Il
passo prende il nome dalla vicina vetta del Monte Zoncolan
(1740m) e congiunge le valli dei torrente Degano e But nella
Carnia con splendidi panorami. Il percorso, più volte
affrontato dal Giro d'Italia, è considerato uno dei più
difficili delle Alpi per le pendenze durissime e prolungate nel
tratto centrale del versante occidentale ma anche il versante
orientale risulta molto impegnativo con pendenze durissime negli
ultimi 3 chilometri. Il fondo stradale è interamente
asfaltato tranne per le tre brevi gallerie nel finale del
versante occidentale che sono a fondo cementato irregolare. Il
versante occidentale è caratterizzato da una fase iniziale
impegnativa ma ragionevole, dall'attraversamento in piano di
Liariis, dal terribile tratto centrale con pendenze medie
superiori al 15& e massime fino al 20%, da un tratto di
salita normale fino alle gallerie e dall'ultimo durissimo mezzo
chilometro sempre con stradina stretta e poco frequentata; il
versante orientale presenta invece una strada bella ed ampia con
pendenze molto impegnative ma regolari fino alla zona degli
impianti sciistici ed un finale durissimo con pendenze massime al
22% lungo una stretta e tortuosa stradina.
Sul versante
occidentale nel centro di Ovaro (525m) si imbocca la strada ben
segnalata che sale moderatamente per 300 metri tra le case del
paese; dopo la chiesa della Santissima Trinità (561m) si
lascia a destra ad un incrocio (570m) la strada per Lenzone
(604m) e si sale ripidamente tra i prati passando davanti alla
Chiesa del Carmine (625m); si arriva in forte salita a Liariis
(683m) e nel centro del paese si svolta a destra seguendo le
chiare indicazioni per lo Zoncolan per attraversare il paese con
500 metri di falsopiano. Alla fine del centro abitato (685m)
inizia il bosco e la strada si impenna passando davanti ad una
bella fontana di acqua di sorgente; inizia così il tratto
mostruoso in cui per 5,8 Km la pendenza non scende mai sotto il
12% con punte molto superiori (18/20%); solo nei tornanti si
riesce a respirare per un attimo; il primo tratto è molto
ben ombreggiato, poi si alternano tratti esposti al sole ad altri
ombreggiati dal bosco. Come pietre miliari ci sono ogni
300/500 metri dei cartelloni con le immagini di grandi campioni
del ciclismo vincitori del Giro d'Italia e su ogni cartellone c'è
il chilometraggio progressivo percorso dall'inizio del tratto
ripido all'uscita di Liariis. Dopo il primo tratto ripido nel
bosco ad un incrocio (755m) si tiene a sinistra ignorando la
diramazione asfaltata a destra; si arriva al 1° tornante
(903m) ed all'uscita del 2° tornante (929m) si incontra una
piccola edicola dedicata a Sant'Antonio; dopo il terzo tornante
(957m) ed il 4° tornante (996m) si percorre un lungo tratto
molto ripido senza respiro; dopo la località Im Barc
inizia una serie di 12 tornanti regolarmente distanziati nel
bosco ed in corrispondenza dei tornanti si riesce a rifiatare un
attimo mentre le pendenze rimangono sempre ripidissime; si
affrontano il 5° tornante (1069m), il 6° tornante
(1087m), il 7° tornante (1132m), l'ottavo tornante (1177m),
il 9° tornante (1245m), il 10° tornante (1265m),
l'undicesimo ed il 12° tornante (1302m). Nel lungo tratto
tra il 12° ed il 13° tornante si incontrano 100 metri di
salita moderata che consentono un attimo di respiro ma la salita
ritorna subito terribile; il 13° tornante (1437m) ed il 14°
tornante (1443m) sono vicinissimi. Dopo il 15° tornante
(1517m) ed il 16° tornante (1542m) si continua faticosamente
