Il Piano dei
Corsi è una montagna sul crinale fra la valle della
Bormida di Mallare a nord e la valle del torrente Porra, che
sfocia nel Mar Ligure a Finale Ligure, a sud e quindi si trova
sulla displuviale principale tra il bacino padano a nord ed il
Mar Ligure a sud. Sulla sua sommità era stata edificata
una base militare, oggi abbandonata, ed attualmente sono
impiantate delle pale eoliche; il tratto conclusivo era
interdetto al traffico fino alla dismissione della base ma oggi è
liberamente percorribile. Si può accedere con una
strada asfaltata da sud che sale direttamente con 2 varianti nel
tratto iniziale mentre da ovest il tracciato percorre il crinale
tra le due valli; la salita dal versante sud è dura ma
regolare.
Itinerario
A) Il
tracciato inizia a Finale Ligure, comune composto dai 3 nuclei di
Finale Marina, Finalpia e Finalborgo; all'estremità
occidentale di Finale Marina (3m) presso gli stabilimenti
aeronautici Rinaldo Piaggiosi lascia ad un incrocio ben segnalato
la strada statale N.1 “Aurelia” e si imbocca la
strada provinciale 490, del Colle di Melogno, seguendo le
indicazioni per Calizzano ed il casello autostradale di Finale
Ligure. Dopo la breve rampa del ponte sulla ferrovia si
continua in piano per raggiungere Finalborgo godendo di una bella
vista sul paese medievale cinto nelle antiche mura e dominato
dalla mole del Castel Gavone. Ad una rotonda (14m) si svolta a
destra seguendo le indicazioni per Finalborgo e Calice Ligure e
si scende brevemente fino al ponte sul torrente, dopo il quale si
svolta a sinistra percorrendo la strada provinciale 17 e
lasciando a destra l'accesso a Finalborgo; si sottopassa il
tracciato dell'autostrada e senza difficoltà si raggiunge
Calice Ligure (64m). Subito dopo il municipio si arriva ad un
incrocio dove si lascia diritta la strada di fondovalle per
Rialto e si svolta a destra seguendo le indicazioni per Carbuta e
Pian dei Corsi; si imbocca la strada provinciale 23 che sale
decisamente in una valletta laterale uscendo dal centro abitato
con bella vista su Carbuta dominata dalla sovrastante chiesa
parrocchiale. In località Inobricco si aggira la
testata della valletta e si percorre un ponte (157m); dopo un
breve tratto facile la pendenza diventa dura e si affrontano il
1° tornante ed il ravvicinato 2° tornante (193m), dopo il
quale si incontra il cartello “Carbuta” anche se si è
ancora nel bosco; presso il 3° tornante si ignora la
diramazione a sinistra per Canto di Sotto ed in corrispondenza
del 4° tornante (281m) si tralascia a destra una diramazione
sbarrata; in località Costa si incontra un tratto più
facile fino al 5° tornante (314m) prima del quale si
oltrepassa l'imbocco della stradina per Canto di Sopra. Si
arriva nel centro di Carbuta (343m), frazione composta da gruppi
di case sparsi, e si lascia a sinistra la strada di accesso alla
chiesa parrocchiale; si procede in moderata ascesa e subito dopo
la località Cà de Ramundi si arriva al 6°
tornante (369m) dove presso la chiesetta di San Rocco perviene da
destra il tracciato alternativo da Orco-Feglino. Si seguono le
indicazioni per Pian dei Corsi e si procede in impegnativa salita
affrontando due tornanti ravvicinati dopo i quali si costeggia
per breve tratto la pista di discesa per mountain-bike; si
raggiunge una sella sul crinale con la valle di Feglino e si
supera una casa in località Pian Merlino (432m), si lascia
a sinistra (495m) una diramazione a fondo chiuso per Cà de
Visca e si oltrepassa la chiesetta della Madonna delle
Grazie. Dopo lo stretto 9° tornante si aggira il crinale
entrando nella valle di Feglino ma dopo lo stretto 10°
tornante si ritorna nella valle del torrente Porra; si procede in
forte salita nel bosco con ottima ombreggiatura, si ignora (743m)
la ben segnalata sterrata a destra per la Colla di San Giacomo
(799m) e Mallare e si lascia a sinistra l'accesso al Vivaio
Forestale Pian dei Corsi. Si arriva così nel bosco
all'incrocio (936m) con l'itinerario C dove si svolta a destra
seguendo le indicazioni per la Fattoria Eolica Pian dei Corsi
effettuando lo stretto 11° tornante. La pendenza media
inganna perché la stretta strada con asfalto dissestato ma
ancora ciclabile procede facile per 600 metri fino ad una sella
(950m) dove sorgono 3 generatori eolici, poi passa sul versante
nord e presenta una durissima rampa di 500 metri; quando appaiono
gli edifici della base (1002m) si scende brevemente (996m) per
infine percorrere la breve rampa finale che conduce al cancello
ormai divelto all'ingresso della base militare dismessa che sorge
sulla sommità della montagna insieme a 3 generatori
eolici. Gli edifici abbandonati e la folta vegetazione
limitano il panorama; all'ingresso della base si gode uno sprazzo
di panorama sulla costa, il mare e l'isola Gallinara; sul lato
nord si gode una vasta visuale sulla Val Bormida dominata ad
ovest dal Monte Settepani". Sul lato orientale della
spianata sommitale parte un sentiero molto utilizzato per la
discesa dagli utilizzatori di mountain-bike per cui il luogo è
molto frequentato dagli amanti di questa disciplina.
