PASSO DI PAMPEAGO, 2005m (Bolzano-Trento)



Accesso da Tesero 10,4 Km

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Tesero(989)-1° tornante(1049)

1,0

60

6,00

1° tornante(1049)-bivio Pramadiccio(1279) 

2,7

230

8,52

bivio Pramadiccio(1279)-Alpe di Pampeago(1764)

4,1

485

11,83

Alpe di Pampeago(1764)-parcheggio(1866)

1,0

102

10,20

parcheggio(1866)-Zischgalm(2005)

1,6

139

8,69





Accesso da Cardano/Ega 24,0 Km

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Cardano(290)-Ponte Nova(872)

11,7

582

4,97

Ponte Nova(872)-incrocio Ega(934)

1,1

62

5,64

incrocio Ega(934)-San Floriano/Obereggen(1561)

5,8

627

10,81

San Floriano/Obereggen(1561)-Malga Laner(1826)

2,3

265

11,52

Malga Laner(1826)-passo geografico(1996)

2,3

170

7,39

passo geografico(1996)-Zischgalm(2005)

0,8

9

1,12




Accesso da Cardano/Novale 25,7 Km

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Cardano(290)-Ponte Nova(872)

11,7

582

4,97

Ponte Nova(872)-incrocio Ega(934)

1,1

62

5,64

incrocio Ega(934)-incrocio Nova Ponente(1131)

2,8

197

7,04

incrocio Nova Ponente(1131)-Novale(1276)

1,8

145

8,06

Novale(1276)-San Floriano/Obereggen(1561)

2,9

285

9,83

San Floriano/Obereggen(1561)-Malga Laner(1826)

2,3

265

11,52

Malga Laner(1826)-passo geografico(1996)

2,3

170

7,39

passo geografico(1996)-Zischgalm(2005)

0,8

9

1,12




Il Passo di Pampeago/Reiterjoch, denominato anche Passo delle Pale, collega la trentina Val di Fiemme a sud con l'altoatesina Val d'Ega a nord mediante una durissima strada asfaltata che si snoda in uno splendido paesaggio ai piedi del Latemar; la parte più elevata del tracciato è stata asfaltata solo nel 2011 in previsione del passaggio della tappa del Giro d'Italia del 25 maggio 2012 ed è chiusa al traffico motorizzato non autorizzato, per cui il ciclista può godere di questa rara tranquillità in un ambiente meraviglioso.
Sulla quota del passo esiste una discordanza tra le varie fonti perché il punto culminante del percorso presso la Zischgalm (2005m) non coincide con il valico geografico (1996m secondo la carta tecnica della provincia di Bolzano) che si trova alcune centinaia di metri più a nord.

