Il
valico collega la valle del torrente Mongia ad ovest con la valle
del fiume Tanaro a est mediante una strada molto stretta e
solitaria ma asfaltata; il versante occidentale da Priola è
stato in passato chiuso al traffico per frane e bisogna
informarsi preventivamente sulla sua percorribilità. Nel
2021 si incontra un asfalto appena rifatto e pressoché
perfetto negli ultimi 3 chilometri della salita sul versante
della Val Mongia e sul versante della valle del Tanaro.
Sul
versante occidentale l'itinerario inizia a Lisio (575m); si segue
la stretta strada provinciale 34 asfaltata che risale la valle
del torrente Mongia in moderata salita fino all'incrocio (660m)
dove si lascia a destra la strada provinciale asfaltata per Viola
(827m) dove si può proseguire lungo la strada provinciale
fino alla stazione turistica di San Grato (St. Grée)
oppure imboccare a destra il tracciato che sale al Valico
Madonna della Neve (1037m). Si procede a sinistra in
discesa dapprima sensibile e poi dolce fino al ponte sul torrente
Mongia; dopo un centinaio di metri pianeggianti si lascia a
destra una strada asfaltata presso le case sparse della borgata
Riviera (633m) e si comcia a salire affrontando il 1°
tornante e, dopo un traversone dissestato, il 2° tornante
(710m) ai piedi dei ruderi del castello ed appena prima della
frazione Viola Castello che si attraversa con dure pendenze. Dopo
due tornanti vicinissimi si procede senza difficoltà
incontrando in veloce sequenza le borgate Rossi (768m), Bricco
(769m) con la chiesa e Riva (772m); si scende brevemente fino al
ponticello su un torrente dove si riprende a salire; in moderata
pendenza si oltrepassano le poche case di Garberi ed in ripida
ascesa si arriva a Bianche (839m); davanti alla chiesetta e
presso una fontana si effettua il 5° tornante seguendo le
indicazioni per Priola. Il tracciato si impenna e con ripide
pendenze si affrontano i ravvicinati 6° tornante, 7°
tornante, 8° tornante, 9° tornante e 10° tornante
(908m) nel bosco sopra il paese; un lungo e duro traversone
conduce in un bosco molto ben gestito all'undicesimo tornante ed
in corrispondenza del 12° tornante (1058m) si incontra una
strada alternativa con divieto di transito; con l'ultima breve
rampa si arriva al passo, dove sorge la cappella di San Giacomo;
il luogo è ameno anche se il bosco impedisce di godere di
un ampio panorama.
Sul versante orientale il tracciato
inizia ad un incrocio (549m) appena fuori del centro abitato di
Priola verso Garessio dove si abbandona la strada statale 28, del
Colle di Nava, per imboccare la Via Diaz seguendo le indicazioni
per Careffi e Viola; si sale subito decisamente ed al primo bivio
dopo 100 metri si tiene a destra imboccando la Via Mondovì
e lasciando a sinistra la via di accesso al centro della borgata
Careffi. Dopo altri 250 metri al successivo incrocio si svolta
a destra uscendo dal paese ed entrando nel bosco in ripida
ascesa. Si affrontano il 1° tornante ed il 2° tornante
(622m), dove si distacca a destra una carreggiabile; il tracciato
è stretto, senza protezione verso valle e l'asfalto
risulta piuttosto rovinato. Si abbandona la valle del Tanaro
entrando in una valletta laterale e dopo un edificio isolato si
incontrano il 3° tornante (705m) ed il vicino 4° tornante
(732m), dove si lascia a destra una carreggiabile.La pendenza
rimane costantemente ripida e dopo una casa isolata si affrontano
il 5° tornante (801m), il 6° tornante ed i ravvicinati 7°
ed 8° tornante (895m); dopo il 9° tornante (973m) si
lascia a sinistra la diramazione a fondo chiuso per i Tetti
Canova e le Case Nascio (1016m). Si inizia un lungo e facile
traversone che si snoda solitario nel bosco; presso i Tetti
Ravoira si incontra a destra una strada a fondo naturale che sale
da Pievetta (535m), frazione di Priola situata nel fondovalle 1,8
Km a nord del capoluogo. Si percorre l'ultimo tratto di salita
con asfalto rifatto nel 2021 e dopo aver lasciato una diramazione
a destra si arriva al passo.
Una carreggiabile sempre
ciclabile con pendenza molto irregolare si dirige verso sud lungo
il crinale, supera un primo generatore eolico in posizione
panoramica con vista sulla catena alpina ed il Monviso e
raggiunge un secondo generatore al Colle della Rama
(1095m).
(Itinerario percorso dalla Val Mongia il 5 agosto
2021).
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