COL DE LA COUILLOLE, 1678m (Alpes Maritimes)



Accesso da Saint-Sauveur-sur-Tinée 16,7 Km

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Saint-Sauveur(497)-ponte Tinèe(504)
0,7

7

1,00

ponte Tinèe(504)-2° tornante(598)
1,3

94

7,23

2° tornante(598)-bivio Roure(772)
2,3

174

7,57

bivio Roure(772)-Ponte Vionène(985)

2,7

213

7,89

Ponte Vionène(985)-3° tornante(1115)

1,8

130

7,22

3° tornante(1115)-4° tornante(1247)

1,7

132

7,76

4° tornante(1247)-bivio les Buisses(1427)

2,6

180

6,92

bivio les Buisses(1427)-Col de la Couillole(1678) 

3,6

251

6,97





Accesso da Pont de Cians 29,3 Km

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Pont de Cians(338)-Moulin de Rigaud(479) 

5,3

141

2,66

Moulin de Rigaud(479)-Pra d'Astier(556) 

2,8

77

2,75

Pra d'Astier(556)-imbocco gole(709)

1,4

153

10,93

imbocco gole(709)-Petite Clue(955) 

3,4

246

7,24

Petite Clue(955)-Grande Clue(1067)

1,6

112

7,00

Grande Clue(1067)-la Chalandre(1251)

3,5

184

5,26

la Chalandre(1251)-Beuil(1442)  

4,1

191

4,66

Beuil(1442)-Col de la Couillole(1678)  

7,2

236

3,28




Il passo collega le valli della Tinée e del Cians, entrambi affluenti del Var; risulta pertanto possibile concludere il circuito completo percorrendo 19 chilometri nel fondovalle del Var e 24 chilometri nel fondovalle della Tinée.
Il percorso, interamente asfaltato, è molto tranquillo e poco trafficato e si snoda inferiormente in gole strette e rocciose mentre la parte più elevata del tracciato si svolge in ampie ed amene conche ammantate di vaste pinete; sono particolarmente suggestive ed impressionanti le gole superiori del Cians.
Il versante della Tinée presenta una salita tecnicamente molto impegnativa perché priva di pause con pendenza stabilmente tra 7 ed 8 %; sul versante del Cians ci sono falsopiani, contropendenze, tratti di moderata salita ed la pendenza risulta dura solo nel pezzo centrale di attraversamento delle gole superiori del Cians.

Sul versante orientale dalla piazza centrale di Saint-Sauveur-sur-Tinée (497m), dove si trovano il municipio ed una bella fontana, si sale decisamente per circa 400 metri lungo la strada di fondovalle per Isola e Saint-Etienne-de-Tinée prima di svoltare a sinistra ad un incrocio (510m) per imboccare la strada M30 e scendere leggermente a varcare il ponte (504m) sulla Tinée, oltre il quale inizia l'impegnativa salita su strada stretta e tortuosa che sale con il primo tornante (559m) ed il secondo tornante (598m) e con bella vista su Saint-Sauveur.
Si entra poi alti in costa nella stretta ed incassata valle della Vionène attraversando una galleria, lunga 80 metri e non illuminata, scavata nella roccia in un punto particolarmente impervio; dopo il bivio (772m) per Roure la strada continua con severe pendenze tagliata nella roccia ed attraversa 4 brevi gallerie (lunghe rispettivamente 30 metri, 30 metri, 70 metri e 50 metri) che forano gli speroni rocciosi della montagna; nelle gallerie bisogna stare attenti alle buche presenti sul fondo stradale.
Nonostante la perpendicolarità delle sue pareti la valle risulta molto verde poiché gli alberi crescono anche nelle posizioni più improbabili grazie ad un clima favorevole; ogni tanto si apre la spettacolare vista sul villaggio di Roubion, a 1336m di quota, annidato in posizione dominante ai piedi di un gigantesco roccione.
Quando la valle si restringe sempre più diventando impraticabile il tracciato attraversa la Vionène su un ponte (985m) e sale sull'opposto versante della valle facendo poi una profonda diversione nel nel laterale Vallon du Moulin; dopo le baite di la Nouzière si procede nel fresco e verde vallone e si affronta il 3° tornante (1115m); dopo essere transitati fra due roccioni presso le baite di la Vigne si ritorna nella valle principale e si gode un ottimo panorama su Roubion.
Dopo il ponte (1221m) sul torrente che discende dal Vallon de Fortunette si affrontano con dura pendenze il 4° tornante (1247m) con ampio panorama sulla bassa valle ed il 5° tornante presso la cappella di San Sebastiano; in corrispondenza del 6° tornante si lascia a destra la diramazione che in 200 metri conduce nel centro del villaggio medievale di Roubion (1336m) da dove parte la pista a fondo naturale per Vignols (1620m); nel centro del paese sulla sinistra dopo il municipio si trova una bella fontana.
La strada diventa più ampia e meno dura e la valle si apre ma all'entrata nel bosco la salita riprende severa; subito dopo l'incrocio dove si lascia a destra una diramazione per Les Vallons si percorre il ponte (1373m) sul torrente del Vallon de Saint-Sébastien e si procede nel bosco; dopo 800 metri si raggiunge il 7° tornante (1427m), in corrispondenza del quale si lascia a sinistra la diramazione per les Buisses (1414m), località dove si trova qualche impianto sciistico, ed il Col de Tournaeuro (1469m).
Si oltrepassa le Villars (1460m), frazione di case sparse, e si sale con gli ultimi impegnativi tornanti al valico in un paesaggio ameno di ampie conche con pascoli e boschi, in forte contrasto con l'aspro tratto iniziale del percorso.
Al passo, in bella posizione panoramica, sorgono un albergo-ristorante ed una stele che ricorda l'apertura della strada nel 1965; la dolcezza dei luoghi consente la presenza di numerosi sentieri per passeggiate a piedi oppure in mountain-bike.

