Il
valico collega la valle della Durance con la valle dell'Ubaye,
affluente della stessa Durance; sul versante della Durance la
strada risulta asfaltata fino al Pont du Réal ed in
seguito ripida ed a fondo naturale; sul versante dell'Ubaye
esiste una strada solo inizialmente asfaltata e nel seguito una
ripida carreggiabile; la sommità del percorso è
rappresentata da una galleria oscura e gelata che passa sotto il
passo geografico che si eleva a 2783m. L'altezza del passo e
l'ambiente circostante rendono straordinaria la durissima scalata
e consentono di godere di un panorama eccezionale; la parte
superiore del tracciato è molto solitaria e priva di
qualsiasi presenza umana diversa dai turisti che affrontano il
valico. Si tratta di una strada di origine militare, costruita
dal genio francese verso la fine del XIX secolo; dopo
l'asfaltatura del parallelo e più agevole Col de Vars il
passo ha perso ogni importanza di transito; oggi risulta
frequentato solo da turisti. La galleria è lunga 468
metri, gelida, oscura e piena di ampie pozze d'acqua; viene
chiusa durante il periodo di innevamento da pesanti porte in
legno; per percorrerla è fortemente consigliato essere
dotati di un buon impianto di illuminazione; bisogna altresì
coprirsi bene perché la temperatura interna risulta molto
bassa ed i ciclisti arrivano all'imbocco sudati ed
accaldati.
Sul versante occidentale il percorso inizia al
Pont Neuf (799m), ponte sulla Durance ai piedi della bastionata
rocciosa su cui sorge la storica cittadina di Embrun (870m); dal
centro di Embrun si raggiunge il ponte lasciando la strada
principale nella parte settentrionale del paese pochi metri oltre
la rotonda della stazione ferroviaria: si scende attraversando il
quartiere di La Chaussière e poi nel bosco fino al
fondovalle dove si sovrappassa la circonvallazione ed infine si
attraversa il fiume sullo stretto ponte in legno. Dopo il
ponte si sale moderatamente nel fondovalle fino al ponte sul
torrente Crévoux, che scorre nella valle percorsa dal
nostro tracciato, e con pendenza più impegnativa lungo la
costa orientale della valle della Durance; con un breve tratto
facile si arriva al 1° tornante (926m) in corrispondenza del
quale si lascia a sinistra la strada con diritto di precedenza
per Saint-Andrè-d'Embrun (935m). Si affrontano gli
impegnativi 2° tornante, dove si ignora una diramazione a
destra, e 3° tornante e si percorre un panoramico traversone
per arrivare in località La Gardiole dove si imbocca la
valle di Crévoux in falsopiano. Con ampio panorama sul
lago di Serre-Ponçon e le montagne della vallata si arriva
senza difficoltà a Le Villard (1100m); dopo un breve
strappo si procede in falsopiano fino al Pont de Lin (1122m),
dove si cambia versante in una gola impervia, rocciosa e franosa;
si sale decisamente nel bosco lasciando a destra la strada per
les Vabres e Saint-Sauveur in corrispondenza del 4° tornante
(1135m). Dopo la gola si riattraversa (1185m) il torrente, si
lascia a sinistra la strettissima diramazione per Champ Rond, si
superano i ravvicinati 5° tornante (1226m) e 6° tornante
e si affronta un lungo, noioso e solitario tratto in costa con
dure pendenze e continua esposizione al sole. Si raggiunge
Praveyral dove si attraversa il ponticello su un torrente
laterale e con pendenza meno impegnativa si raggiunge l'incrocio
dove si lascia a destra la strada che attraversa il torrente sul
Pont de Crévoux e raggiunge il capoluogo comunale Crévoux
(1577m) che sorge sopra una terrazza naturale in mezzo alla
valle. Il tracciato continua con 6 ripidi tornanti passando
presso il cimitero e di fronte allo sbocco di un grandioso e
dirupato vallone si raggiunge la Chalp (1665m), ultima frazione
con due fontane che rappresentano l'ultima possibilità di
approvvigionamento idrico; in cima al paesino si trova il
parcheggio delle piste di sci di fondo e subito dopo sulla
sinistra un buon bar-ristorante che risulta l'unico punto di
ristoro esistente sul percorso. Si procede in falsopiano in
mezzo ad un vasto pianoro prativo e con una breve discesa si
arriva al Pont du Plan (1664m); si sale duramente nel bosco con 3
tornanti lasciando a destra in corrispondenza del terzo una pista
a fondo naturale che rappresenta un'alternativa da Crévoux;
dopo un traversone si affrontano il 16° ed il 17°
tornante (1812m); nel fitto bosco si supera un piccolo parcheggio
e si attraversa il Pont du Réal (1858m) dove termina il
tratto asfaltato. La pista procede nel bosco con forti
pendenze e fondo naturale a tratti ottimo ed a tratti sassoso ma
sempre ciclabile senza problemi; dopo il 18° ed il 19°
tornante si affronta una ripida rampa seguita da un breve
falsopiano e da un tratto franoso un po' esposto; il tracciato
prosegue molto alto in costa rispetto all'impervio ed
