Il
valico si trova sullo spartiacque tra la valle del torrente Corso
ad ovest e la valle del torrente Roburentello ad est, entrambi
affluenti del torrente Corsaglia, tra il Monte Alpet (1611m) a
sud ed il Bric Colmé (1297m) a nord, nella zona degli
impianti sciistici della stazione di San Giacomo di
Roburent/Cardini, ed è raggiunto da una strada asfaltata
solo dal versante orientale mentre una carreggiabile sale dal
versante occidentale ed alcune piste di servizio degli impianti
si inerpicano seguendo i tracciati degli impianti stessi. Tutti
gli itinerari di accesso partono dallo stesso punto, la rotonda
(453m) sulla strada statale 28, che collega Ceva a Mondovì,
all'estremità meridionale del centro abitato di San
Michele Mondovì (445m), ed hanno in comune le parti
iniziali e conclusive, per cui risulta semplice effettuare un
itinerario circolare.
Itinerario A) Il primo itinerario
di accesso inizia alla rotonda (453m) sulla strada statale 28,
che collega Ceva a Mondovì, all'estremità
meridionale del centro abitato di San Michele Mondovì
(445m), dove si imbocca la strada provinciale 218. Si percorre
subito il ponte sul torrente Groglio, si sottopassa la ferrovia e
si comincia a salire dolcemente nella zona industriale; dopo un
incrocio (458m) si prosegue sulla strada provinciale 35 con
tracciato praticamente pianeggiante; ad un incrocio ben segnalato
si lascia a sinistra l'itinerario alternativo C) che risale la
Val Casotto, sale da Pamparato a Serra e successivamente incontra
gli altri itinerari. Dopo aver attraversato con un ponte
(459m) il torrente Corsaglia si transita nel paese di Torre
Mondovì, al termine del quale ad una rotonda (471m) si
ignora la diramazione a sinistra per la frazione Roatta; dopo
aver sfiorato il Santuario di San Gottardo si raggiunge un
incrocio dove si lascia a destra la strada che risale la valle
del torrente Corsaglia e si imbocca la valle del torrente
Roburentello. Si prosegue in moderata ascesa nelle verde e
disabitata vallata fino ad un incrocio (547m) dove si lascia a
destra l'itinerario B) per Montaldo di Mondovì e San
Giacomo e si prosegue seguendo le indicazioni per Roburent. Si
sale dolcemente oltrepassando la località Molino e si
attraversa con uno stretto ponte il torrente Roburentello, poi si
effettua una breve diversione nella valletta laterale del Rio
Freddo che si attraversa con un ponticello (579m). La salita
diventa progressivamente più impegnativa e si affrontano
nel bosco il 1° tornante (624m), il 2° tornante, il 3°
tornante (676m) ed il 4° tornante. Dopo aver superato
alcune case sparse si incontra la borgata La Cascina e si
attraversa la frazione Sant'Antonio Codevilla (756m) allungata
lungo la strada; vi si trovano alcune fontane. In breve si
raggiunge il capoluogo Roburent (788m) e si transita davanti alla
chiesa parrocchiale ed al municipio; alla fine del paese si
arriva ad un incrocio dove si svolta a destra seguendo le
indicazioni per San Giacomo e Cardini e lasciando a sinistra il
tracciato che a Serra si immette sull'itinerario C) che transita
per Pamparato. Il percorso scende leggermente fino alla
borgata Case Monta e si attraversa il torrente Roburentello; dopo
il ponte si riprende a salire superando la borgata Case Garaud e
si procede nel bosco con dure pendenze; dopo una casa isolata si
effettua il 5° tornante (835m). Si percorre un traversone
ben ombreggiato e si affrontano 4 ripidi e stretti tornanti
ravvicinati per arrivare all'estesa località turistica di
San Giacomo (999m) dove si incontra l'itinerario B). Si
transita di fianco alla chiesa parrocchiale e si continua in
moderata ascesa fino ad una rotonda in località Casa Faggi
(1040m) dove si lascia a sinistra il percorso per Serra e
Pamparato (itinerario C) e si svolta a destra seguendo le
indicazioni per Cardini. Il tracciato sale con pendenze molto
impegnative oltrepassando il parcheggio presso la stazione di
partenza di una sciovia; si affrontano i ravvicinati 10°
tornante (1133m) ed undicesimo tornante e si arriva alla frazione
Cardini; si effettua il 12° tornante davanti alla cappella e
si transita con impegnative pendenze a monte delle case. Si
passa fra due condomini e con pendenza molto ripida si percorre
un tratto immersi nel fitto bosco con tracciato stretto e con
asfalto rovinato; dopo l'incrocio con una carreggiabile sulla
destra la pendenza diminuisce ed in breve si arriva alla sella di
valico dove si trovano la Croce dei Cardini, una cappellina
dedicata a San Giovanni ed una fontanella in una zona di piste da
sci.
