BELPIANO, 2115m (Bolzano)



Accesso da San Valentino alla Muta 7,9 Km

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

San Valentino alla Muta(1470)-incrocio Resia(1475) 
0,5

5

1,00

incrocio Resia(1475)-2° tornante(1867)
4,1

392

9,56

2° tornante(1867)-Belpiano(2115)
3,3

248

7,52





Accesso da Resia 9,8 Km

Distanza (km)

Dislivello (m)

Pendenza (%)

Resia(1519)-stazione cabinovia (1500)

1,4

-19

-1,36

stazione cabinovia (1500)-2° tornante(1548)

0,8

48

6,00

2° tornante(1548)-3° tornante(1620)

1,0

72

7,20

3° tornante(1620)-crinale(1814)

2,3

194

8,43

crinale(1814)-parcheggio(1793)

0,8

-21

-2,62

parcheggio(1793)-Roja ponte(1925)

1,9

132

6,95

Roja ponte(1925)-Belpiano(2115)

1,6

190

11,87




La località sciistica di Belpiano/Schoneben si trova sui monti che dominano ad occidente il Lago di Resia alle pendici settentrionali di Cima Undici/Eifer Spitze (2926m) ed è raggiungibile mediante due strade asfaltate strette, ripide e poco frequentate.
Il primo percorso sale direttamente da San Valentino alla Muta, paese all'estremità meridionale del Lago di Resia, mentre il secondo percorso sale dal settore settentrionale del lago attraverso la Val Roja e può essere imboccato sia da Resia che da San Valentino utilizzando la pista ciclabile che costeggia il lato occidentale del lago.
La Val Roja è una remota ed appartata valle laterale dell'alta Val Venosta che si distende in direzione nord-sud presso il confine svizzero.

Il primo itinerario inizia nel centro di San Valentino alla Muta/St.Valentin an der Heide (1470m) ma subito alla fine del paese ad un incrocio (1477m) si abbandona il frequentato percorso del Passo di Resia (1507m) svoltando a sinistra (cartelli per Val Roja e per il percorso ciclabile) per imboccare una stradina asfaltata che scende leggermente per un centinaio di metri fino ad un ponticello.
Subito dopo si incontra un incrocio (1475m) dove la segnaletica potrebbe risultare ingannevole: la strada che sale direttamente a Belpiano è quella di fronte contrassegnata da un cartello di divieto di transito a 1,5 Km.
Il cartello per Belpiano manda invece a destra perché non indica la località bensì la stazione della cabinovia che sale a Belpiano.
(Svoltando a destra si imbocca infatti la strada asfaltata che transita sul lato occidentale del Lago di Resia; dopo 750 metri tra i prati i ciclisti possono svoltare a destra e raggiungere la pista ciclabile che costeggia il lago ed incontra la strada proveniente da Resia che sale a Belpiano dalla Val Roja in corrispondenza del suo 1° tornante; la strada aperta al traffico, peraltro scarso, invece inizia con due chilometri di dura ascesa seguiti da lunghi falsopiani nel bosco e bella vista sul lago; dopo un dura rampa ed una breve discesa si incontra la strada proveniente da Resia che sale a Belpiano dalla Val Roja in corrispondenza del suo 3° tornante).
Se quindi all'incrocio si imbocca la stretta strada di fronte ignorando il cartello di divieto di transito, che vale per i mezzi a motore, si sale subito con forte pendenza tra i prati passando presso le poche case di Casone/Innerkaschon (1511m) e subito dopo si supera il cartello di divieto di transito al traffico motorizzato non autorizzato; si procede guadagnando quota rapidamente rispetto alla diga che genera il lago di Resia.
Il tracciato entra nel fitto bosco e si continua con salita costantemente molto dura; gli alberi provvedono una bella ombreggiatura ma consentono solo in pochi momenti la visuale sul lago; la strada è molto stretta ma il traffico risulta praticamente inesistente.
Si affrontano il 1° tornante ed il 2° tornante (1867m), dove si lascia a sinistra la pista a fondo naturale che conduce in 3,6 Km con un traversone ed alcuni tornanti conclusivi alla Malga di San Valentino/Haideralm (2146m), ed in mezzo a boschi bellissimi si continua a guadagnare quota; si incontrano 250 metri di improvvisa contropendenza prima di affrontare gli ultimi 900 metri di salita che conducono ad uno spiazzo: si è arrivati a Belpiano !
Due diramazioni inizialmente ancora asfaltate raggiungono in 100 metri rispettivamente la stazione degli impianti di risalita ed un ristorante; la località è prettamente sciistica ed in estate gli esercizi sono chiusi; si incontrano solo alcuni ciclisti coraggiosi, pochi escursionisti a piedi e numerose mucche !

La seconda possibilità di accesso è da Resia/Reschen (1519m), paese all'estremità settentrionale dell'omonimo lago; si imbocca una strada che costeggia il lago raggiungendo la stazione di base (1500m) della cabinovia che conduce a Belpiano; poco dopo si inizia a salire raggiungendo dopo 3,5 Km, in corrispondenza del 1° tornante, l'incrocio con la pista ciclabile che proviene da San Valentino costeggiando il lago, descritta in precedenza.
Si sale duramente nel bosco affrontando il 2° tornante (1548m) e superando degli edifici in bella posizione tra i prati (1579m); dopo un traversone nel bosco si arriva al 3° tornante (1620m) dove si lascia a sinistra la strada per San Valentino.
Dopo aver incrociato il tracciato della cabinovia e sottopassato una pista da sci (1787m) si arriva ad un crinale (1814m) e si entra nella Val Roja con una discesa di 800 metri, dapprima sensibile e poi moderata, fino ad un incrocio (1793m) presso un'area di parcheggio.
Si riprende a salire in modo irregolare; dopo una rampa durissima si procede con minori difficoltà fino all'incrocio (1918m) in cui si lascia a destra la diramazione di 200 metri che termina al villaggio di Roia/Rojen (1968m).
Dopo 300 metri si raggiunge il ponticello (1925m) con il quale si cambia versante della valle presso la stazione di un impianto di risalita che conduce a Belpiano; poco sopra si trova il rifugio Roja.
Si sale ripidamente tra prati e boschi; si supera una sbarra e si affrontano i due tornanti che conducono faticosamente a Belpiano.

L'itinerario circolare risulta facilmente realizzabile perché ci sono pochi chilometri di distanza tra i punti di partenza dei due versanti.

(Itinerario percorso il 30/07/2006)



Panorama da Belpiano verso sud-ovest ed i monti al confine con la Svizzera

Panorama da Belpiano verso nord-ovest e la Cima Russenna

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