Il
valico è posizionato nel comune di Viola sul crinale tra
la Val Casotto ad ovest e la valle del torrente Mongia ad est e
vi sorge il Santuario della Madonna della Neve, edificato nelle
forme attuali tra il 1884 ed il 1894 ingrandendo la preesistente
cappella. L'accesso è possibile mediante 3 strade
asfaltate; sul versante orientale si sale direttamente mediante
il percorso che sale da Lisio a Viola e da qui al passo; sul
versante occidentale il tracciato conduce da Pamparato a San
Grato di Viola, da dove una strada di crinale raggiunge in breve
il valico; un terzo itinerario sale dalla Val Casotto a
Monasterolo Casotto e poi si snoda in costa sul crinale fra le
due valli fino ad arrivare al passo.
Sul versante
orientale l'itinerario inizia a Lisio (575m); si segue la stretta
strada provinciale 34 che risale la valle del torrente Mongia in
moderata salita fino all'incrocio (660m) dove si lascia a
sinistra la strada asfaltata per Viola Castello ed il Colle
di San Giacomo (1066m). Si sale con dure pendenze
affrontando il 1° ed il 2° tornante ed arrivando ad un
gruppo di case (765m) dove si incontra una breve contriopendenza;
si superano il 3° tornante ed il 4° tornante (819m) per
arrivare a Viola dove si transita di fronte alla chiesa e si
raggiunge il municipio (827m). Si segue ancora per un
centinaio di metri la strada provinciale per San Grato (St.Grée)
fino ad una curva dove la si lascia a sinistra per imboccare la
strada comunale che procede diritta tra le case in forte salita;
dopo altri 200 metri si effettua il 5° tornante a sinistra
seguendo le indicazioni e lasciando a destra una strada fra le
case. Si esce dal centro abitato e con forti pendenze e fondo
asfaltato ma a tratti dissestato si guadagna quota nel bosco
affrontando il 6° tornante, il ravvicinato 7° tornante,
l'ottavo tornante ed il 9° tornante, dove si ignora una pista
a fondo naturale a destra. Con l'ultima dura rampa si
raggiunge il passo dove sorge il Santuario della Madonna della
Neve; vi si trova una fontanella.
Sul versante occidentale
l'itinerario più diretto inizia nella parte bassa di
Pamparato, paese situato lungo il tracciato che percorre la Val
Casotto arrivando alla Colla
di Casotto (1381m). Si abbandona la strada provinciale 164
di fondovalle ad un incrocio (764m) seguendo le indicazioni per
il centro di Pamparato, Viola S. Grée e Valle Mongia e si
imbocca la strada provinciale 178 che percorre il ponte
Muzzapello ed affronta il 1° tornante; all'inizio del centro
storico di Pamparato (795m) con la chiesa parrocchiale ed il
municipio, che sorge in alto rispetto al fondovalle, si svolta a
sinistra effettuando il 2° tornante ed imboccando la strada
provinciale 330. Si sale nel bosco su strada stretta con
pendenze impegnative e dopo il 3° tornante (816m) si ignorano
le diramazioni a sinistra ed a destra; in corrispondenza del 4°
tornante si ignora una stradina a destra che consente l'accesso
ad un gruppo di case. Si affronta l'ampio 5° tornante in
una zona di case sparse prima di entrare nel bosco procedendo con
pendenze impegnative; dopo l'incrocio (1002m) dove si lascia a
destra la diramazione per la borgata Abramo si procede in
falsopiano e leggera discesa fino al ponte sul Rio di Castorello,
che rappresenta il confine comunale tra Pamparato e Viola. Il
tracciato riprende a salire con pendenze impegnative per arrivare
a San Grato (1019m), località turistica edificata su una
sella tra la Val Casotto ad ovest e la valle del torrente Mongia
ad est; il toponimo Saint-Grée è stato inventato
per motivi commerciali. Si lascia diritta la strada che scende
direttamente al capoluogo Viola e si imbocca a sinistra una
stradina asfaltata che sale leggermente ai campi da tennis,
transita in località Tetti della Colla e senza diccioltà
altimetriche raggiunge il valico dove sorge il santuario.
