Il
valico collega le valli dell'Aude e dell'Ariège mediante
una stretta e ripida strada asfaltata che si inerpica sui primi
alti contrafforti dei Pirenei Orientali. Il valico presenta un
motivo di curiosità geografica: rappresenta infatti il
punto di divisione tra i bacini dell'Oceano Atlantico (Ariège)
e del Mare Mediterraneo (Aude).
Sul versante orientale si
abbandona lo stretto fondovalle dell'Aude appena a monte della
piccola località termale di Usson-les-Bains (776m), ormai
abbandonata e dall'aspetto spettrale, ad un incrocio (786m)
presso un ponte; in forte salita si raggiunge un incrocio (827m)
dove si può scegliere se seguire a destra il percorso
principale rappresentato dalla strada dipartimentale D16 che sale
moderatamente impegnativa con 6 tornanti ed un lungo tratto in
costa oppure procedere diritti lungo il duro tracciato
alternativo costituito dalla strada dipartimentale D216 che segue
il fondovalle oltrepassando le poche case di Usson, lasciando a
sinistra l'accesso al Castello di Usson e costeggiando
inizialmente il torrente Bruyante. Il percorso alternativo a
sinistra attraverso Usson è più corto di 1,2 Km con
una pendenza media del 9%; nella tabella sovrastante si è
invece seguito l'itinerario principale. Seguendo il tracciato
principale si effettua il 1° tornante in corrispondenza
dell'incrocio e si guadagna rapidamente quota con gli altri 5
tornanti con bella vista sul castello che sorge sull'altro
versante della valle; con un tratto più facile si
raggiunge l'incrocio con l'itinerario alternativo. I due
tracciati si riuniscono appena prima di Rouze e con una breve ma
dura rampa si raggiunge il paese (975m al ponte sul torrente)
dove nella piazza del municipio si trova una bella fontana,
ultima possibilità di approvvigionamento d'acqua. Si
prosegue con modesta pendenza e subito dopo un altro ponticello
si abbandona la strada dipartimentale D16 per Quérigut
imboccando a destra con il 7° tornante la strada
dipartimentale D116; si supera un successivo ponticello (1005m) e
si continua a salire con pendenza impegnativa attraverso il Bac
de Rouze per arrivare a Mijanès, ultimo centro abitato
della vallata. Subito dopo l'incrocio con la strada
dipartimentale D25 proveniente da Quérigut si attraversa
il torrente Bruyante su un ponte (1130m) dopo il quale si tiene a
sinistra in dura ascesa lasciando a destra la strada che entra
nel villaggio; il tracciato esce dal centro abitato con due
ripidi tornanti ravvicinati (in corrispondenza del secondo si
trova una fontana ma l'acqua non è potabile) e subito dopo
ad un incrocio (1164m) lascia a sinistra la diramazione a fondo
chiuso per la Forge Catalane. Il tracciato si inerpica con
forti pendenze quasi sempre esposto al sole; in corrispondenza
del 10° tornante (1208m) si ignora la diramazione asfaltata a
sinistra e subito dopo si affronta l'undicesimo tornante; si
passa alti sopra la località di Pujol e si affronta
un'altra coppia di tornanti. Si continua nella vallata
dominata dal Pic de Tarbezou (2364m) e dopo i ravvicinati 14°
tornante (1436m) e 15° tornante si arriva nella zona degli
impianti di sport invernali della stazione di Mijanès-Latrabe;
in corrispondenza del 16° tornante presso il Refuge Pastoral
de Pailhères si lascia a sinistra una strada di accesso
agli impianti. La strada diventa più stretta e scomoda
in corrispondenza del cancello di chiusura invernale e dopo il
17° tornante si snoda per breve tratto nel bosco continuando
poi tra i prati sul versante settentrionale della verde ed ampia
vallata. Dopo un passaggio roccioso in località
Soucarat si affrontano i tornanti che consentono di risalire la
parete ed arrivare al valico; si supera nel bosco una prima serie
di 8 ripidi tornanti ravvicinati (8 tornanti in 850 metri) mentre
la pendenza media si mantiene sopra il 10%; dopo il 25°
tornante (1707m) si percorre un traversone prima di affrontare
un'altra serie di tornanti più distanziati in ambiente
sempre più di alta montagna. Il 28° ampio tornante
si sviluppa in una conca prativa ed in corrispondenza del 29°
tornante (1841m) si distacca a destra un sentiero; dopo il 31°
tornante appare il valico e poco dopo si transita ai piedi del
Col des Trabesses; in corrispondenza del 32° tornante (1919m)
si lascia a sinistra la vecchia strada del passo, ora interdetta
al traffico per una frana. Si aggira il crinale passando alti
sul lato settentrionale della sella del Col des Trabesses
(1915m), al quale accede una brevissima carreggiabile in discesa,
e si passa dal vallone del torrente Bruyante ad un vallone
laterale della valle del Rebenty; in corrispondenza del 33°
tornante, dal quale si gode un ampio panorama verso la pianura a
nord, si distacca una pista a fondo naturale che scende nel
vallone. Dopo aver superato tra i prati gli ultimi 4 duri e
ravvicinati tornanti si raggiunge un passaggio dove si ritorna
nella valle del torrente Bruyante con bella vista sul passo e si
inizia a scendere moderatamente per breve tratto fino
all'incrocio (1972m) con la vecchia strada interdetta al
transito. Con l'ultimo duro strappo si raggiunge finalmente il
solitario valico dove sorge un isolato casotto e si trova un
piccolo spazio di parcheggio; il passo è molto aereo e
panoramico perché le cime circostanti sono poco più
alte; verso ovest si gode un panorama molto ampio sui monti
dell'Ariège e sulle cime più alte dei Pirenei
centrali.
