MONTE CEPPO – PIAN DEL VENTO, 1505m (Imperia)



Accesso da Molini di Triora 15,6 Km

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Molini di Triora(456)-ponticello(464)

1,1

8

0,72

Ponticello(464)-4° tornante(701)

2,8

237

8,46

4° tornante(701)-8° tornante(839)

1,8

138

7,67

8° tornante(839)-bivio Langan(1094)

3,6

255

7,08

bivio Langan(1094)-San Giovanni dei Prati(1240)

3,0

146

4,87

San Giovanni dei Prati(1240)-Monte Ceppo(1505)

3,2

265

8,28





Accesso da Taggia 31 Km

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Taggia(39)-incrocio per Vignai(155)

6,9

116

1,68

incrocio per Vignai(155)-Argallo(573)

8,2

418

5,10

Argallo(573)-Vignai(765)

4,3

192

4,47

Vignai(765)-incrocio Monte Ceppo(1035)

4,0

270

6,75

incrocio Monte Ceppo(1035)-Case Bèula(1183)

3,5

148

4,12

case Bèula(1183)-Monte Ceppo(1505)  

4,1

322

7,85





Accesso da Sanremo 32,9 Km

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

San Remo(13)-Poggio(160)

3,2

147

4,59

Poggio(160)-Santa Filomena(381)

5,7

221

3,88

Santa Filomena(381)-Ceriana(369)

3,7

-12

-0,32

Ceriana(369)-Madonna della Villa(580)

4,0

211

5,27

Madonna della Villa(580)-Passo Ghimbegna(898)

4,5

318

7,07

Passo Ghimbegna(898)-incrocio Monte Ceppo(1035)

4,2

137

3,26

incrocio Monte Ceppo(1035)-Case Bèula(1183)

3,5

148

4,23

case Bèula(1183)-Monte Ceppo(1505)  

4,1

322

7,85




Anche se la strada viene comunemente identificata dal Monte Ceppo (1627m), che domina il percorso, si tratta di un autentico valico che collega la Valle Argentina a nord con la Valle Oxentina, laterale della stessa Valle Argentina, a sud-est e con la Valle Armea a sud-ovest; il passaggio della cresta spartiacque avviene in località Pian del Vento presso la Croce di Praesto; tutti i ciclisti locali identificano la salita con la denominazione “Monte Ceppo”.
Il Monte Ceppo è una bella montagna, ben visibile da ogni direzione, che domina l'immediato entroterra sanremese; ad esso confluiscono numerosi crinali che scendono verso la Valle Argentina ad est ed a nord, verso la Valle del Nervia ad ovest, verso la Valle Oxentina a sud-est e verso la Valle Armea a sud-ovest; la montagna è ricoperta da vasti boschi ed ampi pascoli.
L'itinerario è molto impegnativo da ogni versante per la lunghezza e le considerevoli pendenze; la strada, un tempo carreggiabile militare ed ora di proprietà della provincia, è interamente asfaltata, anche se in alcuni tratti il fondo stradale risulta molto rovinato e richiede molta attenzione e velocità moderata in discesa; il traffico è molto scarso nel tratto più elevato, sensibile nelle valli Argentina e Armea.

