COL SANT'ANGELO, 1756m (Belluno)



Accesso da Auronzo di Cadore 23,9 Km

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Auronzo(864)-Giralba(941) 

5,3

77

1,45

Giralba(941)-Cosderuoibe(1039)

6,2

98

1,58

Cosderuoibe(1039)-Palus(1112)

2,7

73

2,70

Palus(1112)-quota 1300

4,1

188

4,58

quota 1300-quota 1500

2,4

200

8,33

quota 1500-quota 1600

1,1

100

9,09

quota 1600-bivio Dogana vecchia(1641)

0,4

41

10,25

bivio Dogana vecchia(1641)-Misurina(1751)

1,7

110

6,47

Misurina(1751)-Col Sant'Angelo(1756)

0,9

5

0,56




Accesso da Dobbiaco 19,6 Km

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Dobbiaco(1216)-Ponte della Chiusa(1325)

6,2

109

1,76

Ponte della Chiusa(1321)-Carbonin(1432)

7,3

111

1,52

Carbonin(1432)-Ponte della Marogna(1476)    

1,0

44

4,40

Ponte della Marogna(1476)-2° tornante(1516)

0,7

40

5,71

2° tornante(1516)-Malga Popena(1623)

1,7

107

6,29

Malga Popena(1623)-Col Sant'Angelo(1756)

2,7

133

4,93




Il valico collega Auronzo di Cadore e la valle dell'Ansiei, affluente del Piave, con la Valle di Landro, laterale della Val Pusteria, percorsa dal fiume Rienza, passando tra i massicci del Cristallo ad ovest e delle Tre Cime di Lavaredo ad est.
La strada provinciale 49, di Misurina, è buona e larga, interamente asfaltata, ma molto frequentata nei mesi estivi; la pendenza risulta molto impegnativa, soprattutto sul versante meridionale, con punte nettamente superiori al 10%.
La toponomastica è oggetto di discussioni: il valico è anche indicato sull'enciclopedia Treccani con il toponimo Passo di Misurina mentre qualcuno sostiene che il toponimo Col Sant'Angelo sia riferito all'altura che lo domina; i cartelli stradali riportano solo il nome della località di Misurina.
La carta regionale della regione Veneto riporta la scritta Col Sant'Angelo centrata esattamente sul passo e sull'incrocio che vi si trova; riteniamo pertanto corretto denominare il valico con il toponimo Col Sant'Angelo.

Sul versante meridionale da Auronzo di Cadore (864m) si percorre in tranquillo falsopiano la strada che attraversa le frazioni Riziò (868m), Reane (871m), Case Orsolina (899m) e Giralba (941m); sollevando lo sguardo attraverso l'apertura della Val Marzon si scorgono le Tre Cime di Lavaredo e, ai loro piedi, il rifugio Auronzo (2320m); la vallata diventa poi progressivamente più stretta, boscosa e spopolata.
Si transita davanti alla centrale elettrica di Somprade (988m) e presso le baite sparse di Somprade (1019m); dopo le poche case di Cosderuoibe (1039m) si comincia a salire dolcemente tra boschi interrotti da casolari e baite sparsi sulla montagna; in leggera discesa si arriva a Palus San Marco (1112m).
La valle piega ora verso nord e la strada sale tra fitti boschi con pendenza sempre più accentuata fino a diventare durissima dopo il cartello di quota 1300 metri sul livello del mare.
Si supera un albergo isolato (1368m) in località Casera Orsolina, di fronte al quale si dirama la stradina di accesso alle baite di Valbona, e si affrontano i ravvicinati 1° e 2° tornante, il 3° tornante (1479m) ed il 4° tornante.
Dopo il 5° ed il 6° tornante si arriva all'incrocio in località Dogana vecchia (1641m) dove si abbandona la strada che a sinistra raggiunge il Passo Tre Croci (1805m) e Cortina d'Ampezzo e si prosegue diritti in direzione nord.
Si continua ancora in dura salita nel bosco fino a sbucare fra i prati all'inizio della conca del valico, che si raggiunge in leggera ascesa; subito dopo il Villaggio Alpino Pio XII si raggiunge il piccolo ed incantevole lago di Misurina (1751m), sulle cui sponde sorgono alberghi e ristoranti immersi nel verde.
Dopo aver costeggiato in piano per 650 metri il bacino fino alla sua estremità settentrionale si percorre una rampa di 250 metri che conduce alla sommità del passo dove parte la durissima e bellissima strada asfaltata (a pedaggio per i veicoli a motore) delle Tre Cime di Lavaredo che in 7,1 Km con pendenze fino al 18% conduce al rifugio Auronzo (2320m), ai piedi delle famosissime Tre Cime di Lavaredo.

Sul versante settentrionale il percorso inizia alla grande rotonda (1216m) subito ad est del valico della Sella di Dobbiaco (1216m) fra Dobbiaco/Toblach a nord e Dobbiaco Nuovo a sud; si lascia la strada statale N.49 della Pusteria, che percorre la Val Pusteria da Bressanone/Brixen fino al valico italo-austriaco di Prato alla Drava/Winnebach, e si imbocca la strada statale N.51, di Alemagna, che si dirige verso sud.
Il tracciato percorre il ponte sulla ferrovia e sfiora il centro abitato di Dobbiaco Nuovo edificato intorno alla stazione ferroviaria, costeggia (1263m) il lago di Dobbiaco (1256m) e percorre senza difficoltà la stretta e boscosa Val di Landro; dopo aver attraversato il fiume Rienza/Rienz al Ponte della Chiusa (1325m) si prosegue in falsopiano e leggera ascesa con lunghi rettilinei.
La valle si allarga e, dopo i ruderi del Forte di Landro, l'apertura della Val Rienza consente un mirabile panorama sulle Tre Cime di Lavaredo; si procede in piano costeggiando il Lago di Landro/Durrensee (1403m) e si raggiunge la località di Carbonin/Schluderbach (1432m), dove si lascia a destra la strada che raggiunge Cortina d'Ampezzo attraverso la Selletta di Cimabanche (1529m) e si tiene a sinistra procedendo in falsopiano e moderata ascesa fino al Ponte della Marogna (1476m), antico confine italo-austriaco ed ora limite regionale tra Veneto ed Alto Adige.
Si inizia a salire con pendenze moderate fino allo stretto 1° tornante, poi la strada si impenna e sale con pendenze impegnative affrontando il 2° tornante (1516m) e percorrendo un lungo traversone nella boscosa e stretta vallata.
Con un tratto facile si attraversa il torrente Popena su un ponte (1616m) e subito dopo si oltrepassa il ristorante di Malga Popena (1623m) prima di effettuare una diversione nella stretta Val Popena ed attraversare alla sua testata il torrente Popena (1661m).
Si procede ancora in forte salita nel bosco aggirando un costone e quando si esce tra i prati la pendenza diminuisce e si arriva senza difficoltà al Col Sant'Angelo.

(Itinerario percorso il 03/08/1987 salendo da Auronzo)



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