Il
Passo del Baremone, denominato anche Passo del Mare, si trova
sullo spartiacque tra il bacino del lago d'Idro e la valle del
Caffaro, immissario dello stesso Eridio. Il passo risulta
raggiungibile mediante una ripida strada asfaltata di origine
militare da Anfo; dalla sommità una carreggiabile
raggiunge il panoramico Forte di Cima Ora (1539m) mentre un'altra
strada che alterna tratti asfaltati a tratti a fondo naturale si
snoda lungo i crinali superando il Passo della Spina (1521m), il
Passo di Berga (1527m) ed il Passo del Dosso Alto (1731m) per
raggiungere il Passo
del Maniva (1664m). Il percorso è spettacolare sia
per l'ambiente naturale solitario di ripide vallate boscose
dominate da cime di stile dolomitico sia per la sua ardita
configurazione che si inserisce perfettamente nell'ambiente. La
strada è interamente asfaltata anche se la parte superiore
presenta un asfalto molto ruvido; negli ultimi tornanti è
facile trovare buche e ghiaia sulla sede stradale; in discesa è
necessario moderare la velocità sia per lo stato del fondo
che per la ristrettezza del tracciato.
All'estremità
settentrionale di Anfo (391m) si lascia la sponda del lago d'Idro
imboccando ad un incrocio ben segnalato (404m) la stretta strada
asfaltata che sale subito molto impegnativa con due tornanti
sopra il paese. Il tracciato entra nella valle del torrente Re
passando davanti al Santuario di Santa Petronilla (522m); dopo il
3° tornante si incontra un breve tratto facile ma dopo il
vicino 4° tornante (553m) si affronta una rampa molto dura;
un altro breve falsopiano in una radura presso una casa è
l'ultimo momento in cui la salita non risulta dura. Dopo aver
superato alcune case isolate in località Piane Clare e
Casambla di sotto si affrontano il 5° tornante e poco dopo
una stretta curva a sinistra (723m) con la quale si lascia la
valle del torrente Re per imboccare la boscosa Val Fontana
Fredda, che volge verso nord. Si percorre un lungo e duro
tratto in costa fino ad aggirare la testata della valle in
località Fratelli Sozea (789m); dopo il 6° tornante si
raggiunge il Passo di Cuca Chetoi (895m), punto di partenza di un
sentiero che consente di raggiungere il Forte Melzani (787m); si
continua ancora per un chilometro in costa ai piedi della
strapiombante Cima Valcaelli (1497m) di fronte al ripido vallone
risalito dalla strada che dal basso risulta praticamente
invisibile. Con il 7° tornante inizia la serie degli
spettacolari ed arditi tornanti con i quali la strada si inerpica
su un'aspra parete che sembrerebbe inaccessibile; presso
l'undicesimo tornante si supera un'edicola sacra con vicina
fontanella in località Fontana Fredda (1029m). Si
superano altri ripidi tornanti ravvicinati nel fitto bosco; solo
dopo il 16° tornante si incontra un tratto leggermente meno
duro e si percorre un tratto in costa che raggiunge il Passo di
Cuca del Frinc (1290m), aperto tra la Cima Valcaelli e la Cima
Ora; si continua con ampio panorama sulla Cima Valcaelli, i
tornanti appena superati ed uno spicchio di lago d'Idro molto più
in basso. Si rientra nel bosco e si affrontano i quattro
ultimi tornanti, molto ripidi e ravvicinati; si superano il 17°
tornante, il 18° tornante (1366m) ed il 19° tornante e
subito dopo il 20° tornante (1406m) si raggiunge il passo. La
sommità del valico è nel punto in cui si distacca
una carreggiabile sbarrata e sconnessa che conduce allo splendido
punto panoramico di Forte di Cima Ora (1539m). In Val di
Caffaro non scende nessuna strada, neppure sterrata; il percorso
continua asfaltato in facile ascesa dirigendosi verso sud e
passando ai piedi del rifugio Rosa Baremone (1444m) a sinistra e
dell'altura su cui sorge la chiesetta degli Alpini a destra; dopo
aver superato un'area attrezzata per pic-nic il percorso entra
nel bosco e procede verso il Passo del Maniva alternando tratti
asfaltati e sterrati.
(Itinerario percorso il 18/09/2004)
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