Il
Passo di Pampeago/Reiterjoch, denominato anche Passo delle Pale,
collega la trentina Val di Fiemme a sud con l'altoatesina Val
d'Ega a nord mediante una durissima strada asfaltata che si snoda
in uno splendido paesaggio ai piedi del Latemar; la parte più
elevata del tracciato è stata asfaltata solo nel 2011 in
previsione del passaggio della tappa del Giro d'Italia del 25
maggio 2012 ed è chiusa al traffico motorizzato non
autorizzato, per cui il ciclista può godere di questa rara
tranquillità in un ambiente meraviglioso. Sulla quota
del passo esiste una discordanza tra le varie fonti perché
il punto culminante del percorso presso la Zischgalm (2005m) non
coincide con il valico geografico (1996m secondo la carta tecnica
della provincia di Bolzano) che si trova alcune centinaia di
metri più a nord.
Sul versante meridionale trentino
si parte da Tesero, che dista solo 4 Km da Cavalese; chi proviene
dalla pista ciclabile di fondovalle deve lasciarla in frazione
Lago, attraversare il torrente Avisio su un ponte (901m),
incrociare la strada statale 48 delle Dolomiti ad una rotonda e
percorrere una dura salita di 1,5 Km per arrivare a Tesero dove
si trovano 2 belle fontane. Nella zona occidentale di Tesero
ad un incrocio (989m) subito ad ovest del ponte sul Rio Stava si
imbocca la strada provinciale 215 seguendo le indicazioni per
Stava ed Alpe di Pampeago; dopo 200 metri facili il tracciato
diventa molto impegnativo. Dopo aver attraversato il torrente
su un ponte (1032m) si affronta il 1° tornante (1049m), in
corrispondenza del quale si incontra la strada vecchia che da
Tesero percorre l'altro lato della valle e la pendenza diventa
molto dura. Si superano la frazione Propian (1111m) ed il Maso
Sfronzon (1174m) e si raggiunge Stava (1232m), paese distrutto
nel tremendo disastro che nel luglio 1985 devastò la
vallata con un'immane colata di fango per il cedimento delle
dighe delle miniere sovrastanti. Si oltrepassano la chiesetta
(1197m) con vicina fontana, due grandi alberghi ed il centro di
documentazione sulla tragedia del 1985 (1232m) e si raggiunge
davanti ad una fontana un incrocio dove si lascia a sinistra
(1279m) la strada per il Passo
di Pramadiccio (1443m) con diritto di precedenza e si imbocca
una bella strada asfaltata che presenta pendenze medie sempre
superiori al 10% e lunghi rettilinei. Si attraversa il
torrente al Ponte de Pecio (1359m) e si continua nel bosco che
consente al mattino una parziale ombreggiatura; si lascia a
destra una carreggiabile che attraversa il torrente su un ponte
(1440m) e si incontrano tre gallerie artificiali paravalanghe; la
prima è breve ed illuminata (152metri) e si può
evitare passando all'esterno anche se l'asfalto è sporco
di residui vegetali, la seconda è più lunga (483m)
ed illuminata e si può evitare passando all'esterno anche
se l'asfalto è malridotto e sporco, la terza è
lunga solo 87 metri ed il fondo del passaggio esterno è
tale da consentire il passaggio unicamente alle
mountain-bike. Con un tratto molto ripido si raggiunge l'Alpe
di Pampeago (1764m), attrezzata stazione turistica ai piedi del
Latemar e più volte luogo di arrivo di una tappa al Giro
d'Italia; tutti gli edifici della stazione si trovano a sinistra
della strada in salita mentre a destra ci sono i
parcheggi. Presso la cappella e le stazioni di partenza degli
impianti di risalita la strada, recentemente asfaltata, si
restringe e continua ripida tra prati che in inverno diventano
piste da sci; si attraversa il torrente e si affronta un tornante
sinistrorso (1828m); ad un incrocio si ignora la pista a destra
per la Malga Pampeago e subito dopo si ignora l'accesso a
sinistra alla stazione di un impianto di risalita con relativo
parcheggio. Da questo punto il transito è riservato
solo ai ciclisti ed ai mezzi motorizzati autorizzati; al
successivo incrocio (1865m) si procede diritti lasciando a destra
la ripida pista per la palestra di roccia e la zona della
Caserina ai piedi del Monte Agnello (2358m). Lo stretto
tracciato in forte e tortuosa ascesa transita ai piedi del Passo
Feudo (2121m), presso il quale si congiungono i comprensori
sciistici di Pampeago e di Predazzo, aggira la testata della
valle per superare il cippo di confine tra le due provincie a 400
metri dalla sommità ed arrivare tra i prati fino al punto
culminante dove sorge il rifugio Zischgalm (2005m) presso le
stazioni di arrivo di alcuni impianti di risalita in splendido
ambiente panoramico ai piedi del Latema.
