Il
passo collega la friulana valle del torrente Pesarina,
appartenente al bacino del Tagliamento, con la veneta valle del
Piave mediante una strada asfaltata solo sul versante friulano;
il versante veneto non è asfaltato, risulta interessato da
movimenti franosi ed è vietato al traffico.
Il
percorso sul versante orientale inizia ad un incrocio (524m) a
nord di Ovaro (525m) ed a sud di Comeglians (553m) dove si
abbandona la strada che percorre la valle del torrente Degano,
affluente del Tagliamento, si percorre un lungo e stretto ponte
sul torrente stesso, si attraversa senza difficoltà
Patuscera (522m), ultima frazione di Ovaro e si imbocca la Val
Pesarina, famosa con la qualifica di valle degli orologi; quando
la valle si restringe e diventa boscosa e spopolata si sale
fortemente per circa 1 chilometro fino a quando la vallata si
riapre e si incontra Croce, la prima frazione di Prato
Carnico. La salita diventa moderata e si raggiunge Avausa
(652m), presso la cui chiesa si incontra una brevissima
contropendenza, poi una torre pendente annuncia il centro abitato
di Prato (686m), dove si trova un ristorante; subito dopo si
arriva al capoluogo Pieria (680m) che si attraversa con alcune
strettoie; dopo un falsopiano si sale duramente attraversando
Osais (722m) dove si trova una bella fontana e dopo un tratto
facile si arriva a Pesariis (758m) che si lascia sulla sinistra
salendo sensibilmente sul lato destro della valle. Si passa
davanti ad una fabbrica di orologi (797m) e si affronta un tratto
moderato seguito da un falsopiano e da un'impegnativa e tortuosa
salita con vista sul prospiciente Monte Creta Forata (2462m); la
salita si interrompe presso una breve galleria paravalanghe ed il
tracciato si restringe ed entra in una stretta gola dove si passa
un ponticello e si raggiunge la località Culzei (933m) con
la sua bella cappellina dove inizia una rampa impegnativa; la
strada diventa quasi pianeggiante e percorre 3 moderne ed ampie
semigallerie paravalanghe. Si supera l'ex-ristorante Rio
Bianco (1015m) e si riprende a salire con decisione, si supera
con un ponte moderno uno scosceso canalone che scende dalla
ripida parete rocciosa del Monte Siera e si affrontano i primi
due impegnativi tornanti; dopo il ponte su un altro canalone si
sbuca in un'ampia conca prativa che si risale con due tornanti
tra i quali si trova in bella posizione panoramica
l'albergo-ristorante Pradelbosco (1175m). Si continua in
decisa salita nel bosco e si arriva a Pian di Casa (1236m) dove
si trovano un bar-ristorante ed il parcheggio alla partenza delle
piste di sci di fondo; si continua con un lungo rettilineo nel
bosco e si affronta il tratto conclusivo con il 5° e 6°
tornante ed un lungo tratto tortuoso nel bosco con impegnativa
pendenza; dopo il 7° ed ultimo tornante si supera l'incrocio
(1539m) per Sella di Razzo e Sella Ciampigotto (1790m) e con 200
metri pianeggianti si arriva alla sommità del passo dove
non sorge nulla, nemmeno il cartello di valico; si trova solo il
cartello di divieto di transito; il passo è dominato a
nord dal Monte Terza Grande (2586m).
Sul versante
occidentale veneto si parte da Santo Stefano di Cadore (908m)
seguendo la strada per Sappada fino a Campolongo (940m), dove si
imbocca la strada asfaltata che percorre il ponte sul fiume
Piave, attraversa la frazione Pomare (941m) e risale la parte
iniziale della valle del torrente Frison attraversando il
torrente; al successivo ponte si arriva al termine del tratto
asfaltato; il percorso continua a fondo naturale e dopo aver
attraversato il torrente (1181m) affronta 14 spettacolari
tornantini ravvicinatissimi e riattraversa il torrente al Ponte
in cima alla Merendera (1281m). Dopo il ponte successivo
(1334m) il tracciato si innalza rispetto al torrente e continua
su fondo naturale abbastanza malridotto con forti pendenze fino
al valico; esiste un divieto di transito anche se poco
rispettato; il tracciato comunque risulta impercorribile con
biciclette da corsa e richiede l'uso di mountain-bike; anche per
i veicoli a motore risultano adeguati solo auto e moto da
fuoristrada.
Dall'incrocio (1539m) 200 metri prima del
passo una buona strada asfaltata, che si mantiene sempre in
Veneto, raggiunge l'incrocio (1725m) dove si lascia a sinistra il
tracciato di collegamento tra il Cadore e la Carnia che supera la
Sella di Razzo (1760m) e la Sella
di Rioda (1801m) e discende a Sauris e nella valle del
torrente Lumiei mentre a destra si sale alla Sella
Ciampigotto (1790m) dalla quale si può scendere nella
valle del Piave.
(Itinerario percorso il 26/07/2013)
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