COLLA MELOSA, 1540m (Imperia)



Accesso da Molini di Triora 16,6 Km

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Molini di Triora(456)-ponticello(464)

1,1

8

0,72

Ponticello(464)-4° tornante(701)

2,8

237

8,46

4° tornante(701)-8° tornante(839)

1,8

138

7,67

8° tornante(839)-bivio Ceppo(1094)

3,6

255

7,08

bivio Ceppo(1094)-Colla di Langan(1127)

0,8

33

4,12

Colla di Langan(1127)-Colla Binelli(1274)

2,4

147

6,12

Colla Binelli(1274)-Colla Belenda(1375)

1,3

101

7,77

Colla Belenda(1375)-Colla Melosa(1540)

2,8

165

5,89





Accesso da Pigna 20,3 Km

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Pigna(240)-Palazzo del Maggiore(610)

6,1

370

6,07

Palazzo del Maggiore(610)-Colla di Langan(1127)

7,7

517

6,71

Colla di Langan(1127)-Colla Binelli(1274)

2,4

147

6,12

Colla Binelli(1274)-Colla Belenda(1375)

1,3

101

7,77

Colla Belenda(1375)-Colla Melosa(1540)

2,8

165

5,89




Una strada asfaltata molto impegnativa conduce alla Colla Melosa, amena località sul crinale tra due vallette laterali dell'alta Valle del Nervia; esiste una sola strada asfaltata di accesso nel tratto conclusivo dalla Colla di Langan, passo che collega la Valle del Nervia e la Valle Argentina, mentre una carreggiabile a fondo naturale parte dal valico consentendo di compiere un vasto e spettacolare percorso nelle Alpi Marittime.

DA ARMA DI TAGGIA A MOLINI DI TRIORA ED ALLA COLLA DI LANGAN
Ad Arma di Taggia si abbandona la costa del Mar Ligure per imboccare la Valle Argentina; si procede quasi in piano fino a Taggia (39m), poi si passa sotto il viadotto dell'autostrada e si penetra in leggera ascesa nella valle che si restringe; dopo un ponte (68m) la salita diventa sensibile e, attraversato nuovamente il torrente (82m), risulta severa per alcune centinaia di metri; dopo la rampa si supera Castel San Giorgio (132m) e la strada prosegue in falsopiano, supera il ponte (142m) sul torrente Oxentina ed il bivio (155m) per Vignai ed arriva a Badalucco (179m), grosso paese allungato lungo le anse del torrente Argentino.
Poco dopo si incontra un bivio (222m); a sinistra si distacca il vecchio tracciato, stretto e poco trafficato, con salita molto dolce e costante lungo il torrente, purtroppo attualmente interrotto per frana.
Seguendo a destra la strada provinciale si supera l'incrocio (236m) con la provinciale della Colla d'Oggia (1167m) e si sale con sensibile pendenza e sede stradale ampia ed agevole; dopo il bivio (388m)per l'isolato villaggio di Glori si scende dolcemente per un paio di chilometri fino ad Agaggio Inferiore (371m), dove ci si riconnette al vecchio tracciato.
Si continua alternando rampe e tratti di falsopiano fino all'ingresso di Molini di Triora, dove si trova un quadrivio (456m): a destra la strada asfaltata per il Passo della Teglia (1387m), di fronte la strada per Triora e l'alta valle, dove si trovano Realdo e
Verdeggia (1097m), a sinistra la strada per la Colla Melosa; presso l'incrocio sorge una fontana, ultima possibilità di approvvigionamento d'acqua.
Dopo aver svoltato a sinistra si scende brevemente per effettuare un tornante (449m) ed attraversare il torrente su un ponte (444m) e si procede in falsopiano nello stretto fondovalle per 1,1 Km fino ad un ponticello (464m); la strada si impenna e sale con ripida pendenza ed 8 tornanti attraverso fitti boschi di castagni; alcuni brevissimi falsopiani interrompono ad intervalli irregolari la dura ascesa.
Sul vicino versante opposto della strettissima valle sorge Triora (776m), che si ammira dapprima dal basso, poi dalla stessa altezza ed infine dall'alto.
In corrispondenza del 1° tornante (536m) si trova un sentiero a destra che scende al torrente ed in corrispondenza del 2° tornante (584m) si ignora la diramazione a sinistra per il piccolo borgo di Perallo; dopo il 3° tornante (642m) si raggiunge il 4° tornante (701m) presso l'oratorio di San Giovanni Battista e si percorre un tratto meno duro; dopo due tornanti ravvicinati si affronta l'ampio 7° tornante (791m) e si raggiunge l'ottavo tornante (839m).
La pendenza diminuisce e dopo aver doppiato uno sperone roccioso si entra nell'ampia conca boscosa che la Valle Argentina forma a monte della strettoia attraversata; lo sguardo può seguire facilmente la traccia della strada che compie un semicerchio intorno alla conca.
Si continua a salire con forti pendenze e bel panorama: a nord svetta il maestoso Monte Saccarello (2200m), vetta più elevata della Liguria e punto di confine con la Francia ed il Piemonte.
Dopo l'incrocio (1094m) con la strada per San Giovanni dei Prati (1240m) ed il Monte Ceppo (1505m) si procede in falsopiano per 800 metri fino alla Colla di Langan (1127m), valico tra la Valle Argentina e la Valle del Nervia; vi si incontra la strada che sale da Pigna.

