Il
passo si trova sullo spartiacque tra la Val Degagna a sud ed il
bacino del lago d'Idro a nord tra la Cima Fane (1155m) ad ovest e
la Cima Fobbia (1175m) ad est e risulta raggiungibile mediante
una stradina asfaltata; la particolarità consiste nel
fatto che non vi è accesso diretto al valico dalle due
valli sottostanti ma l'accesso è possibile solo con
itinerari di crinale. La quota del valico è 1106 metri
sulla carta tecnica regionale ed abbiamo utilizzato questo dato
anche se altri fonti e l'atlante geografico TCI riportano 1112
metri.
Itinerario A). Il tracciato più breve
inizia dal parallelo Passo
Cavallino della Fobbia (1090m) dove si imbocca la strada
verso nord-ovest che sale decisamente in costa per breve tratto
sul versante del Lago d'Idro; dopo un campo di calcio si arriva
ad un valico innominato ed inquotato tra la Val Degagna a sud ed
il bacino del lago d'Idro che non si attraversa. Dopo una
breve discesa si percorre un lungo traversone nel bosco alle
pendici della Cima Fobbia fino ad arrivare al passo dove sorge la
chiesetta della Madonna della Neve presso la quale si trova una
fontanella con getto molto ridotto. Nei pressi si trovano le
case sparse della località Cavacca tra le quali un
agriturismo; si gode un bel panorama sulla Val Degagna e sulle
montagne che circondano il Lago d'Idro.
Itinerario
B). Questo percorso inizia ad un incrocio nella zona orientale
di Lemprato (373m), frazione del comune di Idro, dove si lascia a
sinistra la strada per Capovalle ed il Lago di Garda e si imbocca
la strada provinciale 111 seguendo le indicazioni per Treviso
Bresciano, Valledrane e Passo Fobbia. Il tracciato sale subito
ripido uscendo dal paese e procede fra prati e boschi; si
guadagna quota con 6 tornanti (il 5° a 651m) e dopo un tratto
con pendenze fino al 14% dopo un'ultima vista sul Lago d'Idro
raggiunge un valico (706m) presso la Casa Gaia a nord-ovest del
Monte Curma (882m) dove si sbuca sulla strada alternativa che
sale da Vestone (318m) (itinerario C). Si procede in
falsopiano fino a Trebbio (686m), capoluogo del comune di Treviso
Bresciano, e si risale a Vico (733m); dopo l'ultima casa si
lascia a sinistra la diramazione a fondo naturale per il valico
denominato La Cocca (760m). Si continua in decisa salita, si
supera il Santuario della Madonna delle Pertiche (800m) e si
arriva ad un bivio in località Rondaione (856m) di fronte
ad una cappellina; a destra la strada supera il valico Cocca del
Santellone (873m) e scende in Val Degagna verso Vobarno
(itinerario D). Tenendo invece a sinistra si procede con
ripide rampe, si affrontano due tornanti ravvicinatissimi, si
supera una costruzione (896m) e si aggira il crinale che discende
dalla Cima Saline entrando nell'alta Val Degagna; dopo altri due
tornanti in località Mee ad un incrocio (957m) si lascia a
sinistra una mulattiera per i cascinali sovrastanti. Si
procede con pendenza molto impegnativa ma più regolare e
dopo un'altra coppia di tornanti ad un incrocio (994m) si ignora
una stradina sterrata a fondo chiuso a destra; dopo altri due
tornanti ravvicinati si transita con ripide pendenze presso il
Fienile Saline a sinistra (1025m). In località Saline
si oltrepassa un incrocio (1040m) con una sterrata a destra ed
una a sinistra; poco dopo si incontra un cartello turistico che
indica 1000 metri al passo appena prima di una diramazione
cementata a sinistra (1060m); la salita si interrompe e dopo un
breve falsopiano si incontra addirittura una brevissima
contropendenza, seguita da un tratto di salita moderata. Ad un
incrocio (1067m) si lascia a destra la stradina asfaltata che in
breve conduce alle case di Ventolone e subito dopo si ignora una
diramazione asfaltata a sinistra; dopo un breve tratto si lascia
a destra la stradina asfaltata di accesso alla Locanda Perlonc. A
questo punto si individuano ormai bene il passo e la boscosa Cima
Fobbia sulla sua destra e con l'ultima ripida rampa si raggiunge
la sommità del valico.
