Il
valico collega Auronzo di Cadore e la valle dell'Ansiei,
affluente del Piave, con la Valle di Landro, laterale della Val
Pusteria, percorsa dal fiume Rienza, passando tra i massicci del
Cristallo ad ovest e delle Tre Cime di Lavaredo ad est. La
strada provinciale 49, di Misurina, è buona e larga,
interamente asfaltata, ma molto frequentata nei mesi estivi; la
pendenza risulta molto impegnativa, soprattutto sul versante
meridionale, con punte nettamente superiori al 10%. La
toponomastica è oggetto di discussioni: il valico è
anche indicato sull'enciclopedia Treccani con il toponimo Passo
di Misurina mentre qualcuno sostiene che il toponimo Col
Sant'Angelo sia riferito all'altura che lo domina; i cartelli
stradali riportano solo il nome della località di
Misurina. La carta regionale della regione Veneto riporta la
scritta Col Sant'Angelo centrata esattamente sul passo e
sull'incrocio che vi si trova; riteniamo pertanto corretto
denominare il valico con il toponimo Col Sant'Angelo.
Sul
versante meridionale da Auronzo di Cadore (864m) si percorre in
tranquillo falsopiano la strada che attraversa le frazioni Riziò
(868m), Reane (871m), Case Orsolina (899m) e Giralba (941m);
sollevando lo sguardo attraverso l'apertura della Val Marzon si
scorgono le Tre Cime di Lavaredo e, ai loro piedi, il rifugio
Auronzo (2320m); la vallata diventa poi progressivamente più
stretta, boscosa e spopolata. Si transita davanti alla
centrale elettrica di Somprade (988m) e presso le baite sparse di
Somprade (1019m); dopo le poche case di Cosderuoibe (1039m) si
comincia a salire dolcemente tra boschi interrotti da casolari e
baite sparsi sulla montagna; in leggera discesa si arriva a Palus
San Marco (1112m). La valle piega ora verso nord e la strada
sale tra fitti boschi con pendenza sempre più accentuata
fino a diventare durissima dopo il cartello di quota 1300 metri
sul livello del mare. Si supera un albergo isolato (1368m) in
località Casera Orsolina, di fronte al quale si dirama la
stradina di accesso alle baite di Valbona, e si affrontano i
ravvicinati 1° e 2° tornante, il 3° tornante (1479m)
ed il 4° tornante. Dopo il 5° ed il 6° tornante si
arriva all'incrocio in località Dogana vecchia (1641m)
dove si abbandona la strada che a sinistra raggiunge il Passo
Tre Croci (1805m) e Cortina d'Ampezzo e si prosegue diritti
in direzione nord. Si continua ancora in dura salita nel bosco
fino a sbucare fra i prati all'inizio della conca del valico, che
si raggiunge in leggera ascesa; subito dopo il Villaggio Alpino
Pio XII si raggiunge il piccolo ed incantevole lago di Misurina
(1751m), sulle cui sponde sorgono alberghi e ristoranti immersi
nel verde. Dopo aver costeggiato in piano per 650 metri il
bacino fino alla sua estremità settentrionale si percorre
una rampa di 250 metri che conduce alla sommità del passo
dove parte la durissima e bellissima strada asfaltata (a pedaggio
per i veicoli a motore) delle Tre
Cime di Lavaredo che in 7,1 Km con pendenze fino al 18%
conduce al rifugio Auronzo (2320m), ai piedi delle famosissime
Tre Cime di Lavaredo.
Sul versante settentrionale il
percorso inizia alla grande rotonda (1216m) subito ad est del
valico della Sella di Dobbiaco (1216m) fra Dobbiaco/Toblach a
nord e Dobbiaco Nuovo a sud; si lascia la strada statale N.49
della Pusteria, che percorre la Val Pusteria da Bressanone/Brixen
fino al valico italo-austriaco di Prato alla Drava/Winnebach, e
si imbocca la strada statale N.51, di Alemagna, che si dirige
verso sud. Il tracciato percorre il ponte sulla ferrovia e
sfiora il centro abitato di Dobbiaco Nuovo edificato intorno alla
stazione ferroviaria, costeggia (1263m) il lago di Dobbiaco
(1256m) e percorre senza difficoltà la stretta e boscosa
Val di Landro; dopo aver attraversato il fiume Rienza/Rienz al
Ponte della Chiusa (1325m) si prosegue in falsopiano e leggera
ascesa con lunghi rettilinei. La valle si allarga e, dopo i
ruderi del Forte di Landro, l'apertura della Val Rienza consente
un mirabile panorama sulle Tre Cime di Lavaredo; si procede in
piano costeggiando il Lago di Landro/Durrensee (1403m) e si
raggiunge la località di Carbonin/Schluderbach (1432m),
dove si lascia a destra la strada che raggiunge Cortina d'Ampezzo
attraverso la Selletta
di Cimabanche (1529m) e si tiene a sinistra procedendo in
falsopiano e moderata ascesa fino al Ponte della Marogna (1476m),
antico confine italo-austriaco ed ora limite regionale tra Veneto
ed Alto Adige. Si inizia a salire con pendenze moderate fino
allo stretto 1° tornante, poi la strada si impenna e sale con
pendenze impegnative affrontando il 2° tornante (1516m) e
percorrendo un lungo traversone nella boscosa e stretta
vallata. Con un tratto facile si attraversa il torrente Popena
su un ponte (1616m) e subito dopo si oltrepassa il ristorante di
Malga Popena (1623m) prima di effettuare una diversione nella
stretta Val Popena ed attraversare alla sua testata il torrente
Popena (1661m). Si procede ancora in forte salita nel bosco
aggirando un costone e quando si esce tra i prati la pendenza
diminuisce e si arriva senza difficoltà al Col
Sant'Angelo.
(Itinerario percorso il 03/08/1987 salendo da
Auronzo)
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