Il
valico si trova nella parte occidentale dei Monti Lessini tra il
Corno d'Aquilio (1545m) ad ovest ed il Monte Cornetto (1543m) ad
est ed è attraversato da una strada recentemente
interamente asfaltata sul versante settentrionale mentre sul
versante meridionale si trovano ancora 1500 metri non asfaltati
anche se con buon fondo. Le pendenze sono molto ripide in
diversi punti del versante settentrionale e nel finale del
versante meridionale e sono molto impegnative su tutto il
tracciato; si tratta sicuramente della salita più dura dei
Monti Lessini.
Sul versante settentrionale si lascia il
fondovalle della Val Lagarina ad un incrocio (146m) sulla strada
statale del Brennero presso Sdruzzinà (160m) dove si
imbocca la strada asfaltata che con moderata pendenza raggiunge
ed attraversa il paesino dove si incontra una fontana; la
pendenza aumenta progressivamente mentre il tracciato entra nel
bosco e penetra nella Val Fredda; si incontra il fatidico
cartello che indica pendenza al 20% e con grande fatica si
affronta la prima ripida rampa e si raggiunge il primo tornante
(303m) dove con un ponte si attraversa il torrente. La
pendenza diminuisce e si attesta sul 9/10% mentre si affrontano i
tornanti sapientemente disegnati sul costone tra la Val Fredda e
la Val Lagarina; si sale decisamente al 2° tornante (350m)
poi si ritorna in Val Fredda per affrontare il 3° tornante e
ci si dirige verso il panoramico 4° tornante (489m); dopo il
5° tornante (566m) si raggiunge l'ampio 6° tornante
(619m) dal quale si gode un ampio panorama sulla Val Lagarina e
la conca di Ala. Si affrontano altri tre tornanti ravvicinati
e ci si porta decisamente sul versante della Val Lagarina con
pendenza molto ripida; dopo il 10° tornante il tracciato si
restringe per percorrere una galleria (748m) lunga 35 metri
scavata nella viva roccia; con pendenza molto dura si raggiunge
l'undicesimo tornante e subito dopo si affronta il 12°
tornante, dominato da una cima irta di antenne. 100 metri dopo
il tornante ad un incrocio (807m) di fronte ad un cancelletto
sulla destra inizia un tratto di falsopiano di 400 metri nel
quale occorre rifiatare senza illudersi perchè il tratto
più duro deve ancora venire. Si attraversa facilmente
la verde conca prativa dove si trova sulla destra la Malga
Riondera al cui termine ad un incrocio (810m) si lascia a destra
la carreggiabile per la malga; subito dopo di fronte ad una casa
sulla sinistra si incontra il cartello che segnala pendenza al
20% e subito la strada si impenna con pendenze molto ripida fino
al 13° tornante; con pendenza leggermente meno dura si
raggiunge il 14° tornante dopo il quale la pendenza ridiventa
molto ripida: si procede con estrema fatica nel fitto bosco che
forma un'autentica galleria vegetale che garantisce frescura ed
ombreggiatura nel momento del massimo sforzo. Si affrontano 4
ripidi tornanti e finalmente dopo il 18° tornante ed una
curva a destra la strada presenta 100 metri facili prima di
impennarsi nuovamente per affrontare il 19° ed il 20°
tornante; si incontrano 250 metri facili ma subito doopo la
salita riprende dura anche se meno tremenda che nel tratto
precedente. Si procede seguendo il corso del torrente Viés
che si attraversa su un ponticello (1166m) dopo una cappellina e
si sbuca nell'altopiano della Sega di Ala procedendo con pendenze
nell'ordine del 6/7%; si arriva ad un incrocio (1220m) nei pressi
all'Albergo Alpino dove si lascia diritta la strada per il Passo
Fittanze della Sega (1380m), si svolta a destra e si
attraversa il torrente su un ponte; subito dopo si tiene a
sinistra seguendo le indicazioni per Fosse e Sant'Anna di Alfaedo
e si lascia a destra al secondo incrocio la diramazione che
conduce al Villaggio di San Michele alle Fratte. Si entra in
Veneto e con strada strettissima si affronta tra i pascoli un
tratto che presenta tre ripidi strappi seguiti da brevi pezzi in
cui rifiatare ed un passaggio a rulli per bloccare le numerose
mucche che si possono incontrare anche sulla sede stradale. Dopo
un tratto molto impegnativo si entra nel bosco e si affronta una
rampa molto ripida fino ad un cippo; si procede tra prati e rari
alberi con un altro strappo ripido seguito da un breve pezzo meno
ripido e quindi si affronta la rampa più ripida
dell'intero percorso con pendenze forse anche superiori al
20%!. Dopo la rampa si continua in dura ascesa tra i pascoli
con il valico ormai ben individuabile di fronte; gli strappi
ripidi si susseguono ma dopo un altro passaggio a rulli
finalmente il tracciato spiana svoltando a sinistra in
corrispondenza del distacco a destra di una carregghiabile chiusa
da un cancello e raggiunge la sommità del solitario
valico, dove transita un elettrodotto e si trova un piccolo
spazio per il parcheggio delle autovetture. Si gode un ampio
panorama verso nord sulla valle dell'Adige e sui Monti Lessini;
all'estremità orientale della sella si apre anche il
panorama verso sud-ovest sulla parte meridionale del Lago di
Garda; una carreggiabile raggiunge il ripetitore RAI (1536m) del
Monte Cornetto (1543m); nei pressi si apre la Spluga della Preta,
una delle più profonde voragini conosciute in Italia.