Itinerario C). Questo
itinerario inizia a Vestone, importante centro industriale della
Val Sabbia, dove all'incrocio semaforizzato (318m) subito dopo la
piazza della chiesa si svolta senza nessuna indicazione
attraversando il Chiese su un moderno ponte ed imboccando la
strada provinciale 56 che oltrepassa un parcheggio e dopo un
falsopiano tra le case comincia a salire decisamente fra le
ultime abitazioni del paese. Lo stretto tracciato percorre un
traversone nel bosco, affronta il 1° tornante (417m) ed il 2°
tornante (487m) e prosegue con un lungo traversone. Dopo aver
aggirato il costone che discende verso nord dalla cima del Dosso
del Gallo (811m) si oltrepassa un gruppo di capannoni e subito
dopo si raggiunge il crinale fra due vallette laterali della Val
Sabbia nel punto (736m) in cui si distacca a destra una
carreggiabile; continuando nella seconda si arriva alla chiesa di
San Liberale (762m) su una sella a sud del Dosso Turmen
(860m). Subito dopo si ignora a sinistra la strada asfaltata a
fondo chiuso per la località Valledrane. Si scende
dapprima dolcemente e poi con pendenza al 12% e si lascia a
sinistra una stradina presso una cappella (719m). Subito dopo
si raggiunge l'incrocio con la strada proveniente da Idro e
prosegue diritti per Treviso Bresciano salendo al valico come da
itinerario B).
Itinerario D). Questo itinerario risale
la Val Degagna dal suo sbocco nella Val Sabbia a Vobarno e
coincide per buona parte con il percorso di accesso sul versante
meridionale al Passo
Cavallino della Fobbia (1090m). Il percorso inizia ben
segnalato ad una rotonda (239m) nel centro di Vobarno presso il
ponte sul torrente che percorre la Val Degagna e si getta nel
fiume Chiese; si abbandona la trafficata strada di fondovalle
della Valsabbia e si imbocca una tranquilla strada asfaltata che
imbocca in falsopiano la Val Degagna costeggiando il torrente;
dopo un tratto tra le ultime case di Vobarno la valle si
restringe e diventa solitaria e boscosa. Dopo una brevissima
rampetta si continua in falsopiano lasciando sulla sinistra il
Ponte della Sambuca (262m) dopo il quale si comincia a salire in
maniera molto irregolare incontrando tratti di ascesa impegnativa
e lunghi falsopiani; in leggera discesa si raggiunge Rango
(312m), una frazione di poche case in un punto della valle molto
stretto; dopo il bivio (317m) per Carvanno a sinistra si
attraversa il torrente su un ponte (324m). Dopo il ponte si
affronta un tratto di salita impegnativa seguito da falsopiani e
pezzi di moderata ed irregolare ascesa. La valle diventa più
larga ed amena e si raggiunge il cartello della frazione Degagna,
che raggruppa i borghi di San Martino, lungo la strada, e di
Cecino (417m), che si vede sul lato orientale della valle;
costeggiando il torrente si arriva nella parte bassa e moderna di
San Martino dove si lascia a destra un ponte (366m) che consente
l'accesso al paese vecchio intorno alla chiesa (373m); poco dopo
si ignora a destra un secondo ponte. Dopo il campo di calcio
si affronta un tratto di salita impegnativa seguito da un
falsopiano interrotto da una breve rampa, poi la strada si
impenna ed affronta il primo (458m) di due tornanti molto ripidi
e ravvicinati; da questo punto al passo la salita non presenta
più nessuna interruzione. Si sale con dure pendenze e
strada molto tortuosa per arrampicarsi su un costone che si
protende verso la valle e dopo un ponte sul torrente della
laterale Valle dei Baitoni si affrontano faticosamente il ripido
3° tornante ed il 4° tornante (550m) aggirando poi il
costone; dopo il 5° tornante (590m) si raggiunge Eno (603m),
paesino noto per le sue cave di marmo nero con una bella
parrocchiale situata in posizione panoramica e dominante. Nel
paese si effettua il 6° tornante a sinistra seguendo le
indicazioni per Treviso Bresciano e si imbocca una stradina molto
stretta, male asfaltata e quasi priva di traffico, che si
inerpica ripida sul versante occidentale della valle con bella
vista su Eno e tutta la vallata fino ad incontrare un bivio
(730m) in corrispondenza di un tornante. All'incrocio si
svolta a sinistra seguendo le indicazioni per Treviso Bresciano
per salire molto ripidamente con strada tortuosa ed inizialmente
dissestata; con un tratto riasfaltato nel 2020 si arriva con
durissime pendenze ad un tornante (846m) dove la pendenza
diminuisce pur mantenendosi sempre molto impegnativa. Si
raggiunge il valico denominato Cocca del Santellone (873m), dove
sorgono una cappellina e due case. Si procede per breve tratto
in falsopiano nel fitto bosco, poi si scende moderatamente e con
una breve rampa si sale all'incrocio in località Rondaione
(856m) dove ci si immette a destra sull'itinerario B) che si
segue fino al passo.
(Itinerario percorso il 19/09/2020)
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