Sul versante occidentale si parte da
Ax-les-Thermes (720m), località termale in bella posizione
in un'ansa della valle dell'Ariège; vi transitano la
strada che da Tolosa conduce ad Andorra attraverso il Port
d'Envalira (2407m) ed a Barcellona tramite il Col de
Puymorens (1915m) e la ferrovia Tolosa-Barcellona. Alla
rotonda davanti alla chiesa si imbocca la strada dipartimentale
D613 seguendo le indicazioni per Quérigut; si sale subito
decisamente, si sottopassa la ferrovia effettuando l'ampio 1°
tornante sinistrorso, si affrontano gli impegnativi 2°
tornante, 3° tornante (810m) e 4° tornante in località
Le Bosquet, si percorre il ponticello (866m) sul Ruisseau de
Sorgeat e si lascia sulla sinistra la località la
Calmeraie. Ad un incrocio (954m) si lascia a sinistra la
strada dipartimentale D613 per il Col de Chioula (1431m) e si
svolta a destra imboccando la strada dipartimentale D25 per la
valle del torrente Lauze. Si passa ai piedi del paese di Ascou
(1032m) al quale si accede con una diramazione a sinistra ad un
incrocio (1008m); dopo un breve tratto di pendenza moderata si
costeggia un piccolo lago artificiale (1081m), sulla cui sponda
si incontra il borgo di Goulours (1085m); subito dopo si supera
la Forge (1093m) e poco dopo a Lavail (1107m) si lascia a
sinistra la strada dipartimentale D25B che si inerpica al
parallelo Col
du Pradel (1673m). Si prosegue in moderata salita lungo il
fondovalle superando la Mouline (1136m) e la Soula (1230m) nella
Foret d'Ascou, poi la pendenza diventa più impegnativa; in
località Montmija dopo l'incrocio (1335m) con una
carreggiabile a destra si affrontano due tornanti ravvicinati,
poi si superano numerosi alpeggi sparsi. Si raggiungono con un
tratto di salita moderata gli impianti di risalita della stazione
di sport invernali di Ascou-Pailhères (1520m) dove inizia
il duro tratto finale: si affrontano il 7° tornante (1565m) e
l'ottavo tornante (1593m) all'inizio di una serie di 6 continui e
ravvicinati tornanti; dopo l'undicesimo tornante (1687m) ed il
12° tornante (1722m) si percorre un tratto in costa superando
un ponticello (1813m) e dopo l'incrocio (1900m) con una stradina
a sinistra chiusa al traffico si raggiunge la parte superiore
della stazione di Ascou-Pailhères dove sorgono alcune
costruzioni turistiche; una strada dal fondo asfaltato molto
malridotto con una sbarra al suo inizio accede alle case e dal
suo termine un breve sentiero conduce alla Couillade de Font Nère
(1950m). Dopo un ampio parcheggio si continua tra i prati con
sede stradale più stretta e si arriva ad un incrocio
(1963m) dove si distacca a destra una sterrata sbarrata che in
pochi metri pianeggianti conduce al Port de Pailhères
(1963m); con un tratto di salita ripida si perviene infine al Col
de Pailhères.
(Itinerario percorso il 22/08/2019
dal versante orientale)
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