Il Monte Bignone
è la montagna, culminante alla quota di 1299m, che si erge
sopra il golfo di San Remo e protegge la città dei fiori
dai venti settentrionali donandole il clima mite per cui è
giustamente famosa; la strada asfaltata si inerpica con uno
tratto conclusivo ripidissimo fino agli impianti radiotelevisivi
posti a quota 1206m all'inizio della spianata sommitale. Ci
sono due itinerari principali che partono da San Remo e si
riuniscono solo per l'ultima rampa; un terzo itinerario è
meno diretto ma molto tranquillo e panoramico e ricalca il
secondo da San Romolo alla vetta; altre strade possono consentire
delle varianti nella parte inferiore.
Il primo itinerario
inizia alla periferia orientale di San Remo, presso lo stadio
comunale, dove ad un incrocio (13m) si lascia la strada statale
N.1 "Aurelia" e si sale con sensibile pendenza ed
alcuni tornanti al mitico Poggio effettuando in salita il
percorso che la "Milano-San Remo" propone in discesa;
nulla impedisce di salire al Poggio dal Capo Verde come per la
classica corsa ciclistica. Dopo l'incrocio (160m) con la
strada proveniente da Capo Verde si attraversa Poggio (175m) con
una ripida rampa, poi si procede in leggera discesa fino al Passo
Croce di Pianavia (168m) tra la Valle Armea e la Val d'Olivi
appena sopra il tracciato dell'autostrada; la salita riprende con
un tornante (175m) ed una diversione nella Val d'Olivi; con un
secco tornante (238m) ed un altro invece facile (243m) si ritorna
in Valle Armea e si sale in costa con pendenza moderata e
costante fino alla cappella di Santa Filomena (381m). Si
procede con sensibili saliscendi fino a Ceriana (369m), lungo
paese dove si trova anche una breve galleria, dopo la quale si
scende brevemente; si riprende a salire con pendenza sempre più
impegnativa nel popoloso e coltivato fondovalle fino ad una
fontana. Si affrontano numerosi stretti e duri tornanti che
conducono al santuario della Madonna della Villa (580m), in bella
posizione panoramica. La salita continua molto severa con
tratti in costa ed alcuni tornanti fino a raggiungere la testata
della valle; con duri tornanti nel bosco si raggiunge il Passo
Ghimbegna (898m), valico tra la valle Armea e la valle del
Nervia; appena prima del valico si svolta a sinistra lasciando a
destra la strada asfaltata per la Valle Argentina ed il Monte
Ceppo (1505m) e diritta la strada per Bajardo (900m) e la
valle del Nervia. Si sale dolcemente tra le pinete; a tratti
si apre la vista sul Monte Ceppo (1627m) e le cime più
alte delle Alpi Liguri; in questo tratto il traffico
automobilistico risulta scarsissimo. Con pendenza più
accentuata si aggira il fianco orientale del Monte Bignone e con
una curva (975m) in posizione molto ombrosa nel bosco si passa ai
piedi del Passo le Saline (1023m); si supera il costone che
separa la Valle Armea dal golfo di Sanremo con una stretta curva
(1042m) e si apre una bellissima vista sulla città dei
fiori ed il suo golfo; presso le Case Morini in località
Conca di Bignone (1059m) inizia la discesa. Subito dopo si
trova un incrocio (1046m): svoltando a destra si imbocca una
stradina asfaltata, ma con l'asfalto molto rovinato e dissestato,
stretta e ripidissima, che sale con pendenze fino al 20%; si
affrontano subito molto ravvicinati il 1° tornante ed il 2°
tornante (1076m), seguiti da un tratto in costa verso nord al cui
termine si affronta una serie di 10 ripidi e ravvicinati
tornantini che conducono ai ripetitori radiotelevisivi costruiti
a quota 1206m all'inizio dell'ampio ripiano sommitale. Il
tracciato continua quasi pianeggiante a fondo naturale fino alla
cappella, al ristorante ed alla stazione terminale della funivia
San Remo – San Romolo – Monte Bignone (1235m),
considerata la più lunga del mondo ma attualmente
inattiva; poco oltre si erge la vetta del Monte Bignone
(1299m).