impraticabile fondovalle con pendenze molto impegnative e buona
ombreggiatura. Si incontrano il 20° ed il 21° tornante
e si continua nel bosco fino alla Cabane de Jaffuel (2087m)
presso la quale si lascia a sinistra una pista che scende ad una
stalla nel fondovalle; con il 22° ed il 23° tornante
(2134m) si esce dal bosco e da qui al colle il ciclista risulta
sempre esposto al sole. Mentre la valle si apre a sinistra in
un grandioso circo di impervie montagne si superano il 24° ed
il 25° tornante tra i prati e si lascia una stalla sulla
sinistra oltre il ruscello poi si risale faticosamente in mezzo
ad un lungo vallone prativo, si supera uno stretto passaggio e si
passa presso la Cabane des Ecuelles. Si lascia a destra ad un
incrocio (2445m) una carreggiabile molto ripida che si inerpica
tra i pascoli fino al Col de Girabeau (2488m) sul crinale con la
valle di Les Orres e si cambia versante guadando senza difficoltà
(almeno nei periodi asciutti) il torrentello (2470m). Il
tracciato raggiunge il 26° tornante destrorso poi si
effettuano due ampie curve a sinistra in una conca e si raggiunge
il 27° ed ultimo tornante (2557m) a 850 metri dal valico. Con
pendenza leggermente meno ripida e buon fondo si percorre
l'ultimo panoramico traversone fino ad arrivare nell'ampio spazio
davanti allo sbocco della galleria di valico dominato dalla
grandiosa mole del Grand Parpaillon (2988m); si gode un bel
panorama su un ampio cerchio di montagne fra le quali svettano in
lontananza le vette ghiacciate del Massif des Ecrins.
Sul
versante orientale si abbandona il fondovalle dell'Ubaye nella
piazza del municipio di la Condamine-Chatelard (1288m) e si
imbocca la strada dipartimentale D29 che transita davanti alla
chiesa di Santa Caterina e si infila subito con impegnativa
pendenza nella stretta valletta del Ruisseau de Parpaillon, che
si attraversa su un ponte (1312m). Si affrontano il panoramico
1° tornante, lo stretto 2° tornante, lo stretto e
panoramico 3° tornante, l'ampio 4° tornante, il
vicinissimo 5° tornante ed all'incrocio (1435m) presso la
cappella Saint-Roch si ignora la diramazione asfaltata a
sinistra. Dopo i ravvicinati 6° e 7° tornante si
percorre un ripido traversone asfaltato alla base di pareti
franose percorrendo un ponticello (1521m) su un torrente che
scende formando delle cascatelle; si incontrano gli stretti e
ravvicinati 8° e 9° tornante. Si arriva in località
les Pras (1693m) dove si abbandona la strada dipartimentale, che
effettua un tornante sinistrorso e che continua asfaltata fino
alla stazione turistica di Sainte-Anne la Condamine (1830m), e si
svolta a destra seguendo le indicazioni per il Tunnel del
Parpaillon ed imboccando la strada alta mentre si deve ignorare
quella più bassa che raggiunge solo alcune baite
vicine. La strada procede ancora asfaltata con moderate
pendenze fino alla Chapelle Sainte-Anne (1753m), dove termina il
tratto asfaltato mentre a destra si distacca una carreggiabile
che scende ad attraversare il torrente. Si continua in
moderata salita su un pista che attraversa il torrente laterale
Bérard sul Pont de Bérard (1840m); si affrontano i
ravvicinati 10° tornante (1890m) ed undicesimo tornante
(1929m) e si procede con dure pendenze nel bosco. All'uscita
dalla zona alberata dopo un breve falsopiano si attraversa il
Ruisseau de Parpaillon su un ponte (2033m) e si lascia a destra
l'accesso alla Cabane du Grand Parpaillon (2031m); subito dopo si
ignora a sinistra la pista che percorre il Plan de Parpaillon e
raggiunge la Cabane du Petit Parpaillon. Il tracciato si
innalza con un ripido traversone elevandosi rispetto al Plan de
Parpaillon prima di affrontare i durissimi tornanti che conducono
all'imbocco della galleria di valico con fondo più
impegnativo. Si affrontano tra ripidi pendii prativi e
rocciosi il 12° tornante (2185m), il 13° tornante, i
vicinissimi 14° e 15° tornante, il 16° tornante
(2289m), il 17° tornante (2348m), il 18° tornante
(2411m), il 19° ed ultimo tornante (2607m); finalmente con
fondo più difficoltoso e sassoso ai piedi di una parte
rocciosa si arriva al termine della salita con ampio
panorama.
L'itinerario circolare risulta realizzabile in
due modi, entrambi molto impegnativi: A) percorrendo il
fondovalle dell'Ubaye e costeggiando il lago di Serre-Ponçon,
ma occorre ricordare che i chilometri fra la Condamine-Chatelard
ed Embrun sono ben 69 e che il tratto di strada che costeggia il
lago presenta un'altimetria movimentata con tratti di vera salita
e discesa, B) affrontando il celebre ed impegnativo Col
de Vars (2111m). che collega la Condamine-Chatelard alla
stazione di Guillestre in 39 Km ai quali vanno aggiunti i 20 Km
di fondovalle a saliscendi fino ad Embrun.
(Itinerario
percorso il 22 agosto 2011 da Embrun)
|