FORCELLA STAULANZA, 1766m (Belluno)



Accesso da Longarone 33,3 Km

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Longarone(470)-rotonda Igne(594)

2,6

124

4,77

rotonda Igne(594)-Mezzocanale(626)

5,3

32

0,60

Mezzocanale(626)-Ospitale di Zoldo(663)

3,1

37

1,19

Ospitale di Zoldo(663)-bivio Cibiana(814)

5,7

151

2,65

bivio Cibiana(814)-Forno di Zoldo(839)

1,4

25

1,79

Forno di Zoldo(839)-Dont(935)

2,8

96

3,43

Dont(935)-Fusine(1173)  

3,0

238

7,93

Fusine(1173)-Mareson(1338)

2,5

165

6,60

Mareson(1338)-Pecol(1375) 

1,0

37

3,70

Pecol(1375)-Palafavera(1520) 

2,2

145

6,59

Palafavera(1520)-Casera Staulanza(1686) 

2,3

166

7,22

Casera Staulanza(1686)-Forcella Staulanza(1766)

1,4

80

5,71





Accesso da Caprile 14,3 Km

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Caprile(1000)-1° tornante(1206)

3,8

206

5,42

1° tornante(1206)-Selva di Cadore(1335)

1,5

129

8,60

Selva di Cadore(1335)-Pescul(1412) 

3,5

77

2,20

Pescul(1412)-Forcella Staulanza(1766)

5,5

354

6,44




Il valico collega la Valle di Zoldo con la valle del torrente Fiorentina, affluente del Cordevole, mediante una buona ed impegnativa strada asfaltata.

Sul versante meridionale ad un incrocio ben segnalato (470m) appena a sud della stazione ferroviaria di Longarone si lascia la strada che percorre la Valle del Piave per imboccare la strada provinciale 251 che in impegnativa salita entra nella Valle di Zoldo; si incontra subito la galleria Pirago (878m), ben illuminata ma comunque fastidiosa per il ciclista; bisogna verificare al momento se è ancora possibile in bicicletta passare all'esterno sul vecchio tracciato vietato al transito.
Dopo la galleria si passa ai piedi del piccolo abitato di Igne (627m), al quale si accede mediante una diramazione da una rotonda (594m), e si continua senza difficoltà costeggiando il torrente Maè; si lascia a sinistra (586m) la diramazione per Soffranco e si continua fino a Mezzocanale (626m).
Si procede con qualche tratto di leggera ascesa superando Ospitale di Zoldo (663m), il vicino Ponte della Serra (663m) e Solagnoi (700m); dopo una breve galleria (lunghezza 134m) in corrispondenza della diga si costeggia il Lago di Pontesel e si incontra la galleria San Giovanni, pianeggiante ed illuminata, lunga 560 metri (803m); anche qui bisogna verificare sul posto la possibilità in bicicletta di passare all'esterno sul vecchio tracciato.
Si entra nella conca di Forno di Zoldo; ad un incrocio (811m) all'inizio del paese si distacca a destra la strada per il Passo Cibiana (1536m), poi si attraversa il centro abitato di Forno di Zoldo (839m).
Si sale moderatamente nell'amena conca dominata dalle cime del Pelmo e del Civetta e si raggiunge la frazione Dont (935m), dove si distacca a sinistra la strada per il Passo Duran (1601m).
All'uscita del paese la pendenza diventa subito ripida ed il tracciato si snoda tortuosamente nel bosco; dopo i ravvicinati 1° tornante (1036m) e 2° tornante si raggiunge Rutorbol (1143m) ed in moderata ascesa si attraversa Fusine (1173m), capoluogo del comune di Zoldo Alto ed attrezzata stazione turistica; si continua a salire duramente superando la frazione di Pianaz (1283m); la salita diventa più facile fino all'altezza di Mareson (1338m), poi si scende brevemente e si risale senza difficoltà a Pecol (1375m), ultimo paese del fondovalle.
Da Pecol inizia la fase di salita al passo con una ripida rampa, poi si affrontano numerosi duri ed ampi tornanti: il 3° tornante, il 4° tornante (1420m), il 5° tornante (1429m), il 6° tornante, il 7° tornante, l'ottavo tornante, il 9° tornante (1448m), il 10° tornante (1468m) e l'undicesimo tornante (1481m).
Dopo il ponte sul torrente Canedo (1515m) presso un campeggio si perviene all'altopiano della Palafavera (1520m), che si percorre in falsopiano; si riprende a salire con pendenza impegnativa ma regolare fra boschi e pascoli e si affrontano il 12° tornante, il 13° tornante, il 14° tornante ed il 15° tornante (1599m).
Dopo la Casera Staulanza (1686m) si affronta l'ultimo tornante (1715m), in corrispondenza del quale si lascia a sinistra una stradina asfaltata che si biforca: il ramo di sinistra termina ad una malga mentre il ramo di destra prosegue asfaltato fino a Malga Fontanafreda (1767m) e continua a fondo naturale fino alla Forcella Pecol (1787m).
Si percorre il tratto conclusivo che raggiunge con gli ultimi 200 metri quasi pianeggianti la Forcella Staulanza, dove sorge un rifugio, dominata dalla possente mole del Monte Pelmo (3168m).

Sul versante settentrionale il percorso parte da Caprile dove si lascia ad un incrocio (1000m) ben segnalato la strada che risale il fondovalle del Cordevole per imboccare la strada provinciale 20 che percorre con pendenze subito impegnative il tratto terminale della valle del torrente Fiorentina.
Dopo la breve galleria non illuminata Marzeluch (lunga 93 metri, quota 1017m all'ingresso) si attraversa il torrente con un ponte (1048m), si percorre la galleria Codalonga (lunga 287 metri e non illuminata, quota 1110m all'ingresso e 1136m all'uscita) e si oltrepassa il ponte sul torrente Codalonga (1157m).
Si abbandona il fondovalle e si guadagna quota con il 1° tornante (1206m), dove si lascia a destra una stradina asfaltata, il 2° tornante (1224m), il 3° tornante (1242m), il 4° tornante (1278m) tra le case più basse di Selva di Cadore ed il 5° tornante per arrivare ad un incrocio presso una fontana e la chiesa parrocchiale di Selva di Cadore (1335m), principale centro turistico della Val Fiorentina.
Si lascia a sinistra il percorso che conduce al Passo di Giau (2236m) e si procede in moderata ascesa lungo la valle del torrente Fiorentina superando le sparse frazioni di Costa (1412m) e Santa Fosca (1427m); si attraversa il Ponte Giavaz (1432m) e si scende leggermente a Pescul (1412m); dopo il paese si attraversa un torrente laterale su un ponte (1423m) e poi si attraversa il torrente Fiorentina; la salita diventa molto severa e lascia a sinistra una diramazione per la pista di fondo ed il Rifugio Aquileia.
Si affrontano il 1° tornante, il 2° tornante, il 3° tornante, in corrispondenza del quale si lascia a sinistra una diramazione a fondo naturale sbarrata per Malga Fiorentina (1793m), il 4° tornante, il 5° tornante (1707m) ed il 6° ed ultimo tornante (1719m); con tracciato piuttosto rettilineo si raggiunge il passo.



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