Il secondo itinerario inizia dalla centrale
Piazza Colombo (13m) di San Remo dove si imbocca la Via Marsaglia
e, superato l'incrocio di Largo Volta, la Via Zeffiro Massa in
forte ascesa fino ad un incrocio dove si imbocca a sinistra la
Via San Francesco che sale ampia in mezzo alla valle. Si tiene
poi a sinistra ad un incrocio (77m) ed in falsopiano si procede
verso il mare; dopo un tornante (88m) si riprende a salire
decisamente e si raggiunge il Santuario della Madonna della Costa
(107m), che domina la città da una splendida posizione
panoramica. Si tiene poi a sinistra ed in falsopiano si
procede verso il mare; dopo un tornante si riprende a salire
decisamente e si raggiunge il Santuario della Madonna della Costa
(107m), che domina la città da una splendida posizione
panoramica. La strada, stretta e frequentata, riprende a
salire tortuosa con ripidi strappi attraverso la case che tendono
a diradarsi; dopo due tornanti si supera la deviazione per il
campo di golf; poco oltre, in località San Giacomo, dopo
un breve falsopiano si lascia a sinistra ad un incrocio (254m) la
circonvallazione mediana che raggiunge San Bartolomeo e discende
al Corso degli Inglesi. Si affronta un tratto di ripida salita
mentre gli ulivi cominciano a sostituire le serre e le
coltivazioni floricole; si gode una bella vista su Sanremo e sul
sottostante campo da golf. Si affrontano 2 tornanti
ravvicinati (349m e 359m), seguiti da un terzo tornante (389m) ed
un quarto tornante (413m) in corrispondenza del quale si distacca
a destra la breve diramazione per l'Eremo di San Michele, poi si
attraversa con pendenza leggermente meno severa una zona di
ville; si entra nel bosco, si affronta un tornante (493m), si
aggira un crinale ed in corrispondenza del successivo tornante
(556m) si lascia a destra la diramazione per il Pian delle
Castagne. Dopo aver aggirato il crinale di Costa Roccaro
(569m) si percorre un lungo falsopiano nel bosco; in prossimità
di Borello, frazione di ville sparse, si riprende a salire
sensibilmente, poi si affronta un tornante (709m) in
corrispondenza del quale si distacca a sinistra una stradina per
Bevino e si continua in forte salita. Dopo aver lasciato a
sinistra ad un incrocio (747m) nella zona bassa di San Romolo
la strada
provinciale N.61 per Perinaldo si procede in falsopiano e leggera
salita per 500 metri e subito dopo la cappella della Balma di San
Romolo si arriva all'incrocio (763m) dove si lascia a sinistra la
breve e ripida rampa che conduce al piazzale di San Romolo
(777m), classica località di villeggiatura dei sanremesi
nascosta tra i boschi. Si scende sensibilmente fino ad un
ponticello (746m) poi si riprende a salire con sensibili pendenze
nel bosco e grandioso panorama sulla costa; si affrontano due
ampi tornanti in località Acque Nere (879m) e Giro
Bandiera (920m) e si percorre un impegnativo tratto in costa; con
un curvone destrorso si passa ai piedi del Passo della Foea
(1040m), che si trova 40/50 metri di dislivello sopra la strada
asfaltata e risulta raggiungibile mediante un impervio sentiero
pedonale; si continua superando un crinale fino a raggiungere
l'incrocio (1046m), dove si imbocca a sinistra il ripidissimo
tratto conclusivo già descritto che porta alla vetta.
