La
diga che genera il lago artificiale si trova nell'alta
Valgrisenche, una delle principali valli del lato meridionale
della Val d'Aosta, e risulta raggiungibile mediante una strada
asfaltata che presenta pendenze molto ripide nel tratto che
risale la bassa Valgrisenche. A causa di una frana in lento
movimento sul versante orientale della valle la diga è
stata abbassata e il volume d'acqua contenuto molto ridotto; per
la sua pericolosità la strada storica sul versante
orientale del lago può risultare chiusa al traffico mentre
è stata costruita una moderna variante asfaltata sul
versante occidentale che raggiunge il suo punto più
elevato al belvedere del Pra
de la Teisa (1977m).
Da Aosta (583m) si segue la
strada di fondovalle per Courmayeur in moderata salita e
falsopiano con qualche contropendenza superando i comuni di Sarre
(639m), Saint-Pierre (681m) e Villeneuve (670m); dopo una breve
galleria, che in bicicletta si può evitare passando
all'esterno lungo il vecchio tracciato ancora ben asfaltato, si
attraversa la parte bassa di Arvier ed alla fine dell'abitato ad
una rotonda (752m) si svolta a sinistra per scendere dolcemente
alla caserma dei pompieri (736m). Dopo il ponte (740m) sulla
Dora di Valgrisenche si sale leggermente contornando il vecchio
paese di Leverogne fino ad un incrocio (757m); proseguendo
diritti si sbuca nuovamente (746m) sulla strada per Courmayeur,
mentre svoltando a sinistra si imbocca la strada regionale 25 per
la Valgrisenche subito in ripida salita. Si affrontano i primi
tornanti degli 11 complessivi del tratto iniziale con pendenze
massime segnalate al 12%; i tornanti, che si svolgono lungo il
versante meridionale valdostano, sono continui ma la sede
stradale risulta ampia e ben disegnata ed il fondo ben
asfaltato. Dopo il 3° tornante (790m), il 5° tornante
(810m) ed il 7° tornante (842m) si raggiunge la bella
frazione di Rochefort (853m), dominata dal piccolo santuario
dedicato alla Madonna Ausiliatrice, edificato in vetta ad un
roccione (874m), e si prosegue con altri tornanti nel bosco; dopo
l'undicesimo tornante (922m) si aggira un costone e con 150 metri
di falsopiano si raggiunge la piccola località di la
Ravoire (940m) dove sorge una bella chiesetta con la facciata
affrescata. Con una dura rampa si imbocca la stretta
Valgrisenche; la strada si snoda in costa alta sul torrente
sempre esposta al sole lungo il versante occidentale della valle,
che presenta ripide pareti rocciose e risulta inospitale e
disabitata; la pendenza è costantemente ripida. In
questo tratto si incontrano due semigallerie artificiali
paravalanghe (989m e 1041m) e, più avanti, una lunga
galleria di circa 500 metri (ingresso a 1082m, uscita a 1134m); i
ciclisti in mountain-bike possono imboccare il vecchio tracciato
all'esterno, che risulta ancora percorribile anche se
parzialmente invaso dalla vegetazione e con il fondo molto
rovinato e ricoperto da sassi e ghiaia; la galleria è
ampia e ben illuminata ma è comunque consigliato essere
dotati di uno strumento di illuminazione. All'uscita della
galleria appare di fronte maestosa la Testa del Rutor con il suo
ghiacicaio; si continua in ripida ascesa con pendenza segnalata
fino al 12% e splendido ambiente naturale; con pendenza
leggermente meno impegnativa si arriva all'incrocio (1245m) dove
si lascia a destra la diramazione di 2,2 Km per Baise-Pierre
(1391m), poi si procede in falsopiano per 200 metri, si affronta
una breve rampa e con altri 200 metri di falsopiano si raggiunge
l'incrocio (1265m) dove si lascia a sinistra la diramazione per
Chamencon (1278m) e Chamein (1411m). Si continua in dura
ascesa; dopo due brevi falsopiani si affrontano i duri e
ravvicinati 12° tornante (1422m) e 13° tornante (1430m) e
si percorre un tratto in una stretta gola boscosa con pendenze
ancora segnalate al 12%; si sfiora una bella cascata e si
continua faticosamente fino ad una casa diroccata presso un'altra
cascata: il tracciato diventa pianeggiante e si snoda per 300
metri in una bella conca prativa dove si incontra l'incrocio
(1516m) dove si lascia a destra la strada per Planaval (1557m) e
Baulin
(1775m). Si procede in piano per breve tratto, poi si supera
una rampetta di fronte al villaggio di Revers (1530m); con una
galleria artificiale in falsopiano si raggiunge il bivio per
Prariond (1546m), dopo il quale si affronta la dura salita con il
14° tornante (1573m) ed il 15° tornante (1580m) che
conduce a Ceré (1605m). Si continua a salire
moderatamente fino a La Bethaz (1615m), poi si scende
sensibilmente, si percorre la galleria Dar (lunga 270 metri) e si
affronta il breve ma duro tratto che conduce a Valgrisenche
(1664m), sede municipale, dove si trovano fontane, bar e
ristoranti. Si procede in piano fino ad un incrocio (1662m)
all'imbocco di una galleria, dove si deve svoltare a sinistra
seguendo le indicazioni per Mondanges ed abbandonando il percorso
che conduce alla frazione Bonne ed al Pra
de la Teisa (1977m); si scende leggermente alla frazione
Mondanges (1653m) e si procede in falsopiano superando il
campeggio. Dopo un tratto facile di fronte alla diga si
raggiunge un incrocio dove si svolta a sinistra attraversando un
ponticello per risalire a tornanti su ripida strada asfaltata dal
fondo rovinato il lato orientale della valle fino a raggiungere
il piazzale (1770m) sopra la diga che genera il lago di
Beauregard; prima dell'abbassamento la diga arrivava fino al
piazzale ma ora si deve scendere con una strada di moderna
realizzazione fino alla diga attuale; è possibile
percorrere a piedi o in bicicletta la diga con splendido
panorama. Una stradina stretta e tortuosa con asfalto rovinato
costeggia il lago con due brevi gallerie ed alcuni modesti
saliscendi ed incontra diverse belle cascate; per la sua
pericolosità viene spesso chiusa al traffico che si svolge
ormai sul moderno tracciato alternativo del Pra de la Teisa sul
lato occidentale della valle; all'estremità meridionale
del bacino si trovano le frazioni Usalères (1788m) e
Surier (1785m), poi la pista continua con fondo naturale fino
all'Alpe
Sasse de Ponton (2047m).
(Itinerario percorso il
25/07/1998)
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