PASSO DEL TOMARLO, 1482m (Genova-Parma)



Accesso da Rezzoaglio 22,5 Km

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Rezzoaglio(700)-Magnasco(823)
3,0

123

4,10

Magnasco(823)-Sella di Villanoce(902)
2,0

79

3,95

Sella di Villanoce(902)-Gramizza(763)
4,0

-139

-3,47

Gramizza(763)-Santo Stefano d'Aveto(1017) 

5,5

254

4,62

Santo Stefano d'Aveto(1017)-Passo del Tomarlo(1482)

8,0

465

5,81





Accesso da Bardi 38,3 Km

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Bardi(604)-bivio Pianazze(563)

11,2

-41

-0,37

bivio Pianazze(563)-Ponteceno(712)

12,0

149

1,24

Ponteceno(712)-Anzola(767) 

4,4

55

1,25

Anzola(767)-19° tornante(1023)

3,9

256

6,56

19° tornante(1023)-23° tornante(1247)

3,1

224

7,23

23° tornante(1247)-bivio Zovallo(1469)  

3,3

222

6,73

bivio Zovallo(1469)-Passo del Tomarlo(1482)

0,4

13

3,25




Il valico, situato nella parte più interna dell'Appennino Ligure, collega la valle dell'Aveto, affluente del Trebbia, con la valle del torrente Ceno, affluente del Taro, in territorio emiliano, mediante una buona strada interamente asfaltata.

Sul versante ligure si parte da Rezzoaglio (700m): nel centro del paese si abbandona la strada che percorre il fondovalle della Val d'Aveto e si imbocca una buona strada che sale con pendenza abbastanza impegnativa a Cerro (758m) e più moderatamente a Magnasco (823m) e Cerisola (855m); con pendenza più impegnativa si attraversa Villanoce (880m) e si arriva alla Sella di Villanoce (902m) entrando nella valle del torrente Gramizza.
Si discende decisamente nel bosco poi si risale, si procede in falsopiano e si discende leggermente fino al piccolo borgo di Gramizza dove si distaccano a destra la strada per il Passo del Chiodo (1456m) ad un incrocio (763m) prima del ponte sul torrente Gramizza e, dopo il ponte, la strada per il Passo del Romezzano (1375m); si risale ad Allegrezze (920m) e Santo Stefano d'Aveto (1017m), principale centro della valle e frequentata stazione di turismo estivo ed invernale, posto in una bella conca ai piedi del Monte Maggiorasca (1799m).
La strada sale moderatamente sul versante meridionale della conca, poi la pendenza diventa più severa mentre si aggira uno sperone roccioso abbandonando la vallata di Santo Stefano ed entrando nell'ampia conca del torrente Gramizza; si continua in costa tra i prati con impegnativa salita ed ampia vista su un vasto cerchio di montagne dalle vette poco più elevate della stessa strada che si sta percorrendo.
Dopo un breve
falsopiano si incontra (1456m) sul lato sud la strada che corre in costa fino al Passo del Romezzano ed al Passo del Chiodo ed alla foresta del Monte Penna; con gli ultimi 210 metri di forte ascesa si raggiunge il valico, stretta e solitaria sella prativa tra il Monte Maggiorasca (1799m) a nord ed il Monte Tomarlo (1602m) a sud; si apre un ampio panorama sulla valle del torrente Ceno.