Il
terzo itinerario, meno diretto ma consigliabile per la sua
tranquillità e la panoramicità, inizia a Capo Nero
(44m), il promontorio che separa i golfi da San Remo e di
Ospedaletti, dove si lascia la strada statale N.1 "Aurelia"
per imboccare la Strada Capo Nero che sale con regolari ed
impegnativi tornanti tra le case ed i pini marittimi: dopo il 1°
tornante, il 2° tornante, il 3° tornante, il 4°
tornante (87m), il 5° tornante, il 6° tornante (110m) ed
il 7° panoramico tornante si sbuca (133m) sulla strada
proveniente da Ospedaletti dove si svolta a destra effettuando
quello che conteggiamo come ottavo tornante. Questa strada può
rappresentare una variante per chi proviene da ovest e per chi
percorre la pista ciclabile realizzata sul vecchio tracciato
ferroviario fino al suo termine nella zona ovest di Ospedaletti;
dal termine della pista ciclabile si imbocca la strada che
raggiunge la strada statale N.1 "Aurelia" con una breve
rampa; si svolta a destra e subito dopo a sinistra imboccando il
Corso Marconi che sale fortemente e dopo un tornante passa alto
sopra il centro di Ospedaletti; dopo una breve discesa, una
rampetta ed un falsopiano si arriva ad un incrocio dove si svolta
a sinistra imboccando Corso Garibaldi per affrontare uno stretto
tornante ed un ripido tratto di salita; dopo un breve tratto
facile si continua in decisa ascesa fino all'incrocio con la
strada proveniente da Capo Nero. Dopo l'incrocio si sale con
impegnativi e panoramici tornanti che offrono una bella vista su
Ospedaletti ed il suo golfo, che si estende fino alla Costa
Azzurra se il tempo è limpido; si affrontano il 9°
tornante, il 10° tornante (160m) e l'undicesimo tornante
(172m); dopo il 12° tornante (201m) si aggira il crinale sul
capo portandosi sul lato di San Remo e si raggiunge l'incrocio
(225m) all'estremità sud della frazione di Coldirodi dove
si lascia a destra la Via Padre Semeria, principale accesso da
San Remo a Coldirodi ma sconsigliata ai ciclisti per il forte
volume di traffico; infatti è la strada che conduce al
casello autostradale di San Remo. Si procede in moderata
salita per 400 metri tra le prime case di Coldirodi fino ad un
incrocio (238m) dove occorre svoltare a destra seguendo le
indicazioni per San Romolo lasciando diritta la strada che
termina nel centro di Coldirodi (254m). Si imbocca la stretta
Via Monte Ortigara e si procede in leggera discesa e falsopiano
per 1,1 Km fino ad oltrepassare il casello dell'autostrada, poi
il tracciato si impenna con i ripidi e ravvicinati 13°
tornante (249m) e 14° tornante; si procede in decisa ascesa
tra le ultime coltivazioni e poi in mezzo alla macchia
mediterranea percorrendo un primo vallone al cui termine si
lascia a destra (358m) la Mulattiera San Lorenzo, una stradina
che scende a San Lorenzo, frazione di San Remo. Con un tratto
di falsopiano si raggiunge la testata (371m) di un secondo
vallone, dove si riprende a salire fortemente; si percorre un
terzo vallone raggiungendo il ponticello alla sua testata (474m)
e si raggiunge in località Gozo Superiore il 15°
tornante (515m) in corrispondenza del quale si lascia a destra
una stradina molto ripida che scende a San Bartolomeo, altra
frazione collinare di San Remo. Si affrontano ravvicinati il
16° tornante (535m), il 17° tornante (553m), il 18°
tornante (566m) ed il 19° tornante (579m) e si percorre un
tratto in costa nel bosco molto duro; dopo il 20° tornante
(634m) si affronta il 21° tornante (670m) ed in dura ascesa
si arriva al 22° panoramico tornante Marzocco (737m) dove si
apre uno spettacoloso panorama sul golfo di Sanremo. La
pendenza diminuisce ed inizia un tratto di moderata salita nel
bosco; dopo la sorgente Borea si continua in falsopiano e si
sbuca (844m) sulla strada provinciale N.61 Perinaldo-San Romolo;
si svolta a destra e si scende decisamente con due tornanti (831m
e 794m) per 1,5 Km fino ad incontrare nella zona bassa di San
Romolo (747m) la strada che sale direttamente da San Remo a San
Romolo, descritta nel secondo itinerario; svoltando a sinistra si
segue il percorso già descritto fino alla
vetta.
(itinerario percorso il 20 agosto 1976)
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