Sul versante meridionale trentino si parte da Tesero, che dista solo 4 Km da Cavalese; chi proviene dalla pista ciclabile di fondovalle deve lasciarla in frazione Lago, attraversare il torrente Avisio su un ponte (901m), incrociare la strada statale 48 delle Dolomiti ad una rotonda e percorrere una dura salita di 1,5 Km per arrivare a Tesero dove si trovano 2 belle fontane.
Nella zona occidentale di Tesero ad un incrocio (989m) subito ad ovest del ponte sul Rio Stava si imbocca la strada provinciale 215 seguendo le indicazioni per Stava ed Alpe di Pampeago; dopo 200 metri facili il tracciato diventa molto impegnativo.
Dopo aver attraversato il torrente su un ponte (1032m) si affronta il 1° tornante (1049m), in corrispondenza del quale si incontra la strada vecchia che da Tesero percorre l'altro lato della valle e la pendenza diventa molto dura.
Si superano la frazione Propian (1111m) ed il Maso Sfronzon (1174m) e si raggiunge Stava (1232m), paese distrutto nel tremendo disastro che nel luglio 1985 devastò la vallata con un'immane colata di fango per il cedimento delle dighe delle miniere sovrastanti.
Si oltrepassano la chiesetta (1197m) con vicina fontana, due grandi alberghi ed il centro di documentazione sulla tragedia del 1985 (1232m) e si raggiunge davanti ad una fontana un incrocio dove si lascia a sinistra (1279m) la strada per il Passo di Pramadiccio (1443m) con diritto di precedenza e si imbocca una bella strada asfaltata che presenta pendenze medie sempre superiori al 10% e lunghi rettilinei.
Si attraversa il torrente al Ponte de Pecio (1359m) e si continua nel bosco che consente al mattino una parziale ombreggiatura; si lascia a destra una carreggiabile che attraversa il torrente su un ponte (1440m) e si incontrano tre gallerie artificiali paravalanghe; la prima è breve ed illuminata (152metri) e si può evitare passando all'esterno anche se l'asfalto è sporco di residui vegetali, la seconda è più lunga (483m) ed illuminata e si può evitare passando all'esterno anche se l'asfalto è malridotto e sporco, la terza è lunga solo 87 metri ed il fondo del passaggio esterno è tale da consentire il passaggio unicamente alle mountain-bike.
Con un tratto molto ripido si raggiunge l'Alpe di Pampeago (1764m), attrezzata stazione turistica ai piedi del Latemar e più volte luogo di arrivo di una tappa al Giro d'Italia; tutti gli edifici della stazione si trovano a sinistra della strada in salita mentre a destra ci sono i parcheggi.
Presso la cappella e le stazioni di partenza degli impianti di risalita la strada, recentemente asfaltata, si restringe e continua ripida tra prati che in inverno diventano piste da sci; si attraversa il torrente e si affronta un tornante sinistrorso (1828m); ad un incrocio si ignora la pista a destra per la Malga Pampeago e subito dopo si ignora l'accesso a sinistra alla stazione di un impianto di risalita con relativo parcheggio.
Da questo punto il transito è riservato solo ai ciclisti ed ai mezzi motorizzati autorizzati; al successivo incrocio (1865m) si procede diritti lasciando a destra la ripida pista per la palestra di roccia e la zona della Caserina ai piedi del Monte Agnello (2358m).
Lo stretto tracciato in forte e tortuosa ascesa transita ai piedi del Passo Feudo (2121m), presso il quale si congiungono i comprensori sciistici di Pampeago e di Predazzo, aggira la testata della valle per superare il cippo di confine tra le due provincie a 400 metri dalla sommità ed arrivare tra i prati fino al punto culminante dove sorge il rifugio Zischgalm (2005m) presso le stazioni di arrivo di alcuni impianti di risalita in splendido ambiente panoramico ai piedi del Latema.