Sul
versante meridionale la salita più diretta inizia a Peri
nella valle dell'Adige: all'estremità settentrionale
(144m) di Peri (135m) si lascia la strada statale del Brennero
che percorre il fondovalle dove scorre l'Adige per imboccare la
famosa salita Peri-Fosse, un percorso classico per i ciclisti
veronesi che sale per 8,9 Km con numerosi tornanti e forti, ma
regolari, pendenze innalzandosi rapidamente rispetto al
fondovalle in una zona disabitata e boscosa. Dopo un breve
tratto nella valletta del Rio delle Fontane si attraversa il
torrente su un ponte (183m) e si sale duramente sul lato
orientale della valle dell'Adige superando il 1° tornante, il
2° tornante (294m), il 3° tornante (352m), il 4°
tornante (398m), il 5° tornante (453m), il 6° tornante
(529m), il 7° tornante (596n) e l'ottavo tornante
(653m). Dopo il 9° tornante si percorre un lungo tratto in
costa; dopo 7 Km di salita dura ma regolare le pendenze diventano
ripidissime arrivando anche al 15%; dopo un tratto leggermente
meno duro finalmente si imbocca il vallone che conduce a Fosse e,
dopo il 10° ed ultimo tornante (918m), si arriva all'incrocio
nel centro del paese (930m). Si svolta a sinistra, si passa in
forte ascesa presso la chiesa e si sale duramente tra i prati
fino ad un dosso dove sorgono due croci in pietra (968m); si
scende leggermente per breve tratto fino alla borgata Curto
(970m), dove si riprende a salire con ripida pendenza tra i
pascoli superando le case di Martelengo (1017m); dopo un tornante
(1097m) dal quale nelle belle giornate è possibile vedere
il Lago di Garda si raggiunge la località Adamoli (1117m),
dove si trova un bar-ristorante. Si continua in forte salita
raggiungendo la località Tommasi (1143m) dove si trova un
incrocio presso un pannello indicatore: si lascia a sinistra la
breve strada che conduce alla borgata Coste (1157m) e si continua
diritti; dopo 300 metri all'inizio del bosco si arriva al punto
in cui termina l'asfalto e si continua con ripida pendenza nella
Val Liana superando il ponte sul Vaio della Liana dove si ritrova
un buon asfalto. Dopo il successivo tornante (1271m) il fondo
ridiventa brutto: si vede che in passato è stato asfaltato
ma l'asfalto si è deteriorato e tranne in qualche breve
tratto il fondo è ricoperto da sassolini pur essendo
compatto; con una bicicletta da corsa si riesce a discendere con
molta cautela. Si sale con pendenze molto dure e si percorre
una stretta gola boscosa al cui termine si ritrova un buon fondo
asfaltato; si continua in ripida ascesa tra i pascoli e si aggira
la testata di una valletta ai piedi del dosso dove sorgono i
casolari di Pealda Bassa (1429m), si aggira il dosso stesso e si
percorre la valletta a nord affrontando l'ultimo tornante
(1448m); con bel panorama retrospettivo sul basso Lago di Garda
si arriva al Col di Pealda Bassa (1471m).
Il tracciato
circolare è facilmente realizzabile percorrendo entrambi i
versanti perché tra Peri e Sdruzzinà ci sono solo
13 chilometri di facile strada di fondovalle nella valle
dell'Adige.
(Itinerario percorso il 08/09/2015)
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