Il
valico collega la parte inferiore e quella superiore
dell'appartato e pittoresco Vallone del Preit, laterale
meridionale della Val Maira, che sono divise da una gola
strettissima ed impraticabile dove passa solo il torrente; il
valico è raggiunto sul versante settentrionale da una
ripida strada interamente asfaltata da pochi anni e dal passo
iniziano due strade non asfaltate.
Il percorso inizia a
Ponte Marmora (944m): presso una centrale elettrica si lascia la
strada di fondovalle che risale la bellissima e pittoresca Valle
Maira, e si passa presso una fontana per imboccare il vallone di
Marmora, stretto e scosceso nella parte iniziale; dopo 200 metri
di falsopiano si attraversa il torrente, si procede in moderata
ascesa per altri 200 metri e si affronta la prima dura rampa
riattraversando il torrente. Dopo un tratto di salita moderata
si continua con dure pendenze e si supera un terzo ponte; il
vallone è strettissimo e la strada si snoda ai piedi di
pareti dirupate attraversando due brevissime gallerie dal fondo
dissestato. Dopo il 4° ponte si procede in salita
sensibile, ma meno dura del tratto precedente, mentre la valle si
apre in un'ampia conca dove confluisce ad occidente il vallone
del Preit confluisce nel vallone di Marmora. Dopo aver
lasciato a sinistra la strada asfaltata per Vernetti (1225m),
capoluogo del comune di Marmora, e per l'asfaltato Colle
di Esischie (2370m), si procede in falsopiano per breve
tratto, si attraversa il torrente ed in moderata salita si arriva
a Canosio (1254m). Si continua in moderata ascesa per 800
metri fino al restringersi della valle in una stretta gola; si
affronta una prima ripida rampa, dopo la quale si lascia a destra
la strada per il Col San Giovanni (1615m) ed il Colletto
di Canosio (1650m). Si continua alternando rampe molto
ripide in qualche caso piuttosto lunghe a brevi falsopiani mentre
si percorre una gola pittoresca in cui merita osservare il
torrente che forma alcune cascatelle. Quando la valle si
allarga leggermente si affrontano i primi due tornanti
ravvicinati presso le poche case di Pian Preit (1485m) ed in
breve si raggiunge la frazione Preit (1540m) con la chiesa di San
Lorenzo. Dopo un brevissimo pianoro si riprende a salire con
dure pendenze nella valle boscosa; il fondo è ancora
asfaltato ma spesso ricoperto di terra e ghiaia e deformato; di
fronte risulta ben visibile il passo con gli ultimi tornanti
della strada che lo raggiunge e sulla sinistra la strettissima
gola formata dal torrente. Dopo aver lasciato sulla destra le
Case Corte (1659m) si percorre un pianoro dove si ignora sulla
sinistra un ponticello che attraversa il torrente; si percorre un
breve tratto facile ma poi la strada ancora asfaltata si impenna
ripidissima prima di affrontare altri due tornanti
ravvicinati. Si percorre un lungo e durissimo tratto in costa
per raggiungere le poche baite, alcune delle quali diroccate, in
località Servino (1817m). Si affrontano quattro ripidi
tornanti tra magri prati cosparsi di pietre su strada asfaltata
nel 2002 e si aggira la testata della conca ai piedi delle
dirupate e rocciose pareti del Bric Servino (2428m). Si arriva
al momento di affrontare con pendenze molto ripide il tratto
finale: si percorre un lungo e durissimo tratto in costa sulla
parete che chiude a sud la valle e si superano gli ultimi due
tornanti; dopo il secondo il tracciato procede con pendenza
leggermente meno severa in una conca prativa dove è stato
ricavato un parcheggio ed in breve raggiunge il Colle del Preit
(2083m); si gode una bella vista sull'imponente Rocca La Meja ad
est e sul Bric Servino ad ovest.
Una strada a fondo
naturale scende per pochi metri verso sud alle Grange Ciampasso
(2066m) e continua per raggiungere altre fattorie. Dal passo
si dirige verso ovest la strada non asfaltata per il Passo
della Gardetta (2437m).
(Itinerario percorso il
20/08/2002 quando il tratto finale era ancora a fondo naturale ed
il 25/08/2015).
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