PASSO DI SAN FERMO, 1158m (Genova-Alessandria)



Accesso da Isola del Cantone/Vobbia 20,9 Km

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Isola del Cantone(298)-Vobbietta(322) 
3,0

24

0,80

Vobbietta(322)-Vobbia(461) 

7,5

139

1,85

Vobbia(461)-Poggio(698) 

4,3

237

5,51

Poggio(698)-Vallenzona(723)

1,0

25

2,50

Vallenzona(723)-Passo di San Fermo(1158)

5,1

435

8,53





Accesso da Serravalle Scrivia 39,2 Km

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Serravalle Scrivia(225)-Vignole Borbera(243)
3,7

18

0,49

Vignole Borbera(243)-Borghetto di Borbera(295)

5,0

52

1,04

Borghetto di Borbera(295)-Pertuso(366) 

9,7

71

0,73

Pertuso(366)-Cantalupo Ligure(383)

1,1

17

1,55

Cantalupo Ligure(383)-San Nazzaro(394)  

1,0

11

1,10

San Nazzaro(394)-Albera Ligure(413)

1,8

19

1,06

Albera Ligure(413)-Cabella Ligure(473) 

4,1

60

1,46

Cabella Ligure(473)-Dovanelli(511)

2,3

38

1,65

Dovanelli(511)-Dova Inferiore(911)

4,9

400

8,16

Dova Inferiore(911)-Dova Superiore(923)  

2,4

12

0,50

Dova Superiore(923)-Passo di San Fermo(1158) 

3,2

235

7,34




Il valico si trova sullo spartiacque tra la Val Vobbia e la Val Borbera, entrambe laterali della valle del torrente Scrivia; la strada che lo percorre risulta interamente asfaltata però l'asfalto è rugoso ed in alcuni punti rovinato; il traffico è quasi inesistente sia sul versante ligure che sul versante piemontese; la strada è molto stretta e richiede la massima prudenza in discesa.

Sul versante genovese il percorso lascia la ex-strada statale dei Giovi all'estremità meridionale di Isola del Cantone (298m), imbocca la strada provinciale N.8, sovrappassa la ferrovia, passa presso il casello dell'autostrada, scende con uno strettissimo tornante a sottopassare l'autostrada ed imbocca la Val Vobbia lasciando a sinistra la strada per Montessoro lungo la quale dopo 900 metri si incontra il piccolo Santuario della Madonna di Tuscia (316m).
Dopo un breve e facile tratto di salita si costeggia quasi in piano l'artificiale Lago Savio o Lago di Vobbietta e si procede superando il piccolo abitato di Vobbietta (322m); dopo aver attraversato il torrente su un ponte (343m) si inizia a salire con moderate pendenze nel fitto bosco.
In leggera discesa si penetra in una stretta gola dominata dal pittoresco Castello della Pietra; si prosegue in leggera salita mentre la valle si apre in un'ampia conca dove si trova Vobbia.
Ad un incrocio (461m) si prosegue diritti ignorando la strada a destra che percorre un ponte, raggiunge il centro di Vobbia e sale a Crocefieschi.
Si continua in dolce salita per 1 Km fino all'incrocio dove si lascia a sinistra la strada provinciale N.8 per Mongiardino Ligure e la Val Borbera attraverso il Passo di Costa Salata (795m), itinerario parallelo e più occidentale rispetto al nostro, e si imbocca a destra la strada provinciale N.81 che attraversa subito il Rio del Cascé sul Ponte Scaglione al cui termine si tiene ancora a destra ignorando la diramazione per Arezzo (671m).
Si procede ancora per 1,5 Km in moderata ascesa nella deserta e boscosa vallata costeggiando l'ampio letto del torrente Vallenzona, poi dopo il Ponte dei Canneti (555m) sul laterale Rio Cannette la pendenza aumenta e la salita diventa molto impegnativa; si entra nell'ampia conca di Vallenzona e si affrontano il 1° tornante (642m) ed il 2° tornante (651m); si raggiunge la base del paese di Vigogna ed in corrispondenza del 3° tornante (673m) si lascia a sinistra la strada che porta nel centro di Vigogna (684m); in breve si arriva a Poggio (698m), dove la salita si interrompe.
Per 700 metri si procede in falsopiano e leggera discesa fino ad un ponticello (699) poi si sale per 300 metri fino all'ingresso di Vallenzona (723m), dove si svolta a sinistra in ripida ascesa effettuando il 4° tornante.
Si guadagna quota sopra il paese affrontando il 5° tornante (753m) ed il 6° tornante (791m), poi la salita presenta qualche tratto più facile alternato a dure rampe; dopo il 7° tornante (868m) e l'ottavo tornante (898m) si osserva chiaramente la chiesetta di San Fermo presso il valico; dopo il 9° tornante (973m) si supera il piccolo borgo di Piani di Vallenzona a cui si accede con una breve diramazione asfaltata a sinistra ad un incrocio (998m).
Il 10° ed ultimo tornante (1049m) immette in un lungo tratto in costa con panorama sempre più ampio; dopo aver lasciato a destra ad un incrocio (1125m) la diramazione asfaltata per San Clemente (1080m) si supera l'ultima rampa e si raggiunge il valico (1158m).
Poco sopra sorge la chiesa di San Fermo (1177m), isolata su un dosso e raggiungibile camminando lungo un sentiero erboso; dalla chiesa il panorama nelle giornate limpide è straordinario: a sud si vede il Mar Ligure, a sud-ovest tutto l'appennino genovese e la riviera di ponente, ad ovest la pianura e, sullo sfondo la cerchia delle Alpi, dove spiccano il Monviso, il Gran Paradiso ed il Monte Rosa; bella anche la vista sulle vicine montagne della Val Borbera.

