PASSO DEL MANIVA, 1664m (Brescia)



Accesso da Gardone Valtrompia 33,7 Km

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Gardone Valtrompia(320)-Brozzo(401)
5,8

81

1,40

Brozzo(401)-Tavernole(471)

3,7

70

1,89

Tavernole(471)-Lavone(503)

1,8

32

1,78

Lavone(503)-Bovegno(626)  
4,4

123

2,80

Bovegno(626)-Collio(836)  

6,4

210

3,28

Collio(836)-San Colombano(941) 

2,9

105

3,62

San Colombano(941)-Roccarolo(1306)

4,9

365

7,45

Roccarolo(1306)-9° tornante(1411)

1,4

105

7,50

9° tornante(1411)-14° tornante(1522)

1,4

111

7,93

14° tornante(1522)-bivio Crocette(1637)

1,3

115

8,85

bivio Crocette(1637)-Passo del Maniva(1664) 

0,3

27

9,00





Accesso da Anfo 26,1 Km

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Anfo(391)-Sant'Antonio(441)  

4,4

50

1,14

Sant'Antonio(441)-quota 684 

5,0

243

4,86

quota 684-Ponte Prada(612)

1,5

-72

-4,80

ponte(612)-Bagolino(726)

2,6

114

4,38

Bagolino(726)-rotonda Ponte di Destrone(740)

1,4

14

1,40

Rotonda Ponte di Destrone(740)-bivio Pissisidolo(1062)

4,0

322

8,05

bivio Pissisidolo(1062m)-10° tornante(1300)

3,0

238

7,93

10° tornante(1300)-15° tornante(1489)

2,7

189

7,00

15° tornante(1489)-Passo del Maniva(1664) 

1,5

175

11,67




Il passo si trova sullo spartiacque tra la Valtrompia ad ovest e la Val di Caffaro ad est ed è attraversato da una strada asfaltata; il versante storicamente accessibile è sempre stato quello della Valtrompia, dove il tracciato è più ampio, ma da alcuni anni è stato asfaltato anche il meno agevole e frequentato versante della Val di Caffaro.

Sul versante occidentale della Valtrompia si segue il percorso che conduce al Goletto delle Crocette (2085m) fino all'incrocio (1637m) dove si svolta a destra affrontando la ripida rampa che in 300 metri arriva al passo dove sorgono 2 rifugi.

Sul versante orientale della Val di Caffaro da Anfo (391m) si segue la strada che costeggia il Lago d'Idro in direzione di Trento passando ai piedi delle grandiosi fortificazioni della Rocca d'Anfo; si sale leggermente fino all'ampia rotonda (441m) che si trova presso l'isolato santuario di Sant'Antonio (443m), dove si imbocca la strada provinciale 669 che sale moderatamente.
Si affrontano i primi 3 tornanti, si transita presso l'Ossario di Monte Suello (497m), cimitero dei garibaldini caduti nella battaglia del 3 luglio 1866, e si percorre un lungo tratto in costa con splendido panorama sul lago prima di entrare (637m) nella verde Valle di Caffaro a grande altezza rispetto al torrente.
La buona strada asfaltata si snoda nel bosco fino ad una cappellina a quota 684m, dove si inizia a scendere, dapprima leggermente e poi sensibilmente, fino al Ponte Prada (612m) sul torrente Caffaro dove si riprende a salire moderatamente.
Poco dopo si incontra una rotonda (617m) dove occorre scegliere se seguire le indicazioni ed imboccare a sinistra la circonvallazione che transita a valle del paese oppure procedere diritti per raggiungere il centro di Bagolino (726m), principale paese della valle e sviluppata stazione turistica che si attraversa con una stretta strada in gran parte in pavè ed a senso unico; in centro si trovano tre belle fontane; in discesa bisogna percorrere la circonvallazione.
Dopo la riunificazione dei tracciati ad un'altra rotonda (714m) si procede in leggera ascesa tra case moderne e dopo l'ampia rotonda (740m) dove si abbandona a destra il tracciato per il Goletto di Cadino (1943m) ed il Passo di Crocedomini (1892m) e si imbocca a sinistra la ben segnalata strada asfaltata per il Passo del Maniva e Collio.
Si attraversa subito il Caffaro sul Ponte di Destrone e si procede nel bosco dapprima in falsopiano e poi in salita progressivamente più impegnativa.
Dopo il ponte sul torrente che discende dalla laterale Valle Vaia la salita diventa dura e si snoda nel bosco con discreta ombreggiatura; si affrontano il 1° tornante (813m), il 2° tornante, il 3° tornante, il 4° tornante presso una baita, il 5° tornante, il 6° tornante ai piedi di una casa ed il 7° tornante, in corrispondenza del quale si distacca a sinistra una carreggiabile sbarrata.
Dopo la località Falet (1029m) si raggiunge un incrocio segnalato (1062m) dove si lascia a sinistra la diramazione per Pissisidolo dove si trova un ristorante; si procede con pendenza leggermente meno dura fra boschi e radure; si lasciano a destra una prima diramazione per il Fienile Plazapile e poco dopo (1125m) una seconda diramazione.
Dopo due case si affronta l'ottavo tornante, in corrispondenza del quale si ignora una carreggiabile a destra; si ignorano le diramazioni a destra ed a sinistra per le cascine della località Capra e si supera il 9° tornante (1232m).
Si oltrepassano le moderne costruzioni turistiche ed un ristorante in località Pratolungo e presso la Chiesetta Alpina si effettua il 10° tornante (1300m) lasciando a destra la diramazione per la località Barard (1309m).
Si affrontano i ravvicinati undicesimo tornante (1388m) e 12° tornante, si oltrepassa il Rifugio Fabus di fronte ad una cappellina e si incontrano in rapida successione il 13° tornante, il 14° tornante ed il 15° tornante (1489m) dove il tracciato si impenna per il ripido tratto conclusivo in mezzo ai prati.
Si transita di fronte ad un edificio della stazione sciistica del Maniva e con un lungo e panoramico traversone si arriva al 16° ed ultimo tornante (1548m), in corrispondenza del quale si lascia a destra una stradina sterrata; con pendenza molto ripida si transita alti sopra un laghetto, si incrocia una seggiovia e si arriva all'ampio piazzale sul valico.



La dura rampa conclusiva che conduce al passo

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