Il
valico collega la valle del Boite, affluente del Piave, con la
Val di Landro, laterale della Val Pusteria, mediante la strada
statale N. 51, di Alemagna, arteria ampia e ben asfaltata, ma
purtroppo molto trafficata. Chi è dotato di
mountain-bike può percorrere la pista ciclabile a fondo
naturale ricavata sulla sede della vecchia ferrovia dismessa che
si snoda quasi sempre in parallelo alla strada.
Sul
versante meridionale veneto si esce dal centro abitato di Cortina
d'Ampezzo (1210m) in sensibile salita fino ad una piazzola
(1287m) dove si lascia a destra una strada sterrata chiusa al
traffico appena prima del cartello della località Brite de
Val dove dopo due baite a sinistra si lascia a sinistra (1290m)
una breve diramazione. Subito dopo in località Fiames
si oltrepassano strutture sportive, alcuni edifici ed un albergo
di fronte ad una casa cantoniera (1295m). Si prosegue senza
difficoltà nell'ampia valle del Boite alternando lunghi
falsopiani a leggere salite ed anche qualche tratto di dolce
discesa in uno splendido scenario dolomitico. Ad un incrocio
(1325m) si lascia a sinistra una breve diramazione che conduce al
parcheggio base per le escursioni in Val di Fanes. Dopo il
cartello di ingresso nel “Parco Naturale delle Dolomiti di
Ampezzo” ed il ponte sul torrente Felizon ll percorso
cambia aspetto e comincia a salire con pendenza sempre più
accentuata nella strettoia in cui la valle volge verso est;
questo è l'unico tratto impegnativo con vero aspetto di
strada di montagna; si affronta il 1° tornante, in
corrispondenza del quale si lascia a sinistra una diramazione per
Malga Ra Stua, ed il vicino 2° tornante (1450m). Dopo aver
superato la strettoia la salita diventa più dolce, si
transita davanti ad una casa cantoniera (1468m), si percorre il
Ponte di Rancona (1494m), si oltrepassano il Rifugio Ospitale
(1488m) e la vicina chiesetta di San Nicolò e si procede
senza difficoltà tra i boschi fino al valico, dove sorge
un ristorante di fronte ad una bella fontana.
Sul versante
settentrionale altoatesino il percorso inizia alla grande rotonda
(1216m) subito ad est del valico della Sella di Dobbiaco (1216m)
fra Dobbiaco/Toblach a nord e Dobbiaco Nuovo a sud; si lascia la
strada statale N.49 della Pusteria, che percorre la Val Pusteria
da Bressanone/Brixen fino al valico italo-austriaco di Prato alla
Drava/Winnebach, e si imbocca la strada statale N.51, di
Alemagna, che si dirige verso sud. Il tracciato percorre il
ponte sulla ferrovia e sfiora il centro abitato di Dobbiaco Nuovo
edificato intorno alla stazione ferroviaria, costeggia (1263m) il
lago di Dobbiaco (1256m) e percorre senza difficoltà la
stretta e boscosa Val di Landro; dopo aver attraversato il fiume
Rienza/Rienz al Ponte della Chiusa (1325m) si prosegue in
falsopiano e leggera ascesa con lunghi rettilinei. La valle si
allarga e, dopo i ruderi del Forte di Landro, l'apertura della
Val Rienza consente un mirabile panorama sulle Tre Cime di
Lavaredo; si procede in piano costeggiando il Lago di
Landro/Durrensee (1403m) e si raggiunge la località di
Carbonin/Schluderbach (1432m), dove si lascia a sinistra la
strada per il Col
Sant'Angelo (1756m), Misurina e la valle del Piave. Si
sale dolcemente ed agevolmente lasciando sulla destra (1450m) la
difficoltosa strada a fondo naturale per Pratopiazza
(1993m); continuando senza difficoltà tra i boschi in un
maestoso scenario dolomitico si arriva al passo.
(Itinerario
percorso il 31/07/1994)
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