Il
valico, aperto tra il Monte Creino (1280m) a sud ed il Monte
Stivo (2059m) a nord, collega la valle del fiume Sarca ed il
bacino dell'alto Benaco con la Valle di Gresta, tributaria
dell'Adige, mediante una strada asfaltata molto tortuosa ed
impegnativa; nel corso della Prima Guerra Mondiale vi sorse un
importante accampamento militare austriaco, base per gli
artiglieri in servizio nelle batterie installate sul Monte
Creino; essi eressero un capitello dedicato a Santa Barbara,
patrona degli artiglieri, e dopo la guerra la località
prese nome proprio da questo originale monumento. Fra Arco e
Loppio si sono solo 11 Km di strada di fondovalle per cui risulta
agevole compiere l'intero itinerario circolare; da Torbole a
Loppio i ciclisti devono percorrere la bellissima pista ciclabile
mentre la strada statale è vietata a ciclisti e pedoni. Le
indicazioni a valle sono tutte per Monte Velo ed anche il
pannello delle grandi salite del Trentino per i ciclisti denomina
l'ascesa come Monte Velo. Il versante occidentale, ben
ombreggiato al mattino, si inerpica ripido e stretto con molti
tornanti sulla parete montuosa che domina Arco sul lato orientale
della valle del fiume Sarca e rappresenta la classica salita che
i ciclisti amano come sfida; il versante orientale si snoda
sempre impegnativo lungo la Valle di Gresta con un tratto finale
durissimo di accesso al passo con sede stradale sempre ampia e
ben strutturata.
Sul versante occidentale dal centro di
Arco (91m) si segue dapprima in direzione Trento passando ai
piedi dello sperone roccioso su cui sorge il castello e si
attraversa il fiume Sarca svoltando a destra subito dopo il
ponte; dopo la frazione Caneve ad una rotonda si svolta a
sinistra ed alla successiva grande rotonda si procede diritti
seguendo le indicazioni per Rovereto ed arrivando a
Bolognano. Dopo un lungo rettilineo si svolta a sinistra e si
raggiunge il centro di Bolognano (136m); dalla piazza della
chiesa si imbocca la strada provinciale 48 a sud della chiesa, si
supera una fontana e si seguono le prime indicazioni per Monte
Velo. Si sale subito decisamente e dopo un ampio curvone a
destra si transita in località Gazzi incontrando il
temibile cartello che indica pendenza al 15% presso la Residenza
Sacro Cuore; in durissima ascesa si raggiunge il 1° tornante
sinistrorso in corrispondenza del quale si ignorano le due
diramazioni asfaltate a destra. Il tracciato si restringe e
tra case sparse ed ulivi si incontrano ravvicinati il 2°
tornante ed il 3° tornante (239m), in corrispondenza del
quale si ignora una diramazione a destra; dopo il 4° tornante
ed il 5° tornante si affrontano in rapida successione il 6°
tornante (286m), in corrispondenza del quale si distacca a
sinistra una strada a fondo naturale, il 7° tornante,
l'ottavo tornante (339m) presso un piccolo gruppo di case ed il
vicino 9° tornante. Si continua con pendenze molto
impegnative nel bosco affrontando il 10° tornante (366m),
l'undicesimo tornante (386m) e dopo un tratto con pendenza
superiore al 10% il distanziato 12° tornante (486m), in
corrispondenza del quale si trova a sinistra una carreggiabile
sbarrata; dopo un breve tratto meno duro il tracciato ridiventa
ripido e presenta il 13° tornante ed il 14° tornante
(571m). In posizione molto panoramica con bella vista sul Lago
di Garda e le montagne della valle del Sarca si incontra la
cappella della “Salve Regina” presso una fontanella e
due case (600m) presso l'incrocio dove si lascia a sinistra la
stradina per l'Eremo di San Giacomo. Si percorre un lungo
tratto in costa nel bosco superando con un ponte un torrentello
che forma una cascatella e si incontra il 15° tornante
(729m). I tornanti sono ora più distanziati e si
affrontano nel bosco il 16° tornante (829m), il 17°
tornante (880m), il 18° tornante (908m) e, dopo il cartello
Monte Velo ed una casa isolata, il 19° tornante (962m), in
corrispondenza del quale si distacca una stradina per la chiesa
di San Francesco. Dopo 300 metri facili la salita ridiventa
dura presso una baita e si transita tra costruzioni sparse; in
corrispondenza del 20° tornante (1015m), dove sorge un
memoriale dei Caduti Alpini, si lascia a sinistra una diramazione
per Malga Zanga. Dopo il tornante si percorrono 200 metri
facili ma poi il tracciato si impenna a sale con pendenze molto
dure nel fitto bosco di conifere abbandonando la parete della
valle del fiume Sarca e spingendosi verso il valico ad est. Dopo
un ripido tratto nel bosco si affrontano il 21° ed il 22°
tornante (1122m); quando finalmente si esce dal bosco la pendenza
diventa meno difficile ed in mezzo ad ampie praterie si raggiunge
il valico, dove si incontra il caratteristico monumento a Santa
Barbara e sorgono diverse costruzioni moderne, tra cui un
albergo-ristorante; sulla sinistra si trova la chiesa di Santa
Barbara.