Il
terzo itinerario di accesso inizia ad una rotonda (453m) sulla
strada statale N. 28, che collega Ceva a Mondovì,
all'estremità meridionale del centro abitato di San
Michele Mondovì (445m) dove si imbocca la strada
provinciale N. 218. Si percorre subito il ponte sul torrente
Groglio, si sottopassa la ferrovia e si comincia a salire
dolcemente nella zona industriale; dopo un incrocio (458m) si
prosegue sulla strada provinciale N. 35 con tracciato
praticamente pianeggiante; ad un incrocio ben segnalato appena
prima di Torre Mondovì si svolta a sinistra, si attraversa
il torrente Corsaglia e si imbocca la Val Casotto. Si procede
in leggera salita nella larga e verde vallata superando il borgo
di Tetti Casotto Sottani (483m) ed arrivando ad una rotonda
(491m) dove si svolta a sinistra seguendo le indicazioni per
Monasterolo Casotto e lasciando diritta la strada di fondovalle
che conduce a Pamparato, dove inizia l'itinerario B), ed alla
Colla di
Casotto (1381m). Si imbocca la strada provinciale N. 139
che sale affrontando gli stretti 1° tornante e 2°
tornante presso le case di Tetti Casotto Soprani; con un lungo
traversone nel bosco si arriva a Monasterolo Casotto ed
all'inizio del centro abitato presso una chiesa si affronta il 3°
tornante (719m) lasciando a destra la via che conduce nel centro
del paese. La sede stradale diventa più stretta e si
risale la parete sopra il paese affrontando l'ampio 4°
tornante, il 5° tornante, dove si lascia a destra una strada
asfaltata per la chiesa parrocchiale e le scuole, ed il 6°
tornante (763m), dove si ignora la diramazione a sinistra. Si
raggiunge la frazione Borgata Soprana dove ad un incrocio (814m)
si può scegliere se imboccare a sinistra la ripida
circonvallazione seguendo le indicazioni per Viola e Lisio oppure
attraversare il paese; con una bicicletta da corsa è
consigliabile percorrere la circonvallazione che presenta un
fondo migliore. Se si decide di tenere a destra si attraversa
con alcune strettoie l'allungato centro abitato, poi si entra nel
bosco e si incontra il 7° tornante (850m), in corrispondenza
del quale si ignora a destra la diramazione a fondo chiuso per il
Santuario di San Colombano. In forte salita con fondo
dissestato si arriva all'incrocio con la circonvallazione
proveniente da sinistra e subito dopo si raggiunge il valico
denominato La Colla (898m), sullo spartiacque tra la Val Casotto
ad ovest e la valle del torrente Mongia ad est, dove si lascia a
sinistra una carreggiabile presso il cartello del passo. Si
prosegue in quota lungo il crinale tra boschi ed ampie radure
prative superando il Colle di Val Tardita (915m) dove si apre
brevemente la visuale ad est verso la Val Mongia e si incontra
una breve contropendenza. Si procede sul versante della Val
Casotto generalmente nel bosco fino ad arrivare al valico di
Colla Bassa (990m) in località Quattro Strade, così
denominata perché vi convergono diversi percorsi; una
strada asfaltata scende a Lisio in Val Mongia. Dopo 900 metri
di salita impegnativa si scende fino ad un tratto roccioso, poi
si prosegue in falsopiano e leggera salita aggirando il Bric del
Monte (1208m) sul suo versante occidentale fino a sbucare sopra
il valico. Con una breve ma forte discesa si arriva
all'insellatura dove sorge il Santuario della Madonna della Neve
(1037m); il cartello che vi si trova riporta una quota
sbagliata.
(Itinerario percorso il 5 agosto 2021).
|