A) All'ingresso di Molini di Triora si trova un quadrivio(456m): a destra la strada asfaltata per il Passo della Teglia (1387m), di fronte la strada per Triora e l'alta valle, a sinistra la strada per la Colla Melosa; presso l'incrocio sorge una fontana, ultima possibilità di approvvigionamento d'acqua e classico punto di fermata per i ciclisti.
Dopo aver svoltato a sinistra si scende brevemente per effettuare un tornante (449m), attraversare il torrente (444m) e si procede in falsopiano nello stretto fondovalle per 1,2 Km fino ad un ponticello (464m); la strada si impenna e sale con ripida pendenza ed 8 tornanti attraverso fitti boschi di castagni; alcuni brevissimi falsopiani interrompono ad intervalli irregolari la dura ascesa.
Sul vicino versante opposto della strettissima valle sorge Triora (776m), che si ammira dapprima dal basso, poi dalla stessa altezza ed infine dall'alto.
In corrispondenza del 1° tornante (536m) si trova un sentiero a destra che scende al torrente ed in corrispondenza del 2° tornante (584m) si ignora la diramazione a sinistra per il piccolo borgo di Perallo; dopo il 3° tornante (642m) si raggiunge il 4° tornante (701m) presso l'oratorio di San Giovanni Battista; dopo due tornanti ravvicinati si affronta l'ampio 7° tornante (791m) e si raggiunge l'ottavo tornante (839m).
Dopo aver doppiato uno sperone roccioso si entra nell'ampia conca boscosa che la Valle Argentina forma a monte della strettoia attraversata; lo sguardo può seguire facilmente la traccia della strada che compie un semicerchio intorno alla conca.
Si continua a salire con forti pendenze e bel panorama: a nord svetta il maestoso Monte Saccarello (2200m), vetta più elevata della Liguria e punto di confine con la Francia ed il Piemonte.
Un incrocio (1094m) precede di 800 metri la Colla di Langan (1127m), dalla quale si raggiunge poi la Colla Melosa (1540m): si svolta a sinistra salendo in costa per 2 Km prima con pendenza molto dura e poi leggermente meno severa, poi ci si dirige in falsopiano per 1 Km verso la montagna fino al santuario alpestre di San Giovanni dei Prati (1240m) ed alle poche case che lo circondano.
Dopo il santuario la salita diventa molto ripida e sale nel bosco così fitto da formare un'autentica galleria vegetale; si ha la possibilità di tirare il fiato solo percorrendo i due tornanti ben disegnati che si incontrano; dopo un altro tratto molto ripido si incontra un terzo tornante (1401m)e la pendenza diventa leggermente meno severa; dopo il quarto tornante si procede in costa nel bosco finchè il percorso raggiunge una radura dove si apre uno splendido panorama verso nord su tutta le cerchia delle Alpi marittime; la successiva curva conduce al solitario valico.

B) Ad Arma di Taggia si abbandona la costa del Mar Ligure e la strada statale N.1 "Aurelia" per percorrere la Valle Argentina; si procede quasi in piano fino a Taggia (39m), poi si passa sotto il viadotto dell'autostrada e si penetra in leggera ascesa nella valle che si restringe; dopo un ponte (68m) la salita diventa sensibile e, attraversato nuovamente il torrente (82m), risulta severa per alcune centinaia di metri; dopo la rampa si supera Castel San Giorgio (132m) e la strada prosegue in falsopiano, supera il ponte (142m) sul torrente Oxentina ed arriva al bivio (155m) per Vignai, dove si lascia la strada di fondovalle con un incrocio pericoloso.
Si sale con forte pendenza in costa tra gli ulivi per poi penetrare a grande altezza nella valle Oxentina; quando la strada svolta in una valletta verso nord la salita si interrompe e si procede in falsopiano fino all'incrocio (456m) dove si lascia a destra la stradina asfaltata che conduce alla cappella di San Bernardo (560m) su un valico tra la Valle Argentina e la Valle Oxentina ed al Santuario della Madonna della Neve sulla cima del Monte Carmo (784m).
La salita riprende moderata tornando nella valle principale, supera il bivio (567m) per Ciabaudo e raggiunge Argallo (573m), famoso per le sue fonti, di fronte alle quali la salita riprende dura fino alla chiesetta in località Pallara (684m); senza difficoltà si raggiunge Vignai (765m).
Dopo il piccolo paese la salita diventa impegnativa e raggiunge all'inizio del bosco le fonti dell'acquedotto di San Remo; dopo una breve galleria (ingresso a quota 880m, uscita a 886m) la pendenza diventa ripida e la strada sale con alcune curve nella foresta demaniale di Monte Ceppo fino all'incrocio (1035m) poco a nord della cima denominata Fascia d'Ubaga, dove perviene la strada da San Remo.
Dall'incrocio parte la strada per il Monte Ceppo: dopo una ripida rampa di circa 400 metri si affronta un lungo falsopiano di 2 Km fino ai piedi della Colla Serro (1110m); presso il segnale che indica il sentiero pedonale per la chiesetta di S.Bernardino la salita riprende molto dura superando una fattoria isolata.
Alle case Béula (1183m) si affrontano due ripidi tornanti, poi la strada sale ripida ad aggirare la testata di una valletta; si procede in costa con splendido panorama verso la costa del Mar Ligure, si aggira un costone e si continua con ripida pendenza fino a quando la strada spiana per gli ultimi 800 facili metri che conducono al passo.