Sul versante piemontese il percorso inizia a Serravalle Scrivia (225m): si lascia la ex-strada statale dei Giovi, che collega Milano e Genova, si sottopassa la ferrovia Genova-Torino con molta attenzione per l'asfalto dissestato e si scende per attraversare il torrente Scrivia con un lungo ponte; dopo aver sottopassato l'autostrada si sale con una rampetta a Stazzano (225m) e si sottopassa anche la ferrovia Milano-Genova.
La strada sale moderatamente, costeggia per breve tratto l'autostrada e scende decisamente per attraversare su un ponte il torrente Borbera.
Con una ripida rampa si raggiunge Vignole Borbera (243m); si attraversa il paese (oppure si percorre la circonvallazione) e si imbocca l'ampia Val Borbera con un lungo rettilineo in falsopiano; si procede tranquillamente fino alla discesa che conduce a riattraversare il torrente ed alla rampetta che segue il ponte.
Senza difficoltà si raggiunge Borghetto di Borbera (295m), che si lascia sulla destra; si procede sempre con tranquilli falsopiani fino a Persi, che si raggiunge affrontando due secche curve ed una leggera discesa.
In sensibile salita si entra nelle strette, verdi e disabitate gole che contrastano completamente con l'ampia e popolata vallata finora percorsa; la strada si innalza rispetto al torrente che scorre nel fondo della gola e continua poi in falsopiano snodandosi in costa; dopo alcuni saliscendi si scende decisamente a Pertuso (366m), dove la valle cambia nuovamente aspetto aprendosi in un'ampia ed amena conca.
In moderata ascesa si raggiunge Cantalupo Ligure (383m); come per molti centri abitati della vallata il suffisso "Ligure" indica un'appartenenza storica e geografica all'ambiente dell'Appennino Ligure nonostante la suddivisione amministrativa ponga questa vallata in Piemonte.
Si procede senza difficoltà costeggiando il torrente fino a San Nazzaro (394m), dove si lascia a destra una deviazione per Rocchetta Ligure (410m) e la Val Sisola; questa strada asfaltata raggiunge Vobbia dopo aver superato il Passo di Costa Salata (810m) lungo il tracciato di un'antica via del commercio del sale e rappresenta un'alternativa all'itinerario in esame.
Alternando falsopiani e tratti di moderata salita si attraversa Albera Ligure (413m) e si raggiunge Albera Ligure (413m) e si raggiunge Cabella Ligure: dopo aver percorso uno stretto ponticello si svolta a destra e, dopo una breve discesa, a sinistra arrivando nella piazza principale alla base del paese (473m).
Da Cabella Ligure si comincia a salire sensibilmente con tortuoso tracciato nel bosco; dopo 900 metri si svolta a destra all'incrocio seguendo le indicazioni per Dova e si abbandona la strada per Carrega Ligure ed i passi di Capanne di Cosola (1493m) e Capanne di Carrega (1415m).
Su strada molto stretta si scende ad attraversare il torrente Borbera su un lungo ponte e si comincia a salire decisamente sull'opposto versante toccando Rosano (520m), dove sorge il Santuario di Nostra Signora della Guardia; seguendo il letto del torrente Borbera ed attraversando il ponte sul suo affluente torrente Gordenella si raggiunge uno spiazzo (511m) alla base di Dovanelli, dominata dal Santuario di Nostra Signora di Dovanelli (573m).
Si svolta a destra imboccando la valle del torrente Gordenella che volge verso sud ma dopo 150 metri si abbandona la strada che costeggia il torrente ad un incrocio con molte indicazioni; seguendo i cartelli per Dova si tiene a sinistra e si effettua il 1° tornante; dopo il vicino 2° tornante presso le case più alte di Dovanelli si lascia a sinistra la ripida salita asfaltata a tornanti che raggiunge il Santuario e si affronta il 3° tornante; si incontra una seconda diramazione, questa volta sterrata, che scende al Santuario e subito dopo si affronta il 4° tornante alle pendici del Monte Saia (1167m).
Lo stretto tracciato continua con impegnativa pendenza e presenta il 5° ed il 6° tornante nel bosco, poi oltrepassa le diramazioni di accesso ai piccoli borghi di Serrasso a monte e di Piancereto a valle; con 4 tornanti si raggiunge Dova Inferiore (911m), dove si incontra una fontanella, e si procede in leggera salita con fondo a tratti molto rovinato; con una breve contropendenza si arriva a Dova Superiore (932m); alla fine dell'abitato, presso la chiesa, si lascia a destra una diramazione per Guazzolo e Casalbusone (847m).
Si procede con pendenze impegnative, si affrontano due stretti tornanti e con un lungo tratto in costa si arriva su un crinale che domina il piccolo paese di San Clemente; si aggira il versante nord del dosso su cui sorge la chiesa di San Fermo e si arriva al valico.

(Itinerario percorso il 25/09/2004)



Ampio panorama dalla cappella sull'Appennino ed il Mar Ligure

Ampio panorama dalla cappella verso la Pianura Padana ed in lontananza le Alpi

Premi per tornare all'elenco dei passi o clicca per tornare alla HOME Page