Il
valico collega mediante una strada asfaltata la valle di Stava
con la strada che conduce da Cavalese al Passo
di Lavazè (1816m).
Sul versante meridionale si
parte da Cavalese (995m) imboccando ad una rotonda (1007m) nella
parte occidentale del centro abitato la strada statale 620 che
sale con una serie di impegnativi tornanti prima tra le
abitazioni e poi tra i prati: si affrontano l'ampio 1°
tornante sinistrorso, il 2° tornante destrorso (1054m), in
corrispondenza del quale si lascia a sinistra la diramazione per
un ristorante, il 3° tornante sinistrorso (1083m), in
corrispondenza del quale si incontra il cartello di fine del
centro abitato di Cavalese, il 4° tornante destrorso (1100m)
tra i prati presso un traliccio ed il 5° tornante sinistrorso
(1118m) dopo il quale si incontra il cartello “Daiano”. Ad
un incrocio (1145m) si lascia a sinistra un primo tracciato che
conduce nella parte bassa di Daiano, dove sorge la chiesa
parrocchiale, e subito dopo si effettua il 6° tornante
destrorso; si oltrepassa l'incrocio (1168m) dove si lascia a
sinistra la strada provinciale 126 per il centro di Daiano e per
Carano e si scende per 300 metri fino al punto in cui l'asfalto
cede il posto ad un fastidioso pavé all'ingresso nel paese
di Varena. La strada si impenna e sale con pendenze molto dure
effettuando il 7° tornante di fronte ad una fontana e
transitando nella piazzetta della posta e del municipio di Varena
(1180m); subito dopo si percorre una strettoia fra le case. Si
continua in forte salita nella parte alta (1236m) del paese dove
si incontrano due belle fontane e poi in mezzo a fitti boschi con
pendenze sempre dure effettuando ampi curvoni. Dopo il
ristorante “Alla Baita” (1363m) la pendenza
diminuisce, si transita davanti ad una cava; con pendenza
moderata si raggiunge l'ex osteria alla Chiusa (1401m) e si
arriva all'incrocio (1446m) dove si svolta a destra lasciando a
sinistra la strada per il Passo di Lavazè ed in breve si
raggiunge in falsopiano il valico.
Sul versante orientale
si parte da Tesero, che dista solo 4 Km da Cavalese; ad un
incrocio (989m) presso il ponte sul Rio Stava si imbocca la
strada provinciale 215 seguendo le indicazioni per Stava ed Alpe
di Pampeago; il tracciato risale con sensibile pendenza la valle
di Stava tra prati e boschi. Dopo aver attraversato il
torrente su un ponte (1032m) si affronta il 1° tornante
(1049m) in corrispondenza del quale si incontra la strada vecchia
che percorre l'altro lato della valle; si superano la frazione
Propian (1111m), il Maso Sfronzon (1174m) ed una cappella (1197m)
e si raggiunge Stava (1232m), paese ricostruito dopo il tremendo
disastro che nel luglio 1985 devastò la vallata con
un'immane colata di fango per il cedimento delle dighe delle
miniere sovrastanti. Poco dopo Stava si lascia a destra ad un
incrocio (1279m) la strada per l'Alpe di Pampeago (1757m),
attrezzata stazione turistica ai piedi del Latemar e più
volte luogo di arrivo di una tappa al Giro d'Italia, ed il Passo
di Pampeago (2005m) e si svolta a sinistra per attraversare
il torrente su un ponte (1286m). Si sale con pendenza
impegnativa e si affronta il 1° tornante (1318m) presso il
quale si trova un albergo-ristorante, poi si entra nel bosco per
effettuare il 2° tornante (1340m). Dopo il 3° tornante
(1429m) si effettua l'ultimo tratto che conduce al passo, che si
trova in corrispondenza di un ampia curva a destra; subito dopo
ci sono due carreggiabili sbarrate a sinistra.
Dal momento
che tra Cavalese e Tesero ci sono solo pochi chilometri di
fondovalle l'itinerario circolare percorrendo entrambi i versanti
risulta facilmente realizzabile.
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