C) Alla periferia orientale di San Remo, presso lo stadio comunale, dove ad un incrocio (13m) si lascia la strada statale N.1 "Aurelia" e si sale con sensibile pendenza ed alcuni tornanti al mitico Poggio effettuando in salita il percorso che la "Milano-San Remo" propone in discesa; nulla impedisce di salire al Poggio dal Capo Verde come per la classica corsa ciclistica.
Dopo l'incrocio (160m) con la strada proveniente da Capo Verde si attraversa Poggio (175m) con una ripida rampa, poi si procede in leggera discesa fino al Passo Croce di Pianavia (168m) tra la Valle Armea e la Val d'Olivi appena sopra il tracciato dell'autostrada; la salita riprende con un tornante (175m) ed una diversione nella Val d'Olivi; con un secco tornante (238m) ed un altro invece facile (243m) si ritorna in Valle Armea e si sale in costa con pendenza moderata e costante fino alla cappella di Santa Filomena (381m).
Si procede con sensibili saliscendi fino a Ceriana (369m), lungo paese dove si trova anche una breve galleria, dopo la quale si scende brevemente; si riprende a salire con pendenza sempre più impegnativa nel popoloso e coltivato fondovalle fino ad una fontana.
Si affrontano numerosi stretti e duri tornanti che conducono al santuario della Madonna della Villa (580m), in bella posizione panoramica.
La salita continua molto severa con tratti in costa ed alcuni tornanti fino a raggiungere la testata della valle; con duri tornanti nel bosco si raggiunge il Passo Ghimbegna (898m), valico tra la valle Armea e la valle del Nervia; appena prima del valico si svolta a destra lasciando a sinistra la strada asfaltata per San Romolo e diritta la strada per Bajardo (900m) e la valle del Nervia.
Si sale con forte pendenza nel bosco, poi la salita continua moderata in costa fino a raggiungere il crinale (1046m) tra valle Armea e valle Oxentina poco a nord della cima denominata Fascia d'Ubaga e scende dolcemente per breve tratto fino al bivio (1035m) con il tracciato che sale da Taggia/Vignai.
Dall'incrocio parte la strada per il Monte Ceppo: dopo una ripida rampa di circa 400 metri si affronta un lungo falsopiano di 2 Km fino ai piedi della Colla Serro (1110m); presso il segnale che indica il sentiero pedonale per la chiesetta di San Bernardino la salita riprende molto dura superando una fattoria isolata (1082m).
Alle case Béula (1183m) si affrontano due ripidi tornanti, poi la strada sale ripida ad aggirare la testata di una valletta; si procede in costa con splendido panorama verso la costa del Mar Ligure, si aggira un costone e si continua con ripida pendenza fino a quando la strada spiana per gli ultimi 800 facili metri che conducono al passo.

(Itinerario percorso il 10/07/2010)



Panorama dal M.Ceppo verso le montagne sul confine italo-francese

Panorama dal M.Ceppo verso l'alta Valle Argentina ed il M.Saccarello a nord

Panorama dal M.Ceppo su Triora ed i monti che chiudono a nord la Valle Argentina

Premi per tornare all'elenco dei passi o clicca per tornare alla HOME Page