Itinerario
B) Nel
centro di Finale Marina (5m) si lascia ad un incrocio ben
segnalato la strada statale N.1 “Aurelia” e si
imbocca la strada provinciale 27, a senso unico fino al
sottopasso ferroviario; infatti in discesa il percorso è
leggermente diverso e transita davanti alla stazione ferroviaria
a senso unico per sbucare sulla strada statale rivierasca ad una
rotonda che si trova 120 metri ad ovest dell'incrocio Si
raggiunge senza difficoltà altimetriche Finalborgo che si
attraversa su strade a senso unico arrivando ad un pericoloso
incrocio (13m) dove si lascia a sinistra il tracciato per il
centro storico e si imbocca destra la strada per Orco-Feglino per
risalire in leggera ascesa la valle del torrente Aquila fino a
Feglino. All'incrocio (135m) proprio sotto il viadotto
dell'autostrada si segue a sinistra la strada provinciale
ignorando la strada secondaria che procede diritta per il centro
del paese (161m). Dopo aver attraversato senza difficoltà
la parte bassa di Feglino si comincia a salire duramente con gli
stretti 1° e 2° tornante (157m); dopo il 5° tornante
(199m), in corrispondenza del vicino 6° tornante, si incontra
il bel Santuario di Santa Maria Ausiliatrice, edificato a seguito
delle apparizioni ad una pastorella avvenute tra il 12 maggio ed
il 25ottobre 1874; subito dopo si affronta il 7° tornante
(211m) e poco dopo l'ottavo tornante (240m). In corrispondenza
del 12° tornante si lascia a sinistra la diramazione
asfaltata a fondo chiuso per il piccolo borgo denominato Cà
de Cia;dopo il 13° tornante (316m) si percorre un traversone
nel bosco che conduce all'incrocio (369m) presso la chiesa di San
Rocco con l'itinerario A) che sale da Calice Ligure per
Carbuta. Svoltando a destra si percorre il tracciato già
descritto fino alla cima del monte.
Itinerario
C) Si
parte come per l'itinerario A) dall'incrocio all'estremità
occidentale di Finale Marina ma alla rotonda presso Finalborgo si
procede diritti lungo la strada del Colle
di Melogno (1028m) oltrepassando il casello autostradale di
Finale Ligure. Si inizia a salire con pendenza impegnativa su
strada ampia e piuttosto frequentata fino allo svincolo
dell'autostrada dei fiori; in continua ascesa si arriva a Gorra
(208m), borgo posto in bella posizione sul crinale tra la valle
del torrente Pora, dove si trova Finale, e la valle del torrente
Marémola, alle spalle di Pietra Ligure. Durante
l'attraversamento paese la strada diventa pianeggiante e passa
sul versante del Marémola; si prosegue con salita moderata
in mezzo al verde e strada tranquilla e poco frequentata che si
snoda appena sotto il crinale tra le 2 valli. Al bivio per
Calice si ripassa sul versante orientale per breve tratto, poi si
incontra il cartello indicante l'inizio del territorio comunale
di Tovo San Giacomo e si ripassa sul versante occidentale nella
valle del Marémola, in cui si resta fino al passo. Con
salita impegnativa si raggiunge Ponte di Merlo (515m), dove si
incontra la strada che sale da Pietra Ligure e Magliolo. La
pendenza diventa più dura ed in breve si raggiungono le
poche case della frazione Canova (611m); si continua con un
tratto molto impegnativo che si snoda in costa seguendo
tortuosamente la conformazione della montagna e che presenta un
vastissimo panorama fino al mare; verso ovest in alcuni momenti è
visibile l'isola Gallinara. Alla Sella Barusso o Sella Macciò
(943m), dove iniziano le prime case della frazione Melogno, sul
crinale tra la valle del Marémola e la valle del torrente
Porra si abbandona la strada provinciale 490 che conduce al Colle
di Melogno (1028m) e si svolta a destra seguendo le
indicazioni per Osiglia, Bormida e Pian dei Corsi. Si sale
moderatamente fino ad un'ampia sella innominata (980m) sul
crinale tra la valle della Bormida a nord e la valle del torrente
Porra a sud dove si trova un quadrivio; si lasciano a sinistra la
strada provinciale 16 per Osiglia e la strada provinciale 15 per
Bormida e si imbocca la strada provinciale 23 per Pian dei Corsi
a destra. Si sale moderatamente per breve tratto sul versante
della Bormida poi si passa sul versante meridionale (992m) e si
scende decisamente al valico dove sorge il Santuario della
Madonna della Neve (932m) presso il quale si trova una fontana;
si continua con saliscendi e falsopiani transitando ai piedi di 4
generatori eolici e poco più avanti si raggiunge un altro
generatore su un valico innominato (939m) dove si lascia a
sinistra una sterrata. Subito dopo si incontra (936m)
l'itinerario unificato A) e B) e si svolta a sinistra per
percorrere l'ultimo tratto che conduce alla cima del
monte.
(Itinerario percorso il 25/08/2020)
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