Sul versante settentrionale altoatesino si parte da uno svincolo presso Cardano/Kardaun (290m), località della valle dell'Isarco a breve distanza da Bolzano; purtroppo la vecchia strada che percorreva lo strettissimo e spettacolare fondovalle iniziale della rocciosa Val d'Ega con pendenza ripidissima al 16% è stata abbandonata e non è più percorribile neanche in bicicletta.
Al suo posto sono state costruite due lunghe gallerie (1185 metri la prima e 1500 la seconda) ampie e ben ventilate ma molto trafficate ed in forte pendenza; le gallerie sono vietate ai pedoni ma non ai ciclisti; mentre in discesa non sono simpatiche ma si transitano velocemente in salita sono decisamente sconsigliate.
(Il percorso alternativo consiste nell'imboccare nel centro di Cardano la strada per Cornedo/Karneid che sale subito decisamente con 2 impegnativi tornanti lungo una parete rocciosa; si entra nella valle laterale di Cornedo e si affrontano altri 2 tornanti; dopo un traversone si superano il 5° ed il 6° tornante e si arriva all'incrocio dove si lascia a sinistra la breve diramazione per il centro di Cornedo (512m); dopo il 7° tornante si supera la frazione San Vito/St.Veit e dopo l'ottavo tornante si procede a lungo su strada stretta e poco trafficata nel bosco; dopo altri 10 tornanti si arriva ad un incrocio presso una cappella dove si lascia a sinistra la strada per Collepietra/Steinegg (823m) e si segue a destra in discesa superando la zona artigianale ed arrivando a San Valentino in Campo/Gummer (1117m) da dove si scende ripidamente con 11 tornanti alla rotonda sulla strada statale 241).
Seguendo invece la strada statale 241 dopo le gallerie si percorrono le strette gole della Val d'Ega in un orrido ambiente di grande interesse paesaggistico mentre la salita diventa meno severa ed alterna falsopiani a rampe impegnative.
La valle si allarga progressivamente e diventa verde e popolata; una galleria lunga 170 metri può essere evitata seguendo l'itinerario ciclabile esterno ben segnalato; non possono essere evitate e devono essere percorse le 4 successive gallerie lunghe rispettivamente 180 metri, 320 metri, 154 metri e 152 metri.
La salita diviene abbastanza dolce mentre sullo sfondo appare maestoso il Latemar (2842m); una breve discesa precede la rotonda per San Valentino in Campo/Gummer (vedi itinerario alternativo sopra descritto).
L'ascesa riprende in moderata salita fino a Ponte Nova/Birchabruck (872m) all'uscita del paese si lascia a sinistra la strada per il Passo di Costalunga (1751m).
Si svolta a destra e si procede in sensibile salita superando una grossa segheria e dopo 1,1 Km si arriva ad un bivio (934m) subito dopo il ponte sul Rio Gerold(Gerold Bach); a questo punto occorre decidere se seguire il percorso più duro ma meno frequentato a sinistra che passa per Ega oppure quello segnalato dai cartelli indicatori per Obereggen a destra; questo tracciato procede in una valle stretta e boscosa dove si attraversa più volte il torrente fino ad un incrocio (1131m) dove si lascia a destra la strada per Nova Ponente ed il Santuario di Pietralba (1521m); dopo un altro tratto in una valle chiusa tra due pareti ricche di alberi si sbuca nella conca di Novale/Rauth (1276m) dove si tiene a sinistra lasciando a destra la strada per il Passo di Lavazè (1816m); con pendenze costantemente dure si arriva ad Obereggen dal versante meridionale.
Svoltando invece a sinistra per Ega/Eggen si imbocca la strada provinciale 76 che sale in una stretta e boscosa valletta con salita molto impegnativa; subito dopo l'incrocio dove si lascia a sinistra la diramazione per il centro di Ega/Eggen si incontra un cartello segnalante pendenza al 18% e poco dopo si attraversa il torrente su un ponte (1128m).
La salita diventa durissima, supera la località Stadli e dopo un ripido tratto nel bosco la frazione Hennewinkl (1339m) con la sua graziosa cappella in una conca prativa; dopo un tornante in corrispondenza di un ponte sul torrente si ignora una diramazione sterrata a sinistra (1421m) per Pievalle/Bewaler Hof (1491m) e si continua faticosamente nel bosco fino ad un parcheggio sulla destra ed ad un valico innominato (1561m) con piazzale e rotonda con stradine laterali all'ingresso della stazione turistica di San Floriano/Obereggen.
Si svolta a sinistra imboccando la stradina con numerosi cartelli tra cui quello con “Laner Alm” che attraversa la parte alta di San Floriano/Obereggen per poi entrare stretta ma sempre asfaltata nel bosco.
Si procede con pendenze superiori al 10%, si supera la stazione di una seggiovia (1745m) e si arriva al vecchio termine della strada asfaltata in località Malga Laner/Laner Alm (1826m), dove sorge un rifugio.
Si esce dal bosco e si continua su stradina recentemente asfaltata che sale in costa in mezzo alle piste da sci ed agli impianti del comprensorio di San Floriano/Obereggen fino a raggiungere il panoramico passo geografico (1996m), dove si trovano alcuni cartelli indicatori ed una moderna scultura sferica dedicata alle Dolomiti e si gode un panorama molto ampio sulle Alpi dell'Alto Adige.
Si procede tra i prati con pendenze irregolari ma senza difficoltà fino al punto culminante davanti alla Zischgalm (2005m) dove si gode il panorama sul versante meridionale.

(Itinerario percorso il 08/07/2022).



Ampio panorama sulle Alpi dell'Alto Adige

Panorama sul versante trentino

Il rifugio alla sommità e l'ultimo tratto di salita dal versante trentino



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