Sul versante occidentale a Pont de Cians (338m) si abbandonano la valle del Var e la sua trafficata strada di fondovalle imboccando le Gole inferiori del Cians, strette fra altissime pareti di roccia levigata; l'ampia strada corre in fondo alla gola alternando tratti di moderata salita a falsopiani; in località Moulin de Rigaud (479m) si lascia a destra la strada asfaltata per Lieuche e si continua con salita più costante e sensibile attraversando il breve Tunnel de Rigaud (55m), dopo il quale si lascia a sinistra la diramazione per Rigaud, poi si percorre un lungo tratto di falsopiano al cui termine la strada si impenna improvvisamente con dure pendenze poco prima di Pra d'Astier, dove si lascia a destra l'ardita strada per Pierlas ed il Col de la Sinne (1437m) in corrispondenza del primo tornante (556m).
La strada sale molto ripida lungo la parete rocciosa che sovrasta la piccola località e dopo il secondo tornante si affronta il tratto più duro della salita, poi il tracciato punta decisamente verso l'ingresso delle Gole superiori del Cians, in cui si entra a grande altezza sul torrente (709m); la strada è stretta e ripida e la vista è impressionante.
Si incontrano il Tunnel de Chabanon (lungo 20 metri), il Tunnel de Ciabanon (lungo 62 metri) ed una brevissima galleria scavata nella viva roccia dal caratteristico colore rossastro e si raggiunge l'ingresso della Petite Clue, gola strettissima che la strada attuale evita con una galleria ben illuminata lunga 430 metri (ingresso a quota 937m ed uscita a quota 973m); il vecchio percorso è stato adattato a tracciato ciclo-pedonale e consente una mirabile visione dell'angusto passaggio con la strada completamente scavata nella roccia rossa; a metà della gola (955m) ci sono cartelloni informativi di notevole interesse; bisogna però fare attenzione ai numerosi detriti di roccia caduti sull'asfalto; con una mountain-bike non ci sono problemi, con una bicicletta da corsa occorre prestare molta attenzione e scendere in qualche punto procedendo a piedi.
All'uscita della Petite Clue ci si reimmette sulla strada e si procede in forte ascesa; dopo una breve galleria si supera con un ponte (1021m) lo sbocco sulla sinistra delle strettissime ed inaccessibili gole del Raton, affluente del Cians.
Si arriva all'imbocco della Grande Clue (1067m); anche in questo caso una moderna galleria lunga 230 metri evita il difficile passaggio, mentre la vecchia strada è adattata a percorso ciclo-pedonale con fondo piuttosto rovinato; la gola risulta impressionante con le opposte pareti che giungono quasi a toccarsi sopra il torrente e la strada interamente scavata nella roccia; l'attraversamento della gola è quasi pianeggiante; nel tratto successivo altre due moderne gallerie, il Tunnel des Eguilles (lungo 210 metri) ed il Tunnel des Traverses (lungo 440 metri) evitano al traffico automobilistico i vecchi angusti e pittoreschi passaggi riservati a pedoni e ciclisti e percorribili con attenzione a causa dei detriti.
La strada continua in decisa ascesa mentre la valle diventa leggermente più larga, pur mantenendo il carattere delle gole con le ripide pareti rosse.
Alla fine delle gole si procede in moderata salita e si superano vicine la palina 71 e la palina 70 (1251m) in località Le Chalandre; più avanti si incontrano la palina 69 e subito dopo, in località Pré de Chaudi (1288m) le paline 67 e 68.
Si continua in un vallone alpestre che diventa sempre più largo e ricco di vegetazione fino ad entrare nella bella conca di Beuil; all'improvviso si apre il mirabile scenario dell'antico villaggio abbarbicato su una roccia con il Mont Mounier (2817m) sullo sfondo.
Una recente variante evita la strettoia nell'attraversamento del piccolo borgo di Le Touron (1345m) e dopo la diramazione a destra a fondo chiuso per le case che si trovano sul versante orientale della conca si percorre un ponte e si affrontano 3 impegnativi tornanti che conducono alla parte moderna del villaggio di Beuil, dove si incontra una rotonda (1442m) subito dopo una fontana a sinistra e presso l'ufficio informazioni: una breve diramazione a destra attraversa il centro del paese e raggiunge la piazzetta della chiesa, dove si trova un'altra fontana; di fronte si imbocca la strada per il Col de la Couillole mentre a sinistra si dirama la strada per Valberg (1673m).
Dopo una breve discesina si affronta un tratto in forte salita, poi si procede in falsopiano e leggera salita nella bella conca di Beuil in un ambiente molto gradevole; dopo aver percorso in falsopiano una verde valletta si affronta l'ultimo ripido ma breve tratto che conduce alla sommità del valico.

(Itinerario percorso il 20/08/1990)



Le spettacolari e strettissime Gorges du Cians

La strada dopo Beuil e panorama sul vallone che conduce al passo

Spettacolare vista sul villaggio arroccato di Roubion

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