DA PIGNA ALLA COLLA DI LANGAN
Da Pigna (240m) si affronta una rampa per uscire dal paese sul ponte di Lago Pico (262m), di fronte alle terme solforose; dopo gli incroci per Castel Vittorio (420m) e Buggio (445m) si inizia a salire con stretti e ripidi tornanti in una boscosa ed incassata valletta.
Dopo il 1° tornante (368m) si affrontano altri 4 tornenti e dopo il "Palazzo del Maggiore", dimora nobiliare oggi adibita a ristorante (610m), si prosegue in costa nella conca terminale della valle del Nervia, dominata ad est dal Monte Ceppo (1627m), con pendenze molto impegnative e tracciato decisamente tortuoso e sempre esposto al sole; si superano le case Allavena (731m).
In un breve tratto di falsopiano si incontra una fontana del 1894, dedicata alla Regina Margherita (1017m), poi si riprende a salire faticosamente tra i prati fino alla Colla di Langan.

DALLA COLLA DI LANGAN ALLA COLLA MELOSA
Si continua a salire in costa alternando tratti ripidi a qualche falsopiano; il fondo stradale risulta in alcuni tratti molto rovinato e richiede la massima attenzione; dopo un valico innominato (1140m), dove si trovano una cappellina, un pannello indicatore e dei ruderi, che si tocca ma non si attraversa la salita diventa poi costantemente ripida ai piedi del Carmo Binelli (1329m): con pendenza meno dura si arriva alla Colla Binelli (1274m) dove si lascia a sinistra la carreggiabile che conduce alla diga di Tenarda (1319m), il cui transito è riservato agli automezzi dell'ente gestore della diga.
Dopo un tratto di dura ascesa si affronta un tornante (1359m), detto Curva del Fo, e si raggiunge la Colla Belenda (1375m), dove si passa sul versante del Nervia; si prosegue con pendenza sensibile in mezzo al bosco, si gode un tratto di falsopiano e si riprende a salire con forte pendenza e bella vista sul lago artificiale di Tenarda, di proprietà dell'acquedotto municipale di Sanremo.
Con un ultimo impegnativo strappo si perviene alla Colla Melosa (1540m), valico sul crinale tra due vallette laterali della Valle del Nervia; vi sorge un rifugio-ristorante in mezzo alle pinete; la località presenta un bel panorama sui monti Pietravecchia (2038m) e Toraggio (1973m) ed è meta di molte gite per la sua amenità e le possibilità escursionistiche.
Un entusiasmante e difficile tracciato di origine militare continua con fondo non asfaltato e consente di raggiungere i
l Colle della Sella (1573m), il Monte Pietravecchia (2038m), la Porta Bertrand (1961m), la Cima di Marta (2136m), il Balcone di Marta (2123m) e la Colla di Sanson (1707m), che collega direttamente la Valle Argentina e la valle del Roia mediante una strada non asfaltata.

(Itinerario percorso il 08/08/2020)



Il passo appare all'ultimo chilometro; sullo sfondo a sinistra il M.Toraggio, a destra il M.Pietravecchia

Il passo visto dall'alto lungo la sterrata per il M.Pietravecchia

Il M.Pietravecchia visto dalla Colla Melosa



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