m)
in corrispondenza del 28° tornante. Il bosco diviene più
rado e la pendenza leggermente meno severa; si affrontano il 29°
tornante ed i ravvicinati 30°, 31° e 32° tornante;
con un tratto ancora molto ripido si esce dal bosco per
affrontare tra i prati gli ampi 33°, 34° e 35°
tornante ed arrivare al valico dove sorgono una cappella ed un
rifugio. Il passo è un'ampia sella prativa aperta tra
il torrione della Gusella (2595m) a nord ed il Monte Cernera
(2657m) a sud; la zona risulta frequentata in inverno per la
pratica dello sci ed in estate per le belle passeggiate a piedi
ivi possibili. Il panorama è stupendo: da una parte la
conca di Cortina con le Tofane ed il Cristallo, dall'altra la
Marmolada con il suo ghiacciaio ed il Gruppo di Sella;
vicinissimi sorgono i monti Averau (2648m) e Nuvolau (2575m) a
nord e la Croda da Lago (2701m) ad est.
Sul versante
occidentale il percorso parte da Caprile dove si lascia ad un
incrocio (1000m) ben segnalato la strada che risale il fondovalle
del Cordevole per imboccare la strada provinciale 20 che percorre
con pendenze subito impegnative il tratto terminale della valle
del torrente Fiorentina. Dopo la breve galleria non illuminata
Marzeluch (lunga 93 metri, quota 1017m all'ingresso) si
attraversa il torrente con un ponte (1048m), si percorre la
galleria Codalonga (lunga 287 metri e non illuminata, quota 1110m
all'ingresso e 1136m all'uscita) e si oltrepassa il ponte sul
torrente Codalonga (1157m). Si abbandona il fondovalle e si
guadagna quota con il 1° tornante (1206m), dove si lascia a
destra una stradina asfaltata, il 2° tornante (1224m), il 3°
tornante (1242m), il 4° tornante (1278m) tra le case più
basse di Selva di Cadore ed il 5° tornante per arrivare ad un
incrocio presso una fontana e la chiesa parrocchiale di Selva di
Cadore (1335m), principale centro turistico della Val
Fiorentina. Si lascia a lascia a destra il percorso che
conduce alla Forcella
Staulanza (1773m) e si svolta a sinistra e con una decisa
discesa si raggiunge l'incrocio (1311m) presso il ponte sul
torrente Codalonga con la strada alternativa che sale dalla valle
del Cordevole attraverso Colle Santa Lucia (1443m).
Questo
percorso alternativo inizia ad un incrocio (1002m) nella parte
settentrionale di Caprile ad una distanza di 600 metri dalla
partenza del primo percorso sopra descritto; ad un incrocio ben
segnalato si svolta seguendo la strada regionale 203, ampia ed
abbastanza trafficata, che transita presso la chiesa parrocchiale
di Caprile ed affronta il 1° tornante (1022m), il 2°
tornante (1037m), l'ampio 3° tornante (1074m) presso un
gruppo di case, il 4° tornante (1090m) ed il vicino 5°
tornante (1099m), il 6° tornante (1170m) ed il 7°
tornante (1205m), in corrispondenza del quale si ignora una
stradina a destra. Subito dopo le case sparse di Rucavà
si raggiunge l'incrocio (1309m) dove si abbandona la strada
regionale 203, che conduce al Passo
di Falzarego (2105m), e si svolta a destra seguendo le
indicazioni per Colle Santa Lucia ed effettuando l'ottavo
tornante. Si percorre la strada provinciale 251 che si snoda
panoramica con un lungo traversone alternando tratti tra i boschi
ad altri rocciosi; si percorre la breve semigalleria artificiale
Le Mole (45 metri) e con pendenze moderate si raggiunge la piazza
del centro turistico di Villagrande (1436m), capoluogo del comune
di Colle Santa Lucia, lasciando sulla destra la chiesa
parrocchiale (1443m); si prosegue senza difficoltà
superando la frazione Pian e si discende moderatamente fino al
ponte sul torrente Codalonga dove si incontra (1311m)
l'itinerario che transita da Selva di Cadore.
Dopo
l'incrocio si percorre la strada provinciale 638 che risale la
stretta valle del torrente Codalonga e ricominciamo la
numerazione dei tornanti anche per seguire i cartelli presenti
lungo la sede stradale. Il tracciato in forte salita
attraversa con un ponte (1340m) il torrente e ne segue il corso
fino ad incontrare il 1° tornante ed il vicino 2°
tornante; subito dopo si ignora una diramazione a sinistra che
raggiunge alcuni piccoli borghi e poco più avanti si
riattraversa il torrente su un secondo ponte (1458m). In
corrispondenza del 3° tornante (1468m) si ignora la stradina
chiusa al traffico a destra e dopo il terzo ponte (1509m) sul
torrente si affrontano il 4° tornante, il vicino 5°
tornante, il 6° tornante ed il 7° tornante in un punto
molto stretto della valle. Si attraversa per l'ultima volta il
torrente Codalonga sul quarto ponte (1614m), si effettuano i
ravvicinati 8° tornante e 9° tornante ed in
corrispondenza del 10° tornante (1694m) si lascia a destra la
carreggiabile che risale la laterale Valle di Zonia poco prima di
una galleria lunga 36 metri. Si affrontano l'undicesimo
tornante, il 12° tornante, il 13° tornante presso alcuni
fienili, il 14° tornante (1820m), il 15° tornante ed il
16° tornante (1852m) e si percorre la semigalleria
artificiale Ciampestrin, lunga 186 metri e non illuminata ma con
aperture sul lato sinistro. Dopo il 17° tornante, il 18°
tornante, il 19° tornante ed il 20° tornante (1934m) si
arriva al 21° tornante in località Fedare dove si
trova un rifugio vicino alla stazione di partenza di una
seggiovia (2000m). Si affrontano il 22° tornante ed il 23°
tornante, dal quale si gode uno spettacolare panorama
sull'Averau; dopo il 24° tornante (2067m) si procede con dure
pendenze tra ampie praterie dove si trovano alcuni massi ed
alcune baite e si transita davanti ad un ristorante. Si
incontrano il 26° tornante presso il Tabià di
Capellussi, il 27° tornante, il 28° tornante ed il 29°
tornante e si arriva faticosamente al valico.
(Itinerario
percorso il 02/08/1987 salendo da Cortina d'Ampezzo)
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