Il
passo si trova sullo spartiacque tra la Valdastico e le vallette
laterali della valle del torrente Posina ed è attraversato
dalla strada asfaltata che collega la Valdastico alla valle
dell'Adige valicando anche la Bocchetta degli Alpini (1566m) ed
il trentino Passo
Coe (1612m).
Sul versante orientale il percorso inizia
nella piazza principale di Arsiero (344m), principale centro
della Valdastico; all'uscita del paese si lascia a sinistra ad un
incrocio (361m) la strada provinciale 81 per la Valposina, che
consente l'accesso al Passo
della Borcola (1216m) ed al Passo
di Xomo (1059m). Si segue la strada provinciale 64 che
sale lungo il versante occidentale della Val d'Astico con
pendenza impegnativa ed ampio panorama e si incontrano alcune
gallerie: la prima è la Valle Sengia (lunga 120 metri, non
illuminata), la seconda è la Grumello (42 metri, non
illuminata), la terza è la Camugara (23 metri, non
illuminata), la quarta subito dopo è la Tartura (43metri,
non illuminata), la quinta più distanziata è la
Valle dell'Orsa (121m, non illuminata), la sesta è la
Canaletto (130m, non illuminata), la settima è la Valle
Brutta (51m, non illuminata), l'ottava è la Fontanoni (23
metri, non illuminata), la nona è la Nido dell'aquila
(69m, non illuminata), la decima è la Costa del vento (56
metri, non illuminata), l' undicesima è la Pianachele
(19m, non illuminata). L'ambiente diventa meno aspro e nel
fitto bosco si affronta il 1° tornante (808m); subito dopo in
corrispondenza del 2° tornante (858m) si ignora la
diramazione a sinistra; in località Barchi si supera il 3°
tornante e subito dopo un incrocio (948m) di fronte ad una
fermata dell'autobus si affronta presso una casa il 4°
tornante (955m). Si entra nel centro abitato di Tonezza del
Cimone, località turistica posta in bella posizione sul
limite del suo altopiano, che si stende ampio fra boschi e
praterie; ad un incrocio (987m) presso la chiesa parrocchiale si
tiene a destra lungo un tracciato a senso unico procedendo con
pendenze moderate. Dopo il paese si riprende a salire con
pendenze impegnative tra prati e case sparse sempre seguendo le
indicazioni per Trento e Folgaria; si affronta il 5° tornante
(1079m) in località Pettina e si supera la frazione Sella
(1110m). Dopo l'incrocio (1155m) con la diramazione a destra
per la Contrada Grotti termina la zona abitata e si raggiunge con
un tratto nel bosco un incrocio (1206m) presso uno slargo e
l'albergo-ristorante Chiosco Alpino. Subito dopo si effettua
una stretta curva a sinistra aggirando un costone; si procede tra
i boschi superando diversi crinali della montagna con ampio
panorama e pendenze molto impegnative lungo la strada che aggira
a nord il Monte Spitz di Tonezza (1696m) alle cui pendici si
incontrano in un tratto roccioso tre brevi gallerie non
illuminate: la Val della neve (1430m) (76m, in curva), la Val
Lozza (44m) ed una galleria divisa in due brevi tronconi. Si
continua in ambiente meno aspro passando ai piedi del Passo della
Vena di Sopra e subito dopo la Chiesetta del Restele (1505m) si
raggiunge un incrocio (1511m), a volte erroneamente identificato
come Passo della Vena: a sinistra si lascia il vecchio tracciato
asfaltato ma dal fondo rovinato che raggiunge il Passo della Vena
di Sopra (1545m) ed il Passo della Vena di Sotto (1496m) mentre a
destra si lascia la strada dei Fiorentini che raggiunge il Passo
del Sommo attraverso l'altopiano dei Fiorentini. Si imbocca la
strada provinciale 92 in mezzo seguendo le indicazioni per Malga
Valbona e si sale al Rifugio Melegnon ed alla Bocchetta degli
Alpini (1566m) dove si attraversa il crinale con una galleria
lunga 98 metri al cui termine si incontra a sinistra una sterrata
proveniente dal Passo della Vena di Sopra. Il percorso si
snoda in costa con alcune brevi semigallerie artificiali
paravalanghe, aperte verso valle e quindi senza problemi di
illuminazione, alle pendici del Monte Campomolon (1855m) e
raggiunge un tornante presso il Rifugio Rumor (1658m); dopo il
vicino successivo ampio tornante (1696m) si percorre l'ultimo
duro strappo ai piedi della Forcella Molon (1767m) che conduce al
Valico di Valbona, aperto tra la Cima Valbona a nord ed il Monte
Toraro (1899m) a sud; non esiste un cartello di valico ma la
sella è molto ben individuabile; una breve strada
asfaltata ma non assoggettata a manutenzione e vietata al
traffico conduce quasi alla vetta del Monte Toraro.
Sul
versante occidentale da Passo
Coe (1612m) si percorre una strada che scende leggermente
passando fra due bar-ristoranti e poi con pendenza più
accentuata supera l'incrocio (1567m) dove si lascia a sinistra la
sterrata per Malga Piovernetta (1597m) e raggiunge Malga Zonta
(1540m) all'estremità del piccolo Lago Coe. Si scende
ancora leggermente fino ad un edificio abbandonato (1532m) poi si
risale moderatamente nel bosco e si ridiscende dolcemente fino al
confine regionale (1542m) dove sorge un cippo e si trova vistosa
segnaletica. Si sale moderatamente nel bosco aggirando il
costone del Monte di Campoluzzo (1775m) fino al cartello di Malga
Valbona (1580m), poi la salita diventa impegnativa, oltrepassa il
Rifugio Valbona (1690m) ed affronta due ampi tornanti (1698m e
1708m); in forte salita si procede in costa con bella vista sul
ben individuabile passo e sul Monte Toraro a sud ed infine con
gli ultimi 200 metri facili si raggiunge il valico.
(Itinerario
percorso il 22/07/2011 da Passo Coe)
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