fino al bivio (1571m) dove si lascia a sinistra una diramazione
che raggiunge la Malga Pozof; la pendenza diminuisce e si procede
con una ascesa impegnativa ma che sembra facile al confronto di
quanto affrontato in precedenza; l'ambiente cambia e dal bosco si
passa ad una zona rocciosa e franosa; con una ripida ma breve
rampa si arriva all'imbocco della prima galleria. Le 3
gallerie sono quasi pianeggianti, molto strette e con un fondo
cementato irregolare ed umido; l'impianto di illuminazione,
benché sia predisposto, risulta spento ed un apparecchio
di illuminazione è utile al ciclista anche se le gallerie
sono rettilinee e si vede sempre l'uscita; la prima galleria
inizia a quota 1645 metri è lunga 150 metri; dopo 30 metri
si incontra la seconda galleria che inizia a quota 1656 metri ed
è lunga 70 metri e dopo altri 60 metri si imbocca a quota
1665 metri la terza galleria, lunga 120 metri. Dopo l'uscita
dalla galleria (1675m) si affronta il tratto conclusivo di 500
metri caratterizzato da 4 ripidi e panoramici tornantini tra i
prati (il terzo a quota 1704m); le pendenze sono nuovamente molto
ripide ma ormai si vede la vetta e con le ultime forze si arriva
al passo. Al punto di scollinamento sorge il cartello con un
monumento stilizzato ai ciclisti e subito dopo un ampio piazzale
funge da parcheggio; una stradina sconnessa raggiunge un rifugio
a 400 metri; verso est si vede la stazione di arrivo della
funivia perché il versante orientale del Monte Zoncolan è
utilizzato in inverno per la pratica dello sci. Si gode un
ampio panorama verso ovest sulle Dolomiti, verso nord sul
vicinissimo Monte Zoncolan (1749m) con la sua stazione di
rilevamento meteorologico ed in lontananza sul Monte
Crostis (2251m) e sul Monte Coglians (2780m), la cima più
alta del Friuli sul confine con la Carinzia, e verso est su un
gran cerchio di montagne della Carnia.
Sul versante
orientale a Ponte di Sutrio (533m) si lascia la strada di
fondovalle che conduce in Austria attraverso il Passo
di Monte Croce Carnico (1360m) e si attraversa il torrente
presso Sutrio (532m); si lascia sulla sinistra il paese e si
entra nel bosco affrontando una salita dalle pendenze molto
impegnative ma costanti che presenta 10 regolari tornanti nel
bosco. In corrispondenza del 1° tornante (521m) si ignora
la strada a sinistra che scende al centro di Sutrio, poi si
affrontano il 2° tornante (668m), il 3° tornante (730m),
il 4° tornante (785m), il 5° tornante (883m), il 6°
tornante (963m), il 7° tornante (1005m), l'ottavo tornante
(1038m), il 9° tornante (1168m) ed il 10° tornante
(1215m) per arrivare nella zona della stazione sciistica Zoncolan
(1314m), dove si trovano alcuni bar e ristoranti; la strada si
restringe e si sale decisamente fino all'albergo-ristorante Cocul
(1348m). Il tracciato diventa molto ripido e con 3 tornanti
(1383m, 1392m, 1420m) raggiunge le case sparse della frazione
Zoncolan (1472m), poi si affronta il primo (1522m) di due ripidi
e stretti tornantini e si sale faticosamente tra prati e boschi
alla località Goles 1600 (1584m) dove si passa sotto una
seggiovia; si affronta ora il terribile tratto conclusivo con
strada tortuosa e pendenze che arrivano al 22%; dopo aver
lasciato a destra ad un incrocio (1721m) la diramazione che
raggiunge la stazione di arrivo della funivia (1709m) si affronta
l'ultima rampa e si arriva al valico.
(Itinerario percorso
il 25/07/2013 salendo da Ovaro e scendendo da Sutrio)
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