Il
passo collega le valli della Tinée e del Cians, entrambi
affluenti del Var; risulta pertanto possibile concludere il
circuito completo percorrendo 19 chilometri nel fondovalle del
Var e 24 chilometri nel fondovalle della Tinée. Il
percorso, interamente asfaltato, è molto tranquillo e poco
trafficato e si snoda inferiormente in gole strette e rocciose
mentre la parte più elevata del tracciato si svolge in
ampie ed amene conche ammantate di vaste pinete; sono
particolarmente suggestive ed impressionanti le gole superiori
del Cians. Il versante della Tinée presenta una salita
tecnicamente molto impegnativa perché priva di pause con
pendenza stabilmente tra 7 ed 8 %; sul versante del Cians ci sono
falsopiani, contropendenze, tratti di moderata salita ed la
pendenza risulta dura solo nel pezzo centrale di attraversamento
delle gole superiori del Cians.
Sul versante orientale
dalla piazza centrale di Saint-Sauveur-sur-Tinée (497m),
dove si trovano il municipio ed una bella fontana, si sale
decisamente per circa 400 metri lungo la strada di fondovalle per
Isola e Saint-Etienne-de-Tinée prima di svoltare a
sinistra ad un incrocio (510m) per imboccare la strada M30 e
scendere leggermente a varcare il ponte (504m) sulla Tinée,
oltre il quale inizia l'impegnativa salita su strada stretta e
tortuosa che sale con il primo tornante (559m) ed il secondo
tornante (598m) e con bella vista su Saint-Sauveur. Si entra
poi alti in costa nella stretta ed incassata valle della Vionène
attraversando una galleria, lunga 80 metri e non illuminata,
scavata nella roccia in un punto particolarmente impervio; dopo
il bivio (772m) per Roure la strada continua con severe pendenze
tagliata nella roccia ed attraversa 4 brevi gallerie (lunghe
rispettivamente 30 metri, 30 metri, 70 metri e 50 metri) che
forano gli speroni rocciosi della montagna; nelle gallerie
bisogna stare attenti alle buche presenti sul fondo
stradale. Nonostante la perpendicolarità delle sue
pareti la valle risulta molto verde poiché gli alberi
crescono anche nelle posizioni più improbabili grazie ad
un clima favorevole; ogni tanto si apre la spettacolare vista sul
villaggio di Roubion, a 1336m di quota, annidato in posizione
dominante ai piedi di un gigantesco roccione. Quando la valle
si restringe sempre più diventando impraticabile il
tracciato attraversa la Vionène su un ponte (985m) e sale
sull'opposto versante della valle facendo poi una profonda
diversione nel nel laterale Vallon du Moulin; dopo le baite di la
Nouzière si procede nel fresco e verde vallone e si
affronta il 3° tornante (1115m); dopo essere transitati fra
due roccioni presso le baite di la Vigne si ritorna nella valle
principale e si gode un ottimo panorama su Roubion. Dopo il
ponte (1221m) sul torrente che discende dal Vallon de Fortunette
si affrontano con dura pendenze il 4° tornante (1247m) con
ampio panorama sulla bassa valle ed il 5° tornante presso la
cappella di San Sebastiano; in corrispondenza del 6° tornante
si lascia a destra la diramazione che in 200 metri conduce nel
centro del villaggio medievale di Roubion (1336m) da dove parte
la pista a fondo naturale per Vignols
(1620m); nel centro del paese sulla sinistra dopo il municipio si
trova una bella fontana. La strada diventa più ampia e
meno dura e la valle si apre ma all'entrata nel bosco la salita
riprende severa; subito dopo l'incrocio dove si lascia a destra
una diramazione per Les Vallons si percorre il ponte (1373m) sul
torrente del Vallon de Saint-Sébastien e si procede nel
bosco; dopo 800 metri si raggiunge il 7° tornante (1427m), in
corrispondenza del quale si lascia a sinistra la diramazione per
les Buisses (1414m), località dove si trova qualche
impianto sciistico, ed il Col
de Tournaeuro (1469m). Si oltrepassa le Villars (1460m),
frazione di case sparse, e si sale con gli ultimi impegnativi
tornanti al valico in un paesaggio ameno di ampie conche con
pascoli e boschi, in forte contrasto con l'aspro tratto iniziale
del percorso. Al passo, in bella posizione panoramica, sorgono
un albergo-ristorante ed una stele che ricorda l'apertura della
strada nel 1965; la dolcezza dei luoghi consente la presenza di
numerosi sentieri per passeggiate a piedi oppure in
mountain-bike.
