Il
passo collega le valli dei torrenti Aviana e Sorna, entrambi
affluenti dell'Adige, nella zona nord-orientale del massiccio del
Monte Baldo mediante una strada interamente asfaltata,
tranquilla, panoramica e molto impegnativa su entrambi i
versanti. La salita da Avio è caratterizzata da una
prima parte irregolare seguita da una salita molto dura (pendenze
fino all'11%), un breve falsopiano ed un finale meno difficile;
questo versante presenta scarso traffico. La salita da Mori è
invece impegnativa e costante nella prima fase; dopo la
contropendenza di Brentonico presenta uno strappo al 16% seguito
da duri tornanti; dopo San Giacomo una breve discesa è
preludio al ripido tratto conclusivo; su questo versante si
incontra un traffico un poco più consistente, ma comunque
limitato ed accettabile.
Sul versante orientale da Avio
(131m), paese situato nel fondovalle dell'Adige e dominato
dall'antico Castello di Avio, che sorge sopra la frazione
Sabbionara (152m), si raggiunge l'incrocio che precede il
cimitero, dove sorge la bella chiesa romanica della Madonna della
Pieve (165m); presso l'incrocio si trova una fontanella di acqua
fresca; si imbocca la stretta e boscosa valle del torrente Aviana
e si segue il fondovalle per 3 Km affrontando rampe anche ripide
alternate a tratti di falsopiano. Nel punto in cui la valle si
biforca in due valli percorse da torrenti con lo stesso nome la
strada attraversa su un ponte (303m) il ramo meridionale del
torrente Aviana e sale ripida nel bosco affrontando il 1°
tornante (317m), il 2° tornante (346m), il 3° tornante
(422m) ed il 4° tornante (447m) lungo il crinale che separa
le due valli divergenti. Si percorre un tratto di strada
scavata nella roccia alla base di una strapiombante ed
impressionante parete; si percorre il ponticello (497m) sul ramo
settentrionale del torrente Aviana e si percorre l'ampio 5°
tornante (518m), poi si continua a salire nel bosco con altri
duri tornanti (in questo tratto la pendenza arriva fino all'11%)
lungo la parete settentrionale della valle: si affrontano il 6°
tornante (561m), il 7° tornante (583m), l'ottavo tornante
(618m), il 9° tornante (634m), il 10° tornante (653m),
l'undicesimo tornante (675m), il 12° tornante (693m), il 13°
tornante (715m) ed il 14° tornante (768m). Dopo il 15°
tornante (830m) si percorre un tratto rettilineo lungo una parete
rocciosa, poi la strada diventa quasi pianeggiante (979m) mentre
la valle si chiude in una strettissima gola, dapprima rocciosa e
poi boscosa, in cui c'è lo spazio appena indispensabile
per il passaggio del torrente e della strada. Dopo il bivio
(1005m) per il Passo
Pozza della Cola (1289m) la salita riprende con due duri
tornanti che conducono alla diga che genera il Lago di Pra da
Stua (1041m), che si trova sulla sinistra, seminascosto dalla
fitta vegetazione; si affrontano il 18° ed il 19°
tornante (1121m). Si procede in forte salita tra i boschi che
si alternano con ampie praterie; si sbuca in un'ampia conca e la
vista si allarga sulle pendici settentrionali del Monte Baldo; la
salita continua impegnativa ma meno difficile che nei tratti
precedenti incontrando il 20° tornante (1213m) ed il 21°
tornante (1262m). Con l'ultimo tratto di salita tra i pascoli,
dove si vedono molte mucche, si raggiunge il valico, dove sorgono
la cappella dedicata a San Valentino, un bar-ristorante ed alcune
case; la località risulta frequentata in inverno per la
pratica dello sci ed in estate come base di passeggiate; al
valico si trova un incrocio: a sinistra parte la strada che
raggiunge la Bocca
del Creer (1617m).
Sul versante settentrionale la
salita inizia a Mori, dove si abbandona ad una rotonda (204m) la
trafficata strada che collega Rovereto e Riva del Garda, si
imbocca la strada provinciale 3, del Monte Baldo, e si inizia a
salire con pendenza subito sensibile lasciando a sinistra
l'abitato di Tierno (226m); si affrontano gli ampi 1°
tornante (232m), 2° tornante (261m), 3° e 4° tornante
(321m) nel bosco. In corrispondenza del 5° tornante (373m)
si lascia a sinistra il primo accesso a Besagno e dopo il vicino
6° tornante si procede tra le case arrivando al 7°
tornante (399m) presso la casa sociale; si esce dal paese tra i
vigneti e dopo l'ampio ottavo tornante (420m) si procede in forte
salita affrontando il 9° tornante (492m) ed il 10°
tornante (500m). Si continua diritti con bella vista sulla Val
Lagarina; si supera un incrocio prima dell'undicesimo ampio
tornante e con i ravvicinati 12° tornante (639m), 13°
tornante (654m) e 14° tornante si arriva a Brentonico
(692m). La strada di attraversamento evita il centro del paese
e procede quasi pianeggiante prima di iniziare a scendere
fortemente per 500 metri; dopo un ponticello (659m) la sede
stradale si restringe nell'attraversare la frazione Tordoi, al
cui termine il tracciato, ancora piuttosto stretto, si impenna e
presenta una rampa ripidissima con pendenza segnalata al 16%
mentre si lascia a sinistra la strada provinciale per la
Polsa. Al termine della terribile rampa si continua in forte
ascesa su strada che ridiventa bella e larga e si snoda con i
duri 15° tornante (825m), 16° tornante (893m), 17°
tornante (936m), 18° tornante, 19° tornante (1092m) e 20°
tornante (1146m) fino alla frazione turistica di San Giacomo
(1196m). Dopo 200 metri pianeggianti si affronta un chilometro
di discesa, a tratti sensibile, attraversando un ponte (1173m);
presso la palina del Km 16 la salita riprende ripida raggiungendo
il 21° tornante (1204m), dove si ignora a sinistra la strada
di accesso alla Baita Castapelada, ed il ravvicinato 22°
tornante; con l'ultimo tratto, sempre molto duro e panoramico, si
raggiunge finalmente il passo.
(Itinerario percorso il
26/07/1997)
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