Sul versante orientale il percorso ha inizio
presso Loppio (224m), frazione situata sulla trafficata strada
statale 240, che collega Riva del Garda a Rovereto ed alla valle
dell'Adige e che risulta costeggiata da una provvidenziale pista
ciclabile; ad una rotonda (230m) si svolta seguendo le
indicazioni per Ronco-Chienis . La strada asfaltata sale
impegnativa affrontando subito il 1° tornante (244m) e dopo
un tratto in costa alla base di una parete rocciosa guadagna
rapidamente quota con il 2° tornante, subito dopo il quale si
trova un'area attrezzata, il 3° tornante in località
Piantino, il 4° tornante (410m) ed il 5° tornante (507m)
per imboccare la stretta apertura della Valle di Gresta. In
continua dura ascesa fra le estese coltivazioni della Valle di
Gresta si percorre un ardito ponte (552m) e si perviene a Valle
San Felice; all'uscita del 6° tornante si lascia a sinistra
una diramazione per il centro e poco dopo si transita di fronte
alla chiesa parrocchiale (584m) presso la quale si trova una
fontana; subito dopo si lascia a destra la diramazione per
Nomesino e Manzano. Si continua seguendo le indicazioni
stradali per Ronco-Chienis e si sale con dure pendenze
attraversando una breve galleria (lunga 72m) leggermente curva ma
illuminata e percorrendo un moderno ponte (650m) per superare una
stretta gola. La valle si riapre in una verde conca e si
continua a salire sensibilmente affrontando il 7° tornante
(688m), il vicino ottavo tornante ed il 9° tornante. Dopo
la cappella dell'Immacolata o cappella dei Signori si percorre il
rettilineo che in moderata pendenza conduce a Pannone (767m) e
con l'ampio 10° tornante subito dopo la chiesa e l'undicesimo
tornante (800m) alla base di una parete rocciosa si arriva in
decisa ascesa a Varano (869m); in forte salita con due ampi
tornanti tra i prati si raggiunge un incrocio (942m) all'ingresso
del centro abitato di Chienis che è praticamente unito con
quello della vicina Ronco. A questo punto bisogna scegliere se
svoltare subito a sinistra seguendo le indicazioni per Santa
Barbara ed Arco ed imboccare la moderna variante della strada
provinciale 48 che effettua un tornante e transita sopra il paese
oppure entrare nel centro abitato dove si incontrano alcune
strettoie ed arrivare ad un incrocio (965m) ugualmente ben
segnalato dove si lascia a destra la strada per il Passo
Bordala (1267m), si svolta a sinistra e si imbocca una
stradina stretta che sale tra le case molto ripida con pendenze
che arrivano al 23% e che sbuca sulla strada provinciale presso
il campo di calcio; le indicazioni chilometriche nella tabella si
riferiscono alla strada provinciale. La strada provinciale
continua molto ripida con pendenze segnalate al 14% risalendo con
2 ampi tornanti la parete montuosa che domina ad ovest il paese
poi piega a sinistra presso una croce (1148m) imboccando la sella
di valico ed arrivando con l'ultima rampa al passo.
(Itinerario
percorso il 21/10/2018 salendo da Arco e scendendo a Loppio)
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