Sul versante occidentale a Pont de Cians
(338m) si abbandonano la valle del Var e la sua trafficata strada
di fondovalle imboccando le Gole inferiori del Cians, strette fra
altissime pareti di roccia levigata; l'ampia strada corre in
fondo alla gola alternando tratti di moderata salita a
falsopiani; in località Moulin de Rigaud (479m) si lascia
a destra la strada asfaltata per Lieuche e si continua con salita
più costante e sensibile attraversando il breve Tunnel de
Rigaud (55m), dopo il quale si lascia a sinistra la diramazione
per Rigaud, poi si percorre un lungo tratto di falsopiano al cui
termine la strada si impenna improvvisamente con dure pendenze
poco prima di Pra d'Astier, dove si lascia a destra l'ardita
strada per Pierlas ed il Col
de la Sinne (1437m) in corrispondenza del primo tornante
(556m). La strada sale molto ripida lungo la parete rocciosa
che sovrasta la piccola località e dopo il secondo
tornante si affronta il tratto più duro della salita, poi
il tracciato punta decisamente verso l'ingresso delle Gole
superiori del Cians, in cui si entra a grande altezza sul
torrente (709m); la strada è stretta e ripida e la vista è
impressionante. Si incontrano il Tunnel de Chabanon (lungo 20
metri), il Tunnel de Ciabanon (lungo 62 metri) ed una brevissima
galleria scavata nella viva roccia dal caratteristico colore
rossastro e si raggiunge l'ingresso della Petite Clue, gola
strettissima che la strada attuale evita con una galleria ben
illuminata lunga 430 metri (ingresso a quota 937m ed uscita a
quota 973m); il vecchio percorso è stato adattato a
tracciato ciclo-pedonale e consente una mirabile visione
dell'angusto passaggio con la strada completamente scavata nella
roccia rossa; a metà della gola (955m) ci sono cartelloni
informativi di notevole interesse; bisogna però fare
attenzione ai numerosi detriti di roccia caduti sull'asfalto; con
una mountain-bike non ci sono problemi, con una bicicletta da
corsa occorre prestare molta attenzione e scendere in qualche
punto procedendo a piedi. All'uscita della Petite Clue ci si
reimmette sulla strada e si procede in forte ascesa; dopo una
breve galleria si supera con un ponte (1021m) lo sbocco sulla
sinistra delle strettissime ed inaccessibili gole del Raton,
affluente del Cians. Si arriva all'imbocco della Grande Clue
(1067m); anche in questo caso una moderna galleria lunga 230
metri evita il difficile passaggio, mentre la vecchia strada è
adattata a percorso ciclo-pedonale con fondo piuttosto rovinato;
la gola risulta impressionante con le opposte pareti che giungono
quasi a toccarsi sopra il torrente e la strada interamente
scavata nella roccia; l'attraversamento della gola è quasi
pianeggiante; nel tratto successivo altre due moderne gallerie,
il Tunnel des Eguilles (lungo 210 metri) ed il Tunnel des
Traverses (lungo 440 metri) evitano al traffico automobilistico i
vecchi angusti e pittoreschi passaggi riservati a pedoni e
ciclisti e percorribili con attenzione a causa dei detriti. La
strada continua in decisa ascesa mentre la valle diventa
leggermente più larga, pur mantenendo il carattere delle
gole con le ripide pareti rosse. Alla fine delle gole si
procede in moderata salita e si superano vicine la palina 71 e la
palina 70 (1251m) in località Le Chalandre; più
avanti si incontrano la palina 69 e subito dopo, in località
Pré de Chaudi (1288m) le paline 67 e 68. Si continua in
un vallone alpestre che diventa sempre più largo e ricco
di vegetazione fino ad entrare nella bella conca di Beuil;
all'improvviso si apre il mirabile scenario dell'antico villaggio
abbarbicato su una roccia con il Mont Mounier (2817m) sullo
sfondo. Una recente variante evita la strettoia
nell'attraversamento del piccolo borgo di Le Touron (1345m) e
dopo la diramazione a destra a fondo chiuso per le case che si
trovano sul versante orientale della conca si percorre un ponte e
si affrontano 3 impegnativi tornanti che conducono alla parte
moderna del villaggio di Beuil, dove si incontra una rotonda
(1442m) subito dopo una fontana a sinistra e presso l'ufficio
informazioni: una breve diramazione a destra attraversa il centro
del paese e raggiunge la piazzetta della chiesa, dove si trova
un'altra fontana; di fronte si imbocca la strada per il Col de la
Couillole mentre a sinistra si dirama la strada per Valberg
(1673m). Dopo una breve discesina si affronta un tratto in
forte salita, poi si procede in falsopiano e leggera salita nella
bella conca di Beuil in un ambiente molto gradevole; dopo aver
percorso in falsopiano una verde valletta si affronta l'ultimo
ripido ma breve tratto che conduce alla sommità del
valico.
(Itinerario percorso il 20/08/1990)
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