Il
valico, tra i più famosi per le grandi pagine scrittevi
nella storia del Tour de France, collega con una buona strada
asfaltata, aperta tutto l'anno, le valli dell'Ubaye e del Guil,
entrambi affluenti della Durance; la salita è molto
severa, ancorché breve, sul versante meridionale, mentre
sul versante settentrionale risulta più lunga e con tratti
duri, ma interrotta da falsopiani e contropendenze che spezzano
il notevole sforzo.
Sul versante settentrionale si parte
dalla rotonda (896m), situata poco a valle del piccolo centro
abitato sorto intorno alla stazione ferroviaria (900m) di
Guillestre-Mont Dauphin nel fondovalle della Durance, dove si
abbandona la strada nazionale N94 per imboccare la strada
dipartimentale per il Queyras; dopo 500 metri pianeggianti si
supera una rotonda (904m) in località Les Villards. Si
sale moderatamente fino ad una rotonda all'inizio del vasto
centro abitato di Guillestre (1000m) dove si lascia a sinistra la
strada che conduce nel centro del paese e si tiene a destra
scendendo brevemente ma sensibilmente ad un ponte e proseguendo
in falsopiano fino alla rotonda dove dopo 300 metri si lascia a
destra la strada per Risoul; si continua in forte salita per 600
metri fino alla rotonda della Gare Routière di Guillestre,
da dove a sinistra si può accedere al centro di
Guillestre. Dopo altri 250 metri di forte salita si arriva ad
un'altra rotonda dove si lascia a sinistra la strada che risale
la valle del Guil e conduce a passi celebri come il Colle
dell'Agnello (2748m) ed il mitico Col
d'Izoard (2361m) e si imbocca a destra la strada per Vars.
Si sale con forte pendenza e 2 ampi tornanti nel bosco; dopo
una fattoria si incontra il 3° tornante (1205m), seguito da
un breve tratto facile, e si supera il 4° tornante che
presenta un ampio panorama sulla conca di Guillestre, il Mont
Pelvoux ed il Massif des Ecrins; si continua in dura ascesa
incontrando un tratto roccioso che si supera con 4 tornanti. Si
entra in un'ampia conca prativa che si risale con altri duri 2
tornanti, poi si supera un passaggio boscoso, si entra attraverso
il Col de la Viste (1530m) nella valle della Chagne a grande
altezza rispetto all'impraticabile e scosceso fondovalle ed
appare Vars, suddivisa nelle sue frazioni: Saint-Marcellin e
Sainte-Marie lungo la strada, Sainte-Catherine più in alto
e la moderna stazione turistica di Les Claux in vista del
passo. La salita prosegue irregolare con tratti pedalabili
alternati a ripide rampe, si lascia a sinistra la strada per la
Val d'Escreins e si raggiunge un casotto presso una tavola
d'orientamento in posizione particolarmente panoramica. Subito
dopo si raggiunge quota 1670 metri e con una leggera discesa si
raggiunge il vecchio paese di Vars Saint-Marcellin (1639m), dove
si incontrano alcune strettoie; si riprende a salire con
decisione ma presto si ridiscende con una breve contropendenza a
Sainte-Marie-de-Vars (1658m), dove si incontrano alcune
fontane. Si esce dal paese attraversando il fiume e si procede
in forte salita tra i prati sempre esposti al sole fino a Les
Claux (1854m), moderna ed attrezzata località turistica
base di diversi impianti di risalita che si estende lungo la
ripida strada per un considerevole tratto; nella piazza
principale si trova una fontana. Dopo il centro abitato si
incontra un tratto meno duro seguito da una ripida rampa che
conduce ad un grazioso laghetto di fronte al quale sorge il
Refuge Napoléon (1987m) e che si costeggia con strada
pianeggiante; si prosegue alternando rampe impegnative e tratti
pedalabili fino a sbucare nella sella del valico che si raggiunge
senza difficoltà sul confine storico tra il Delfinato e la
Provenza. Vi sorgono un bar-ristorante, il cartello di valico
ed una stele commemorativa in pietra; si gode un'ampia vista sul
vallone che si apre a sud-ovest.
Sul versante meridionale
si segue senza difficoltà il fondovalle da Barcelonnette
(1132m) a Jausiers (1237m), alla base del Col
de la Bonette (2802m) e la Condamine-Chatelard (1288m), dove
inizia la strada per lo sterrato Col
de Parpaillon (2645m); si supera una strettoia difesa da un
imponente dispositivo di fortificazioni e si raggiunge un bivio
appena prima di Gleizolles (1308m) dove si lascia a destra la
strada che conduce a Cuneo attraverso il Colle
della Maddalena (1996m); si continua lungo il fondovalle
dell'Ubaye ed ad un incrocio (1357m) si lascia a sinistra la
diramazione per Tournoux. Dopo la Cabane d'Angelini (1387m) si
entra nella stretta gola denominata Pas de la Reyssole dove si
percorrono una semigalleria paravalanghe e, dopo il ponte sul
torrente Ubaye, una galleria illuminata al cui termine si
riattraversa il torrente Ubaye; dopo il Pont de Riou Mounal
(1460m) ad un incrocio si lascia a destra la strada per il centro
di Saint-Paul (1466m), ultimo paese della valle, solo sfiorato
dal tracciato; dall'incrocio inizia la salita vera e propria al
passo. La strada si inerpica ripida affrontando il 1°
tornante (1502m), lascia a destra ad un incrocio (1617m) una
diramazione a fondo chiuso per les Prats (1675m) e dopo un ponte
in località les Molles (1660m) presenta un tratto di
falsopiano effettuando una diversione in una scoscesa valletta
laterale. Dopo l'isolato villaggio di Mélezen (1664m)
si continua in forte salita, si affronta il 2° tornante
presso la località Intra Bas, si lascia a sinistra (1769m)
la località Intra Haut e si supera il 3° tornante
(1807m). Dopo altri due tornanti ravvicinati si affronta il 6°
ed ultimo tornante (2022m), dal quale si gode un gran vista
sull'alta valle dell'Ubaye, dominata dall'Aiguille de Chambeyron
(3411m); si procede con bel panorama fino a raggiungere il famoso
valico con l'ultima dura rampa avente pendenza segnalata al 10% e
passando presso la cappella dedicata a Santa Maria
Maddalena.
(Itinerario percorso il 4/08/2008)
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