Il
valico, situato nella parte più interna dell'Appennino
Ligure, collega la valle dell'Aveto, affluente del Trebbia, con
la valle del torrente Ceno, affluente del Taro, in territorio
emiliano, mediante una buona
strada interamente
asfaltata.
Sul versante ligure si parte da Rezzoaglio
(700m): nel centro del paese si abbandona la strada che percorre
il fondovalle della Val d'Aveto e si imbocca una buona strada che
sale con pendenza abbastanza impegnativa a Cerro (758m) e più
moderatamente a Magnasco (823m) e Cerisola (855m); con pendenza
più impegnativa si attraversa Villanoce (880m) e si arriva
alla Sella di Villanoce (902m) entrando nella valle del torrente
Gramizza. Si discende decisamente nel bosco poi si risale, si
procede in falsopiano e si discende leggermente fino al piccolo
borgo di Gramizza dove si distaccano a destra la strada per il
Passo del
Chiodo (1456m) ad un incrocio (763m) prima del ponte sul
torrente Gramizza e, dopo il ponte, la strada per il Passo
del Romezzano (1375m); si risale ad Allegrezze (920m) e Santo
Stefano d'Aveto (1017m), principale centro della valle e
frequentata stazione di turismo estivo ed invernale, posto in una
bella conca ai piedi del Monte Maggiorasca (1799m). La strada
sale moderatamente sul versante meridionale della conca, poi la
pendenza diventa più severa mentre si aggira uno sperone
roccioso abbandonando la vallata di Santo Stefano ed entrando
nell'ampia conca del torrente Gramizza; si continua in costa tra
i prati con impegnativa salita ed ampia vista su un vasto cerchio
di montagne dalle vette poco più elevate della stessa
strada che si sta percorrendo. Dopo un breve
falsopiano
si incontra (1456m) sul lato sud la strada
che corre in costa
fino al Passo del Romezzano ed al Passo del Chiodo ed alla
foresta del Monte Penna; con gli ultimi 210 metri di forte ascesa
si raggiunge il valico, stretta e solitaria sella prativa tra il
Monte Maggiorasca (1799m) a nord ed il Monte Tomarlo (1602m) a
sud; si apre un ampio panorama sulla valle del torrente
Ceno.
Sul versante orientale il percorso inizia da Bardi
(604m), principale centro abitato della valle del torrente Ceno e
nodo stradale posto in pozione elevata rispetto al fondovalle; si
scende moderatamente oltrepassando l'incrocio (545m) dove si
lascia a sinistra la strada per Carpana, Cereseto, il Passo della
Colla (965m) e Bedonia. Si continua in falsopiano fino a
Vischeto di qua (535m), poi si riprende a scendere passando per
Vischeto di là (511m) e dopo una breve semigalleria
artificiale si percorre l'alto ponte (468m) sul torrente Ceno che
in questo tratto scorre in una gola; si inizia a salire
moderatamente con gli ampi 1° tornante (472m) e 2°
tornante (484m) ed in corrispondenza del 3° tornante (511m)
si lascia a sinistra la diramazione per la località
Murelli. Si oltrepassano le località Raffi (534m) e
Cabriolini (562m) e si riprende a scendere con il 4° tornante
(528m) ed il 5° tornante (520m) e si riattraversa il torrente
Ceno su un moderno Ponte (490m) dal quale si vede il vicino
vecchio ponte abbandonato ma ancora esistente. Si risale
moderatamente fino ad un incrocio (563m) dove si lascia a destra
la strada per Pione ed il Passo delle Pianazze (970m) e si
effettua il 6° tornante ricominciando a scendere; dopo il 7°
tornante (538m) si attraversa su un ponte il torrente Porcellana,
affluente del Ceno, e si prosegue in falsopiano costeggiando il
torrente Ceno fino a Ponte Lecca dove si attraversa su un ponte
(540m) il torrente Lecca presso la sua confluenza nel Ceno. Si
continua senza difficoltà riattraversando il torrente Ceno
su un ponte (541m) e si passa poco sopra il Molino di Scopolo; in
moderata salita si raggiunge l'incrocio (610m) dove si lascia a
sinistra la strada per Pilati e Scopolo; ad un altro incrocio
(637m) si ignora una diramazione a destra senza indicazioni. La
valle si apre in un'ampia conca e si arriva a Masanti, frazione
di Bedonia; in corrispondenza dell'ottavo tornante (687m) si
lascia a destra la strada per il centro del paese mentre la
strada provinciale sale con il 9° tornante (701m) e transita
sopra le case; il tracciato oltrepassa uno stabilimento per
l'imbottigliamento di acqua minerale e continua a lungo in
falsopiano a mezza costa in ambiente solitario. In località
Case Draghi (725m) si trova l'incrocio dove si lascia a sinistra
il percorso che raggiunge Bedonia attraverso il Valico di Monte
Vacca (800m); si tiene a destra e si scende leggermente per
attraversare il ponte (712m) sul torrente Ceno presso
Ponteceno. Si continua in leggera ascesa lungo una vallata
amena popolata di case sparse; si lasciano a destra (723m) una
diramazione per Fontanino e più avanti una diramazione per
Cerri e Calice, al successivo incrocio (753m) si ignora la
diramazione a destra per Porcile e si arriva ad Anzola (767m)
dove si ignora la strada a destra e si attraversa il ponte sul
torrente Anzola appena prima di passare davanti alla
chiesa. All'uscita dal paese ad un incrocio (767m) si ignorano
a sinistra due strade, una che attraversa il torrente Ceno e
l'altra che segue il suo fondovalle. Si comincia a salire con
forti pendenze e si affrontano il 10° tornante, l'undicesimo
tornante (829m), il 12° tornante (851m), l'ampio 13°
tornante, il 14° tornante (894m), l'ampio 15° tornante
dopo le prime case di Casalporino, il 16° tornante dopo la
chiesa di San Bernardo, il 17° tornante ed il 18°
tornante presso il quale sorgono le case alte di Casalporino e si
trova l'incrocio (949m) dove si lascia a destra la strada per
Selvola. In corrispondenza di un curvone a destra (990m) si
lascia a sinistra la diramazione per Volpara; su strada sempre
bella ed ampia si affrontano il 19° tornante (1023m) ed il
20° tornante (1042m) in ambiente aperto tra i prati; dopo un
traversone in località Costa di Volpara si superano il 21°
tornante (1126m), il 22° tornante (1158m), il 23°
tornante (1247m), il 24° tornante (1271m), il 25°
tornante (1374m) ed il 26° tornante (1390m). Si percorre
l'ultimo tratto nel bosco alle pendici orientali del Monte
Tomarlo (1602m) fino all'incrocio (1469m) in cui si lascia a
destra la panoramica strada che si snoda lungo le pendici
orientali del Monte Maggiorasca (1799m) fino al Passo
dello Zovallo (1405m); con gli ultimi facili 400 metri si
raggiunge il valico.
(Itinerario percorso il 29/09/1985 da
Santo Stefano d'Aveto)
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