Itinerario B) Il secondo itinerario coincide con
il primo nella parte iniziale e finale ma si differenzia per il
tratto intermedio. Si segue lo stesso tracciato
dell'itinerario A) da San Michele Mondovì fino
all'incrocio (547m) dove si lascia a sinistra l'itinerario B) per
Roburent e si prosegue a destra seguendo le indicazioni per
Montaldo di Mondovì e San Giacomo. Si guadagna subito
quota con 6 impegnativi e ravvicinati tornanti nel bosco e si
arriva ad un bivio (672m) dove si lascia a sinistra la breve
diramazione a fondo chiuso per Roamarenca. Dopo un gruppo di
case si arriva ad un valico innominato (741m) sul crinale tra la
valle del torrente Corsaglia e la valle del torrente Roburentello
nella parte più bassa della frazione Roapiana. Si
lascia sulla destra una stradina che scende nella valle del
torrente Corsaglia e si affrontano il 7° tornante (751m) e
l'ottavo tornante per arrivare a Montaldo di Mondovì
(778m), paese edificato sul crinale tra le due valli. Il
percorso discende moderatamente fino alla cappella di
Sant'Antonio (755m) dove si riprende a salire affrontando gli
impegnativi 9° tornante, 10° tornante, 11° tornante e
12° tornante (816m), in corrispondenza del quale si lascia a
sinistra la breve diramazione a fondo chiuso per la borgata
Roadevolpi. Si arriva con facilità ad un'ampia rotonda
(836m) in località San Bernardo dove si lascia a destra la
strada che scende in Valle Corsaglia e si prosegue lungo la
strada provinciale 183 per raggiungere Sant'Anna Collarea (867m),
piccola frazione ora diventata stazione turistica. Si continua
in decisa ascesa tra moderne costruzioni turistiche e si arriva
in frazione San Salvatore dove si affrontano 2 tornanti
ravvicinati; si supera il confine comunale uscendo dal territorio
di Montaldo di Mondovì ed arrivando a San Giacomo di
Roburent sempre tra le moderne costruzioni che hanno praticamente
saldato Sant'Anna, San Salvatore e San Giacomo in un unico centro
abitato. In breve si incrocia il tracciato dell'itinerario A)
proveniente da Roburent e si raggiunge la chiesa di San Giacomo;
procedendo sul percorso già descritto si perviene al
passo.
Itinerario C) Anche questo itinerario ha in
comune con gli altri un breve tratto iniziale ed il ripido tratto
conclusivo da Casa Faggi al valico. L'itinerario inizia ad una
rotonda (453m) sulla strada statale 28, che collega Ceva a
Mondovì, all'estremità meridionale del centro
abitato di San Michele Mondovì (445m) dove si imbocca la
strada provinciale 218. Si percorre subito il ponte sul
torrente Groglio, si sottopassa la ferrovia e si comincia a
salire dolcemente nella zona industriale; dopo un incrocio (458m)
si prosegue sulla strada provinciale 35 con tracciato
praticamente pianeggiante; ad un incrocio ben segnalato appena
prima di Torre Mondovì si svolta a sinistra seguendo le
indicazioni per Pamparato, si attraversa il torrente Corsaglia e
si imbocca la laterale Val Casotto. Si procede in falsopiano
nella larga e verde vallata superando il borgo di Tetti Casotto
Sottani (483m) ed arrivando ad una rotonda (491m) dove si lascia
a sinistra il tracciato per Monasterolo Casotto; si prosegue
lungo il fondovalle seguendo la strada provinciale 164. Il
tracciato attraversa il torrente Casotto sul ponte Tetti Casotto
(501m) e si procede senza difficoltà nella valle verde e
spopolata; si riattraversa il torrente sul ponte Desnì
(573m); subito dopo la diramazione a sinistra per Monasterolo
Casotto si attraversa il torrente Castorello sul ponte Scuole
(651m) e poco dopo si ignora una stradina a destra che attraversa
il torrente Casotto per raggiungere alcune piccole borgate. Si
attraversa il torrente Casotto sul ponte Tetti Casotto (501m) e
si procede senza difficoltà nella valle verde e spopolata;
si riattraversa il torrente sul ponte Desnì (573m); subito
dopo la diramazione a sinistra per Monasterolo Casotto si
attraversa il torrente Castorello sul ponte Scuole (651m) e poco
dopo si ignora una stradina a destra che attraversa il torrente
Casotto per raggiungere alcune piccole borgate. Dopo un altro
tratto facile e noioso si attraversa il torrente Casotto sul
ponte Lisetto (691m); si continua senza difficoltà, si
supera la Casa Piantorre (750m) e si arriva all'incrocio (764m)
dove si lascia a sinistra il tracciato che percorre il ponte
Muzzapello, raggiunge il centro storico di Pamparato (795m) con
la chiesa parrocchiale ed il municipio, che sorge in alto
rispetto al fondovalle, e sale alla stazione turistica di San
Grato di Viola dalla quale si raggiunge il Valico
Madonna della Neve (1037m). Dopo aver attraversato il
torrente sul ponte Riviera Bassa si arriva ad una rotonda (769m)
nella zona bassa e moderna di Pamparato dove si lasciano a
sinistra una seconda strada di accesso al centro storico ed il
percorso che conduce a Garessio attraverso la Colla
di Casotto (1381m)) e si imbocca a destra la strada
provinciale 35 seguendo le indicazioni per Serra e San
Giacomo. Si scende leggermente al ponte (767m) e si comincia
finalmente a salire con pendenza che diventa subito dura; si
affrontano tre tornanti ravvicinati e si lascia a destra ad un
incrocio (831m) l'accesso ad un agriturismo; dopo il 4°
tornante si lascia a sinistra (874m) l'accesso alla borgata Casa
Braie. Dopo il 5° ed il 6° tornante si arriva
faticosamente a Serra di Pamparato (959m), frazione edificata sul
crinale tra la valle del torrente Casotto ad est e la valle del
torrente Roburentello ad ovest; appena prima della chiesa davanti
ad una fontana si abbandona la strada principale per Roburent e
si svolta a sinistra seguendo le indicazioni per San Giacomo,
Cardini e Montaldo di Mondovì. Dopo un tratto di
moderata salita si procede in falsopiano fino al piazzale (972m)
di fronte alla stazione di partenza della seggiovia per il Monte
Alpet; dopo un tratto ancora pianeggiante la salita riprende
impegnativa e si continua nel bosco fino alla rotonda di Casa
Faggi (1040m) dove si imbocca a sinistra il ripido tratto
conclusivo già descritto nell'itinerario A).
(Itinerario
percorso il 02/08/2022)
|