Sul versante orientale il percorso inizia da Bardi (604m), principale centro abitato della valle del torrente Ceno e nodo stradale posto in pozione elevata rispetto al fondovalle; si scende moderatamente oltrepassando l'incrocio (545m) dove si lascia a sinistra la strada per Carpana, Cereseto, il Passo della Colla (965m) e Bedonia.
Si continua in falsopiano fino a Vischeto di qua (535m), poi si riprende a scendere passando per Vischeto di là (511m) e dopo una breve semigalleria artificiale si percorre l'alto ponte (468m) sul torrente Ceno che in questo tratto scorre in una gola; si inizia a salire moderatamente con gli ampi 1° tornante (472m) e 2° tornante (484m) ed in corrispondenza del 3° tornante (511m) si lascia a sinistra la diramazione per la località Murelli.
Si oltrepassano le località Raffi (534m) e Cabriolini (562m) e si riprende a scendere con il 4° tornante (528m) ed il 5° tornante (520m) e si riattraversa il torrente Ceno su un moderno Ponte (490m) dal quale si vede il vicino vecchio ponte abbandonato ma ancora esistente.
Si risale moderatamente fino ad un incrocio (563m) dove si lascia a destra la strada per Pione ed il Passo delle Pianazze (970m) e si effettua il 6° tornante ricominciando a scendere; dopo il 7° tornante (538m) si attraversa su un ponte il torrente Porcellana, affluente del Ceno, e si prosegue in falsopiano costeggiando il torrente Ceno fino a Ponte Lecca dove si attraversa su un ponte (540m) il torrente Lecca presso la sua confluenza nel Ceno.
Si continua senza difficoltà riattraversando il torrente Ceno su un ponte (541m) e si passa poco sopra il Molino di Scopolo; in moderata salita si raggiunge l'incrocio (610m) dove si lascia a sinistra la strada per Pilati e Scopolo; ad un altro incrocio (637m) si ignora una diramazione a destra senza indicazioni.
La valle si apre in un'ampia conca e si arriva a Masanti, frazione di Bedonia; in corrispondenza dell'ottavo tornante (687m) si lascia a destra la strada per il centro del paese mentre la strada provinciale sale con il 9° tornante (701m) e transita sopra le case; il tracciato oltrepassa uno stabilimento per l'imbottigliamento di acqua minerale e continua a lungo in falsopiano a mezza costa in ambiente solitario.
In località Case Draghi (725m) si trova l'incrocio dove si lascia a sinistra il percorso che raggiunge Bedonia attraverso il Valico di Monte Vacca (800m); si tiene a destra e si scende leggermente per attraversare il ponte (712m) sul torrente Ceno presso Ponteceno.
Si continua in leggera ascesa lungo una vallata amena popolata di case sparse; si lasciano a destra (723m) una diramazione per Fontanino e più avanti una diramazione per Cerri e Calice, al successivo incrocio (753m) si ignora la diramazione a destra per Porcile e si arriva ad Anzola (767m) dove si ignora la strada a destra e si attraversa il ponte sul torrente Anzola appena prima di passare davanti alla chiesa.
All'uscita dal paese ad un incrocio (767m) si ignorano a sinistra due strade, una che attraversa il torrente Ceno e l'altra che segue il suo fondovalle.
Si comincia a salire con forti pendenze e si affrontano il 10° tornante, l'undicesimo tornante (829m), il 12° tornante (851m), l'ampio 13° tornante, il 14° tornante (894m), l'ampio 15° tornante dopo le prime case di Casalporino, il 16° tornante dopo la chiesa di San Bernardo, il 17° tornante ed il 18° tornante presso il quale sorgono le case alte di Casalporino e si trova l'incrocio (949m) dove si lascia a destra la strada per Selvola.
In corrispondenza di un curvone a destra (990m) si lascia a sinistra la diramazione per Volpara; su strada sempre bella ed ampia si affrontano il 19° tornante (1023m) ed il 20° tornante (1042m) in ambiente aperto tra i prati; dopo un traversone in località Costa di Volpara si superano il 21° tornante (1126m), il 22° tornante (1158m), il 23° tornante (1247m), il 24° tornante (1271m), il 25° tornante (1374m) ed il 26° tornante (1390m).
Si percorre l'ultimo tratto nel bosco alle pendici orientali del Monte Tomarlo (1602m) fino all'incrocio (1469m) in cui si lascia a destra la panoramica strada che si snoda lungo le pendici orientali del Monte Maggiorasca (1799m) fino al Passo dello Zovallo (1405m); con gli ultimi facili 400 metri si raggiunge il valico.

(Itinerario percorso il 29/09/1985 da Santo Stefano d'Aveto)



Il passo visto arrivando da Santo Stefano d'Aveto

Panorama dal passo sul versante emiliano

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