Sul versante
settentrionale altoatesino si parte da uno svincolo presso
Cardano/Kardaun (290m), località della valle dell'Isarco a
breve distanza da Bolzano; purtroppo la vecchia strada che
percorreva lo strettissimo e spettacolare fondovalle iniziale
della rocciosa Val d'Ega con pendenza ripidissima al 16% è
stata abbandonata e non è più percorribile neanche
in bicicletta. Al suo posto sono state costruite due lunghe
gallerie (1185 metri la prima e 1500 la seconda) ampie e ben
ventilate ma molto trafficate ed in forte pendenza; le gallerie
sono vietate ai pedoni ma non ai ciclisti; mentre in discesa non
sono simpatiche ma si transitano velocemente in salita sono
decisamente sconsigliate. (Il percorso alternativo consiste
nell'imboccare nel centro di Cardano la strada per
Cornedo/Karneid che sale subito decisamente con 2 impegnativi
tornanti lungo una parete rocciosa; si entra nella valle laterale
di Cornedo e si affrontano altri 2 tornanti; dopo un traversone
si superano il 5° ed il 6° tornante e si arriva
all'incrocio dove si lascia a sinistra la breve diramazione per
il centro di Cornedo (512m); dopo il 7° tornante si supera la
frazione San Vito/St.Veit e dopo l'ottavo tornante si procede a
lungo su strada stretta e poco trafficata nel bosco; dopo altri
10 tornanti si arriva ad un incrocio presso una cappella dove si
lascia a sinistra la strada per Collepietra/Steinegg (823m) e si
segue a destra in discesa superando la zona artigianale ed
arrivando a San Valentino in Campo/Gummer (1117m) da dove si
scende ripidamente con 11 tornanti alla rotonda sulla strada
statale 241). Seguendo invece la strada statale 241 dopo le
gallerie si percorrono le strette gole della Val d'Ega in un
orrido ambiente di grande interesse paesaggistico mentre la
salita diventa meno severa ed alterna falsopiani a rampe
impegnative. La valle si allarga progressivamente e diventa
verde e popolata; una galleria lunga 170 metri può essere
evitata seguendo l'itinerario ciclabile esterno ben segnalato;
non possono essere evitate e devono essere percorse le 4
successive gallerie lunghe rispettivamente 180 metri, 320 metri,
154 metri e 152 metri. La salita diviene abbastanza dolce
mentre sullo sfondo appare maestoso il Latemar (2842m); una breve
discesa precede la rotonda per San Valentino in Campo/Gummer
(vedi itinerario alternativo sopra descritto). L'ascesa
riprende in moderata salita fino a Ponte Nova/Birchabruck (872m)
all'uscita del paese si lascia a sinistra la strada per il Passo
di Costalunga (1751m). Si svolta a destra e si procede in
sensibile salita superando una grossa segheria e dopo 1,1 Km si
arriva ad un bivio (934m) subito dopo il ponte sul Rio
Gerold(Gerold Bach); a questo punto occorre decidere se seguire
il percorso più duro ma meno frequentato a sinistra che
passa per Ega oppure quello segnalato dai cartelli indicatori per
Obereggen a destra; questo tracciato procede in una valle stretta
e boscosa dove si attraversa più volte il torrente fino ad
un incrocio (1131m) dove si lascia a destra la strada per Nova
Ponente ed il Santuario
di Pietralba (1521m); dopo un altro tratto in una valle
chiusa tra due pareti ricche di alberi si sbuca nella conca di
Novale/Rauth (1276m) dove si tiene a sinistra lasciando a destra
la strada per il Passo
di Lavazè (1816m); con pendenze costantemente dure si
arriva ad Obereggen dal versante meridionale. Svoltando invece
a sinistra per Ega/Eggen si imbocca la strada provinciale 76 che
sale in una stretta e boscosa valletta con salita molto
impegnativa; subito dopo l'incrocio dove si lascia a sinistra la
diramazione per il centro di Ega/Eggen si incontra un cartello
segnalante pendenza al 18% e poco dopo si attraversa il torrente
su un ponte (1128m). La salita diventa durissima, supera la
località Stadli e dopo un ripido tratto nel bosco la
frazione Hennewinkl (1339m) con la sua graziosa cappella in una
conca prativa; dopo un tornante in corrispondenza di un ponte sul
torrente si ignora una diramazione sterrata a sinistra (1421m)
per Pievalle/Bewaler Hof (1491m) e si continua faticosamente nel
bosco fino ad un parcheggio sulla destra ed ad un valico
innominato (1561m) con piazzale e rotonda con stradine laterali
all'ingresso della stazione turistica di San
Floriano/Obereggen. Si svolta a sinistra imboccando la
stradina con numerosi cartelli tra cui quello con “Laner
Alm” che attraversa la parte alta di San Floriano/Obereggen
per poi entrare stretta ma sempre asfaltata nel bosco. Si
procede con pendenze superiori al 10%, si supera la stazione di
una seggiovia (1745m) e si arriva al vecchio termine della strada
asfaltata in località Malga Laner/Laner Alm (1826m), dove
sorge un rifugio. Si esce dal bosco e si continua su stradina
recentemente asfaltata che sale in costa in mezzo alle piste da
sci ed agli impianti del comprensorio di San Floriano/Obereggen
fino a raggiungere il panoramico passo geografico (1996m), dove
si trovano alcuni cartelli indicatori ed una moderna scultura
sferica dedicata alle Dolomiti e si gode un panorama molto ampio
sulle Alpi dell'Alto Adige. Si procede tra i prati con
pendenze irregolari ma senza difficoltà fino al punto
culminante davanti alla Zischgalm (2005m) dove si gode il
panorama sul versante meridionale.
(Itinerario percorso il
08/07/2022).
|